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Ringraziamento dgli organizzatori del Carnevale termitano 2024

 Dalla pagina facebook "carnalivari, 

"Dopo un breve periodo di riposo, è ora il momento di esprimere la nostra sincera gratitudine verso tutti coloro che, con il loro contributo in diverse forme, hanno reso possibile la realizzazione di questo straordinario Carnevale Termitano
Un sentito ringraziamento va ai Maestri cartapestai, ai carristi e ai gruppi appiedati.
Alla calorosa famiglia del Carnevale: La Famiglia la Rocca, alla Società del Carnovale, Nando Cimino e la giuria di questa splendida edizione.
Riconosciamo con gratitudine il supporto dell’Amministrazione Comunale, della Città Metropolitana di Palermo e della Assemblea Regionale Siciliana.
Un ringraziamento particolare è rivolto al sindaco Maria Terranova e al deputato regionale Luigi Sunseri, insieme agli assessori e ai consiglieri comunali tutti.
Un plauso particolare va a ZIT e Confcommercio, a tutti gli uffici e dirigenti del Comune, agli addetti antincendio e al primo soccorso, al prezioso personale della sicurezza e a tutti i volontari che generosamente ci hanno assistito.
Riconosciamo l'importante contributo della Protezione Civile, delle Forze dell'Ordine, con una menzione speciale al dirigente Dott. Pitarresi e al Dott. Gurgone, così come ai Vigili del Fuoco e al corpo dei Vigili Urbani nella persona della Comandante Dott.ssa Cupini, ma anche ai nostri professionisti e tecnici che ci hanno aiutato nel percorso burocratico.
Ringraziamo le associazioni che hanno collaborato alla realizzazione dell'evento, gli sponsor, i commercianti e i partner tecnici che hanno reso possibile questa manifestazione coinvolgente per la città.
Un grazie speciale a tutte le attività commerciali che hanno abbracciato il progetto del Food Village nei due circuiti.
A tutti gli artisti, tecnici, operatori, presentatori, deejay che hanno animato i palchi dei questa edizione.
Un ringraziamento ai tantissimi bambini, ai quale speriamo di aver trasmesso l’emozione del Carnevale Termitano e al numerosissimo pubblico che, per quattro giorni, ha partecipato all'evento con gioia e compostezza, contribuendo a mantenere un clima sereno senza alcun problema di ordine pubblico.
In questi dieci giorni potremmo aver causato qualche disagio alla viabilità della città, e di questo ce ne scusiamo.
Concludiamo esprimendo un sentito ringraziamento alle nostre famiglie, che ci hanno sostenuto e sopportato in queste sei intense settimane, offrendo aiuto e incoraggiamento persino nei momenti più complessi e stressanti.
La nostra attuale esperienza, al momento, si conclude qui.
Come organizzatori, abbiamo dato il massimo e crediamo, con onestà, che sia stato un successo".
in pagina facebook "carnalivari"

Carnevale Termitano 2024 tra musica, cabaret e fuochi d’artificio

 

Il carro “È arrivata la Meloni” è stato il vincitore di questa edizione.
Termini Imerese, 14 febbraio 2024 – Dal tema dei rifiuti all’ambiente, dall’atleta Fabiana Rinella, campionessa italiana 2024 di lotta olimpica, a Giuseppe Catalano Di Maio, con la tesi di laurea dedicata all’illustre Stenio. Non è mancato nulla nel Testamento del”Nannu” del Notaio Mezza Pinna letto ieri sera dalla scalinata del Comune termitano. Il Carnevale Termitano si è concluso in compagnia della musica e dello spettacolo. La giornata si è aperta con la sfilata dei gruppi appiedati e carro dei Nanni. Hanno chiuso la manifestazione, l’attore teatrale e conduttore televisivo Sasà Salvaggio e dj set.
Il carro “È arrivata la Meloni” è stato il vincitore di questa edizione. «Lo abbiamo preparato in quattro mesi e mezzo circa, lavorando giorno e notte – dichiara Antonino Abbruscato, presidente dell’associazione “A.C.C.T.I” (Associazione Costruttori Carri Termini Imerese) – Prima di iniziare coi lavori, abbiamo deciso di chiedere al signor Giuseppe Arrigo di tornare ai lavori dopo tanti anni. Lui non ha esitato e ha creduto nel progetto sin dall’inizio. Pian piano siamo arrivati per strada, realizzando un carro mastodontico(che da tanti anni non si realizzavano più). Ovviamente – aggiunge – la vittoria è qualcosa di emozionante per noi che lavoriamo, il frutto di tanti sacrifici e rinunce. Ma non è una coppa con su scritto “Primo classificato” o “Secondo classificato”. A vincere realmente sono tutti coloro che si mettono in campo e al servizio di questa meravigliosa festa».

«Siamo soddisfatti di questa edizione del Carnevale Termitano – commenta la sindaca di Termini Imerese, Maria Terranova – Voglio sottolineare che il 32% del prezzo del biglietto sarà destinato al capitolo turismo. Infatti, stiamo già programmando i prossimi eventi estivi cercando anche di far rivivere il tradizionale “festino” del Beato Agostino Novello. Un modo per iniziare un circuito virtuoso e portare vitalità alla nostra città».
«La lettura del Testamento è stata un ritorno alle origini – ricorda Nando Cimino, da anni autore dei testi dei “tistamenti”, dando voce a “U nannu”- Tradizionalmente la lettura avveniva dalla scalinata del Comune. Da lì il notaio reclamava versi satirici. Nel 2025 sarà l’ultimo anno del Notaio Mezza Pinna, poi andrà in pensione. Vedremo chi sarà il prossimo notaio. Lo studio è sempre aperto. Ogni anno per carnevale rinasco. È una tradizione che porto avanti da molti anni. Bisogna impegnarsi per il bene della propria città».
«Buona la prima! -dichiarano da RTI Dinamica, gli organizzatori delCarnevale termitano 2024-. È stato il nostro primo anno di organizzazione del carnevale ed è stato il primo anno in cui sono state introdotte tante novità, la prima fra tutte, quella del circuito chiuso con ticket d’ingresso. È stata una grande scommessa e alla fine ci siamo riusciti. Siamo consapevoli che non siamo stati perfetti, ma la nostra è una buona base di partenza. I fuochi pirotecnici dal Castello di Termini hanno dato una nuova visione di spettacolo, molto apprezzato. Vogliamo ringraziare tutti coloro i quali hanno collaborato con noi per la realizzazione di questa edizione, dall’amministrazione comunale, i volontari, la famiglia La Rocca, le maestranze e le Forze dell’Ordine.”
Sponsor Istituzionali: Comune di Termini Imerese, Città Metropolitana di Palermo e Regione Siciliana, Enel. Main sponsor: ZIT, LVS Group e ARD discount.

siciliaogginotizie.it

Carnevale a Termini imerese in Sicilia. Oggi ultimo giorno di festa

 

Dieci giorni di festa, sfilate di carri e di gruppi, con le grandi maschere tipiche della tradizione termitana, “u nannu e a nanna”, cantanti, cabarettisti e perfino un museo. Sono le caratteristiche del carnevale di Termini Imerese, uno dei più antichi d’Italia, dopo un lungo periodo trascorso in sordina.

