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Fotografia Europea 2018 Reggio Emilia Paese ospite di quest'anno è l'Iran!


La scorsa edizione fu deciso che il Festival avrebbe allargato i propri confini "europei"... così abbiamo fatto spazio a più di 100 fotografie venute direttamente dal Sudafrica.

Quest'anno, invece, il Paese ospite sarà l'Iran: quale altra nazione avrebbe potuto incarnare al meglio le rivoluzioni, i cambiamenti, le ribellioni e le utopie che vogliamo raccontare, se non questa terra così controversa?

Con la mostra "Genesis of a latent vision: A window onto contemporary art photography in Iran" gli organizzatori vorrebbero aprire una piccola finestra su questo grande pezzo di mondo.
fonte: comunicato stampa

segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone

Musica Sacra 2 eventi al Sacro Monte Calvario di Domodossola Concerto per il Tempo di Passione e le Sette Ultime Parole di Cristo sulla Croce


Per la Settimana Santa 2018 la Cappella Musicale del Sacro Monte Calvario, in collaborazione con l’Istituto della Carità - PP. Rosminiani e la Parrocchia di Calice, propone due appuntamenti musicali particolarmente importanti.

Il primo appuntamento si terrà la Domenica delle Palme 25 marzo p.v., con inizio alle ore 18.00, presso il Santuario del SS. Crocifisso al S. M. Calvario, il tradizionale CONCERTO PER IL TEMPO DI PASSIONE, che la Schola Gregoriana del Sacro Monte Calvario, diretta da Pietro Mencarelli, offrirà, proponendo quale tema centrale la celebrazione della festa dell’Annunciazione nell’ambito dei riti della Settimana Santa, in particolare il dramma liturgico ”In annuntiatione B. M. Virginis representatio”, tratto dal Codice di Cividale del XIV secolo.

La Schola Gregoriana prenderà parte, inoltre, a tutte le liturgie della Settimana Santa, nei giorni della Domenica delle Palme, del Giovedì Santo, del Venerdì Santo e del Sabato Santo, al S. Monte Calvario; in particolare segnaliamo che i Vangeli della Passione della Domenica delle Palme e del Venerdì Santo saranno cantati, a cura della Schola Gregoriana, con il gruppo vocale Il Convivio Rinascimentale, che eseguirà le parti della folla in polifonia a quattro voci miste a cappella. 

Il secondo appuntamento, di fede ed arte, sarà la solenne VIA CRUCIS che la sera del Venerdì Santo 30 marzo, con inizio alle ore 20.30, si snoderà partendo dalla Prima Stazione, in via Mattarella, sino alla sommità dal Sacro Monte, al termine della quale la Cappella Musicale del Sacro Monte Calvario, con la soprano Federica Napoletani e con la direzione di Manfred Nesti, eseguirà, le Sette Ultime Parole di Cristo sulla Croce, in una nuova intonazione appositamente commissionata dai PP. Rosminiani per questa occasione, e composta per soprano solo, coro a quattro voci miste, archi, due flauti e organo.

La tradizione della funzione delle Tre Ore di Agonia del Signore, con il canto delle Sette Parole, venne introdotta nel 1831 dal P. Rosminiano Luigi Gentili, poi primo missionario in Inghilterra; abbandonata negli anni cinquanta, è stata reintrodotta, con la sola parte del canto delle Sette Parole, durante la Via Crucis serale del 1986, su espressa richiesta di d. Emilio Comper, allora P. Rettore del Calvario. Per questo particolare momento hanno dedicato, al Calvario di Domodossola, alcuni loro lavori compositori di chiara fama quali R. Grisoni, C. Cavadini e R. Olzer.

L’attività della Cappella Musicale è resa possibile grazie alla sensibilità dell’Istituto della Carità – PP. Rosminiani, della Parrocchia di Calice, della Riserva Naturale Speciale del Sacro Monte Calvario, con il sostegno prezioso della Fondazione CRT e il patrocinio della Città di Domodossola.
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone
Turismo Culturale
turismoculturale@simail.it 

Leopardi: al Cairo l'Infinito in arabo In Egitto partono celebrazioni 200 anni celebre canto

SERRAPETRONA (MACERATA) - Partono dal Cairo le celebrazioni per i 200 dalla scrittura e pubblicazione dell'Infinito di Leopardi, che cadono nel 2019. Una ricorrenza onorata anche con il progetto 'Infinito 2000' nato da un'idea del poeta Davide Rondoni e del Centro di Poesia Contemporanea di Bologna e promosso dalla Fondazione Claudi di Serrapetrona e dal Cesma (Centro Studi Marche) di Roma. Due gli eventi in programma il 17 e il 18 marzo al Cairo in collaborazione con l'Istituto Italiano di cultura: il 17 la lettura e il commento da parte di Davide Rondoni della poesia 'festeggiata' con la traduzione in arabo nel quartiere popolare del Moqattam con la comunità dei copti Zabalin (i raccoglitori di immondizia). Domenica 18 marzo, presso la sede di Italianistica dell'Università di Helwan, si terrà l'evento letterario "Italia culture Mediterraneo-Infinito Mediterraneo", in collaborazione con l'Istituto Cervantes del Cairo. In serata al Geek Campus del Cairo un concerto mediterraneo di Eugenio Bennato.
ansa

