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Nel corso del 2024 attesi a Livorno oltre 300mila sbarchi a Livorno dalle grandi navi Msc



Livorno, 19 aprile 2024 – La stagione delle crociere targate Msc a Livorno inizia domenica, con l’arrivo previsto della Msc Grandiosa, con a bordo circa 6mila passeggeri.

E sarà un 2024 record per il numero di passeggeri che arriveranno a Livorno com Msc: le navi Fantasia, Grandiosa, Lirica e Orchestra movimenteranno 306mila turisti.

Crocieristi che visiteranno Livorno ma che poi andranno anche in giro per la Toscana, da Pisa a Lucca e Firenze. Leonardo Massa, vicepresidente per il Sud Europa della divisione crociere del Gruppo Msc, dice: “Livorno è un luogo particolarmente importante per Msc Crociere, che ha deciso di continuare a investirvi in maniera significativa, sviluppandone le notevoli potenzialità turistiche e promuovendola come destinazione sempre più rilevante nell’ambito delle proprie strategie, considerando anche il notevole successo riscosso dalla città tra i nostri passeggeri. Livorno è infatti una meta turistica molto ambita sia perché ricca in proprio di grande storia e cultura, sia perché circondata da altre splendide destinazioni note in tutto il mondo. Marsiglia, Barcellona, La Goulette in Tunisia, Napoli e Palermo sono solo alcune delle destinazioni nel Mediterraneo che gli ospiti potranno visitare a bordo di Grandiosa, imbarcandosi da Livorno, per crociere della durata di 7 notti”.

lanazione.it

Giornata nazionale del trekking urbano che si celebra in tutta Italia il 31 ottobre

L'ITALIA NEL VILLAGGIO GLOBALE DELL'IMTM IN ISRAELE


L'Italia partecipa a Imtm fino al 30 marzo, la principale fiera dedicata all'industria turistica dell'area mediterranea orientale che si tiene in Israele con l'obiettivo di creare una solida rete di collaborazioni. Il Bel Paese con Enit è presente con uno stand di 72 metri quadrati con le Regioni italiane per sostenere le eccellenze nostrane e illustrare l'offerta turistica 2022. Al taglio del nastro il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia e l'Ad Enit Roberta Garibaldi. "L'Italia è un forte attrattore per i viaggiatori israeliani. Nell’anno prima della pandemia gli israeliani hanno speso per un periodo di soggiorno in Italia oltre 109 milioni di euro. Dati che ci invogliano ad accrescere e personalizzare l'offerta sempre di più" dichiara il Presidente Enit Giorgio Palmucci. Secondo l'Ufficio Studi Enit su dati Banca d'Italia, gli arrivi turistici da Israele sono stati 222mila, per un totale di oltre 944mila notti. Circa il 42% viene per vacanza, e la ragione principale è visitare le città d'arte (32,4%); Il 6,6% si reca in visita a parenti e amici e l'8,5% viene per motivi di lavoro, soprattutto per congressi (6,2%). Il centro Italia è l'area geografica preferita: qui si concentra il 70,4% dei viaggiatori e il 50% della loro spesa turistica. Alberghi e villaggi turistici sono le tipologie di alloggio preferite, il 38,5% delle notti totali viene trascorso in queste strutture. Assai diffuso è pure il pernottamento presso parenti e amici(24,7% delle notti). Il 40,5% dei viaggiatori ha un'età compresa tra i 25 e 34 anni; a seguire la fascia 35-44 (32%). Il periodo preferito per una vacanza in Italia è tra luglio e ottobre: luglio ed agosto accolgono il 23,1% dei viaggiatori, quota che sale al 35,4% tra settembre e ottobre. La durata media del soggiorno è di 4 notti per una spesa media giornaliera di 115 euro.

Fonte: Comunicato stampa Enit



Pasqua: 8 mln vogliono viaggiare ma solo 4 mln hanno confermato

 

Effetti della guerra e caro energia pesano sui consumi degli italiani in cultura e turismo: il primo dato allarmante - secondo la nota di Confcommercio sulla base dei dati Radar Swg e dall'Osservatorio di Confturismo di marzo - si registra per Pasqua, con quasi 8 milioni di italiani intenzionati a partire di cui solo 4 milioni hanno già concretamente programmato.


    Anche le scelte di viaggio fanno capire come sia critica la situazione: spostamenti brevi e di corta durata e all'interno della regione di residenza per la metà dei vacanzieri; probabilmente un solo pernottamento e spesa nell'ordine dei 200 euro a persona tutto incluso, mentre solo il 6% opterà per mete estere, contro il 13% del 2019.
    Non sono le tipologie di destinazione - mare o montagna - a determinare le scelte in questo periodo, ma le motivazioni: prime fra tutte, il bisogno di "stare in relax con la propria famiglia" o vivere un'esperienza di "arte e cultura", anche solo visitando una città d'arte o un borgo.

Aumentano le vacanze nelle seconde case, scelte quest'anno da 5 italiani su 10 (erano il 40% nel 2019), conseguentemente l'altra metà sceglierà una struttura turistico-ricettiva. Per la spesa, 4 intervistati su 10 dichiarano che si attesteranno sui livelli dello scorso anno, mentre 2 su 10 spenderanno addirittura tra il 10% e il 25% in meno.
    Anche in vista dell'estate non può che esserci preoccupazione, considerato che 8 intervistati su 10 dichiarano che o rinunceranno a partire o ridurranno i giorni e le spese delle vacanze. Nei consumi culturali prevale invece nettamente la rinuncia tout court, mentre per la ristorazione e l'intrattenimento la scelta prevalente è quella di ridurre il numero delle occasioni di acquisto. (ANSA).