Si è partiti domenica 4 febbraio a Termini alta, con l’arrivo dei Nanni in Piazza Duomo per la tradizionale consegna delle chiavi della città. Si è continuato sabato 10 e domenica 11 febbraio a Termini bassa con la sfilata dei carri allegorici e dei gruppi appiedati. La kermesse si chiuderà martedì 13 febbraio con uno spettacolo di cabaret con Sasà Salvaggio e uno spettacolo pirotecnico.

La manifestazione coinvolgerà sia Termini alta che quella bassa: l’ingresso al circuito del Carnevale di Termini bassa sarà consentito esclusivamente previo acquisto di un ticket di ingresso: 5 euro il biglietto standard (consente l’ingresso al circuito per un giorno); 7 euro il biglietto full (consente l’ingresso di sabato 10 e domenica 11 febbraio). Previsto anche un “ticket solidale” che verrà gestito attraverso le associazioni di categoria, le Caritas e tutte quelle associazioni che si muovono nel mondo solidale del territorio, dal costo di due euro per entrambi i giorni della sfilata. Tra gli ospiti di richiamo anche il cantautore e paroliere Cristiano Malgioglio.

“Quando nel 2021 ci siamo confrontati con la prima organizzazione del Carnevale – ha detto il sindaco di Termini, Maria Terranova – questa era una manifestazione completamente smarrita, con maestranze che avevano investito negli anni tantissimo e prestato la loro opera gratuitamente. Avevano perso entusiasmo. Quest’anno avremo un’edizione che punta a rilanciare un Carnevale che è tra i più antichi d’Italia, risalente addirittura al 1876”.

Il Carnevale di Termini Imerese per la prima volta è stato presentato anche in Assemblea Regionale Siciliana.

travelnostop

2,5 milioni di turisti a Carnevale per giro d’affari da 1 miliardo

 

Ammonta a un miliardo di euro il giro d’affari del turismo di Carnevale. Un periodo ormai stabilmente insediatosi tra i “piatti forti” del fuori stagione italiano. A stimarlo una indagine di Cna Turismo e Commercio. Otto milioni i visitatori che si sposteranno per le iniziative del periodo tra i quali due milioni e mezzo di turisti che pernotteranno fuori casa, in strutture alberghiere ed extra-alberghiere. Quota un milione dovrebbe essere toccata dai turisti stranieri, attirati dalla possibilità di unire la visione di spettacoli unici e autentici alla visita a città e borghi d’arte. In media, i pernottamenti di turisti italiani e stranieri attirati dal magnete Carnevale saranno di due giorni pro capite.

Significative – secondo le stime di Cna Turismo e Commercio – le ricadute per ristorazione, enogastronomia, artigianato. Ad aprire il ricco calendario di eventi carnevaleschi è stato il 1 febbraio il Carnevale dei ragazzi alla Biennale di Venezia, a chiuderlo la Sfilata dei carri allegorici a Viareggio sabato 24 febbraio, con una appendice esattamente un mese dopo, domenica 24 marzo, con il Corteo dei carri fioriti a Sanremo. Tra un estremo e l’altro, inoltre, manifestazioni a Ivrea e a Cento, a Fano e a Comacchio, a Putignano e ad Acireale, per citarne solo qualcuna delle tantissime organizzate nel nostro Paese.

travelnostop.com


Carnevale termitano a Termini Imerese, due treni straordinari per Palermo e Cefalù

 

Raggiungere Termini Imerese in occasione del Carnevale 2024 sarà più semplice per i tanti turisti e visitatori che si apprestano a partecipare alla manifestazione nella cittadina in provincia di Palermo. L’assessorato regionale alle Infrastrutture e mobilità, guidato da Alessandro Aricò, per l’occasione ha, infatti, finanziato l’attivazione di due treni straordinari che circoleranno nelle serate fra il 4 e il 5 febbraio, fra il 10 e l’11 febbraio, fra l’11 e il 12 febbraio e, infine, fra il 13 e il 14 febbraio.

Si tratta di un treno con partenza da Termini Imerese alle 00.30 e arrivo a Cefalù alle 00.53 con fermate intermedie a Campofelice e Lascari e uno con partenza da Termini Imerese alle 00.35, arrivo a Palermo Centrale all’1.20 con fermate intermedie a Trabia, S. Nicola, Altavilla Milicia, Casteldaccia, S. Flavia, Bagheria, Ficarazzi, Roccella e Brancaccio. I treni, aggiuntivi rispetto ai collegamenti esistenti, consentiranno così il rientro in tarda serata a quanti preferiranno lascare l’auto a casa per raggiungere i festeggiamenti comodamente in treno.

“L’assessorato regionale alle Infrastrutture sostiene le grandi manifestazioni siciliane assicurandone le necessarie esigenze di mobilità. Analogo provvedimento è in cantiere in occasione del Mandorlo in Fiore ad Agrigento del prossimo marzo”, dice l’assessore Alessandro Aricò.

travelnostop.com


Termini Imerese, visita al cantiere dei Carnevale: creta e cartapesta, così nascono i carri allegorici

 

Quaranta  persone hanno preso parte alla visita guidata al cantiere dei carri di Carnevale di Termini Imerese promossa dalla sede locale di BCsicilia e dall’Università Popolare.  Per motivi di sicurezza all’interno dei locali l'accesso è stato limitato ai quaranta visitatori, che sono stati accolti dalla famiglia Abbruscato, che da decenni si occupa di realizzare carri.

