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Brasile, Nepal e Seoul tra i 10 viaggi da fare in primavera

 

Il mondo è pieno di luoghi da scoprire in questa stagione. Civitatis propone alcuni suggerimenti per un soggiorno alla scoperta di 10 viaggi da fare in primavera.

Assisi, Italia
Situata nel cuore dell’Umbria, questa antica città è una destinazione ideale per una scappata primaverile, tanto per il suo clima mite quanto per l’esuberante natura che la circonda. Quando è primavera i dintorni di Assisi si tingono di tanti colori diversi per via della fioritura.
La cittadina offre molteplici opportunità per trascorrere qualche giorno in relax, magari iniziando proprio da un tour privato di Assisi. A seguire non potrete rinunciare a un’immersione nella gustosa cucina umbra, provando piatti deliziosi in qualche ristorantino locale, oppure partecipando a una degustazione di olio biologico accompagnato da salumi.

Tirana, Albania
La capitale dell’Albania, con la sua architettura unica, le piazze piene di vita e i colorati mercati all’aperto, è uno dei viaggi ideali da fare in primavera. Se avete una predilezione per la storia, potrete dedicare i primi giorni ad immergervi nel passato locale, magari con un tour della Tirana comunista. Potrete poi proseguire la vacanza con un’escursione a Berat, una delle città più antiche dell’Albania. Inoltre, se avete la fortuna di avere più giorni a disposizione, potreste approfittarne per intraprendere un tour dell’Albania di 8 giorni e conoscere meglio questo Paese.

Swakopmund, Namibia
Swakopmund, situata sulla costa della Namibia, è l’ideale per visita guidata della città o per cavalcare le dune del deserto del Namib. E se la vostra passione sono gli animali, non lasciatevi scappare l’occasione di conoscere i simpatici leoni marini dell’area protetta di i Cape Cross.

Praia, Capo Verde
Tra i viaggi più esotici da fare in primavera troviamo ancora una volta l’Africa, per la precisione Capo Verde e in particolare nella sua capitale. Situata sull’isola di Santiago, Praia è una città versatile che farà la gioia di chi cerca un tour culturale, alla scoperta dei monumenti locali, ma anche di chi adora la natura selvaggia.
Paradiso di surfisti e sportivi in generale, Praia è infatti un ottimo punto di partenza per attività all’aria aperta. Dalle gite in barca per visitare le vicine isole che compongono l’arcipelago di Capo Verde, come l’escursione all’isola di Maio, ai percorsi escursionistici come l’intrepido trekking sul Monte Tchota e sul Pico da Antónia.

Belo Horizonte, Brasile
Belo Horizonte, la città più grande dello stato di Minas Gerais, è una splendida alternativa ai classici luoghi turistici brasiliani, soprattutto in questa epoca dell’anno quando le temperature diventano più fresche e passeggiare in città è un vero piacere.
Lo potrete constatare voi stessi in un appassionante tour guidato di Belo Horizonte, ma anche perdendovi tra le bancarelle della cosiddetta Feira Hippie, uno dei mercatini delle pulci più grandi di tutto il Brasile. Tra tutti i viaggi che avrete fatto, Belo Horizonte in primavera vi resterà nel cuore.m Da qui partono anche numerose escursioni verso altrettante località di Minas Gerais dal grandioso patrimonio storico e artistico. Le opzioni sono tante, ma vi consigliamo soprattutto di fare una scappata a Mariana e Ouro Preto.

Washington D.C., Stati Uniti
Washington DC ospita il National Cherry Blossom Festival, un evento che celebra non solo l’inizio della primavera, ma anchel’amicizia tra il popolo giapponese e quello statunitense. Un viaggio culturale in una stagione, la primavera, che vanta anche una minore affluenza turistica.
Oltre alle tante attività organizzate in concomitanza con questa celebrazione, potrete sfruttare il vostro soggiorno per visitare la capitale degli States in bicicletta o concedervi un tour serale in autobus decappottabile.

Katmandu, Nepal
Il nostro viaggio prosegue dal continente americano a quello asiatico, concretamente in Nepal. La sua capitale, Katmandu, è una meta perfetta fino ad aprile, per evitare i monsoni, sia per gli amanti dell’avventura che per chi cerca un’esperienza più mistica. Se ciò che vi preme è nutrire la vostra anima, troverete ispirazione in un tour spirituale di Katmandu in cui conoscerete non solo i luoghi sacri più importanti della città, ma anche incontrare monaci buddisti. Invece, se a muovervi è il desiderio di adrenalina e paesaggi mozzafiato, che ne dite di un giro in aeroplano sull’Himalaya o di un esaltante salto in bungee jumping?

Seul, Corea del Sud
Seul, moderna e tradizionale allo stesso tempo, è una destinazione perfetta per un viaggio primaverile che vi apra nuovi orizzonti culturali. Grazie all’ampia varietà di proposte che offre la capitale, conoscere la cultura della Corea del Sud sarà un gioco da ragazzi. Questa è poi la stagione in cui le piogge sono molto contenute e le temperature molto piacevoli. La primavera è infatti la stagione ideale per organizzare un viaggio in Corea, anche perché offre prezzi più vantaggiosi. Se la tradizione e il folklore vi affascinano, potrete optare per una visita al Palazzo Gyeongbokgung. Oppure potreste partecipare al tour dei locali notturni di Seul, per godervi al meglio la movida. Insomma, a Seul ce n’è per tutti i gusti!

Bora Bora, Polinesia Francese
Bora Bora è di per sé un paradiso sulla terra, ma in primavera lo è ancor di più. Il suo mare cristallino, in cui nuotano miriadi di pesci colorati, è un irresistibile richiamo per chi ama esplorare il mondo marino. Dalle esperienze di snorkeling con squali e mante giganti ai tour in barca con fondo trasparente, le opzioni sull’isola sono una più invitante dell’altra.
Non volete rinunciare al brivido della velocità? Su quest’isola della Polinesia Francese troverete pane per i vostri denti. Potrete infatti scorrazzare sulle acque del Pacifico con un tour in moto d’acqua, durante il quale visiterete anche un’isoletta privata. Più esclusivo di così non si può!

