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TERMINI IMERESE in attesa del turismo sul nuovo progetto di reindustrializzazione Fiat restano i dubbi dei sindacati.

Sul nuovo progetto di reindustrializzazione di Termini Imerese con le auto elettriche, restano i dubbi dei sindacati. Così è ancora presto per valutare la fattibilità industriale e se il piano della Grisa Spa, Gruppo Italiano Fabbriche Automobili, possa occupare buona parte dei lavoratori ex Fiat e dell'indotto che attendono risposte. È un esito incerto quello del vertice che si è tenuto sulla vertenza Fiat di Termini Imerese nella sede del Mise alla presenza dei sindacati, della Regione, dei rappresentanti del Ministero e della Grisa Spa interessata alla produzione di auto elettriche e ibride nello stabilimento di Termini. "Alla Grisa abbiamo chiesto certezze sul fronte occupazionale, al prossimo incontro ci auguriamo di ottenere risposte, così come sugli investimenti che il Gruppo automobilistico metterebbe a disposizione per Termini Imerese" ad affermarlo al termine dell'incontro sono stati Ludovico Guercio, segretario Fim Cisl Palermo Trapani e Giovanni Scavuzzo, componente della segreteria provinciale Fim Cisl. "Ci sono ancora dubbi da chiarire sulla sostenibilità industriale del progetto di auto ibrida che la Grisa vuole realizzare a Termini e ancora di più sulla salvaguardia occupazionale dei lavoratori Fiat e dell'indotto". Il progetto della Grisa dovrebbe partire nel 2015, occupare circa 400 lavoratori e produrre a regime 35 mila vetture l'anno. Mimmo Milazzo, segretario generale Cisl Palermo Trapani aggiunge: "Si faccia presto, a dicembre scadrà la cassa integrazione, bisogna dare certezze ai lavoratori che attendono da troppo tempo, e si proceda subito con i lavori previsti dall'accordo di programma quadro per potenziare l'area industriale di Termini. Verificheremo nel concreto il piano, ci auguriamo possa tutelare i lavoratori della Fiat e dell'indotto, e che presto si passi dalle parole ai fatti". Nel dettaglio il progetto dell'auto ibrida vedrà la partenza della produzione entro la fine del 2015 dopo una fase di start-up di 18 mesi. A regime si ipotizza la produzione di 35 mila auto, l'iniziativa imprenditoriale vedrà l'utilizzo di fornitori nazionali per le parti di componentistica  

conquistedellavoro.it
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone

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