Dopo la presentazione di Alfonso Lo Cascio, presidente regionale di BCsicilia, la visita è stata guidata dal giovanissimo Antonino Abbruscato, presidente dell’Associazione Costruttori Carri Termini Imerese (Accti), nata ufficialmente nel 2019. Gaetano ha spiegato le tecniche di costruzione dei pupi in cartapesta, che inizia con la lavorazione della creta, con la quale si modella il soggetto da realizzare, e successivamente la nascita del personaggio, accostando strisce di carta di giornale compattate con una colla formata da acqua e farina. Poi la colorazione con un primo passaggio di Ducotone bianco per rendere omogenea tutta la costruzione, le diverse tecniche di pitturazione e i meccanismi che permettono il movimento del carro. Infine, la testimonianza dell’anziano Antonino Abbruscato, di 82 anni, che ha iniziato la tradizione familiare della realizzazione dei carri e ha raccontato come è cambiato il carnevale termitano nel corso dei decenni.

Giornale di Sicilia

Carnevale Venezia, inizia il concorso delle 12 'Marie'

L'arrivo del corteo in gondola e poi Piazza San Marco hanno accolto le 12 "Marie" del Carnevale di Venezia 2023, dopo la vestizione a Palazzo Vitturi, a Santa Maria Formosa, con gli abiti tradizionali disegnati dall'Atelier Pietro Longhi che indossavano le giovani spose nel Rinascimento, e poi culminata con l'abbraccio del pubblico nel cuore del centro storico della città. Ad accogliere le 12 ragazze sul palco sono state la patron del concorso, Maria Grazia Bortolato, e il consigliere delegato alla Tutela delle tradizioni del Comune di Venezia Giovanni Giusto assieme al cerimoniere Maurice Agosti.

"E' una bellissima avventura, dieci giorni da sogno che vivrò con loro - ha spiegato Bortolato -. Sono felice di vedere la loro emozione, alle ragazze dico sempre di vivere bene questa esperienza, divertendosi. Voglio che siano protagoniste della città, vivendo momenti che spaziano dalla cultura al sociale. Oggi è un giorno di festa, domani sarà già tempo di mettersi al lavoro: saliremo sul campanile di San Marco per ripulire le pareti dagli adesivi e dalle scritte sui muri. Il rispetto della città è il messaggio principale che le ragazze devono fare proprio e divulgare a tutti. Mi auguro che alla fine di questo percorso venga premiata la ragazza giusta: una bellezza serale ed entusiasta dei posti che andremo a scoprire a Venezia". Le 12 ragazze sono state selezionate tra una sessantina di pretendenti che si sono presentate da tutta la Città metropolitana. A loro si uniranno in alcuni appuntamenti anche le due damigelle, Veronica Boscolo e Mariam Gargiulo. Riportata in auge dal regista Bruno Tosi nel 1999 e diventata col tempo uno degli eventi del Carnevale di Venezia, la Festa delle Marie ricorda un fatto storico realmente accaduto, nel 973, quando nella chiesa di San Pietro di Castello, durante gli annuali festeggiamenti dedicati alla purificazione della Vergine Maria, dodici ragazze veneziane vennero rapite da un gruppo di pirati dalmati. Dopo un inseguimento organizzato dal Doge Pietro Candiano III, le fanciulle furono liberate e ricondotte a Venezia. Da allora, la Festa delle Marie fu festeggiata ogni anno nella città lagunare con modalità e riti che cambiarono nel corso dei secoli. Le 12 Marie presenzieranno, fino a martedì grasso 21 febbraio, agli appuntamenti più importanti del Carnevale, e si contenderanno il titolo della "Maria più bella dell'anno" animando palazzi e feste tra Venezia, Mestre e le isole. L'elezione è prevista lunedì 20 febbraio nelle Sale Apollinee della Fenice. (ANSA).

 

Spettacolo sull'acqua in Arsenale illumina Carnevale Venezia

 

L'Arsenale di Venezia si è trasformato stasera in un teatro a cielo aperto per "Original Signs", la rappresentazione di danza, musica e spettacolo sull'acqua che ha segnato l'inizio del Carnevale 2023. Una performance live di musica, danza ed effetti speciali, firmata del direttore artistico del Carnevale Massimo Checchetto insieme alla regia di Enrica Crivellaro,.

L'esibizione di una trentina di performer ha raccontato il viaggio della continua ricerca comunicativa dell'uomo,, dalle origini ai giorni nostri. Gli artisti, ciascuno con il proprio linguaggio, sono sfilati a bordo di imbarcazioni che sono diventati palchi galleggianti, che hanno illuminato la notte nell'antica 'fabbrica' di navi della Serenissima. L'Arsenale come palcoscenico, per un viaggio di esplorazione nei movimenti, nei corpi, nei segni ancestrali della natura. (ANSA).
   

(Segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone - Turismo Culturale)

Giovedì 30 giugno si inaugura il #MuCaS, il Museo del Carnevale di Sciacca!

Una intera serata dedicata alla scoperta del nuovo Museo: alle 18.30 la conferenza stampa ed alle 19.30 il taglio del nastro con una visita guidata al museo aperta a tutta la cittadinanza; alle 21.00 nel Giardino del Museo la festa con un’esibizione dei gruppi mascherati e il cabaret di Gennaro Calabrese
fonte: comunicato stampa

segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone - Turismo Culturale

A Carnevale ogni dolce vale, viaggi solo per golosi

A Carnevale tutto è ammesso, anche in cucina: ovunque, da Nord a Sud, ci si sbizzarrisce con ricette della tradizione regionale che valorizza i dolci, quasi tutti fritti o, tutt’al più, cotti al forno. Per accompagnare le sfilate e le feste in maschera, sempre tese all’eccesso, si preparano piatti stracolmi di zucchero, liquore, creme e cioccolato, quasi a voler fare il pieno prima della sobria Quaresima. E’ proprio questo uno dei motivi che da sempre invoglia ogni città e ogni regione d’Italia a omaggiare la festa del Carnevale con tante ricette dolciarie - chiacchiere, frappe, castagnole, bugie, zeppole – che spesso hanno ingredienti e preparazioni simili ma nomi diversi.
E’ il caso della frappa romana, marchigiana e abruzzese, sottile sfoglia friabile di farina, burro, vino o liquore a forma di nastro o rettangolo o rombo dentellato, fritta nello strutto e spolverata da zucchero a velo, che in Toscana si chiama cencio, in Romagna fiocchetto, a Venezia galano, in Liguria e in Piemonte bugia e chiacchiera in Lombardia, Sicilia e Umbria. Stessa ricetta ma con l’aggiunta di lievito di birra, frutta secca e candita per le friole veneziane e per i crostoli del Veneto e del Friuli Venezia Giulia. Con la pasta dei bignè si preparano le frittelle, a cui si aggiungono, a seconda della tradizione locale, uvette, crema pasticcera, miele o liquore; in molte regioni del Centro si chiamano castagnole, in Toscana bomboloni, in Campania struffoli e tortelli in Lombardia.
Ecco, dunque, un tour gastronomico alla scoperta delle più famose e tradizionali ricette carnevalesche, regione per regione. 
Nelle Marche si preparano gli scroccafusi, dolce tipico di Macerata a base di alchermes, e i ravioli fritti, sfoglie di vin cotto, acqua e farina farcite con crema pasticcera o di castagne e con cannella.
In Abruzzo, in Molise e in Umbria a Carnevale si cuoce la laboriosa cicerchiata, una piramide di palline di pasta frolla fritte, rotolate nel miele e guarnite con granella di zucchero colorato.
In Toscana, invece, oltre ai bomboloni fritti ripieni di crema o di cioccolato e ai cenci, è imperdibile il berlingozzo, un ciambellone che si consuma dal Quattrocento ogni giovedì grasso. Anche in Basilicata il dolce più caratteristico è rotondo: è il tarallo al naspro, a base di anice e glassa di limone.
In Calabria, invece, si prepara la pignolata, dolce a forma di piramide con piccoli bastoncini di pasta fritta ricoperti di miele, molto simile alla cicerchiata. In Campania ci sono le ciambelle graffe, con pasta lievitata, cotta al forno e poi fritta, e gli struffoli, piccole palline di pasta dolce, fritte, poi immerse nel miele e decorate con confettini colorati. Ci sono anche il migliaccio, una specie di farinata a base di uva passa, pinoli e canditi a pezzetti, e nel napoletano, tra i piatti salati, le tradizionali lasagne, a base di salsiccia e pancetta.
Sono tutti fritti i dolci dell’Emilia Romagna: le classiche frappe, le ravioline ripiene – simili alle castagnole o ai tortelli - e le tagliatelle, rettangoli di pasta arrotolati e spolverizzati di zucchero a velo.
I crostoli sono frappe tipiche del Veneto (friole a Venezia) e del Friuli Venezia Giulia, mentre nel Trentino si preparano i chifelini, gustosi nastrini a forma di mezza luna ripieni di marmellata. La ricetta è interessante anche da un punto di vista storico: il nome deriva da gipfel, la punta della mezza luna simbolo dell’esercito turco, e pare sia stato inventato da un panettiere viennese che, durante l’assedio ottomano di Vienna, alla fine del Seicento, volle confortare i suoi concittadini con un dolce molto invitante e profumato. Se nel Lazio, oltre a preparare le frappe, si riempiono le castagnole di crema pasticcera, in Liguria gli stessi dolci – le bugie – si cucinano con la farina di castagne, schiacciati come delle piccole frittelle.
In Lombardia a Carnevale si preparano, oltre alle classiche chiacchiere, i tortelli ripieni, che in Piemonte e in Val d’Aosta si chiamano friciò, con l’uvetta, e bignole, con il cioccolato. Nelle due isole maggiori i dolci di Carnevale riflettono le tradizioni gastronomiche locali: in Sicilia non mancano mai i cannoli, nati proprio in occasione del Carnevale, e la pignoccata di Palermo, dolce a forma di pigna con palline fritte ricoperte di miele, mandorle, arance condite e confettini di zucchero colorato; in Sardegna ci sono le cattas o zippulas, frittelle a forma di spirale con zafferano e arancia. Infine meritano un assaggio i bocconotti della Puglia, piccolo dolce di pasta frolla (da mangiare in un solo boccone) con crema e marmellata di ciliegie, presenti con altri ingredienti anche nelle cucine abruzzese, molisana, salentina e lucana.
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Balli antichi e maschere legno, rivive Carnevale Dolomiti


 I 'Rollàte', con le maschere di legno dai grandi baffoni, i campanacci alla cinta e la scopa di saggina per spaventare i bimbi, sono un po' il simbolo della tradizione del Carnevale dei paesi dolomitici, che ogni anno rivive a febbraio.
  Il Carnevale nelle Dolomiti è una festa di paese, tra maschere intagliate e spettacolari montagne, rese ancora più luminose dall'aria gelida dei mesi invernali. Si comincia da Canale d'Agordo, che festeggia il proprio carnevale con una tradizione tramandata nei ricordi degli anziani della Val del Biòis: la Zinghénesta la più importante figura femminile dei carnevali delle Dolomiti. A rappresentarla è la ragazza più graziosa del paese. In programma ancora oggi la sfilata dei personaggi e delle maschere lignee, la festa in piazza con i balli folcloristici che la giovane Zinghénesta esegue in compagnia degli ammiratori e di altre figure tradizionali, come i Matiéi, i Lachè, i Bér, el Caorón Spión. L'appuntamento è sempre l'ultima domenica di carnevale (7 febbraio) in Piazza Papa Luciani.
  Il 6 e 7 febbraio c'è anche il weekend della 'Gnaga', a Fornesighe. Fornesighe è un piccolo paese zoldano aggrappato su un costone assolato. Nelle corti illuminate gli artigiani intagliano le maschere di legno per l'annuale concorso di volti lignei, il fuoco scoppietta nelle case aperte ai visitatori, c'è chi suona l'armonica e qualche vecchina continua a cucire scarpet (le scarpine di stoffa). La Gnaga è una vecchia grinzosa che arranca per le vie del paese, portando a spalla un ragazzino spavaldo. Al suo seguito, un corteo di maschere tradizionali: il matazìn, il coco di lana bianca, gli sposi, l'ampezana, i musicisti fracassoni. Fuori dalla vecchia latteria (che da sola merita la visita), i turisti si mescolano con la gente del posto, si scaldano sorseggiando vin brulè e si godono la vista, magnifica, su Tamer, San Sebastiano e Spiz di Mezzodì.
Il carnevale di Sappada (Plodar Vosenòcht) è invece abitato da omoni burberi vestiti di folte pellicce d'orso e pantaloni a righe da carcerato. I Rollàte sfilano lungo le vie del paese durante tutto il periodo di carnevale: dal 24 gennaio al 9 febbraio. Oltre ai Rollàte, Sappada si riempie di figure mascherate di ogni tipo: per strada si incrociano facce ridicole o spaventose, tutte intagliate nel legno.   
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Carnevale, viaggio tra le 10 feste più spettacolari del mondo

