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Disegnati dagli archistar, ecco gli 8 stadi più belli del mondo

 Spettacolari, maestosi e funzionali: gli stadi stanno diventando sempre di più opere d’architettura contemporanea e la loro progettazione è spesso affidata ad architetti di fama mondiale.
Tra i primi a ricevere l’incarico di uno stadio ci fu Renzo Piano che, per i Mondiali del 1990 che si svolsero in Italia, progettò lo stadio san Nicola di Bari. Oggi gli studi d’architettura più in vista realizzano arene di design per le città o per le squadre di calcio più prestigiose ed economicamente più forti. E’ il caso del nuovo stadio londinese del Tottenham, affidato allo studio Populous, o dell’archistar Kengo Kuma, che sta disegnando la nuova arena per la città di Tokyo.
Anche i lavori per lo stadio di Al Wakrah, che ospiterà i Mondiali del 2022 in Qatar,proseguono sui progetti dell’archistar Zaha Hadid, scomparsa lo scorso anno. Nella capitale spagnola le nuove arene calcistiche dell’Atletico e del Real Madrid, che verranno inaugurate entro tre anni, sono state progettate da prestigiosi architetti, rispettivamente da Cruz e Ortiz e da Tristán López Chicheri, che svela di essersi ispirato al Colosseo di Roma.
Sempre in Spagna, si sono sbloccate le pianificazioni per il rinnovato stadio del Barcellona, sui progetti dello studio architettonico giapponese Nikkei Sekkeimentre, in vista dei Mondiali di Russia del 2018, Kishō Kurokawa ha progettato per lo Zenit San Pietroburgo il New Zenit Stadium, una costosissima e prestigiosa struttura che si troverà sull’isola Krestovskij. Per il 2020 sarà pronta la nuova casa delChelsea, fortemente voluta dal patron Roman Abramovich, che si è affidato agli architetti svizzeri Herzog e de Meuron. 
E mentre nella capitale  ancora si discute sulla realizzazione del nuovo Stadio della Roma, ecco per tutti gli appassionati di sport, per i curiosi, per chi semplicemente ama le architetture maestose e futuristiche,  una classifica degli stadi in attività più belli, che meriterebbero almeno una visita.
Stadio Matmut-Atlantique di Bordeaux: Inaugurato nel 2015 e premiato come miglior impianto sportivo, lo stadio di Bordeaux è stato progettato dallo studio degli architetti svizzeri Herzog e de Meuron, già autori di altre importanti arene calcistiche. E’ una struttura rettangolare bianca, dall’aspetto leggero e astratto grazie alle 900 esili colonne in acciaio bianco che sorreggono la copertura. Bello e funzionale, ospita circa 42 mila spettatori. La visibilità è ottima da tutte le posizioni, grazie alla vicinanza con il campo di gioco e alla mancanza di barriere strutturali protettive. Lo stadio francese è quello a cui si ispira il club della Fiorentina per il progetto del nuovo impianto sportivo cittadino.
Wembley Stadium di Londra: E’ di Norman Foster il progetto dello stadio londinese di Wembley, il secondo più grande d’Europa quando venne inaugurato nel 2007 nello storico sobborgo londinese. Costruito sul vecchio e prestigioso stadio, ha una capienza di 90mila posti ed è sormontato da una copertura parzialmente retrattile e caratterizzata da un arco in acciaio, alto 134 metri. Durante le partite di calcio la pista di atletica viene smontata per permettere una visuale più libera agli spettatori. Lo stadio, che ospita le partite ufficiali della nazionale inglese, offre anche un negozio e un museo della storia del calcio inglese.
National Stadium di Pechino: E’ conosciuto anche con il nome di “nido d’uccello” per la sua struttura ramificata, progettata dagli architetti svizzeri Herzog e de Meuron e in parte dall’artista dissidente Ai Weiwei per i giochi olimpici di Pechino del 2008. La maestosa e costosa struttura, che può ospitare fino a 91mila spettatori, si presenta come un’enorme griglia d’acciaio chiusa da uno strato di materiale semi-trasparente. Per gli architetti svizzeri lo stadio è “una scultura gigantesca, un intreccio di linee caotiche e convergenti, una superficie porosa, una montagna da penetrare e da arrampicare”. E in chiave politica, sempre secondo i progettisti, “una piattaforma pubblica davvero capace di stimolare e legittimare l’aggregazione”.