Hobar, Tasmania
Per concludere, vi proponiamo una destinazione recondita e selvaggiamente bella, il cui clima è raddolcito dall’influenza delle correnti oceaniche. Se siete pronti a volare dall’altra parte del mondo, Hobart vi aspetta con i suoi paesaggi mozzafiato e la natura selvaggia della Tasmania! Non perdetevi il tour dell’isola di Hobart per conoscere i famigerati diavoli della Tasmania, la specie più rappresentativa della fauna locale. Poi lasciatevi sorprendere dall’escursione alla valle di Huon e alle grotte di Hastings, in cui potrete camminare sulle cime degli alberi della foresta di Tahune.

travelnostop.com


Assisi, la "Maestà" del Cimabue torna a risplendere dopo il restauro

Vatican News

La Maestà di Assisi torna al suo splendore. Si è tenuta questa mattina, 16 febbraio, la conferenza stampa di presentazione e lo svelamento dell’affresco della Madonna in trono col bambino, angeli e San Francesco di Cimabue, noto anche come Maestà di Assisi, a conclusione dei lavori di restauro realizzato da un’équipe della Tecnireco diretta dal capo restauratore della Basilica di San Francesco prof. Sergio Fusetti, grazie al contributo della casa automobilistica Ferrari. Il progetto conservativo è iniziato a gennaio 2023, a cinquant’anni dall’ultimo intervento, e ha impiegato un anno di lavoro.

Databile tra il 1285 e il 1290 – la prima realizzata da Cimabue all’interno della Basilica – l’opera è situata nella parte destra del transetto settentrionale della chiesa inferiore della Basilica di San Francesco. L’affresco è celebre non solo per la raffigurazione della Vergine in trono, ma anche per quello che si ritiene essere uno dei ritratti più antichi e affidabili di san Francesco stesso, realizzato, secondo la tradizione, sulla base delle indicazioni di chi lo aveva conosciuto personalmente.

Il custode del Sacro Convento: nuovo splendore all'immagine

"Sono estremamente grato al professor Fusetti e all’équipe della Tecnireco, e ovviamente a Ferrari - ha dichiarato fra Marco Moroni, custode del Sacro Convento -, per la sinergia che ha permesso di portare a nuovo splendore un’immagine che non è solo un’opera d’arte, ma è - anzitutto per noi francescani e per tutti i devoti del Santo - un richiamo dall’alto valore simbolico alla figura e ai valori di San Francesco stesso. Tutto ciò è particolarmente significativo mentre ci prepariamo al grande centenario francescano del 2026 in cui celebreremo gli 800 anni della pasqua del Santo di Assisi. Il ritratto di san Francesco, rappresentato in questo capolavoro di Cimabue, ci riporta necessariamente alla sua figura storica che manifesta ancora oggi una straordinaria attualità e continua ad essere fonte di provocazioni profonde per ciascuno di noi, per la Chiesa, per il mondo intero".

Lavoro conservativo

Realizzato con una tecnica a secco, per questo meno resistente nel tempo, dal '500 l’affresco ha subito numerosi interventi di restauro, a seguito dei quali ha ricevuto modifiche rilevanti, come nel caso del volto di San Francesco. Nel 1973 è avvenuto l’ultimo intervento a cura dell’Istituto Centrale del Restauro. Nel progetto appena ultimato sono state effettuate numerose indagini con diverse tecniche e strumentazioni non invasive per analizzare lo stato di conservazione dell’opera e i materiali utilizzati nei restauri precedenti. Si è scelto, quindi, di compiere un lavoro conservativo dell’affresco, rimuovendo tutti i restauri precedenti. L’intervento ha seguito il modello dell’Istituto Centrale del Restauro del 1973 con un approccio meno invasivo, che ha cercato di esaltare il contributo dell’artista e si è concentrato anche sul consolidamento dell’intonaco della struttura muraria.

Ampio progetto di manutenzione

Quello del restauro della Maestà di Cimabue rientra nel più ampio progetto di interventi di manutenzione e conservazione del patrimonio presente all’interno della Basilica di San Francesco, reso ancora più necessario a seguito degli eventi sismici degli ultimi decenni e per il rischio di eventuali nuovi terremoti. A seguire quest’ultimo lavoro appena presentato, in questi giorni sta iniziando il restauro della Cappella di Santo Stefano, affrescata da Dono Doni e Giacomo Giorgetti.

Assisi, nei sotterranei la 'parete dell'amore' di Properzio

 
La parete degli innamorati è dipinta nell'Assisi segreta e sotterranea. Si trova esattamente nel criptoportico della cosiddetta casa di Properzio, sotto l'attuale Santuario della Spogliazione. Risale all'epoca dell'impero romano - I secolo dopo Cristo - e fu realizzata dallo stesso poeta Sesto Properzio di cui la città di San Francesco vanta i natali. L'ANSA, in occasione della festa di San Valentino, l'ha visitata avvalendosi del racconto dell'operatrice museale Beatrice Camilli.

  "Si tratta di un viridarium - racconta l'esperta - una sorta di finestra aperta su un giardino in cui sono raffigurati ben 96 uccellini, tutti diversi tra loro, che sono tra rami che volteggiano nel nulla, con foglie o petali di fiori a forma di cuoricini".
    "Possiamo certamente chiamarla la parete dell'amore, sia per i cuori dipinti, sia per il nome proprio di Properzio che è questo poeta elegiaco che nelle sue opere parla del suo spassionato amore per Cinzia, la donna che a volte si nega e a volte si concede", spiega Camilli.
    "È un'opera speciale che può essere dedicata a tutti gli innamorati nel giorno di San Valentino, che idealmente si possono proprio scambiare questa parete", dice l'operatrice. Che nel dettaglio fa notare come in un lato, oltre agli uccellini e alle foglie a forma di cuore, siano stati raffigurati anche tre gigli: "Solitamente il giglio bianco viene legato spesso all'annunciazione, questi di colore rosso lasciano pensare che siano stati dipinti più a tema amoroso", racconta ancora la guida. A pochi metri dal viridarium ci sono altri dipinti "romantici", Camilli in particolar modo lo evidenzia uno: "È un pinax, un quadretto, con il mito di Polifemo e Galatea".
    "Il mito originale greco, come tutti i miti, è abbastanza cruento e tragico - conclude l'esperta - Qui Properzio, invece, lo racconta in maniera più lieve, ovvero, Galatea, una ninfa del mare, rimane affascinata dal canto di Polifemo, il gigante da un occhio solo, e ne ricambia l'amore". 

ansa.it

Assisi lancia campagna di valorizzazione del turismo


Assisi sarà protagonista di una campagna di comunicazione nazionale e internazionale, finalizzata a valorizzarla nel suo complesso e a promuoverla come meta turistica ideale da vivere tutto l'anno.