di Ida Bini

Viareggio: 1-28 febbraio In Italia è uno dei carnevali più amati, divertenti e dissacranti: protagonisti sono i coloratissimi carri allegorici che sfilano per le strade della città toscana, sui quali troneggiano enormi caricature in cartapesta di personaggi famosi legati all’attualità, al mondo della politica, della cultura e dello spettacolo. E’ anche il carnevale che dura più a lungo: per tutto il mese di febbraio Viareggio si trasforma in una vera fabbrica del divertimento, coinvolgente e irreverente, dove si susseguono veglioni e feste in costume a tema per grandi e bambini, rassegne teatrali, appuntamenti sportivi e gastronomici e altri eventi correlati, intervallati dalle quattro sfilate in maschera che si concludono con il quinto, grande corteo allegorico notturno. Quest’anno, infatti, il finale del 142esimo carnevale di Viareggio sarà ancor più suggestivo perché la sfilata sul lungomare inizierà sabato, 28 febbraio, alle 20.30 e terminerà di notte con la proclamazione del miglior carro allegorico e con uno spettacolare gioco pirotecnico. Le altre 4 sfilate dei giganti di cartapesta sui Viali a mare sono previste alle 15 di domenica, 1 febbraio, ai tre colpi di cannone che annunciano l’avvio del carnevale e nelle altre domeniche - 8, 15 e 22 febbraio - sempre a partire dalle 3 del pomeriggio. Per martedì grasso, 17 febbraio, è prevista una grande festa nella piazza ellittica della Cittadella, a nord di Viareggio, dove per tutto l’anno i maestri costruttori hanno realizzato i giganti di cartapesta, vere opere d’arte.

Rio de Janeiro: 13-18 febbraio E’ il carnevale più famoso al mondo, il re indiscusso di tutte le feste in maschera per la magnificenza e la ricchezza dei cortei in sfilata, per i costumi colorati e succinti, per l’energia e la passione coinvolgente dell’evento. Dopo un anno di meticolosa preparazione la festa carioca più pazza e sfavillante del pianeta si scatena - quest’anno dal 13 febbraio - nella città brasiliana, presa d’assalto da un esercito di persone in costume, paillettes e maschere. Ovunque si assiste a spettacolari sfilate, cortei di strada, concerti e balli che sfociano nella celebre competizione tra le scuole di danza nell’immenso stadio Sambodromo. Qui, nella giornata conclusiva del carnevale, il mercoledì delle ceneri, si premia la migliore e si festeggia fino a notte fonda riempiendo strade, piazze, grandi alberghi e locali. Il carnevale di Rio è un appuntamento irresistibile che unisce superstizioni religiose, musiche e danze d’origine africane e locali e la tradizione europea della dissacrazione e del travestimento, in particolare la moda francese di ballare in maschera, importata dai colonizzatori portoghesi. Musica e danze sono gli elementi predominanti del carnevale: le scuole di samba sono le vere protagoniste fin dalla fine del XIX secolo quando ogni quartiere di Rio si riuniva nei cordões, gruppi di persone guidate da bande composte dai migliori percussionisti e musicisti. Nacquero così le scuole di samba e presto lo spirito celebrativo del carnevale si trasformò in competizione tra le più talentuose organizzazioni: Mangueira, una delle scuole più antiche e più popolari, Salgueiro, Mocidade, Grande Rio e Beija-Flor. Ogni scuola deve selezionare un tema e comporre una canzone, che espone a una giuria di 40 persone in 80 minuti di spettacolo. Durante l’attesa spasmodica della vincitrice si fa festa ovunque.

Venezia: 31 gennaio-17 febbraio Sofisticato, elegante e sfarzoso, il carnevale di Venezia è tra i più antichi d’Italia, ricco di storia e di tradizione. Nella magica atmosfera della laguna, lungo i canali e nei bellissimi palazzi aristocratici della città veneta impazza la festa in maschera, caratterizzata dalla bellezza e dallo sfarzo dei costumi. Tanti sono gli appuntamenti: dal volo dell’Angelo alle mostre d’arte, dal corteo della festa delle Marie alla premiazione della maschera più bella, dai concerti alle rievocazioni storiche e agli spettacoli teatrali all’Arsenale e a La Fenice. Quest’anno, inoltre, il carnevale di Venezia celebra l’Expo di Milano e il tema dell’alimentazione con una serie di appuntamenti gastronomici imperdibili, dedicati al buon gusto e ai prodotti locali, che accompagnano i festeggiamenti in laguna. Tanti sono i convegni e le degustazioni alla presenza di chef e di critici di fama mondiale. Il programma è ricchissimo e tra gli eventi più attesi ci sono l’inaugurazione del 31 gennaio con uno spettacolo nella zona di Cannaregio e il corteo acqueo dal Canal Grande di domenica, primo febbraio, con un’esibizione pianistica sospesa nel vuoto in Punta della Dogana. Il momento più emozionante del carnevale, tuttavia, resta il celebre “Volo dell’Angelo”, cerimonia antica e conosciuta in tutto il mondo, che si svolgerà in piazza san Marco domenica, 8 febbraio. Lo spettacolo rievoca l’antico omaggio acrobatico al Doge e propone il volo di una bella ragazza dalla cima del campanile di san Marco fino al centro della piazza, dove è accolta da gruppi di persone in costume storico pronti a sfilare.


Nizza: 13 febbraio-1 marzo Luci, fiori, colori, profumi e musica caratterizzano il carnevale di Nizza, l’accogliente città francese della Costa Azzurra che, dal 13 febbraio, è invasa di giorno e di notte da migliaia di danzatori e musicisti provenienti da tutto il mondo e da un esercito di turisti e curiosi che partecipano a sfilate, feste, giochi e spettacoli. Per le strade e le piazze di Nizza si assiste a numerosi cortei in maschera e alla divertente e colorata sfilata dei 18 carri che trasportano da piazza Masséna decorazioni gigantesche e variopinte che culminano nella storica battaglia dei fiori lungo la promenade des Anglais. Qui, dalle piattaforme dei grandi carri addobbati con composizioni floreali, ragazze e ragazzi in costume lanciano al pubblico mazzi di mimose, gerbere e gigli che al termine del carnevale ricoprono completamente la città francese come un tappeto colorato e profumato. La realizzazione dei carri rappresenta un lavoro lungo e meticoloso dei maestri carnavaliers che durante tutto l’anno creano opere d’arte con i fiori nel capannone chiamato la “Casa del carnevale”, visitabile in questi giorni. Per tutto il periodo della festa place Masséna ospita uno schermo gigante che trasmette i momenti clou della sfilata, anche notturna, dei carri e della battaglia dei fiori.