L'Italia con Enit in 5 mila sale cinematografiche del mondo con il film “Radhe Shyam” campione d'incassi

L'ITALIA IN 5 MILA SALE CINEMATOGRAFICHE DEL MONDO NEL FILM INDIANO RECORD DI INCASSI RADHE SHYAM
8 MILIONI DI PERSONE IN 3 GIORNI HANNO AMMIRATO LA PENISOLA SUL GRANDE SCHERMO

CINQUE REGIONI ITALIANE SCENOGRAFIA DI UNA STORIA D'AMORE INDIANA CON I SUPER BIG PRABHAS E HEDGE

FILM REALIZZATO GRAZIE ALLA DIREZIONE GENERALE CINEMA DEL MIC, ALL'AMBASCIATA ITALIANA IN INDIA, ENIT, FILM COMMISION E ALLE REGIONI ITALIANE




Roma, 29 marzo 2022 - L'Italia con Enit in 5 mila sale cinematografiche del mondo con il film “Radhe Shyam” campione d'incassi (18 milioni di euro, il più alto record mondiale di un film indiano nel 2022). Ben oltre 8 mila persone hanno ammirato l'Italia sul grande schermo in soli tre giorni. Ad ogni singola review la cosa più convincente del film è sempre stata la bellezza delle location italiane. Ben cinque le regioni coinvolte: sono state toccate le Alpi della Valle d’Aosta, il mare della Liguria e la Toscana e poi Lazio e Piemonte. La Penisola è stata set di un'avvincente storia d'amore tra Roma e Torino con due star indiane di enorme fama e calibro come Prabhas – considerato tra i più influenti in India - e Pooja Hedge. Numerose settimane di riprese avvenute nel 2020 per un progetto che valorizza il lifestyle e la gioia di vivere italiana e indiana in un fil rouge che lega i popoli e frutto della sinergia e del lavoro di squadra tra pubblico e privato.
Radhe Shyam, prodotto dall’indiano Pramod Uppalapati (UV Creations) con la produzione esecutiva di Ivano Fucci per ODU Movies, è stato realizzato grazie alla Direzione Generale Cinema del MiC, con la collaborazione dell’Ambasciata italiana in India e con il coinvolgimento di ENIT, specialmente nella fase di lancio.
"I luoghi italiani una volta legati al cinema si fortificano e diventano portatori di esperienze memorabili che invogliano alla scoperta dei territori. I film sono uno stimolo alla valorizzazione delle location, valorizzazione che non è così automatica ma occorre predisporre strategie e spazi per l'accoglienza e una spinta a maturare interesse crescente per luoghi anche meno noti visti da angolazioni e punti di vista differenti" dichiara il Presidente Enit Giorgio Palmucci.
Un progetto che evidenzia ed enfatizza al meglio il legame tra cinema e turismo e che ha un potenziale promozionale unico, proprio per la notorietà dei suoi protagonisti e per i territori in cui è stato realizzato, e che ha visto la collaborazione di numerose realtà italiane.
Le riprese – che hanno coinvolto sul set circa 1.000 professionisti - sono state realizzate con il sostegno delle varie Film Commission italiane coinvolte dalla produzione, ovvero Film Commission Torino Piemonte, Film Commission Valle d’Aosta, Genova Liguria Film Commission, Roma Lazio Film Commission, and Toscana Film Commission: numerosi gli scorci, gli ambienti, i monumenti e le eccellenze italiane che il pubblico internazionale del film potrà vedere e conoscere.
Le principali location italiane coinvolte sono le seguenti:

Lazio:
Rome e il suo centro storico
Il Colosseo

Piemonte:
Torino e il suo centro storico
Palazzo reale di Venaria
Palazzo Madama,
Palazzo Carignano,
Palazzina di Caccia di Stupinigi,
Il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano
Barolo e I suoi vigneti

Liguria
Spiaggia di Malpasso

Val d’Aosta:
Le Alpi, il Monte Bianco, il Cervino e il Grand Paradiso in Valle d’Aosta

Toscana:
Il Ponte di Mezzo di Pisa
Le mura di Lucca
Il centro di Arezzo
La Chiesa di Santa Maria della Pieve

(Fonte: comunicato stampa Enit)

segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone




Sono i più giovani a preferire questa formula. Nuovi modi di viaggiare: è boom del camper sharing

Viaggiare su e giù per lo stivale o andare in Spagna o in Portogallo. Sono sempre più gli Italiani e i giovani a decidere di partire per un viaggio in camper: è quello che emerge dai dati sull’andamento delle prenotazioni di Yescapa piattaforma leader europea di camper sharing con 10 anni di storia. I dati si riferiscono nel periodo compreso tra gennaio e dicembre 2021 su 40.000 utenti locali attivi (il doppio rispetto all’anno precedente).

A quasi quattro anni dal lancio in Italia di Yescapa, si sta delineando sempre meglio l’identikit del viaggiatore Italiano che decide di partire all’avventura in camper. In particolare, si è gradualmente registrato un abbassamento dell’età media per quanto riguarda sia i viaggiatori sia i proprietari: rispettivamente di 37 e 44 anni, tra le più basse in Europa. Un segno di inversione di tendenza che fa ben sperare e che dimostra l’interesse anche delle fasce più giovani per questa tipologia di viaggio. Il 46% dei viaggiatori del 2021 ha prenotato un camper per un on the road di coppia; a seguire, il 30% dei camperisti ha optato per una vacanza family friendly su quattro ruote, mentre il 20% è partito in gruppo con gli amici.

I dati raccolti evidenziano anche le mete più scelte nel 2021 per un viaggio in camper: il 52% degli italiani camperisti ha viaggiato all’estero, prenotando un veicolo oltre frontiera, prediligendo i territori oltralpe rispetto al Belpaese. L’Italia si difende comunque bene con il 48% delle prenotazioni. Tra le destinazioni di partenza più gettonate dagli italiani spiccano Milano e Roma, scelte come tappa da cui cominciare il su e giù per lo Stivale. A queste si aggiungono ben due basi sarde, Alghero e Olbia. Le posizioni centrali confermano invece il forte interesse per l’estero degli Italiani: in ordine, Gran Canaria, Fuerteventura, Lisbona e Lanzarote. Non stupisce come ben 3 delle 8 destinazioni più scelte siano state isole delle Canarie, tra le poche destinazioni aperte al turismo estero in mesi di chiusure dovute al Covid, e per questo diventate meta d’elezione degli Italiani nel 2021.

Sul fronte delle prenotazioni, la scorsa stagione ha evidenziato un vero e proprio boom del camper sharing, rispetto a un 2020 segnato dalla diffusione della pandemia e da ripetuti lockdown locali e globali. Con oltre 15.000 richieste, lo scorso anno Yescapa Italia ha inoltre toccato il record di prenotazioni, registrando una crescita del +160% del numero di prenotazioni confermate sul sito. In particolare, nell’ultimo trimestre 2021 ha raggiunto un picco straordinario, con un +800% delle prenotazioni di veicoli. Tra questi, i più richiesti sono stati i van (31%), seguiti dai camper mansardati (23%) e dai furgoni camperizzati (19%).