A firmarla sarà l'agenzia Armando Testa, cui il Comune ha affidato un progetto definito "innovativo per un nuovo posizionamento dell'immagine della città".
    L'iniziativa - ha reso noto l'Ente - è sostenuta, principalmente, con fondi ministeriali legati al bando promosso dal ministero del Turismo per il rilancio turistico di città a vocazione turistico-culturale, riconosciute dall'Unesco come patrimonio dell'umanità, vinto dal Comune di Assisi.

Le risorse vanno a finanziare il progetto generale denominato "Vivi Assisi.
    Valorizzazione dei luoghi francescani, con itinerari naturalistici etici ed esperienziali", finalizzato a sostenere varie attività come il rilancio di beni culturali strategici, opere e allestimenti funzionali all'incremento della fruizione e dell'attrattività turistica, nonché nuovi progetti di promozione, comunicazione e marketing. Previsto anche il restyling del portale www.visit-assisi.it, il sito internet istituzionale della promozione turistica, che verrà completamente rinnovato e dotato delle più recenti funzionalità legate anche al tema dell'accessibilità.
    "È la prima volta - sottolinea la Stefania Proietti - che la nostra città è protagonista di una campagna del genere, con un investimento economico importante, possibile grazie a fondi ministeriali che il nostro Comune è stato capace di intercettare e che vanno a potenziare le azioni di promozione già intraprese in questi anni, considerando che Assisi rappresenta ormai stabilmente il 25% dell'intero flusso turistico regionale. Si tratta di un progetto che ha l'obiettivo di presentare al mondo Assisi come meta ideale tutto l'anno, 'capitale' di valori, spiritualità, arte e cultura. Un approccio in linea con il grande lavoro che stiamo portando avanti da tempo per la filiera del turismo e dell'accoglienza, in vista dei grandi appuntamenti del Giubileo e del centenario francescano nel 2026, che di certo favorirà nuove opportunità di sviluppo economico e sociale per la città e per l'intero territorio".
ansa.it

Ad Assisi un nuovo itinerario alla scoperta del Perugino

ASSISI - Ad Assisi è nato un nuovo itinerario culturale e turistico itinerante e permanente, alla scoperta delle opere del Perugino e della sua scuola presenti sul territorio.

Si tratta di un tour fra musei e chiese del centro storico e frazioni, attraverso il quale è possibile ammirare 21 tra dipinti e affreschi del Divin Pittore e di artisti che ne restarono influenzati, nel periodo compreso tra il 15/mo e il 16/mo secolo.

L'iniziativa - promossa dall'ufficio Turismo e marketing territoriale del Comune di Assisi - s'inserisce nel progetto avviato in Umbria, in occasione delle celebrazioni per i 500 anni della morte del Maestro. Un evento che ha visto una grande mostra nella galleria nazionale dell'Umbria e una serie di azioni intraprese, su invito della Regione, da Comuni che conservano tracce dello stesso, come Assisi, Foligno e Spello che si sono aggregati per la realizzazione del progetto Il Perugino per tutti che propone fino al 9 settembre visite guidate gratuite alle opere presenti in città.

In questo contesto è nata la proposta itinerante che offre la possibilità di ammirare nel territorio assisano 21 opere del Perugino e del suo entourage. Per l'occasione è stata anche realizzata una speciale pubblicazione, promossa ed edita dal Comune di Assisi, che le raccoglie e descrive tutte. Le prime copie sono state consegnate ai partecipanti della seconda uscita con partenza da Assisi de Il Perugino per tutti, che ha registrato nuovamente il tutto esaurito.

L'opera principale del nuovo itinerario culturale e turistico dedicato al Perugino - spiega il Comune di Assisi - è la Crocifissione, affresco datato 1485-1486 e posto sulla parete posteriore esterna della Porziuncola nella Basilica di Santa Maria degli Angeli. C'è poi la "Madonna col Bambino" in Pinacoteca comunale, attribuita al Perugino.

"Questa iniziativa - evidenziano Stefania Proietti e Fabrizio Leggio, sindaco e assessore al turismo di Assisi - rappresenta un nuovo strumento per promuovere un patrimonio culturale e artistico forse meno noto, ma altrettanto prezioso e importante.

Si tratta di un'opportunità ulteriore per arricchire l'offerta turistica della città e del territorio, favorendo la conoscenza di risorse che meritano di essere messe maggiormente in risalto".

"Il Comune di Assisi - sottolinea Giulio Proietti Bocchini, responsabile dell'ufficio Turismo e marketing territoriale e dei Musei civici - oltre a valorizzare l'opera certa del Perugino, la Crocifissione, presente nella Porziuncola, ha voluto realizzare un itinerario volto a sottolineare l'enorme fortuna del linguaggio pittorico del Maestro nella scena artistica regionale e mostrare come il suo stile influenzò una vasta schiera di artisti attivi nel periodo compreso tra il XV e il XVI secolo. Il percorso proposto, facilmente fruibile in maniera autonoma o con eventuale visita guidata, è illustrato in una pubblicazione che spiega tutte le opere in maniera sintetica e facilmente accessibile. La stessa, in collaborazione con Opera laboratori, è distribuita gratuitamente ai visitatori che si recano in Pinacoteca comunale".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Inaugurata la restaurata Torre poligonale ad Assisi

ASSISI - È stata inaugurata la Torre poligonale della Rocca Maggiore di Assisi, che torna accessibile al pubblico dopo lavori di restauro.

A tagliare il nastro il sindaco, Stefania Proietti, insieme all'assessore all'Unesco Paolo Mirti, a consiglieri comunali e a rappresentanti del Calendimaggio.

Poi la visita alla struttura, che si raggiunge passando attraverso 105 metri di suggestivo camminamento interno, diversi scalini e una scala a chiocciola che conduce al punto più alto. Rappresenta la parte più panoramica del complesso monumentale, da cui si possono ammirare dall'alto la Basilica di San Francesco, il centro storico di Assisi, il Terzo Paradiso nel Bosco di San Francesco, il Parco del Monte Subasio e l'intera valle umbra.

    La costruzione della Torre poligonale risale alla prima metà del '400. Fu realizzata, insieme al braccio di congiungimento con il resto della fortezza militare, per fortificare il versante occidentale e ottenere un punto di osservazione più ampio sulla valle circostante.