Ivrea: 31 gennaio-18 febbraio Se a Nizza si lanciano fiori in battaglia, nella città piemontese di Ivrea le armi sono grosse, succose arance. Lo storico carnevale d’Ivrea, riconosciuto come “manifestazione italiana di rilevanza internazionale” e una delle più spettacolari d’Italia, è famoso per la battaglia delle arance, momento culminante della festa. E’ la rappresentazione storica di una lotta popolare contro un barone, combattuta a colpi di arance tra i cittadini a terra, gli aranceri, e le armate del feudatario sui carri. Lo spirito del carnevale, dunque, rappresenta sotto forma di allegoria la rivolta dei cittadini al tiranno; simbolo della festa è il corteo della Mugnaia, dai cui carri si lanciano dolci e regali alla popolazione. Durante la manifestazione carnevalesca, che segue un programma rigoroso e complesso, si svolgono ogni giorno numerosi appuntamenti, parate in costume, mostre, spettacoli teatrali, concerti, eventi gastronomici, fiaccolate, degustazioni e mercatini. Immancabili sono i finali giochi pirotecnici e la premiazione delle squadre degli aranceri e dei carri vincitori.

Santa Cruz de Tenerife: 11-22 febbraio Esagerata, colorata, irriverente e spettacolare: la festa in maschera che si svolge a Tenerife, la più grande isola dell’arcipelago delle Canarie, ha lo stesso spirito e lo stesso ritmo del carnevale di Rio de Janeiro. La coinvolgente manifestazione si svolge su tutta l’isola, da Los Realejos a La Orotava e sulle grandi spiagge, ma i festeggiamenti più importanti si concentrano nel capoluogo Santa Cruz de Tenerife, in particolare nel palazzo dei congressi e nella centrale plaza de España. Il primo e più atteso appuntamento del carnevale, il cui tema quest’anno sono i cartoni animati, è il galà per l’elezione della “Regina della festa”, che si svolge l’8 febbraio alle 21.30 nel palazzo dei congressi: allo spettacolare concorso le candidate sfilano indossando abiti fantasiosi, che arrivano a pesare anche più di cento chili. Dopo l’elezione domenica, 15 febbraio, una “Cavalcata” annuncia l’avvio del carnevale: migliaia di curiosi, i chicharreros – gli abitanti di Tenerife - e decine di gruppi musicali si riversano per le strade del capoluogo, distribuendo scherzi e un’allegria coinvolgente. Nei giorni successivi si celebra il carnevale con sfilate allegoriche, musica e danze irriverenti fino al culmine della festa, martedì grasso, 17 febbraio, quando da avenida Francisco La Roche e Maritima parte la sfilata del “Coso”, una surreale parata di carri pieni di colori. Il giorno successivo, a plaza de España, si assiste alla tradizionale “Sepoltura della sardina”, evento presente in tutti i carnevali spagnoli: lo spirito della festa, rappresentato dalla sardina, viene trasportato per le strade per poi essere bruciato davanti a una corte di prèfiche. Il carnevale finisce il 22 febbraio con la grande sfilata delle carrozze, fuochi d’artificio e balli sfrenati sui ritmi di musica latinoamericana.

Putignano: 31 gennaio-17 febbraio E’ il più antico d’Europa il carnevale pugliese di Putignano, che quest’anno celebra la 621esima edizione della manifestazione che, ogni anno, ripropone il divertente e simbolico rovesciamento dei ruoli sociali e la tradizionale sfilata dei carri allegorici che prendono di mira i personaggi della vita politica e pubblica del Paese. Il programma del carnevale, che quest’anno ruota intorno al tema dei sette vizi capitali, è molto ricco e presenta tanti e divertenti eventi come la“Festa delle propaggini”, il “Giovedì dei cornuti” e il “Funerale di carnevale”; sono previsti anche laboratori teatrali, giochi con bambini, spettacoli di solidarietà e una mostra fotografica. C’è anche una novità tecnologica: un’app che, grazie a dei trasmettitori sui carri, consentirà ai possessori di smartphone di interagire con loro; così si potranno conoscere i dettagli tecnici e la storia dei carri e far parte di una giuria interattiva, votando in diretta il proprio gigante di carta preferito.


Repubblica Dominicana: 24 gennaio-1 marzo I festeggiamenti per il più antico carnevale dei Caraibi, che risale al 1520, sono già cominciati con l’elezione di re Momo, protagonista del carnevale a Puerto Plata, sulla costa settentrionale dell’isola, e nella città di Concepción de La Vega, a un’ora e mezza dalla capitale Santo Domingo. Qui il carnevale è stato dichiarato patrimonio folcloristico nazionale per la storia e la bellezza dei costumi tradizionali, molto elaborati, e per la motivazione della sua nascita: la popolazione si riversò per le strade con gli abiti più belli, ballando e suonando, per ribellarsi alle pressioni religiose dei colonizzatori. Negli anni rimase l’usanza di sfilare con spettacolari travestimenti, arricchiti da maschere che sono diventate storiche: il diablo cojuelo, il diavolo zoppo, d’origine medievale, e la più recente Robalagallina. Sull’isola le feste ufficiali, che corrispondono alle località più importanti, sono 13 - da La Vega a Santo Domingo, da Bonao a San Cristóbal, da Barahona a Samaná - ognuna con il proprio corteo e accomunate da musica merengue e balli sfrenati. Le feste si uniscono nella sfilata conclusiva del carnevale, che si svolge per tutto il giorno del primo marzo sul lungomare di Santo Domingo dove, affacciati sul Mar dei Caraibi, si premia il corteo più bello e coinvolgente.


Colonia: 3-9 febbraio L’atteso carnevale di Colonia è più simile a una parata storica che a un dissacrante festa in maschera; eppure la manifestazione è molto seguita e scenografica. Al grido di Kölle Alaaf! si dà il via ufficiale ai festeggiamenti con la Weiberfastnacht, il giorno delle donne in costume, che tagliano le cravatte ai malcapitati uomini, chiedendo un bacio sulla guancia. Come da tradizione alle 11.11 del 3 febbraio, a celebrazione del simbolico numero undici, vengono nominati i protagonisti del carnevale: il “Principe”, il “Fante” e la “Vergine” ricevono le chiavi della città e aprono ufficialmente i festeggiamenti. Da allora, di giorno e di notte, è un susseguirsi di cortei in costume per le strade e nei locali, di feste e parate storiche. Il carnevale di Colonia ha una lunga tradizione che viene fatta risalire al medioevo: dal 1823 si costituirono confraternite e un comitato ufficiale per organizzare la festa e i cortei in costume. Tra gli eventi più interessanti ci sono il carnevale di domenica, dedicato agli studenti, e il raduno di sabato in piazza Neumarkt, dove tra balli, maschere e gustose pinte di birra si assiste alla sfilata degli uomini vestiti con le giubbe rosse, a evocazione dei soldati di Colonia. Il momento culminante del carnevale, tuttavia, è il lunedì delle Rose: un corteo di migliaia di persone attraversa la città con i tantissimi spettatori nelle piazze e agli angoli delle strade che assistono al passaggio dei carri allegorici pronti a lanciare fiori e dolci alla gente. Il martedì grasso è il giorno delle processioni in costume storico e del rogo del Nubbel, uno spaventapasseri di paglia che rappresenta l’inverno e che nei giorni precedenti era nascosto in diverse birrerie della città.


