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Tra nuvole e borghi, cammini arte e fede in Europa Oltre 450 eventi nella VII edizione del Festival via Francigena

Oltre 450 eventi lungo i cammini storici, di fede e di natura che da Canterbury si snodano fino a Roma, e da lì a Gerusalemme, alzando lo sguardo per unire idealmente il cielo e il vento con la pietra posata dall'uomo: si intitola Nuvole e Borghi la settima edizione del Festival Europeo Via Francigena Collective Project 2017, in programma da maggio a novembre attraverso Inghilterra, Francia, Svizzera e Italia. Promosso dall'Associazione Europea delle Vie Francigene e l'Associazione Civita, il Festival celebra al meglio l'Anno dei Borghi voluto dal ministro dei Beni e Attività Culturali Dario Franceschini offrendo ai tanti appassionati 'camminatori' e pellegrini di tante nazionalità centinaia di appuntamenti per lo più a titolo gratuito, che spaziano dalla spiritualità alla cultura, dall'enogastronomia all'artigianato, in uno scenario storico paesaggistico unico. Tra le novità del 2017 anche il sito web dedicato all'iniziativa La bisaccia del Pellegrino (bisaccia.viefrancigene.org), un marchio registrato che promuove le produzioni agroalimentari lungo i vari itinerari, e i concorsi Cammini Italiani e La sagra più bella che c'è. Celebrando lo spirito europeo e proponendo di abbandonare le strade più 'tradizionali' del turismo per scoprirne altre meno battute ma più 'esperienziali', il festival riparte dunque con nuovo entusiasmo: l'idea è quella di mobilitare le energie migliori dei singoli territori e diffondere valori culturali e di condivisione emotiva, con l'obiettivo se possibile di superare i successi delle precedenti edizioni grazie anche alla crescita esponenziale dei numeri che ogni anno si registra in termini di 'passi', presenze turistiche e fatturati economici. "Dopo l'anno dei cammini nel 2016 e quello dei borghi nel 2017 il compito del Ministero è individuare politiche strutturali che tengano alta l'attenzione su questi temi", ha detto questa mattina Francesco Palumbo, direttore generale turismo del Mibact, "per questo nel piano nazionale per il turismo sono previste diverse azioni, tra cui il completamento delle infrastrutture, il miglioramento dell'informazione e dei servizi, e l'incremento della promozione a livello internazionale. Inoltre, accanto alla creazione dell'atlante dei cammini, vogliamo contrastare lo spopolamento dei borghi portando lì le imprese per incrementare la competitività". "Il festival è una manifestazione politica perché davvero si cambiano le cose", afferma Massimo Tedeschi, presidente dell'Associazione Europea delle Vie Francigene, "gli itinerari culturali sviluppano l'economia locale e le attività crescono proprio in virtù della gente che cammina". "Con il festival si può fruire il territorio senza consumarlo, ma valorizzando le piccole cose. E questo tema in Italia è di centrale importanza, dal momento che ci sono oltre 5000 piccoli comuni, piccole realtà che vanno difese proprio per preservare la nostra identità", afferma Sandro Polci, direttore artistico del festival.(ANSA).

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