    "La città - ha sottolineato il sindaco Proietti - si riappropria di un altro gioiello, che torna visitabile dopo anni di chiusura per lavori di restauro, consolidamento e messa in sicurezza". L'evento è stato preceduto dalla rassegna culturale "Storie dal Medioevo", promossa e organizzata dal Comune di Assisi in collaborazione con Ente Calendimaggio e Opera Laboratori, con protagonisti storici e medievalisti di rilievo internazionale. La rassegna, sempre a ingresso libero, prosegue oggi 27 agosto, alle 17.30, con la conferenza intitolata "Il potere delle donne", a cura della professoressa Elisabeth Crouzet-Pavan, docente di storia medievale all'Università La Sorbona di Parigi. A seguire un nuovo concerto dei musicisti di Resonars.

    La Torre poligonale è stata aperta in via straordinaria ieri, sabato, ma sarà effettivamente visitabile da tutti nelle prossime settimane, con aperture programmate e visite accompagnate alla struttura.

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Scopri il programma dell’ evento “…E vien Calendimaggio” Assisi

Tutto pronto ad Assisi per la 68esima edizione del Calendimaggio, quest’anno in scena dal 3 al 6 maggio 2023. In una piazzetta della Chiesa Nuova gremita da cittadini e turisti, Magnifica parte de sotto e Nobilissima parte de sopra, nel pomeriggio di oggi, 30 aprile 2022, hanno svelato le Madonne Primavera – cinque per Parte – tra le quali sarà scelta la regina della Festa. Allietate dall’omaggio canoro dei Cantori di Assisi, le Parti hanno presentato Monna Aurora Zelli Battistelli, Monna Emma Brufani, Monna Micol Mautone, Monna Alessandra Piselli e Monna Anna Chiara Sarnataro (Magnifica Parte de Sotto) e Monna Francesca Livanis, Monna Lavinia Orfei, Monna Elena Parodi, Monna Agnese Pucci e Monna Diletta Salucci (Nobilissima Parte de Sopra). Arrivata alla 68esima edizione, il programma del Calendimaggio prevede per il 3 maggio la cerimonia di consegna delle chiavi al Maestro de Campo, il saluto del presidente dell’Ente Marco Tarquinio, la restituzione del Palio, la presentazione e l’investitura dei giurati (Chiara Bertoglio, musicologa e musicista, Ciro D’Emilio, regista e sceneggiatore, Antonio Musarra, storico medievista) e la lettura dei bandi di sfida. L’indomani sarà il giorno di Madonna Primavera, la regina della Festa eletta dopo le prove di agilità e di abilità tra gli sportivi di Magnifica e Nobilissima. Nei primi due giorni sono in programma anche le rievocazioni di vita medievale in notturna, in Parte de Sopra (3 maggio) e Parte de Sotto (4 maggio). Venerdì 5 maggio, oltre all’esibizione degli Sbandieratori di Assisi, il Calendimaggio dei Piccoli, realizzato con il sostegno della Fondazione Perugia; a sera i cortei, in programma (diversi) anche nel pomeriggio di sabato, che a sera vedrà infine la sfida finale canora e l’assegnazione del Palio. Per tutti i dettagli è possibile consultare il sito www.calendimaggiodiassisi.com e le pagine Facebook e Instagram del Calendimaggio di Assisi: la manifestazione sarà anche trasmessa in streaming grazie alla collaborazione con Umbria Webcam. Prima della Festa vera e propria, in programma ancora alcuni appuntamenti gratuiti: lunedì primo maggio alle 14.30 in piazza Santa Chiara lo spettacolo dei Balestrieri di Assisi e alle 17 quello degli Sbandieratori. Tornano anche le scene aperte in costume, per permettere di vivere le atmosfere del Calendimaggio in notturna. Appuntamento il primo maggio dalle 21.30 nei vicoli di Parte de Sopra, con partenza dalla zona della Rocchicciola, e il 2 maggio sempre dalle 21.30 nei vicoli di Parte de Sotto, con partenza dalla congiunzione tra via San Francesco e via Fortini. Dal 20 aprile è aperta anche la Taverna dell’Ente Calendimaggio, che quest’anno vede un menù proposto dallo chef Giorgio Barchiesi in arte Giorgione. I locali in via Arco dei Priori sono aperti anche domani, 1 maggio, a pranzo e cena. Dopo la chiusura del 2 maggio, il 3 e il 4 maggio apertura a pranzo e a cena, il 5 solo a pranzo e il 6, ultimo giorno di attività, a pranzo e a cena. Sempre fino al sei maggio, accanto alla Taverna e aperta sempre a pranzo e cena, in piazza del Comune sarà possibile trovare anche il punto ristoro con il classico panino con porchetta, vino e dolci.

umbria24.it

(Segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci)

Turismo Culturale Viaggi News

Gli utenti di Jetcost hanno scelto il Duomo di Milano insieme con la Basilica di San Francesco d’Assisi, tra le 12 cattedrali più belle del continente

L'architettura gotica rifletteva gli ideali, i gusti e la spiritualità dell'epoca. Dopo il periodo più buio del romanico, si cercarono luce e verticalità, caratteristiche essenziali dell'architettura delle chiese e delle cattedrali gotiche, con le variopinte vetrate che lluminano gli spazi interni con una miriade di colori.  Le prime cattedrali gotiche risalgono alla seconda metà del XII secolo, per costruirle venivano chiamati i migliori architetti, scalpellini, carpentieri e vetrai e la loro realizzazione poteva richiedere centinaia di anni di lavoro e il contributo di intere città. Sebbene esempi di architettura gotica siano presenti in molti palazzi, municipi e castelli dell'epoca, questo stile trova la sua massima espressione nelle splendide cattedrali presenti nel vecchio continente. Per questo motivo, il potente motore di ricerca di voli e hotel www.jetcost.it, ha voluto consultare i suoi utenti su quali sono quelle che considerano più monumentali e imponenti. Ovvero: il Duomo di Milano, la basilica di San Francesco d'Assisi, la cattedrale di Burgos, Notre Dame de Paris, la cattedrale di Siviglia, la cattedrale di Colonia, la cattedrale di Lincoln (Inghiltera), la cattedrale di Charters, la cattedrale di San Vito a Praga, la cattedrale di Santa Maria di Toledo, la cattedrale di Santo Stefano (Vienna), il Monastero dos Jerònimos a Lisbona

famigliacristiana.it

- segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci - turismoculturale@yahoo.it

Restaurati gli affreschi della cappella S. Martino in Basilica Assisi

 

ASSISI - "Un'avventura coinvolgente": ha descritto così il capo restauratore, Sergio Fusetti, il sua lavoro di restauro degli affreschi, "di una raffinatezza incomparabile", della cappella di San Martino della Basilica di San Francesco ad Assisi, nel corso della loro riapertura al pubblico.
    Dopo otto mesi torna al suo antico splendore e visitabile da pellegrini e turisti la cappella affrescata tra il 1313 e il 1318 da Simone Martini, situata nella Chiesa inferiore della Basilica.

