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Ex cava del Sacro Monte Calvario di Domodossola, pronto il progetto per il recupero a fini turistici e culturali

 Dietro la tangenziale Dalla Chiesa di Domodossola, a ridosso della montagna del Calvario, per diversi anni era stata svolta un’attività estrattiva. La società Palissandro, proprietaria dell'area, ha iniziato a riqualificare nel 2020 il sito, per poi cederlo al comune nel 2025. L'assessore ai lavori pubblici Franco Falciola, rispondendo ad un'interpellanza del Pd in consiglio comunale, ha fatto il punto sull'andamento della bonifica. Si tratta di un intervento di recupero del sito ex cava Calvario per fini turistici, culturali.

“Il progetto - ha detto l'assessore Falciola - prevede la ricostruzione parziale del versante, la messa in sicurezza delle pareti rocciose che circondano l'area dell'ex cava oltre alla rinaturalizzazione con sistemazione a prato e parziale piantumazione con funzione di area verde urbana per usi pubblici. Sono previste quattro aree pianeggianti, destinate una allo sgambamento cani e le altre ad area verde attrezzata con panchine. Tutto l'iter è in capo alla verifica del controllo della Regione”.

Il comune, quando diventerà proprietario dell'area, valuterà la realizzazione anche di una palestra di roccia. “Già nel progetto originario si era valutato di fare una palestra di roccia - ga detto Falciola - . Un miglioramento sotto l'aspetto estetico si vede”. 

Si creerebbe così un’ulteriore possibilità turistica a pochi passi non solo dalla riserva del Sacro Monte Calvario ma anche dal centro di Domodossola. Il consigliere Ettore Ventrella, che ha illustrato l'interpellanza, si è dichiarato soddisfatto della risposta.

Ossola News

Dal 4 al 10 marzo sconti per le donne sulla Ferrovia Vigezzina-Centovalli

Il 2024 della Ferrovia Vigezzina-Centovalli è iniziato con un nuovo riconoscimento internazionale, la menzione come ‘treno del mese’ sul britannico The Guardian, accompagnata dal successo della promozione ‘Inverno per 2’ che ha visto viaggiare più di 2000 passeggeri.

Adesso la ferrovia che collega la piemontese Domodossola alla ticinese Locarno propone una nuova offerta: dal 4 al 10 marzo tutte le viaggiatrici potranno salire a bordo a soli 8 euro (anziché 37 euro, viaggio a/r, senza soste intermedie) con il biglietto speciale ‘Settimana della donna’, acquistabile online su http://prenota.vigezzinacentovalli.com/

Dopo l’ennesimo inverno decisamente povero di neve, i paesaggi attraversati dai treni bianchi e blu sono pronti a trasformarsi e il viaggio tra Italia e Svizzera sarà un’opportunità irripetibile per ammirare il risveglio della natura in Valle Vigezzo e nelle Centovalli, ma soprattutto a Locarno, sul Lago Maggiore, grazie alle fioriture di camelie. Un’occasione di viaggio che la Ferrovia Vigezzina-Centovalli arricchisce con la promozione dedicata all’apprezzatissima rassegna floreale “Camelie Locarno”, in programma dal 20 al 24 marzo.

Da Domodossola a Locarno, in poco meno di due ore, un viaggio lento e panoramico conduce sulla sponda elvetica del Lago Maggiore per ammirare le fioriture della rinomata manifestazione internazionale ‘Camelie Locarno’, alla 25^ edizione. Sede dell’evento è il Parco delle Camelie di Locarno, raggiungibile a piedi o con servizio autobus speciale dalla stazione di Locarno, che accoglie oltre un migliaio di varietà di camelie: la mostra, curata nei minimi dettagli e in grado di attirare appassionati, ma anche semplici amanti delle straordinarie fioriture primaverili, ospiterà oltre 200 esemplari recisi.