New Orleans: 31 gennaio-17 febbraio Ha forti connotazioni creole il carnevale di New Orleans, l’unica festa in maschera che sfila a rimo di jazz e di blues. E nella città della Louisiana, dove è nato il jazz, la musica delle orchestre e delle band che suonano per festeggiare il carnevale non può che essere una garanzia e uno spettacolo nello spettacolo. La manifestazione, chiamata Mardi Gras, è il frutto dell’unione di tradizioni e culture africane, francesi e dei nativi americani e del sud: gli storici club Krewe - Zulu social aid & pleasure club – organizzano i cortei di divertenti e colorati carri lungo il fiume Mississippi e per le vie della città. Le sfilate, gli spettacoli, le mostre, le degustazioni e i concerti programmati per il carnevale regalano atmosfere uniche e una scenografia dove predominano i colori verde, viola e oro e il cui protagonista è il bue grasso, simbolo dell’ultima carne consumata prima dell’inizio della Quaresima. L’ultima sfilata di carri del 17 febbraio, che conclude i festeggiamenti per il carnevale, è la più attesa e dalla mattina alla sera coinvolge in balli e brindisi l’intera popolazione, gli artisti, i musicisti e i tantissimi curiosi giunti fino all’accogliente e rinata città nel sud degli Stati Uniti.
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Carnevale Venezia, la festa dei sapori strizza occhio a Expo

ANSA) - VENEZIA, 24 GEN - Cibo, sapori ma anche storie e rituali culinari. Il Carnevale di Venezia prende per la gola i suoi partecipanti, con un 'menu' di appuntamenti che strizza l'occhio all'Expo di Milano e al tema dell'alimentazione. Il programma della manifestazione si dispiegherà in laguna, puntando sull'Arsenale per alleggerire Piazza San Marco, dal 31 gennaio al 17 febbraio.
   
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Sicilia: assessore Turismo, su carnevali voto miope, soluzione amministrativa, anche per Termini

(Adnkronos) - "Cercherò di dare una mano ai carnevali di Sciacca, Acireale e Termini Imerese, così come alla Sagra del Mandorlo in fiore e all'autodromo di Pergusa. Dovrò trovare una soluzione amministrativa". A dirlo, parlando con i giornalisti, è stata l'assessore al Turismo della Regione siciliana, Michela Stancheris, a proposito delle iniziative rimaste fuori dalla manovra ter. Proprio per i tre carnevali siciliani lo stanziamento inizialmente previsto nel documento, approvato lo scorso 1 agosto dall'Assemblea regionale siciliana al termine di un iter 'tumultuoso', era di 400 mila euro. Ma il voto d'Aula ha escluso le manifestazioni dall'elenco dei beneficiari dei fondi dell'ex Tabella H, "Su questi eventi - spiega Stancheris - c'è stata un'opposizione politica, più che mirata al valore delle iniziative. E' stato un voto miope che non ha garantito la Storia della Sicilia, che queste manifestazioni incarnano. Interverrò amministrativamente, togliendo risorse alle iniziative direttamente promosse, per le quali in finanziaria è stato stabilito un finanziamento di 2,9 milioni di euro".
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Il Carnevale di Termini Imerese resta fuori dalla finanziaria regionale


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È arrivato alla fine un sì confuso e parziale  del Parlamento siciliano alla tabella H che stranamente perde per strada l’intervento per i Carnevali di Sicilia. “Si” ad un lungo elenco si spesa. “No” ai Carnevali di Acireale, Sciacca e Termini Imerese. Non viene autorizzata la spesa per Enti ed Associazioni con finalità sociali.
L’intervento in favore di tre municipi che portano avanti – in un contesto finanziario impossibile e tra mille difficoltà – la tradizione del Carnevale. Ecco cadere sotto i veti incrociati di una lotta politica che non produce niente di buono né per la Sicilia, né per i siciliani. Il Carnevale termitano 2014 è stato già garantito con una modesta risorsa finanziaria a carico del bilancio comunale, grazie al generoso impegno dei maestri cartapestai locali che ogni anno pur con scarse risorse assicurano la realizzazione dei carri allegorici. Parsimonia e tradizione.
Resta comunque grande disappunto per una scelta davvero inspiegabile con la quale si dice di no alla storia e alle tradizioni di questa terra. Si dice no ad uno dei pochi eventi che mira alla destagionalizzazione e che non serve a garantire clientele elettorali che si annidano nella famigerata tabella H, riesumata dal voto del parlamento siciliano.
Burrafato : no alle mance! Schiaffo alla tradizione e alla destagionalizzazione. Parlamento regionale in mano a fazioni armate l'una contro l'altra sulla testa dei cittadini e degli amministratori locali. 
fonte: cefaluweb.com

Carnevale: tutti in maschera. Le sfilate e le feste più attese per la tradizione in Italia e nel mondo

Carnevale in Italia: il volo dell'Angelo a Venezia 
Crisi, spread, posto fisso, la neve e il ghiaccio che bloccano le strade; tra pochi giorni sarà possibile esorcizzare i nostri problemi con il Carnevale, festa divertente e giocosa che, come un’ondata di ottimismo e leggerezza, coinvolge tutti. Sfilate, processioni, parate in maschera, giostre medievali, rievocazioni storiche, spettacoli e balli in costume: ovunque in Italia - dalle grandi città ai piccoli centri e ai borghi più sperduti, dalle montagne al mare - artigiani, scultori e teatranti hanno molto lavorato per mettere a punto la festa più divertente e folle dell’anno con l’allestimento di carri allegorici e con la preparazione di costumi storici, maschere e travestimenti originali, dando sfogo alla propria fantasia e coinvolgendo spettatori e concittadini.