Prima della visita in cappella, nella Sala Stampa del Sacro Convento sono stati presentati nel dettaglio i lavori di restauro effettuati dall'equipe della Tecnireco - Tecnici Restauro e Conservazione dei beni culturali - diretta da Fusetti.
    Dopo i saluti iniziali del Custode del Sacro Convento di Assisi, fra Marco Moroni, oltre allo stesso Fusetti sono intervenuti il funzionario responsabile dell'area storico-artistica della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell'Umbria, Giovanni Luca Delogu, e il direttore della Galleria nazionale dell'Umbria, Marco Pierini.
    "Con la riconsegna della cappella - ha affermato fra Moroni - si aggiunge un tassello prezioso ai lavori di restauro che stanno interessando da diversi anni le pareti affrescate della Chiesa inferiore. Grazie alla perizia dei restauratori e al sostegno di tante persone ed enti privati e pubblici potremo giungere all'ottavo centenario della morte di San Francesco, nel 2026, a vedere la Basilica nel suo pieno splendore".
    Si conclude così uno degli ultimi cantieri, per la conservazione dei dipinti, aperti dopo il terremoto del 1997, con le scosse che colpirono duramente anche la Basilica, e il successivo del 2016. Fino al 2006 si sono portati avanti i lavori di recupero degli affreschi danneggiati nella Chiesa superiore.
    A differenza delle ambientazioni giottesche, questo ciclo di affreschi - è stato spiegato - presenta un'indole più fiabesca: "Da vicino si può notare tutta la raffinatezza del miniaturista com'era l'artista senese" ha sottolineato Fusetti.
    Il direttore della Galleria nazionale dell'Umbria Pierini ha poi spiegato chi era Martini, "pittore capace di sottigliezze ineguagliabili, imprevedibile, raffinatissimo e molto riconoscibile". (ANSA).

Viaggio tra i siti Unesco d’Italia, l'Umbria alla scoperta di Assisi e dei luoghi francescani, tutelati per l’alto valore artistico e culturale

null © Ansa

ASSISI - Due sono i siti che l’Unesco ha individuato in Umbria e che ha inserito tra i beni dell’umanità: Assisi e i luoghi legati a san Francesco, che tutela dal 2000, e dal 2011 la basilica di san Salvatore di Spoleto e il tempietto del Clitunno a Campello, come luoghi del potere dei Longobardi.
La città di Assisi, la chiesa di san Damiano, l’Eremo delle Carceri, il santuario di Rivotorto, la basilica di santa Maria degli Angeli e palazzo del capitano sono meraviglie storiche, artistiche e architettoniche da preservare. Meta ogni anno di milioni di pellegrini provenienti da tutto il mondo, Assisi è il luogo di nascita di Francesco, il celebre santo e patrono d’Italia, dove ebbe origine l’ordine dei frati minori. Tutto nella città umbra riconduce al Santo: fin dal Medioevo la storia di Assisi è associata al culto e alla diffusione del movimento francescano e alla trasmissione del suo messaggio universale di pace e di tolleranza. Religiosi, viaggiatori e turisti visitano ogni anno la città umbra, trasformata in un maestoso santuario all’aperto, e percorrono ogni anno la strada francescana che parte proprio dalla basilica dove riposa il Santo e dove Giotto raffigurò mirabilmente la sua vicenda umana e spirituale. La basilica, eccezionale esempio di complesso architettonico, ospita due chiese sovrapposte, quella inferiore del 1228 e quella superiore del 1253, e una cripta, scavata nel 1818 con la tomba del Santo, dove riposano le spoglie in un semplice sarcofago poggiato sulla roccia. Dal luogo sacro si passeggia verso il centro o lungo le mura cittadine, tra vie medioevali e scalette ricche di romantici scorci con panorami mozzafiato sulla vallata umbra. Fanno parte del patrimonio anche la chiesa di santa Chiara del XIII secolo, fondatrice dell’ordine delle Clarisse, il duomo di san Rufino, con una facciata del XIII secolo, la chiesa di san Pietro del XIII secolo, santa Maria Maggiore e la Chiesa Nuova del 1615. Tappa fondamentale per avvicinarsi alla vita del Santo è la chiesa di san Damiano, dove avvenne la conversione del giovane Francesco davanti a un grande crocifisso, che oggi si trova nella Cappella delle reliquie di santa Chiara e dove intorno al 1226 scrisse il celebre poema Cantico delle Creature. Altro simbolo della spiritualità francescana e sito tutelato è la Porziuncola, piccola cappella fondata nel IV secolo da alcuni pellegrini di ritorno da Gerusalemme, racchiusa nella basilica di santa Maria degli Angeli, a circa 5 chilometri da Assisi, dove il frate umbro costituì il primo convento stabile dell’ordine francescano. Qui accanto, la sera del 3 ottobre 1226, il frate morì in una semplice capanna che divenne la Cappella del Transito, trasformata nel 1569 in basilica per volere di papa Pio V. La visita dei luoghi sacri dedicati al frate umbro deve contemplare anche un pellegrinaggio alla basilica di santa Chiara, la fondatrice dell’Ordine delle Clarisse, e all’Eremo delle Carceri, immerso tra le querce, i casolari e gli eremi solitari del monte Subasio, a circa 4 chilometri dalla cinta muraria dove il Santo si ritirava in meditazione.
A Spoleto la basilica di san Salvatore, capolavoro d’architettura sacra antica, è temporaneamente chiusa al pubblico ma dal portone principale è possibile sbirciare all’interno e ammirare le tre navate e gli affreschi dell’abside.
Non lontano, a Campitello del Clitunno, invece, è possibile visitare un artistico tempietto, preso a modello dai maestri rinascimentali come luoghi del potere dei Longobardi. Si tratta di una piccola chiesa a forma di tempio corinzio su un’antica struttura romana. L’aspetto più interessante del tempietto è la sua suggestiva posizione, già descritta da Plinio il Giovane come un luogo coperto da “antichi e ombrosi cipressi ai cui piedi scaturisce una fonte che forma un laghetto”. All’interno, cui si accede da due scalinate laterali, ospita un’abside decorata e affrescata.