Yescapa camper sharingConsiderando tutti i mercati, le oltre 55.000 prenotazioni del 2021 hanno creato un volume d’affari di quasi 40 milioni di euro. L’impatto economico è stato positivo anche per i proprietari italiani che hanno messo il proprio veicolo a disposizione sulla piattaforma: il loro guadagno totale percepito nel 2021 si attesta a 1,7 milioni di euro. “Il camper sharing di Yescapa si conferma una formula vincente per rilanciare il settore dei veicoli ricreazionali e di autofinanziamento del nuovo”, spiega Dario Femiani, Country Manager. “Sono infatti sempre più i proprietari di camper interessati a condividere il proprio mezzo sulla nostra piattaforma nei periodi di inutilizzo, mettendolo a disposizione di terzi sporadicamente e quindi senza improvvisarsi noleggiatori di professione”. Sono sufficienti 6 settimane di condivisione del proprio veicolo per ammortizzare totalmente il costo annuale relativo al suo mantenimento (bollo, assicurazione, revisione e manutenzione): il compenso medio di un proprietario attraverso la piattaforma di camper sharing è di circa 575€ a settimana (poco più di 80€ al giorno), mentre quelli annui si aggirano intorno ai 4.000€.

Rai News

(Segnalazione Web a  cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci - Turismo Culturale)




Indagine di Booking: Matera è la città più accogliente del mondo

 

Sarà perché gli stranieri hanno avuto due anni per conoscerla a fondo durante il periodo che l’ha incoronata Capitale della Cultura. Fatto sta che Matera ora è in cima alla lista delle città più accoglienti del mondo nel 2022 secondo la decima edizione dei Traveller Review Awards stilata da Booking.com. Un risultato emerso attingendo a oltre 232 milioni di recensioni verificate di viaggiatori reali. Sul podio anche Bled in Slovenia e la città di Taitung a Taiwan.
«Comprendendo tanto celebri meraviglie architettoniche quanto bellezze naturali incontaminate, le destinazioni più accoglienti nel 2022 - scrive Booking.com - offrono esperienze di viaggio memorabili in ogni angolo del globo. Ha fatto da sfondo a film di successo, e le sue abitazioni scavate nella roccia ne hanno fatto un sito Patrimonio Mondiale dell'Unesco: Matera, questa meraviglia dell'Italia meridionale, è in cima alla lista delle città più accoglienti del mondo nel 2022».
Per quanto riguarda le regioni le più accoglienti del 2022 si estendono su sei continenti: in vetta ci sono la slovena Gorenjska, Taitung (Taiwan), la Tasmania (Australia). A livello locale, secondo gli italiani, sul podio ci sono Basilicata, Trentino Alto Adige e Valle d'Aosta. 

lastampa.it

(segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci)

Italia con Enit apre il primo flagship store sulla piattaforma Ctrip sul mercato Cina

 Il prossimo 15 ottobre l'Agenzia Nazionale del Turismo lancia ufficialmente il primo "negozio online" dell'Italia, un esercizio commerciale innovativo al quale è affidato il compito di rappresentare e promuovere l'evoluzione dell'immagine dell'Italia turistica. Sarà sulla piattaforma digitale cinese Ctrip, del Gruppo Trip.com, gruppo leader mondiale nell’industria dei viaggi, composto da piattaforme come Ctrip, Skyscanner, Qnar, Travix e TrainPal. L’iniziativa, che ha visto il coinvolgimento delle regioni italiane e delle città d'arte che hanno fornito i propri materiali di comunicazione, si inserisce in un ampio programma di posizionamento e di incremento della visibilità del brand Italia sull’ecosistema digitale cinese. Questa mossa sfrutta la tecnologia leader del settore e la vasta base di utenti del gruppo di viaggi globale per connettersi direttamente con i viaggiatori cinesi. Il Flagship Store (visitabile al link: https://fs.ctrip.com/italypc) è una vetrina ufficiale per la destinazione, uno strumento di presentazione integrata dell’immagine turistica dell’Italia, la pagina che sarà visualizzata quando i futuri turisti cinesi cercheranno ispirazione per dare forma ai loro sogni di viaggio nel Bel Paese. Aggregando i contenuti forniti dalle Regioni italiane partecipanti al progetto, il Flagship Store Italia su Ctrip contiene itinerari di viaggio, punti di interesse, video promozionali, informazioni sulle destinazioni. La piattaforma promozionale, in costante aggiornamento per l’inserimento di nuovi contenuti, è sviluppata anche in versione app per dispositivi mobili, integrata in una forma più dinamica all’interno di Star Hub: il nuovo travel marketing hub di Trip.com Group. L’Italia, tramite ENIT, è uno dei primi Paesi del mondo invitati ad avere un proprio profilo ufficiale su questa piattaforma. Il flagship store rappresenta il nucleo di una collaborazione di ENIT con Trip.com Group che comprende anche una campagna di marketing digitale e la produzione di un live streaming con KOL (influencers) cinesi. L’iniziativa si inserisce in una più ampia strategia elaborata da Enit di posizionamento sulle piattaforme digitali cinesi, una strategia che include una presenza importante su tutti i principali social media, la produzione di contenuti multimediali progettati per questo mercato, lo sviluppo di due WeChat Mini Program: il primo, B2B, dedicato alle imprese e al sostegno delle opportunità di business per gli operatori del settore (registrazioni già aperte per le imprese italiane su: http://mp.visitaly.com.cn); il secondo, B2C, pensato per poter disporre, all’interno della principale piattaforma digitale cinese, di uno spazio dedicato alla presentazione dei territori italiani, con l’obiettivo di fornire informazioni utili ai viaggiatori e introdurre nuovi itinerari, nuove destinazioni. "Il digitale è diventato e un incentivo per incrementare l’interesse degli utenti verso nuove forme di esperienza turistica, come visite guidate virtuali ai musei, reading, rappresentazioni teatrali o concerti online. Invogliano ad accedere all'esperienza Italia. Il turismo può essere ricalibrato intrecciandolo con percorsi innovativi e con investimenti su merchandising e piattaforme che creino non solo senso di appartenenza diffuso, radicamento del Made in Italy nel mondo ma anche desiderio per amplificazione un'offerta poliedrica e in continua evoluzione quale appunto è l'Italia" dichiara il Presidente Enit Giorgio Palmucci.