Stade de Lumieres di Lione: Progettato dallo studio americano d’architettura Populous per gli Europei del 2016, il nuovo stadio di Lione ha un tetto triangolare e ospita fino a 60mila spettatori; l’impianto è di proprietà della squadra di calcio dell’Olympique Lione, che vi ha trasferito anche la sua sede. La maestosa struttura, che è diventata un luogo d’interesse turistico per la città francese, è caratterizzata da un profilo ondulato e poligonale della copertura, che scende a terra con una serie di pilastri snelli e che richiama il paesaggio forestale della zona circostante. La copertura, inoltre, non solo ripara i posti a sedere dell’interno ma si estende anche all’esterno, creando uno spazio aggregativo per i tifosi con punti di ristoro e aree per eventi temporanei. Anche internamente la struttura è molto funzionale, facile da raggiungere e comoda per il grande parcheggio.
Allianz Arena di Monaco di Baviera: E’ lo stadio nel quartiere di Fröttmaning di Monaco di Baviera, inaugurato nel 2005 sull’avveniristico e originale progetto degli architetti svizzeri Herzog e de Meuron, la prima struttura sportiva al mondo che cambia il colore delle pareti esterne in base alla squadra giocante. Uno dei soprannomi che gli sono stati attribuiti è “gommone”, per la forma esterna, tondeggiante e morbida, simile a un gigantesco cuscinetto. All’interno lo stadio delle due squadre tedesche, che contiene fino a 70mila spettatori, ospita il museo del Bayern Monaco, team prestigioso a livello internazionale, oltre a centri commerciali, sale per conferenze, ristoranti e negozi sportivi. E’ imperdibile la visita guidata all’intera struttura, che dura 75 minuti.
Juventus Stadium di Torino:  Il nuovo stadio della Juventus è un gioiello di architettura e design: ospita le partite del Campionato e delle Coppe, negozi e un nuovissimo museo dedicato alla storia della Juventus. Il progetto è stato realizzato, tra gli altri, dal gruppo Gau nel 2011: senza barriere architettoniche e con un impianto ecocompatibile, il primo al mondo per uno stadio. Esternamente, secondo il disegno di Fabrizio Giugiaro, ci sono 7mila pannelli in alluminio colorati in varie sfumature di grigio e bianco, che riflettono la luce e danno l’effetto di una bandiera in movimento. La copertura, che dà un senso di leggerezza e trasparenza, è stata realizzata ispirandosi al profilo delle ali degli aerei. L’avveniristico stadio è diventato il simbolo della Torino contemporanea per il design innovativo e funzionale.
Kaoshiung di Taiwan: E’ il primo stadio al mondo in grado di produrre autonomamente l’energia per funzionare, progettato nel 2009 dal celebre architetto giapponese Toyo Ito. Lo stadio, pensato per i World Games, grande evento patrocinato dal Comitato olimpico internazionale, oggi ospita le partite della Nazionale di calcio di Tapei. La struttura è innovativa anche nella scelta dei materiali riciclabili e nell’uso dei circa 9mila pannelli solari fotovoltaici che la ricoprono. La struttura di base è formatada un telaio in acciaio rinforzato con tiranti e ricoperta di mattoni e resine plastiche e naturali. Il disegno dell’impianto, inoltre, ha voluto omaggiare il territorio che lo ospita: lo stadio, infatti, ha una forma circolare che non si chiude ma prosegue oltre fino a svanire nella terra, come la figura di un drago che corre in circolo e poi scompare.
FBN Stadium di Johannesburg: Rinnovato nel 2010, quando la città sudafricana ospitò la Coppa del Mondo di calcio, il First National Bank Stadium o Soccer City di Soweto, quartiere di Johannesburg, è conosciuto soprattutto per aver ospitato il primo discorso di Nelson Mandela dopo la fine della prigionia nel 1990. La forma e i colori del bellissimo stadio, costruito nel 1987 e ridisegnato dagli studi d’architettura Populous e Boogertman & Partners, ricordano un vaso di argilla sul fuoco; è infatti soprannominato The Calabash, la tipica pentola africana. Tra le ultime modifiche apportate ci sono l’estensione dell’anello superiore, la creazione di nuove stanze e un tetto avvolgente. Anche la visibilità è migliorata mentre la facciata esterna è rivestita da pannelli colorati. Oggi la struttura, che può accogliere più di 90mila spettatori, ospita le partite di calcio del Kaizer Chiefs Football Club e della nazionale del Sudafrica oltre alle partite di rugby del Sudafrica.
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