La Ferrovia Vigezzina-Centovalli offre un biglietto speciale che include il tragitto di andata e ritorno da Domodossola a Locarno, valido uno/due giorni, con prenotazione del posto a sedere e ingresso a Camelie Locarno. Il biglietto denominato “Festival delle Camelie Locarno”, acquistabile online su prenota.vigezzinacentovalli.com/, è in vendita a 36 euro (adulti) e 14 euro (ragazzi dai 6 ai 16 anni).
Viaggiano gratis i bambini fino a 6 anni non compiuti. Sarà sufficiente consegnare il voucher allegato al biglietto ferroviario per poter accedere al Parco delle Camelie.

travelnostop.com

Vanity Fair alla scoperta dei "tesori nascosti" dell'Ossola

 

Sono sempre più numerosi i turisti che ogni giorno affollano la provincia del Vco, e ciò anche grazie alle sempre più frequenti menzioni dei tesori del nostro territorio su giornali nazionali e internazionali. Questa volta parliamo di Vanity Fair, dove è stato pubblicato un articolo di Raffaella Serini dal titolo “7 esperienze insolite che puoi vivere in Piemonte (e non lo sapevi)”. Tra queste meraviglie nascoste della regione, ben due si trovano in Ossola: le centrali idroelettriche di Piero Portaluppi e Domodossola, definita come “la città dello spelling”.

Quello di Portaluppi, come scrive la giornalista di Vanity Fair, è un nome molto noto per l’architettura milanese. Ma in molti non sanno che “Prima di plasmare Milano, Portaluppi aveva progettato quattro centrali idroelettriche in Val d'Ossola, che già ai tempi vennero considerate uno straordinario esempio di architettura industriale del XX secolo. Le ispirazioni moderniste e liberty negli impianti di Crego, Valdo e Cadarese, quelle medievali a Verampio, che, ancora oggi, con le sue torri e le decorazioni geometriche somiglia più a un castello che a una centrale idroelettrica”, si legge nell’articolo di Raffaella Serini.

Ma non è finita qui. Tra le meraviglie piemontesi citate da Vanity Fair c’è anche Domodossola, cuore pulsante dell’Ossola e nota in tutta Italia soprattutto per l’ormai iconica “D”. La città, però, è molto più di un semplice strumento di spelling, come racconta Serini: “Quante volte lo avrete detto, «D di Domodossola». Ebbene, adesso è giunto il momento di dare finalmente un volto (o quantomeno una immagine) a questa città. Anche perché non si tratta solo della città “dello spelling” più famosa d'Italia, ma anche di una gran bella cittadina (che si trova in Piemonte, sì, quasi al confine con la Svizzera). Al centro della Val d'Ossola, tra il Lago Maggiore e le montagne, Domodossola è una roccaforte medievale che è stata anche terra di passaggio e di confine, quindi con una forte impronta cosmopolita e (inter)culturale”, spiega la giornalista. “L'esplorazione non può che cominciare da Piazza Mercato, vero e proprio salotto cittadino, circondato da portici quattrocenteschi e da palazzi con logge e balconate (anche di legno), da cui parte Via Briona, l'antica strada dei mercanti oggi costellata di piccole botteghe storiche. Ogni tanto bisogna alzare lo sguardo per non perdere le cariatidi che sostengono i balconcini. Passeggiando per il centro storico (oggi interamente riqualificato e pedonalizzato) vi imbatterete anche in una casa interamente in pietra e legno, simile a una baita: si tratta di un'antica dimora Walser, nome con cui si definisce la popolazione germanica che qui si trasferì dalla Svizzera in epoca medievale”.

ossolanews.it

Domodossola. Inaugurata la mostra 'Giuliano Crivelli. Il codice della meraviglia'. Fino al 6 Agosto


È stata inaugurata ufficialmente nel tardo pomeriggio di venerdì la mostra “Giuliano Crivelli. Il codice della meraviglia”, omaggio al pittore e musicista ossolano di origini novaresi scomparso nel gennaio del 2021 a 85 anni.

Composta da un'ottantina di opere, ed affettuosamente voluta dai figli dell'artista Fanny e Stefano, l'ampia esposizione è curata da Francesco Maria Ferrari e organizzata da Collezione Poscio e Associazione Culturale Mario Ruminelli per la nuova stagione culturale di Casa De Rodis.

“In mostra, per la prima volta, sono riunite opere che comprendono l’intero percorso artistico del pittore, lungo anni di infaticabile ricerca e tensione morale verso una verità personale irrinunciabile e sempre attuale nella poetica dell’artista, quella dell’Arte come motivo esistenziale e capace di penetrare tra vero e falso, tra reale e immaginario, con la consapevolezza di rappresentare la propria 'realtà'” dichiara il curatore della mostra, Francesco Maria Ferrari – I dipinti scelti, spartiti colorati con splendidi arrangiamenti, con segno e colori inediti e unici, sono palpitanti delle emozioni vissute dal pittore stesso, tempestivo nello sperimentare ogni tipo di tecnica applicata alle tematiche più diverse con lo spirito contrappuntista dell’invenzione che distingue le opere una dall’altra.”