Fonte: Newsletter Enit

(Segnalazione post a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci - Turismoculturale turismoculturale@yahoo.it



Settembre in Val Fiscalina Passeggiate, terme e storia nelle Dolomiti delle Tre Cime

 E' una valle romantica e incontaminata che, alle porte del Parco naturale delle Tre Cime di Lavaredo e a cavallo tra le Dolomiti di Sesto e di Auronzo di Cadore, regala paesaggi da cartolina. Lunga meno di 5 chilometri da Moso al Rifugio di Fondovalle, la valle Fiscalina alterna dolci pendii e verdi praterie a fitti boschi di larici, masi accoglienti e imponenti pareti rocciose che appartengono alle Dolomiti, patrimonio dell'Umanità.

In queste settimane di fine estate è piacevole camminare lungo i suoi numerosi e facili sentieri per passeggiate e nordic walking e per fare escursioni a cavallo o in bicicletta alla scoperta del territorio. I prati ospitano alti e maestosi lerici che già alla fine di settembre colorano le proprie chiome con i toni dell'autunno, dal giallo al rosso, dall'oro al bronzo; anche i profumi stanno cambiando e sanno di terra umida e di legno pronto ad ardere nei camini dei rifugi e delle case. E' un paesaggio da fiaba che regala anche escursioni in alta quota grazie agli impianti di risalita della Croda Rossa: con una semplice passeggiata si raggiunge facilmente il Rifugio Monte Elmo o l'Alpe Nemes percorrendo il sentiero attraverso il bosco. Tra le escursioni ad alta quota più richieste c'è il giro delle Tre Cime: si parte dal Rifugio Auronzo, a 2.320 metri d'altezza sotto la parete sud delle Tre Cime, e si segue il percorso circolare che permette di ammirare le vette più famose delle Dolomiti da tutti i punti di vista. Da qui le Tre Cime di Lavaredo si stagliano in tutta la loro bellezza e imponenza, regalando uno spettacolo mozzafiato.
    Gli amanti della bicicletta possono percorrere numerosi tracciati, tra cui la ciclabile di Lienz, una pista adatta a tutti, che si inoltra nella magnifica natura della valle fino alla frontiera con l'Austria; in 4 ore, infatti, è possibile raggiungere Lienz percorrendo tratti facili e attraverso paesaggi bellissimi, addentrandosi nei boschi e seguendo il percorso del fiume. Una volta arrivati nella città austriaca si può lasciare la bici e tornare in Val Fiscalina con il treno. I più allenati possono anche mettersi alla prova con il giro bike-tour, un percorso che permette di attraversare 5 cime dolomitiche, o con lo Stoneman-trail, un tour lungo 120 chilometri sempre sulle Dolomiti. Per chi ama passeggiare a cavallo le escursioni raggiungono le malghe Nemes e Coltrondo, la Croda Rossa-Passo Monte Croce o il rifugio Tre Scarperi, nella Valle di Dentro. Davvero suggestive sono anche le passeggiate all'alba per assistere al sorgere del sole dal Monte Elmo o, spingendosi più in là, dalla cima del Monte Specie per ammirare lo spettacolo del sole sulle 3 Cime di Lavaredo; accanto alla croce c'è un osservatorio con i nomi delle cime circostanti - Croda Rossa, Cristallo, Tofane - che la luce illumina con riflessi e sfumature spettacolari. Queste e molte altre piacevoli escursioni le organizza il Bad Moos-Dolomites Spa Resort (badmoos.it), storico albergo, famoso per le sue suggestive atmosfere alpine e l'eccellente gastronomia. Il Bad Moos è il punto di partenza ideale per le passeggiate a piedi, a cavallo, in bici o per le romanticissime gite in carrozza.

E' anche il luogo che organizza le visite con degustazioni ai caseifici e ai produttori locali e le escursioni in alta quota, grazie anche agli impianti di risalita della Croda Rossa che si trovano appena fuori dall'hotel. Il punto di forza dell'albergo, tuttavia, è la proposta di benessere delle sue acque sulfuree: la sorgente d'acqua, infatti, sgorga sotto la chiesetta St. Valentin, alle spalle della struttura, che ha creato la Spa Termesana, oltre 3mila metri quadrati di piscine interne ed esterne, saune finlandesi e biosaune, percorsi Kneipp Sulfurea, grotte di zolfo e bagni turchi. Le proposte di benessere sono tantissime a partire dai trattamenti a base di erbe e fiori aromatici, come il famoso bagno di fieno.

Un altro modo per entrare in contatto con il territorio è di conoscere la sua storia: le Dolomiti di Sesto, in particolare la Croda Rossa, racchiudono molte testimonianze della Prima Guerra Mondiale raccolte nel museo all'aperto della Grande Guerra, raggiungibile con la funivia Croda Rossa e dopo una passeggiata di circa 45 minuti e 100 metri di dislivello. Di altra epoca è il Forte Mitterberg, costruito tra il 1884 e il 1889; si trova sopra Sesto, su un costone del Monte Elmo a 1.550 metri d'altezza, ed è considerata l'opera fortificata austro-ungarica meglio conservata delle Dolomiti. 
   ansa


Enit IL TURISMO ITALIANO CONTRIBUISCE ALL'ECONOMIA PIU' DI FRANCIA E SPAGNA

 fonte: comunicato stampa

FRANCESI, TEDESCHI E BRITANNICI: ECCO DOVE E COME VENGONO IN VACANZA IN ITALIA

 