Passeggiare nell’arte tra parchi, boschi, ville e giardini Trasformati in musei all’aperto, dove si cammina tra sculture e installazioni

SIENA - Parchi, boschi, ville e giardini d’Europa trasformati in musei all’aperto, dove si cammina tra sculture e installazioni
Parco sculture del Chianti, Italia
A Pievasciata, nel comune toscano di Castelnuovo Berardenga, a 10 chilometri a nord di Siena, si cammina nel parco sculture del Chianti, una mostra permanente all’aperto di installazioni e sculture contemporanee. Gli artisti sono stati invitati a studiare l’ambiente naturale, un bosco di querce e lecci, dove creare le proprie opere, che oggi sono 26 in un circuito di un chilometro immerso nel verde. Lungo il percorso il visitatore entra in contatto con opere realizzate da artisti provenienti da oltre 20 Paesi dei cinque continenti, da Jeff Saward a Costas Varotsos, da Pilar Aldana a Kemal Tufan, che hanno creato usando diversi materiali, dal bronzo al ferro, dal granito al marmo, dal vetro al neon. Nel parco, inoltre, è stato scolpito un anfiteatro che d’estate offre ai visitatori concerti e numerosi eventi culturali. Il parco è aperto tutto l’anno. Info: www.chiantisculpturepark.it

Skulptur i Pilane, Svezia
Si chiama “Anna” la scultura in vetro e polvere di marmo di Jaume Plensa che spunta per 14 metri da un altopiano roccioso nel parco di sculture dell’isola di Tjörn, un’ora d’auto a nord di Göteborg. Gli occhi chiusi della gigantesca testa bianca di donna trasmettono serenità in questo aspro territorio svedese che ospita molte altre opere d’arte contemporanea di scultori locali e internazionali, da Alice Aycock a Tony Cragg, da Leo Pettersson a Sophie Ryder, da Pia Hedström a Xavier Veilhan, da Martin Sjöberg a William Tucker e a Mohannad Soleman. E’ preferibile indossare scarpe comode per passeggiare nel parco in mezzo a prati, pascoli, rocce e boschi, dove è anche possibile fermarsi per un picnic. Informazioni: pilane.org

Vigeland Park, Norvegia
Ogni anno almeno un milione di visitatori passeggia tra i viali del parco Vigeland di Oslo, che ospita più di 200 sculture e bassorilievi in bronzo, granito e ferro battuto dello scultore norvegese Gustav Vigeland (1869-1943). Il parco, che si trova all’interno del Frognerparken della capitale norvegese, è un omaggio all’artista che ideò il giardino, occupandosi personalmente del design e della progettazione architettonica dell’area espositiva. Tra le opere più celebri e significative, che raccontano il ciclo della vita, dalla nascita alla morte, meritano una sosta attenta la statua in bronzo del “Bambino Arrabbiato”, simbolo della città; l’opera è in granito “Monolite”, una colonna alta 17 metri in cui sono scolpite 121 figure umane intrecciate tra loro; e, alla fine del percorso del Parco la “Ruota della Vita”, che raffigura quattro adulti e tre bambini intrecciati tra loro che si rincorrono formando un cerchio. Il Parco è aperto tutto l’anno. 
Informazioni: www.vigeland.museum.no/no/vigelandsparken

Austrian Skulpturen Park, Austria
A pochi chilometri a sud di Graz, in Stiria, si passeggia in un parco di sette ettari che ospita 72 sculture progettato dall’architetto paesaggista svizzero Dieter Kienast nel 2003. Le opere esposte appartengono ad artisti austriaci e internazionali come Fritz Wotruba, Franz West, Yoko Ono, Erwin Wurm, Heimo Zoberni, Michael Kienzer, Werner Reiterer, Jeppe Hein, Nancy Rubins, Tobias Rehberger e Susana Solano. Il parco delle sculture, aperto da fine marzo a ottobre, è solo una delle tante proposte artistiche che offre la città austriaca, in continuo fermento culturale. 
Informazioni: www.museum-joanneum.at/en/austrian-sculpture-park

Kröller-Müller Museum, Olanda
Il museo Kröller-Müller di Otterlo, in Olanda, che possiede prestigiose opere di artisti moderni e la seconda più grande collezione di tele di Van Gogh al mondo, ospita uno dei più vasti giardini di sculture d’Europa. Qui, in 25 ettari di prati e boschi, a un’ora da Amsterdam, si passeggia lungo sentieri costellati da più di 160 sculture, realizzate da artisti internazionali come Aristide Maillol, Jean Dubuffet, Marta Pan, Richard Serra, Christo e Pierre Huyghe. Il giardino, adornato da due padiglioni realizzati da Aldo van Eyck e Gerrit Rietveld negli anni Sessanta, è aperto tutto l’anno e, con il museo, sorge all’interno del parco nazionale De Hoge Veluwe, un’enorme area verde di foreste, brughiere, pianure erbose e dune di sabbia da scoprire anche in bicicletta. Parco, giardino e museo si visitano con un unico biglietto o con la speciale carta dei musei. 
Informazioni: www.krollermuller.nl