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Ad Assisi design e grand hotel di classe

Il festival multidisciplinare "Universo Assisi" e la spa rilassante del Grand Hotel Assisi danno una nuova luce alla città di San Francesco.

Assisi lega la sua storia millenaria alle radici del suo territorio e non a caso San Francesco è riuscito a tradurre il rapporto esistente tra l’uomo e la natura col divino. Il 2019 segna un importante anniversario: 40 anni dalla proclamazione di San Francesco a patrono dell’ecologia.

La città famosa destinazione di turismo religioso, oggi viene promossa anche come moderna location di ispirazioni di vario genere. Nella cornice settecentesca di Palazzo Bonacquisti ad Assisi (Piazza del Comune), in occasione della terza edizione di Universo Assisi, a luglio sono arrivati grandi studiosi e architetti da tutto il mondo. Si tratta di un Festival multidisciplinare che mira a indagare in chiave contemporanea il mondo dell’architettura e del design, dell’arte, del teatro e della musica, passando per la letteratura, la filosofia e l’attualità.


Per il terzo anno consecutivo il direttore artistico del Festival è stato l’architetto Joseph Grima, attualmente direttore creativo della Eindhoven Design Academy e direttore della sezione di Design, Moda e Artigianato presso la Triennale di Milano.

Con Universo Assisi l’amministrazione comunale di Assisi ha voluto dare inizio a un nuovo e impegnativo percorso attraverso il quale creare motivazioni per conoscere e riscoprire Assisi, anche in chiave contemporanea. Assisi è riconosciuta a livello mondiale come la patria del dialogo e del confronto tra popoli e culture diverse nello spirito francescano, che la identifica. Universo Assisi intende partire da questo paradigma per ampliare l’orizzonte dell’immagine della Città aprendo una finestra sulle arti contemporanee e sulle più importanti personalità del mondo della cultura mondiale. L’intento è quello di proporre un’ Assisi che partendo dalla tradizione classica sappia proiettarsi in un modo nuovo verso il futuro.
HOTEL – Anche l’offerta ricettiva si adegua a questa nuova impronta di classe che si è data la città umbra. In posizione strategica nel cuore dell’Umbria il Grand Hotel Assisi rispecchia il fascino della storia, arte, cultura, religione e pace per il mondo intero che qui si respira. Il Grand Hotel domina dalle pendici del Monte Subasio tutta la splendida valle umbra: si scorge il cupolone della Basilica di Santa Maria degli Angeli, il Santuario di Rivotorto e dal roof garden la Rocca Maggiore, il campanile della Basilica di Santa Chiara e la Basilica di San Francesco e il Sacro Convento.

La SPA & Centro Benessere dell’albergo offre l’eccellenza e la qualità di numerosi trattamenti per il corpo, grazie alla collaborazione di uno staff qualificato ed esperto. La piscina coperta, di fronte alla Spa, è aperta agli ospiti tutto l’anno.
Suggestiva terrazza da vivere in estate, rinfrescati dalla gradevole aria di Assisi, e in inverno riscaldati da una magica atmosfera, il Roof garden del Grand Hotel Assisi è arredato con gusto ed eleganza e può ospitare fino a 150 persone. L’ampio e versatile spazio si adatta a cocktails, aperitivi o raffinate cene di Gala ed è dotato di impianto di amplificazione con microfono e musica in filodiffusione. Circondato da un bellissimo panorama, il Roof Garden permette di estendere lo sguardo su tutta la vallata assisana e spoletina fino alle colline di Montefalco, Bettona e Bevagna. Una romantica finestra dove i riflessi del buon vino umbro si accendono al tramonto regalando agli occhi l’immagine di Assisi che si prepara alla sera.

thewaymagazine.it - segnalazione web di Giuseppe Serrone Turismo Culturale

Assisi per 5 mesi diventa città laboratorio del mosaico



Vivere l’unicità di Assisi fino in fondo, con esperienze che portano indietro nel tempo: è quanto si prefigge l’iniziativa chiamata Assisi si fa in quattro, che da giugno ad ottobre permette una serie di attività che immergono il visitatore in luoghi ricchi di suggestione, arrivati ai giorni nostri nella loro bellezza ancora intatta.

La grande bellezza di Assisi


«Quel 27 settembre del 1997 ero dentro la Basilica quando avvenne il crollo. Poterla raccontare oggi in tutta la sua bellezza è un vero dono ». Si inumidiscono gli occhi a padre Enzo Fortunato, portavoce del Sacro Convento di Assisi, mentre alza lo sguardo agli affreschi della volta della Basilica di San Francesco. Una autentica meraviglia, patrimonio mondiale dell’umanità, sopravvissuta a 23 terremoti, fra cui l’ultimo, devastante, nel 1997, e amorevolmente restaurata come spiega il responsabile dei lavori Sergio Fusetti. 

Quel capitolo che costò la vita a quattro persone, ma che mostrò anche l’amore del mondo per il Poverello e per i suoi confratelli, nonché le capacità della scuola di restauro italiana, è una parte importante del racconto che andrà in onda questa sera su Sky Arte Hd (canale 120 e 400 di Sky) dedicato ad Assisi e alla Basilica di San Francesco. Ed è particolarmente significativo che la terza serie del fortunato lavoro sulle bellezze nostrane Sette meraviglie, prodotto dall’italiana Ballandi Arts, parta proprio dal- la città della pace. Ogni martedì alle 21.10 sarà protagonista una meraviglia d’Italia: Genova e il Palazzo dei Rolli il 14 giugno, e poi Torino e la Venaria Reale, Castel del Monte (Bari), Siena e Piazza del Campo, Lecce e il Barocco, Roma e la via Appia antica. Sul sagrato della Basilica si stanno smontando le scenografie dello show benefico di Rai 1 Con il cuore nel nome di Francesco, che ha già raggiunto la raccolta record di un milione di euro a favore delle mense francescane in Italia e dei progetti dei missionari nel mondo (è ancora possibile contribuire sino al 18 giugno mandando un sms al 45504). 