ROMA, 15 SETTEMBRE 2020 - Il turismo italiano concorre all'economia più di Francia e Spagna. Il contributo diretto del turismo all'economia italiana nel confronto internazionale in termini economici (mantenendo fermo il PIL nazionale totale economia 2019) diminuirà di -2,6 punti percentuali nel 2020 (3,2% del PIL) rispetto al 2019 (5,7% del PIL). Sebbene significativo, questo calo è inferiore a quello di molti altri Paesi: 4,5% la Francia, -3,1% la Spagna. "La flessibilità del nostro sistema di offerta compensa parzialmente la riduzione dei flussi stranieri grazie alla capacità dei nostri operatori di attrarre sia il mercato domestico" dichiara il Presidente Enit Giorgio Palmucci. In effetti, il contributo diretto del turismo in Italia all'economia in generale si riduce di poco meno della metà, rispetto a più della metà per tutti gli altri Paesi selezionati. L’analisi delle prenotazioni aeroportuali da settembre fino a novembre nel confronto con i competitor diretti Spagna e Francia, rileva in Italia 49mila 588 prenotazioni a settembre, 43mila 501 a ottobre e a novembre di 18mila 538 prenotazioni, per un totale di 162 mila 083 prenotazioni aeroportuali da agosto a novembre, grazie alla migliore performance prevista per settembre e ottobre. Nel complesso tra agosto e novembre sono 170mila 587 prenotazioni di passeggeri aeroportuali internazionali per la Spagna e 154 mila 873 per la Francia, su cui l’Italia ha un vantaggio competitivo. Dagli ultimi aggiornamenti si prevede che i visitatori internazionali pernottanti diminuiranno del -58% (37 milioni di visitatori) nel 2020. Il numero dei pernottamenti diminuirà di 126 milioni rispetto al 2019. Sul mercato domestico è confermato il trend discendente del -31% (16 milioni di visitatori); i pernottamenti domestici si prevedono inferiori di 46 milioni nel 2020 rispetto al 2019. I mercati di prossimità restituiscono la seguente fotografia del turismo. Attraverso 4500 contatti per individuare il campione valido di 1.500 vacanzieri all’estero, tra francesi, tedeschi e britannici è emerso che per le future vacanze in Italia i Paesi di prossimità come Francia, Germania e Uk si orienteranno su varie combinazioni di prodotto. I francesi e i britannici su cultura, vacanza gourmand e mare; i tedeschi il mare  si abbina alla cultura e al relax. Interessante per i turisti britannici anche il folklore e la vacanza sociale in gruppi. Tra le esperienze interessanti per i turisti britannici anche la tradizione ed il folclore e la vacanza sociale. Tra le destinazioni che vorrebbero visitare ci sono le bellezze toscane (69%) con in testa Firenze e Pisa, quelle lombarde (65%) con Milano e il lago di Como, il Lazio (63%) con Roma (61%), il Veneto (62%) con Venezia e le altre città venete e la Campania (60%) con Napoli, le zone archeologiche, Ischia e Capri. Quella futura in Italia sarà una vacanza di coppia o in famiglia con i bambini per tutti, in media in gruppo di 3/4 persone, di durata di 9/10 notti. Si tratterà di una vacanza tutto compreso per il 50% dei britannici, il 30% dei tedeschi ed il 29% dei francesi. L’alloggio per la futura vacanza in Italia sarà in hotel 4 o 5 stelle per i turisti da UK (45%), 3 stelle per i francesi (34%). Tra chi utilizzerà le abitazioni private i tedeschi (25%) in particolare in affitto (21%).



 

Enit e Aeroporti di Roma fanno il punto sul turismo cinese in Italia

Enit e Aeroporti di Roma fanno il punto sul turismo cinese in Italia

convegno  organizzato da Aeroporti di Roma ed Enit il turismo incoming e outgoing, la volontà di rafforzare la presenza dei turisti italiani in Cina e l’opportunità di far conoscere le bellezze di un Paese come la Cina, ricco di monumenti e paesaggi naturali divenuti, al pari di quelli italiani, patrimonio mondiale dell’Unesco.
Un 2020 aureo per l’Italia in Cina. In occasione dell’anno dedicato alle relazioni tra le due Nazioni simbolo dell’Occidente e dell’Oriente, il brand Italia promosso da Enit-Agenzia Nazionale del Turismo, promette bene. Stando al monitoraggio dell’Ufficio Studi Enit la Penisola è già tutta prenotata quasi fino a Carnevale ed è pronta ad accogliere i visitatori cinesi desiderosi di conoscere il nostro Paese. Il 2020, designato anno della Cultura e del Turismo Italia-Cina, coincide con i 50 anni di proficue relazioni diplomatiche tra i due Paesi, testimoniate anche dai numeri del traffico passeggeri di Fiumicino. Nel 2019 infatti, sono stati oltre 900mila i viaggiatori da e per la Cina grazie a 7 compagnie aeree che collegano direttamente il Leonardo da Vinci con 12 città della Cina.
Enit aprirà a breve 2 nuove sedi in Cina  e sono in cantiere fam trip dedicati a stakeholder e opinion leader del turismo cinese, il consolidamento della partnership con Ctrip, portale di riferimento per il turismo in Cina nell'ambito delle prenotazioni di trasporti e hotel e vendita di pacchetti soggiorno e la partecipazione alle principali fiere ed eventi di settore in Cina. Per questo Enit sarà presente, con le regioni italiane e stakeholder privati, alla Guangzhou International Travel Fair (GITF), la principale fiera del turismo in Asia, alla fiera ITB China e CITM, rassegna dedicata al mercato dei viaggi in Cina nel circuito B2B – Shanghai, al Global Tourism Economy Forum (GTEF) che annualmente riunisce leader politici, ministri del turismo, ceo e importanti esperti del settore del turismo. 
Al convegno  organizzato da Aeroporti erano  presenti l’assessore al Turismo della Capitale Carlo Cafarotti, la direttrice marketing Enit Maria Elena Rossi, Stefano Fiori, presidente UnindustriaSez Turismo e ceoUnivers, Mrs Zhang Aishan dell’Ambasciata Cinese in Italia, Andrea Canapa Segretario Generale Fiavet, Michele Serra ceoQuality Group (tour Operator specializzato sulla Cina) e membro Astoi (ass tour operato italiani), Laura Mazzola Responsabile commerciale Mice e DmcUvet, Sherry Lang General Manager Marketing & Operations, Alipay Europe. Moderatore: Fausto Palombelli chief commercial officer Aeroporti di Roma. 
A dare il via ai lavori, Carlo Cafarotti, assessore al Turismo e Commercio di Roma Capitale:“Festeggiamo l’anno della Cultura e del Turismo Italia-Cina lavorando sia per i flussi incoming che per quelli outgoing. Quanto a Roma, abbiamo un pacchetto di iniziative ad hoc pensate per i visitatori del Paese del Dragone: dall’apertura di un canale WeChat completamente dedicato ai turisti cinesi che vogliono visitare la Capitale, passando per i corsi di formazione dei nostri albergatori, fino al manuale digitale in lingua contenente tutte le informazioni su sicurezza, ospedali, mobilità e offerta turistica cittadina. Questo perché il turismo è l’espressione più diretta dell’esperienza che un Paese fa dell’altro, e noi vogliamo rendere indimenticabile il viaggio a Roma, in virtù della migliore accoglienza possibile”.
“Per quanto riguarda l'anno 2019, l’83% degli operatori turistici cinesi contattati dal monitoraggio Enit hanno riscontrato ottimi risultati indicando aumenti che vanno dal +20% a oltre il 50% sul 2018. Le previsioni per il primo trimestre 2020 sono buone per l’84% dei t.o. cinesi interpellati. Alcuni di loro hanno avuto aumenti tra il +30% e il +50% rispetto al medesimo periodo del 2019” ha proseguito il direttore esecutivo Enit Giovanni Bastianelli.
 “Questo evento apre i festeggiamenti di ADR per l’anno della Cultura e del Turismo Italia-Cina, oltre a celebrare la Festa di Primavera insieme ai tanti passeggeri cinesi che transitano ogni giorno per lo scalo romano. – ha dichiarato a sua volta Fausto Palombelli, Chief Commercial Officer di Aeroporti di Roma. – Nel 2019 sono stati oltre 900mila i passeggeri da e per la Cina, con una crescita del +17% rispetto al 2018 e per il 2020 ci aspettiamo di superare il milione. Il turismo cinese rappresenta per Aeroporti di Roma un’importante realtà e un’opportunità fondamentale – ha proseguito il direttore – tanto da essere il primo aeroporto al mondo ad inaugurare oggi, alla presenza di Sherry Lang, General Manager Marketing & Operations di Alipay Europe, un miniprogram dedicato all’aeroporto di Fiumicino completamente realizzato nell’AppAlipay con l’obiettivo di intercettare e informare i passeggeri cinesi prima, durante e dopo il viaggio, sui servizi a loro dedicati legati al luxury shopping ed all’experience aeroportuale”.
“Nuove sfide, nuovi percorsi osmotici verranno dall’Anno Italia-Cina –  ha sottolineato  Maria Elena Rossi direttrice marketing Enit – Una linfa benefica per la Penisola che avvia in campo turistico nuove strategie di innovazione e di centralità della cultura nell’ambito dell’offerta dedicata ai viaggiatori cinesi. Enit ha messo a punto una strategia di crescita a valore basata sulla sostenibilità così da ben distribuire un aumento del volume della domanda grazie ad un’offerta che non pregiudichi la qualità ma che anzi predisponga a visitare e valorizzare anche luoghi meno noti del Bel Paese”.
Ha chiuso la conferenza stampa  Sherry Lang, General Manager Marketing & Operations di Alipay Europe . “Roma rappresenta per il turismo cinese una meta fondamentale, punto di partenza per la scoperta dell’Italia. Per questa ragione sono estremamente soddisfatta di inaugurare questo progetto congiunto che faciliterà ancor più l’esperienza del viaggiatore e mi auguro possa essere da esempio e da stimolo per molti altri aeroporti in Europa”.
dazebaonews.it


