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Il 27 settembre è la Giornata mondiale del turismo, che l’Organizzazione mondiale del turismo quest’anno focalizza su “Turismo per tutti – promuovere l’accessibilità universale”

 A questo proposito il portale www.ospitalitareligiosa.it ha condotto un’indagine tra le migliaia strutture religiose che in Italia offrono ospitalità e quelle laiche specializzate nell’accoglienza di gruppi di ispirazione religiosa, verificandone l’accessibilità per i diversamente abili. “Nella valutazione globale il 43% di strutture risulta accessibile, ma nella suddivisione per regioni spicca il Friuli-Venezia Giulia con una media del 72% di accessibilità, seguito dalla Puglia (64%) e da Abruzzo e Liguria (57%). In fondo alla classifica la Valle d’Aosta col 25% (che ‘paga’ le tante strutture d’alta montagna) e la Calabria con il 24%. Significativo il fatto che tra le dieci regioni più virtuose, ben sette siano del Centro-Sud”, ricorda Fabio Rocchi, presidente dell’Associazione Ospitalità religiosa italiana e componente del Coordinamento nazionale Cei sulle case per ferie. Leggendo i dati secondo le tipologia di strutture, osserva Rocchi, “quelle religiose dimostrano una più spiccata sensibilità, con il 45% già accessibili, nonostante si tratti spesso di costruzioni datate o antiche come conventi, monasteri ed eremi. Le laiche accessibili invece non vanno oltre al 38%”.
“Lo spirito di accoglienza che anima il settore dell’ospitalità religiosa, quindi – fa notare Rocchi -, si evidenzia ancor più nel settore dei diversamente abili, sempre particolarmente caro a chi fa dell’ospitalità un rapporto privilegiato con le persone e non con i numeri che rappresentano”. La Chiesa italiana celebrerà a Rimini e San Marino la Giornata mondiale del turismo, dal 14 al 16 ottobre prossimi.
sir

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