Tra poco, ufficialmente dal 16 al 21 febbraio - in alcune località le feste si anticipano, come a Venezia dove il programma è già cominciato (anche se nel freddo polare di questi giorni), e si ritardano, come a Milano per il rito ambrosiano - piazze, viali, lungomare e palazzi ospiteranno il carnevale, il cui rito pagano del mascheramento si unisce alle tradizioni cattoliche e storiche locali, ripetendo come sempre gesti e usanze giocose e sfarzose in un’esplosione di divertimento. Oltre alle tradizionali maschere del teatro popolare si esibiscono personaggi della tradizione: dai Mamuthones sardi con i campanacci alle battaglie a colpi d’arance di Ivrea; dalla musica dei carri barocchi di Acireale a quelli con statue satiriche di cartapesta di Viareggio. Da giovedì a martedì grasso ci si diverte, ci si nasconde sotto una maschera, si fanno scherzi, ci si dimentica per un po’ dei problemi e ci si abbuffa di dolci ricoperti di zucchero a velo prima del periodo di digiuno della Quaresima.

Tra i carnevali più famosi al mondo c’è quello di Venezia, che ogni anno richiama migliaia e migliaia di visitatori italiani e stranieri, attratti dalla bellezza dei costumi, dallo sfarzo delle sfilate e delle feste nei palazzi storici e dall’atmosfera unica della laguna, dei ponti e dei canali. E’ il Carnevale più seguito, il più antico d’Italia, ricco di storia e di tradizione con il volo dell’Angelo in piazza San Marco e tanti concerti per le strade.

Dall’11 al 21 febbraio, inoltre, sono previsti spettacoli teatrali che fanno parte della rassegna Gran Teatro di piazza San Marco, su un palco costruito secondo il modello dei teatri dell’800. Il programma del carnevale, comunque, prevede tantissimi altri appuntamenti; per conoscere date e luoghi, cliccare: www.carnevale.venezia.it. Nel sito una webcam permette di seguire i grandi eventi veneziani in diretta.

Un altro carnevale storico, famoso anche oltre i nostri confini, è quello di Ivrea (www.storicocarnevaleivrea.it), riconosciuto come “manifestazione italiana di rilevanza internazionale”, famoso per la battaglia delle arance che segna il clou della festa e che rappresenta una storica lotta del popolo contro il potere di un barone.

Il Carnevale, dunque, uno dei più spettacolari d’Italia, riproduce sotto forma di allegoria la rivolta contro il tiranno combattuta a colpi di frutta tra gli aranceri a terra e le armate del nobile sui carri. Un altro momento culminante della festa è il corteo della mugnaia, personaggio storico che uccise realmente il barone, che prevede il lancio di dolci e regali alla popolazione.

Il carnevale di Viareggio (www.viareggio.ilcarnevale.com) è quello che, assieme al veneziano, dura più a lungo, cioè fino al 3 marzo: è un susseguirsi di sfilate di carri allegorici per le strade della città con enormi caricature in cartapesta di personaggi famosi legati all’attualità, al mondo della politica, dello sport o dello spettacolo, rivisitati con ironia. Quest’anno il tema è la celebre profezia Maya sulla fine del mondo, ma grande attesa c’è per la sfilata del carro di Equitalia, l’agenzia delle entrate, argomento di grande attualità, rappresentato da un castello tetro e malandato dove il fisco prende le sembianze di Dracula. Le sfilate più belle sono previste per il 12, il 19, il 21, il 26 febbraio e il 3 marzo con i rioni in festa e veglioni in maschera.

Gemellato con il celeberrimo carnevale di Rio de Janeiro è quello di Cento (www.carnevalecento.com), in provincia di Ferrara, conosciuto anche come il Carnevale d’Europa. E’ una festa storica, di lunga tradizione, con carri allegorici che sfilano per le vie della città. Altrettanto antico è quello di Fano (www.carnevaledifano.com), famoso per il lancio di caramelle e cioccolatini durante le sfilate dei carri che ricalca il tradizionale palio che si disputava con cavalli e asini e che terminava con le offelle al miele, i tipici dolci locali.

Si svolge dall’11 al 21 febbraio il Carnevale di Roma con spettacoli di commedia dell’arte nelle principali piazze della città, parate, mostre, proiezioni, concerti e tante attività ludiche per bambini. Molto atteso è lo show equestre di piazza del Popolo che riproduce la tradizionale corsa dei cavalli berberi che aveva luogo nella centrale via del Corso. Per conoscere date, luoghi e orari: www.carnevale.roma.it

Compie 618 anni il Carnevale di Putignano (www.carnevalediputignano.it), in Puglia, che vede sfilare sui carri allegorici enormi pupazzi di cartapesta che rappresentano la crisi e che sfileranno sul corso principale e nel centro storico, tra concerti e feste danzanti, il 12, il 19 e il 21 febbraio. Molto attesi sono anche i laboratori del gusto, organizzatori da Slow Food, e gli spettacoli delle compagnie teatrali putignanesi.

Crisi economica, mafia e cartoon sono i temi dei carri allegorici dell’edizione 2012 del Carnevale di Termini Imerese (www.ilcarnevaletermitano.it), che si svolge dal 12 al 21 febbraio: a valutarli ci sarà una giuria popolare e una tecnica. Grande attesa c’è per il carro allegorico Vivemuci ri supra che sdrammatizza la crisi con il presidente del Consiglio Mario Monti a cavallo di una botte di vino.

Dieci carri allegorici e grotteschi in cartapesta e sette carri infiorati sono i protagonisti del Carnevale di Acireale (www.carnevalediacireale.it), in provincia di Catania, antica festa piena di colore e d’allegria che invade le piazze e le vie barocche della città siciliana.

In Sardegna, a Mamoiada, vicino Nuoro, si svolge il carnevale più caratteristico d’Italia, carico di simboli e di drammaticità: la festa dei Mamuthones (www.mamuthones.it). E’ popolata da uomini con bellissime maschere di legno, assicurate al viso con cinghie in cuoio e un fazzoletto di pizzo, che sfilano coperti da pelli di pecora nera e da 40 campanacci di varie dimensioni tenute insieme come collane.

Infine c’è il Carnevale di Milano che non termina il martedì grasso, come nel resto d’Italia ma prosegue fino a sabato, secondo il rito ambrosiano. Sono previsti sfilate di carri allegorici, fuochi, trampolieri e maschere, giochi per bambini, concerti e balli. I festeggiamenti termineranno il 26 febbraio in piazza del Duomo. Secondo la tradizione il vescovo di Milano Ambrogio era in pellegrinaggio e aveva annunciato il proprio ritorno per Carnevale, per celebrare i primi riti della Quaresima in città. Ma giunse tardi e in attesa del suo rientro la popolazione di Milano prolungò i festeggiamenti del Carnevale.

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