Enit / UN MILIONE DI VIAGGIATORI IN VISITA IN ITALIA DALLA TERRA DEL QUOKKA

Gli australiani si aprono nuove rotte sull’Italia attratti come sono dal Bel Paese: oltre un milione di viaggiatori dalla terra del quokka al punto che il Continente si classifica al decimo posto tra i Paesi che spendono maggiormente in Italia soprattutto in Lazio, Toscana, Lombardia, Campania e Veneto, dove si concentra il 77,6% del totale e in 15esima posizione tra quelli che si fermano almeno una notte. L’Australia guarda sempre di più all’Italia e sono ben 11 le compagnie che effettuano collegamenti: Emirates, Etihad, Thai Airways, Singapore Airlines, Cathay Pacific, Korean Airlines, China Sourthern, Air China, Qatar. Emirates in particolare che effettua voli sugli scali di Roma, Milano, Venezia e Bologna. Qatar effettua voli su Roma, Milano, Venezia e Pisa e Alitalia opera un’importante partnership codeshare con Etihad. D’altronde è In aumento anche la spesa dei turisti australiani in Italia (+1,4% nel 2018 sul 2017) che affollano alberghi e villaggi turistici per una full immersion nel buon vivere italiano, mostrando un apprezzamento particolare per i servizi e le attenzioni dell’accoglienza che offre l’Italia tanto da spendere oltre un miliardo di euro.




ENIT A DISCOVER ITALY



ENIT ha presentato il futuro della destinazione Italia a Discover Italy di Guida Viaggi, l’evento b2b che dal 1996 è un punto di incontro tra seller e buyer. La terza edizione si è tenuta nell'ex Convento dell'Annunziata a Sestri Levante. Il workshop dedicato esclusivamente all'incoming offre occasioni interessanti per far conoscere e promuovere le opportunità di viaggio e soggiorno a selezionati hosted buyer. 
fonte Enit - segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone Turismo Culturale

Turismo: previsti 1,4 mld viaggi in 2018, +5%

ansa
Ben 1.4 miliardi di viaggi nel 2018 con una crescita del 5%. Sono le previsioni sugli arrivi globali presentati da Euromonitor International al World Travel Market di Londra e anticipati dall'ANSA.
iStock. VIAGGIART © Ansa
    Riguardo alle economie più sviluppate come Stati Uniti, Giappone ed Eurozona, sono attesi introiti in entrata ancora più forti (11%). "I viaggi domestici - spiega Wouter Geerts, Consultant Travel Euromonitor - avranno un vero boom nell'Asia Pacifica (+10%). La spesa media per viaggio è in aumento, sempre trainata dall'area Asia-Pacifico. La spesa globale dovrebbe aumentare del 9%". Euromonitor prevede che le vendite totali di viaggi scendano a poco meno di 2,5 trilioni di dollari nel 2018.
    Le vendite tradizionali ("offline") rappresentano ancora oltre il 50% delle vendite di viaggi globali ma, con un tasso annuo di crescita composto tra il 2018-2023 del 12%, le vendite su dispositivi mobili dovrebbero superare considerevolmente non solo queste ultime ma anche quelle "online", con tassi di crescita rispettivamente dell'1% e del 2%.
    La categoria di alloggi dovrebbe crescere globalmente del 6.1% nel 2018 ma gli affitti a breve termine supereranno tutte le altre categorie di sistemazioni registrando una crescita del 12.7%.
    Tra i nuovi trend si segnala il fatto che dopo anni di paure legate al "perdersi qualcosa" durante le ferie e quindi una continua ricerca di wifi & Co., le vacanze diventano un vero inno alla gioia di essere disconnessi. La JOMO, acronimo di "Joy Of Missing Out", si prende la sua rivincita sulla FOMO ("Fear of Missing Out") staccando brutalmente la spina a cellulari e tablet.
    Ma non basta: si guarda anche all'ambiente e alla sostenibilità con una consapevolezza sempre maggiore sui danni che i rifiuti di plastica fanno agli oceani e alla Terra. Molti player di viaggio si sono impegnati a prendere provvedimenti, mirando a porre fine all'uso di cannucce di plastica con alternative come cannucce iper-compostabili. Ad esempio Ryanair ha annunciato che le materie plastiche non riciclabili saranno completamente rimosse dai suoi aeromobili entro il 2023.
    Infine il passaggio anche nel mondo dei viaggi da un'economia dominata dal mercato e dai concetti di bene e proprietà a un'economia in cui beni e servizi sono scambiati sulla base dell'accesso. Il settore dei viaggi, già rivoluzionato da giocatori come Airbnb e Uber, ha ancora un grande potenziale nel settore dei voli. Gli esempi citati da Euromonitor sono alcuni vettori che offrono giri in elicottero prenotati tramite app di stile Uber, la città di Dubai che sta testando i taxi volanti e alcune piattaforme di prenotazione dove i piloti privati prendono i passeggeri in stile carpooling