Ma i progetti non si fermano: questa volta i francescani hanno dato pieno appoggio «ma con totale libertà », sostengono, alle telecamere di Sky Arte che in 45 minuti raccontano attraverso immagini di grande suggestione, e grazie a un comitato scientifico di esperti, la storia di questa città gioiello improvvisamente illuminata dalla “rivoluzione” del giovane Francesco. Il documentario si concentra soprattutto sullo straordinario aspetto artistico della Basilica fondata nel 1228, a soli due anni dalla morte del Poverello, e sull’eccezionale ciclo di affreschi che copre 10mila metri quadrati di superficie dove Giotto a partire dalla fine del XIII compie un’altra rivoluzione, quella che “strappa” con l’arte bizantina e fonda l’arte di oggi. «Qui nasce l’estetica moderna. Nell’arte irrompe la natura rappresentata nella sua realtà. Ma questo grazie a Francesco: è sulla sua spiritualità che si innesta la rivoluzione di Giotto», spiega Sergio Gaddi, curatore di mostre d’arte e consulente del documentario di Sky. 

Nel documentario, infatti, il messaggio di Francesco nella sua modernità non può non essere centrale. «Il titolo di meraviglia la basilica di Assisi se lo merita per la sua vocazione religiosa, per il suo aspetto culturale e artistico che permette l’incontro con Dio attraverso la bellezza e per la sua apertura al dialogo che permette l’incontro con l’uomo», aggiunge padre Fortunato. «Come Francesco portò il messaggio evangelico nelle piazze, noi vogliamo portarlo nella moderna Agorà mediatica». Una agorà in cui le meraviglie d’Italia hanno sempre più successo presso un ampio pubblico e sono sempre più esportabili, come ha spiegato ad Assisi il direttore di Sky Arte Hd, Roberto Pisoni, insieme a Mario Paloschi di Ballandi Arts. 

«Questa serie è nata per raccontare il patrimonio Unesco italiano. Siamo arrivati a 21 puntate partendo dai grandi classici come il Colosseo, ma il materiale non ci manca. Stiamo già lavorando alla quarta serie e proseguiremo », preannunciano. Lo schema adottato è l’uovo di colombo: raccontare in modo semplice e comprensibile a tutti la grande arte italiana, supportata da spettacolari immagini dal taglio cinematografico e da particolari solitamente inaccessibili al pubblico. Documentari di qualità che potrebbero presto venire trasmessi anche sul sito del Miur, ma solo per gli studenti come materiale didattico. Mentre la puntata di Sette meraviglie sulla Cappella degli Scrovegni di Padova verrà usato come materiale introduttivo alla visita alla cappella stessa. 

L’Italia piace all’estero tanto che è nata Sky Art Production Hub, una nuova unità produttiva di Sky basata a Milano che produce oltre che per l’Italia anche per Sky Gran Bretagna e Sky Germania (100 ore di produzione italiana all’anno). In questi paesi verrà trasmessa fra settembre e ottobre una nuova serie, poi distribuita in tutto il mondo, dal titolo Italian seasons.Mentre sono già stati venduti in 60 Paesi nel mondo, dopo il successo al cinema, gli speciali sugli Uffizi, i Musei Vaticani e le Basiliche Papali (quest’ultimo verrà trasmesso su Sky Arte Hd il 21 giugno). «Sinora i grandi documentari sull’arte italiana venivano prodotti quasi esclusivamente da Bbc e Arte – aggiunge Pisoni –. La nostra ambizione è quella di incrementare una produzione made in Italy. Puntando soprattutto su registi giovani che danno ai nostri prodotti un linguaggio ancora più al passo con i tempi».
Avvenire

Borsa del turismo: Città e siti Unesco riuniti ad Assisi

Dal 21 al 23 settembre Assisi torna a essere vetrina internazionale dellla Borsa del Turismo dei Siti Unesco. Nelle stesse date è attesa la prima edizione delle Giornate della Dieta Mediterranea

Gli operatori del turismo si incontrano ad Assisi

Il turismo culturale è uno dei segmenti chiave per un Paese come l’Italia che detiene il maggior numero di siti inclusi nella lista dei patrimoni dell’umanità. Non è un caso dunque che proprio in Italia, in particolare ad Assisi, è organizzata la terza edizione della Borsa internazionale del turismo città e siti Unesco in programma quest'anno dal 21 al 23 settembre. La manifestazione metterà in vetrina le peculiarità dei Siti Unesco, offrendo agli espositori opportunità di contatto con i principali tour operator provenienti da tutto il mondo. Convegni, seminari e approfondimenti punteranno gli occhi degli esperti del settore verso il mondo del Patrimonio Culturale; saranno trattati, tra i vari contenuti, il tema del turismo culturale e responsabile. Oltre ai buyer italiani sono stati selezionati buyer stranieri provenienti da Austria, Germania, Svizzera, Belgio, Olanda, Francia, Regno Unito, Usa, Paesi Scandinavi e Giappone.
Tour in stile Unesco

La Basilica di San Francesco
"In un mercato del Turismo sempre più frastagliato, con offerte last minute provenienti da ogni parte - spiega Claudio Ricci, sindaco di Assisi e Presidente dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale Unesco- non esisteva una promozione del patrimonio culturale e paesaggistico adeguata al rango dei Siti Unesco. Questo Salone vuole essere una concreta vetrina per comunicare e presentare in maniera adeguata le bellezze dei Beni Patrimonio Mondiale dell’Umanità, per creare circuiti turistici che integrino i classici tour e la presenza nelle città e nei siti patrimonio dell’Unesco. L'obiettivo - aggiunge Ricci - è quello di “fare sistema” realizzando un accattivante circuito turistico che riesca a coinvolgere un numero sempre maggiore di Tour Operator internazionali che facciano avvicinare, in modo responsabile, i turisti a queste location".
I tesori della Dieta Mediterranea

Nei giorni del Salone è attesa anche la prima edizione delle Giornate della Dieta Mediterranea. L'evento è stato ideato per far conoscere in tutti i suoi aspetti il modello nutrizionale e culturale della dieta, inserita nel 2010 nella lista del patrimonio immateriale dell’Unesco come esempio di eccellenza di stile di vita oltre che alimentare. "La dieta Mediterranea è il terzo elemento della cultura italiana elevato a patrimonio dell’umanità, dopo l’Opera dei Pupi e il Canto a Tenore dei pastori sardi", ricorda Claudio Ricci. "Si tratta di un riconoscimento importante, che, se ben comunicato, potrebbe avere echi efficaci nella percezione della qualità del settore agroalimentare italiano, ma anche in termini di turismo enogastronomico".
(11/09/2012)