Sculpture Park Louisiana Museum of Modern Art, Danimarca
Nel giardino delle sculture del museo d’arte Louisiana, il sito museale più visitato della Danimarca, si passeggia tra 60 opere di artisti moderni e contemporanei. Il museo e lo spazio verde che lo ospita si trovano a Humlebæk sulla costa della Selandia del Nord, a picco sul mare, e rappresentano una sintesi armoniosa di arte, architettura e paesaggio; le sculture esterne, infatti, sono un proseguimento artistico del museo e sono perfettamente inserite nel verde, alcune facilmente distinguibili e altre, invece, nascoste e quasi confuse con la natura. Qui la passeggiata tra gli alberi e sui prati diventa un’esperienza artistica anche grazie ai continui cambiamenti delle stagioni e della luce che si riflette sulle opere d’arte. Fu lo stesso ideatore del museo, l’architetto Knud Jensen nel 1958, a voler creare una stretta interazione tra architettura e scultura, tra paesaggio, suono e luce. Il museo e il parco delle sculture con opere di Joan Miró, Max Ernst, Jean Dubuffet, Jean Arp o Henry Moore, tra i più famosi, ma anche di Richard Serra o Not Vital, si visitano tutto l’anno. Info: www.louisiana.dk

Middelheim Open Air Sculpture Museum, Belgio
Il museo Middelheim di Anversa, fondato nel 1950, ospita una delle più grandi collezioni di opere scultoree all’aperto del mondo: in un giardino di 30 ettari sono esposte più di 250 opere, da Rodin ad artisti contemporanei, tra cui il celebre scultore Richard Deacon. L’Open Air Museum, inoltre, ospita centinaia di sculture esposte in mostre temporanee nel padiglione Braem che non possono essere collocate all’aperto per la fragilità e la delicatezza dei materiali usati. Nel 2012 al parco è stato aggiunto il giardino botanico Hortiflora, 5 ettari dove l’architetto Paul Robbrecht ha progettato un nuovo edificio espositivo chiamato The House che ha un lato trasparente, alto cinque metri, e un’atmosfera intima, a misura d’uomo. Informazioni: www.middelheimmuseum.be

Domaine du Muy, Francia 
In un parco nei pressi di Saint Tropez, in uno splendido promontorio della Costa Azzurra, Jean-Gabriel Mitterrand, nipote dell'ex presidente francese e gallerista nel quartiere Marais di Parigi ha inaugurato nel 2015 un percorso nella natura costellato di 40 opere d’arte. Il parco di sculture Domaine du Muy sorge in una zona dove sono presenti altre aree che uniscono natura, creatività e architettura, come la Commanderie de Peyrassol, la Fondazione Venet e il vigneto Chateau La Coste. Il parco ospita sculture monumentali di artisti como Niki de Saint-Phalle, Les Lalanne o Yayoi Kusama. Informazioni: www.domainedumuy.com

Lough Boora Discovery Park, Irlanda
Nelle Midlands, in Irlanda, al posto di una torbiera ora c’è un santuario per la fauna selvatica che è anche l’originale sede museale di 24 sculture: Lough Boora è un parco d’arte che accoglie alcune delle più innovative sculture d’Irlanda in un paesaggio che è già da sé un’opera d’arte. Qui gli scultori, ispirati dal ricco patrimonio naturale e dall’architettura industriale della torbiera, hanno creato opere di grandi dimensioni che fanno parte della collezione permanente del Parco. Le 24 sculture esposte hanno cambiato profondamente il paesaggio, creando contrasti in base alla luce e alle stagioni; molte delle opere, inoltre, sono il frutto della trasformazione di locomotive, binari, pietre e legnami, oggetti che appartenevano alla torbiera. Nel tempo la natura ha alterato i colori e persino le forme delle sculture, creando effetti naturali bizzarri. L’opera più rappresentativa è System n. 30 di Julian Wild, una serpentina in metallo lunga 18 metri, posizionata sull’acqua del canale e realizzata saldando pezzi di carri di torba e macchine da taglio. Info: www.loughboora.com

Fundación NMAC Montenmedio, Spagna
Al chilometro 42,5 della strada andalusa A-48 si trova una villa-museo che accoglie numerose opere d’arte, tra sculture e installazioni: è la Fondazione NMAC Montenmedio Arte Contemporáneo di Vejer de la Frontera, nei dintorni di Cadice. Qui, in mezzo alla natura, si possono ammirare sculture o installazioni di mostre temporanee che si confondono con le opere della collezione permanente di Olafur Eliasson, James Turrell, Marina Abramovic, Pascale Marthine Tayou, Maurizio Cattelan e Santiago Segura. La fondazione è aperta tutto l’anno. 
Informazioni: www.fundacionnmac.org
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