Venezia chiede più rispetto ma sarà sempre città aperta

Turisti a Venezia (Ansa)

da Avvenire
Mentre rigira la bic tra le dita, la scappuccia, la picchietta – è come se tormentasse il turista maleducato – Andrea Molesini ricorda il protagonista del suo romanzo, Presagio, se non fosse proprio per quella biro, che dichiara morto e sepolto il tempo delle penne d’ebanite e dei Vacheron, della città «metà fiaba e metà trappola» ( Thomas Mann), ancora oggi, peraltro, «incompatibile con la modernità» (Massimo Cacciari). Nel romanzo, il nonno di Andrea, intrattenendo l’annoiata marchesa von Hayek nel lusso del Grand Hotel Excelsior, spiega che il segreto della noia consiste nell’«aver in tasca i denari per pagarsela». Una condizione rara tra i turisti che oggi sciamano da piazzale Roma e Santa Lucia nelle calli e nei campielli, sfidando questa «strana città traditrice», dove, scriveva Hemingway, «andare a piedi da un punto a un altro punto qualsiasi è più divertente che fare le parole crociate».
Stando alle statistiche, i visitatori dei musei sono in aumento, eppure per molti turisti Venezia non è Palazzo Grassi e non sarà mai Torcello. Gli arrivi in alberghi e affittacamere (4,6 milioni annui) sono solo un sesto del totale, anche a prender per buone le stime diffuse da Ca’ Foscari e non confermate dal Comune. Unico dato certo: la permanenza alberghiera è ferma a 2,3 giorni da decenni, come lamenta l’Associazione Veneziana Albergatori. Il resto è uno tsunami di sandali, voci e sudore. Italiani ma soprattutto stranieri che arrivano e ripartono in giornata, inarrestabili e inevitabili come l’acqua alta in piazza San Marco, che non sparirà neppure quando sarà terminato il Mose.
day tripper giungono all’alba, in treno o in autobus, coi loro zaini che sembrano cambuse, e subito si immergono in un cruciverba che non ammette soste, se non qualche bivacco nei sottoporteghi; quando il Canal Grande si screzia di rosso, che sarebbe d’obbligo un cicchetto nell’ennesima taverna di Casanova, loro sono già sulla via del ritorno. Molesini non li ama. I veneziani non li amano. «Noi siamo orgogliosi della nostra lentezza – ci spiega lo scrittore – perché tutto qui è stato fatto a mano; ogni pietra, ogni architrave; qui tutto è a misura d’uomo, della sua fisicità». Il mondo si divide tra Venezia e la terraferma perché l’acqua è il confine di tutto. «Insegna pazienza e prudenza, virtù dimenticate. Venezia invece ha una memoria e ancora si vergogna di aver consegnato Giordano Bruno alla Chiesa. Non tanto per un sentimento ghibellino, quanto perché il Papa aveva colto il nostro punto debole: siamo un popolo di mercanti e con i mercanti si viene sempre a patti». Debolezza che Guccini canzona – «la dolce ossessione degli ultimi suoi giorni tristi, Venezia la vende ai turisti» – e sulla quale Salvatore Settis ha costruito il memorabile Se Venezia muore, che mette alla berlina il business della Serenissima.
La colpa, si usa dire, è dei cinesi, che hanno ucciso l’artigianato locale smerciando maschere e vasi Murano style a un quinto del valore. O delle navi da crociera, che sfruttano le magniloquenti scenografie veneziane per vendere emozioni. In realtà è la motivazione profonda del turismo mordi e fuggi che spinge la città alla deriva: «Macché goti, bizantini e Lega di Cambrai; ma quale barocco, rinascimento o rococò! Sono pochissimi i turisti che vengono qui per ammirare il nostro passato – conferma Molesini –. Tutti gli altri cercano suggestioni low cost'. Secondo l’Università Ca’ Foscari, questo tipo di turismo assorbe la maggioranza dei 77mila che ogni giorno calpestano le antiche palafitte, piantate per sfuggire ad Attila. Fanno ventimila più dei residenti e della capacità di carico del centro. Ogni anno, 28 milioni di persone si danno appuntamento in una città che ne potrebbe accogliere soltanto 19. I day tripper sono decuplicati in trent’anni, da 5.800 a 57.500 al giorno. Raddoppieranno entro il 2030, grazie al potenziamento delle tratte di Italo e Trenitalia. A dispetto delle polemiche sulle grandi navi, infatti, il turismo mordi e fuggi viaggia su treni scontati e charter bus, che aggravano il disallineamento tra domanda, offerta e capacità di carico. Oggi si installano varchi e telecamere, ma in passato si rendeva tutto più accessibile: meno ristoranti e più take away, meno artigianato e più paccottiglia. Con il risultato che, come ha scritto Settis, oggi «Venezia rischia di restare senza popolo», giacché sfondare la capacità di carico di una piccola isola (il centro si estende su 798 ettari rispetto ai 15.700 del Comune) porta inevitabilmente a sottrarre spazio e servizi ai residenti, che in mezzo secolo si sono dimezzati. «Quand’ero ragazzo c’erano più di venti cinema: oggi due. E questa è la città del festival...» commenta amaro Molesini.
Contro la turistificazione dei centri storici è sorto un movimento europeo (la rete Set) ma il sindaco Luigi Brugnaro ha una strategia diversa. Con #EnjoyRespectVenezia punta a riqualificare il turismo e qualche risultato l’ha ottenuto. La città, ammette Molesini, è più pulita «mentre prima i sacchetti erano abbandonati sull’uscio di casa, alla mercé dei gabbiani e dei ratti». La Giunta è riuscita a risolvere il problema delle code ai vaporetti, suddividendo turisti e residenti. Con i varchi mobili disincentiva a invadere la città nei giorni da bollino rosso, deviando verso zone meno affollate i day tripper e lasciando passare residenti, lavoratori e ospiti delle strutture ricettive. Non basterà però il pragmatismo del Sindaco a risolvere il problema del moto ondoso. «Questa è una città di cose rovesce – ci avvisa Molesini, sfoderando il tipico sarcasmo veneziano – dove la fisica fa l’inchino alsior paròn e la spinta di Archimede vale per una barchetta ma non per un transatlantico». La polemica sulle navi da crociera che manovrano nel bacino di San Marco è di lunga data. Nel 2000 erano 200, nel 2016 già 529. Ognuna poteva entrare dalla bocca di porto del Lido, attraversava il Bacino di San Marco e lungo il canale della Giudecca approdava alla stazione Marittima per poi compiere il percorso inverso. Contro quest’andirivieni è nato un comitato popolare e solo a fine 2017 si è raggiunto un accordo che prevede di creare un hub a Marghera, dove far attraccare le grandi navi (200mila tonnellate di stazza lorda), consentendo a quelle di dimensioni più ridotte (55mila) di attraversare il canale della Giudecca e alle intermedie il canale Vittorio Emanuele, opportunamente dragato.
Gli armatori – che controllano il 40% del terminal alla Marittima (160 milioni di investimenti) – non sono entusiasti e dal 2015 hanno iniziato ad autolimitare il traffico, sperando che tutto resti com’è. Dal primo luglio sono in vigore i nuovi parametri della Capitaneria di porto che limiteranno il traffico dei giganti del mare del 20% entro il 2020. Alessandro Santi, presidente di Assoagentiveneto (Federagenti) sta preparando uno studio secondo cui, nel 2017, il traffico crocieristico ha portato in laguna 1.427.000 passeggeri, il 5% dei 28 milioni censiti da Ca’ Foscari, e non tutti hanno visitato la città, visto che una parte ha utilizzato il porto di Venezia per imbarcarsi o sbarcare. I visitatori sono stati solo 400mila: in media 1.000 sui 77mila visitatori al giorno stimati da Ca’ Foscari. Lo studio di Federagenti confermerà anche che le grandi navi sono sicure e che hanno un impatto trascurabile sul moto ondoso e sulle fondamenta della città. Archimede se ne faccia una ragione.
È chiaro che non esiste ancora una ricetta condivisa per trasformare la sovrabbondanza di turismo low cost in permanenze alberghiere, alleggerendo e valorizzando il flusso turistico, così com’è chiaro che su un solo punto sono tutti d’accordo: «Venezia deve restare una città aperta ai turisti», come ripete Brugnaro. Già, perché, disagi o no, se quelli sparissero, la città lagunare morirebbe veramente. È successo e lo rievoca Presagio, descrivendo la notte in cui i turisti si trasformarono in «profughi che scappavano», il Grand Hotel si fece spettrale, si svuotarono le celle frigorifere, le cucine e le lavanderie degli alberghi, le camere e gli alloggi del personale di servizio. Era il 28 luglio del 1914. In Europa iniziava la prima guerra mondiale. E per i veneziani la fame.