Info: www.worldheritagetourismexpo.com
fonte http://www.mondointasca.org/articolo.php?ida=23415&sez=10
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone
turismoculturale@yahoo.it

Dal 19 al 21 novembre Assisi ospita il primo Salone mondiale del Turismo Città e Siti Unesco



1° APPUNTAMENTO SPECIALIZZATO NELLA PROMOZIONE TURISTICA DEI SITI E CITTA' PATRIMONIO DELL'UMANITA'
(prenota il tuo hotel ad Assisi dal 19 al 21 Novembre 2010 clicca qui)
La manifestazione sarà aperta al pubblico oltre che ai professionisti del settore. Sono previsti incontri e iniziative con la partecipazione di esperti e operatori del settore turistico per affrontare le tematiche inerenti alla valorizzazione e commercializzazione del patrimonio Unesco in un'ottica di turismo sostenibile. Il Salone ospiterà oltre 100 stand dei 44 siti Unesco riconosciuti in Italia dove saranno presentate le più importanti offerte delle città e dei siti patrimonio dell’Unesco italiani. Programma: www.worldheritagetourismexpo.com. (01/11/10)

mondointasca.org
(prenota il tuo hotel ad Assisi dal 19 al 21 Novembre 2010 clicca qui)
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La Wte World Tourism Expo Unesco rappresenta il primo appuntamento a livello mondiale specializzato nel settore dei beni patrimonio dell’umanità.
Il progetto prevede l’organizzazione di una Borsa annuale che permetta, di esaltare le peculiarità dei Siti Unesco, offrendo agli espositori una vetrina qualificata e organizzata che fornisca concrete opportunità d’incontro con i principali Tour Operators e Giornalisti provenienti da tutto il Mondo.
Nell’ambito della manifestazione, che si svilupperà in 3 giornate, si svolgeranno incontri e manifestazioni parallele a cui prenderanno parte esperti, operatori e studiosi del settore.
Durante questi incontri si affronteranno le principali tematiche che coinvolgono questo particolare settore quali la valorizzazione e commercializzazione del Patrimonio Mondiale Unesco in un ottica di turismo sostenibile.

L'idea
Il Turismo Culturale è un filone sempre in crescita del turismo sia da un punto di vista di domanda che di offerta turistica, in cui protagonista principale è il Patrimonio culturale.
Le meraviglie del Mondo sono considerate delle ricchezze per gli esseri umani, questo capitale deriva il suo pregio non solo dalla possibilità di essere sfruttato economicamente ma soprattutto dai valori sia culturali sia spirituali che gli sono riconosciuti: questi “beni patrimoniali” ci regalano l’impressione di essere lì per noi, per farsi ammirare, perché ne possiamo godere e sentirci più soddisfatti.
La Conferenza Generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura (UNESCO) nel 1972 ha approvato la Convenzione internazionale per la protezione del Patrimonio Mondiale dell'Umanità in cui viene sancita l'inalienabilità della cultura e della natura come elementi fondamentali per lo sviluppo della società di tutto il pianeta, e per il mantenimento della pace e della solidarietà.
Il Patrimonio Mondiale dell’Unesco rappresenta l’eredità del passato di cui noi oggi beneficiamo e che trasmettiamo alle generazioni future.
L’Unesco si è posto come obiettivo di catalogare ed eleggere a World Heritage alcune di queste bellezze e di questi siti per la propria salvaguardia e per il trasferimento ai posteri e alle generazioni future.
Essere inclusi tra i siti del World Heritage Centre permette di avere un riconoscimento universale delle sue particolarità a livello culturale, paesaggistico e sociale.
Per essere inclusi nella lista del Patrimonio dell'Umanità i siti devono avere valori di universalità, unicità ed insostituibilità (nel caso andassero perduti) e devono soddisfare almeno uno dei criteri fissati dal Comitato per il Patrimonio dell'Umanità.
Il progetto di costruzione di un Patrimonio Mondiale appare qualcosa di più della semplice collezione di beni culturali e naturali in pericolo: è, infatti, intimamente legato al processo di costruzione di un’identità collettiva, di un soggetto unico.
La World Heritage List è dunque il punto centrale e più importante di tutte le attività legate alla WHC, un bene patrimoniale che prima dell’iscrizione è riferimento semplicemente per una comunità locale o nazionale, diventa attraverso l’atto d’iscrizione Patrimonio della più vasta comunità internazionale, o in termini di retorica della WHC Patrimonio dell’Umanità intera.

Programma Ufficiale

19 Novembre 2010
09.00 Inaugurazione manifestazione presso il Salone Papale del Sacro Convento
10.00 Apertura degli stand presso Palazzo Monte Frumentario
10.00 / 18.00 Workshop tra Espositori ed Operatori della domanda (Tour operator e Agenzie di Viaggio Italiane e Straniere)
11.30 Convegno sul tema " Turismo Culturale e Responsabile nelle Città e Siti Unesco"
Presso la Sala Norsa - Sacro Convento di Assisi
18.00 Chiusura Stand
19.30 Concerto "Pulchritudo Terrae" della Cappella Musicale della Basilica Papale di San Francesco d'Assisi - presso la Basilica Superiore di San Francesco
20 Novembre 2010
10.00 Apertura degli stand
11.00

11.00
Convegno su tema “Restauro e conservazione dei Beni Patrimonio Unesco“ presso la Sala Norsa - Sacro Convento di Assisi
Riunione Consiglio direttivo dell'Associazione Città e Siti Italiani Patrimonio Mondiale Unesco
18.00
Chiusura Stand
21.00 Concerto "Suono Sacro Ensemble" con Andrea Ceccomori presso l'Abbazia di San Pietro

21 Novembre 2010
10.00 Apertura degli stand
11.00 Convegno su tema “Pianificazione piani regolatori dei Centri storici“ presso la Sala Norsa - Sacro Convento di Assisi
18.00 Chiusura Stand
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(prenota il tuo hotel ad Assisi dal 19 al 21 Novembre 2010 clicca qui)
Contatti

Marketing Consulting s.a.s.
Via Los Angeles 112 - 06081 Assisi (PG) - Italy
REA 201349 - PI 02211840547
tel. +39 075 8005434 fax +39 075 8008190
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