#Domenicalmuseo, i Musei italiani per Rio2016. Franceschini, il patrimonio culturale sostiene i nostri atleti

ROMA - Dall'Atalanta e Ippomene di Guido Reni al Museo di Capodimonte di Napoli, alla Cinisca Vittoriosa ai Giochi Olimpici al Castello Bufalini di San Giustino; da L'Atleta di Umberto Boccioni conservato alla Galleria Nazionale di Cosenza, all'Anfora Panatenaica esposta al Museo Archeologico Nazionale di Firenze; dai Nuotatori di Francesco Messina, in mostra al Palazzo Reale di Genova, al Discobolo Lancellotti del Museo Nazionale Romano; da I corridori del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, a La figura d'Atleta agli Uffizi di Firenze, fino a La corsa campestre femminile di Aleksandr Deineka a La Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Roma. Sono alcune delle opere protagoniste il 7 agosto della #domenicalmuseo, l'iniziativa del ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo che prevede l'ingresso gratuito in tutti i musei e siti archeologici statali. In occasione delle Olimpiadi di Rio 2016, il Mibact ha dedicato questa prima domenica di agosto allo sport nell'iconografia del patrimonio artistico e archeologico italiano.
"Il patrimonio culturale italiano sostiene i nostri atleti alle Olimpiadi attraverso questa importate campagna di promozione che è anche un messaggio al mondo sulla straordinarietà e varietà delle collezioni dei musei italiani e sui valori universali dello sport", sottolinea il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini nel lanciare la campagna che vede i principali musei statali italiani dare spazio e rilevanza alle opere d'arte dedicate allo sport, con un invito a scoprirle tramite una campagna di comunicazione appositamente realizzata e diffusa sui social con l'hashtag #italianmuseums4olympics e sul sito del Mibact (http://www.beniculturali.it/domenicalmuseo). Le opere dedicate allo sport continueranno ad essere valorizzate per tutta la durata delle Olimpiadi di Rio 2016.
L'iniziativa inaugura inoltre il profilo Instagram @museitaliani, l'account ufficiale del Mibact, che raccoglierà tutte le foto per le prossime campagne di promozione e comunicazione del patrimonio culturale italiano, con l'obiettivo di veicolare a livello internazionale le collezioni dei nostri musei, anche sul web. @museitaliani nasce in occasione delle Olimpiadi di Rio per rilanciare le opere del patrimonio culturale italiano dedicate allo sport con l'hashtag #italianmuseums4olympics. Dal prossimo autunno il profilo sarà gestito a rotazione da tutti i musei statali, dalle grandi realtà ai piccoli istituti, che potranno così valorizzare sui social le proprie collezioni. L'elenco di tutti musei, gli istituti e i luoghi della cultura che hanno aderito alla #domenicalmuseo, insieme alle infografiche delle opere scelte a rappresentare lo sport e le olimpiadi, è disponibile sul sito: http://www.beniculturali.it/domenicalmuseo
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