Un ricco percorso di visita su più piani, che diventa ancor più coinvolgente grazie alle parole di Giuliano Crivelli e di altri autori da lui amati che il visitatore incontrerà lungo i propri passi.

"Siamo lieti di ospitare a Casa De Rodis le opere di Giuliano Crivelli, artista ed amico a noi molto caro, – commenta Paola Poscio, in rappresentanza dell'omonima Associazione – quasi tornasse a farci visita, com'era solito, a volte a casa, a volte in ufficio, sempre con il suo garbo, la sua gentilezza, la sua profonda umanità."

"La retrospettiva dedicata a Giuliano Crivelli non è solo l'opportunità per celebrare uno dei più eclettici artisti ossolani della seconda metà del Novecento, ma rappresenta anche l'incontro (fortemente auspicato) tra due realtà associative, Ruminelli e Poscio, che hanno tutte le carte in regola per divenire un riferimento culturale imprescindibile per Domodossola ed il suo territorio. È nel DNA dell'Associazione Ruminelli – conferma il Presidente, Massimo Gianoglio – agire in sinergia quando si tratta di portare avanti progetti validi ed importanti come questo."

La mostra “Giuliano Crivelli. Il codice della meraviglia” sarà visitabile presso Casa De Rodis, in Piazza Mercato a Domodossola, dal 6 maggio al 6 agosto 2023, con ingresso libero, il venerdì dalle ore 15 alle ore 19, sabato e domenica dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 19.

In programma anche alcuni appuntamenti a corollario della mostra: Venerdì 16 giugno, ore 17 – Cappella Mellerio, Piazza Rovereto

Presentazione del libro Giuliano Crivelli. Ritratto d'artista di Francesco Maria Ferrari, Grossi Edizioni Venerdì 23 giugno, ore 18 – Casa De Rodis

Concerto jam-session del Quintetto Saxology

Visite guidate gratuite con il curatore Francesco Maria Ferrari Venerdì 23 giugno, al termine del concerto jam-session del Quintetto Saxology Venerdì 14 luglio, ore 18

Per maggiori informazioni: info@collezioneposcio.it | 347 7140135 Casa De Rodis, Piazza Mercato 8, Domodossola (VB) www.collezioneposcio.it – www.ruminelli.it FB/IG Collezione Poscio – FB/IG Associazione Culturale Mario Ruminelli

Giuliano Crivelli

Giuliano Crivelli nasce nel 1935 a Novara. Nel 1947 la famiglia si trasferisce a Domodossola e in Ossola Crivelli attraversa il corso della vita sino alla morte avvenuta l’11 gennaio 2021 a Trontano. In Val d’Ossola, il giovane Giuliano incontra un paesaggio profondamente diverso da quello novarese: i sentieri sono in salita, non ci sono più le strade piane da percorrere tra i folti e sterminati filari di pioppi della pianura che si perdono verso orizzonti lontanissimi; alte e rocciose quinte montane restringono lo spazio del cielo e mettono in evidenza una luce nuova che leviga le pietre, gli alberi e ogni altra cosa.

Sin da allora la sua attività è equamente ripartita tra musica – classica e jazz – e pittura. Avvia giovanissimo lo studio del violino presso l’Istituto Brera di Novara e verso il 1950 inizia a frequentare la scuola d’arte del maestro Nino di Salvatore, esponente tra i più validi e creativi del Movimento Arte Concreta. Grazie a Di Salvatore fanno colpo su Crivelli nuovi incantamenti, da Franz Kline a Nicolas De Stael, fino a Jackson Pollock. Dopo tali folgorazioni, lasciati gli anni legati all’Arte Concreta, l’esperienza astratta si svilupperà nell’esplorazione coloristica orientata all'emotività spontanea dell’Informale, in particolare ispirata allo sperimentalismo nordamericano dell’Action Painting.

Agli anni Cinquanta risale anche l’incontro con la musica jazz, grazie, tra gli altri, allo straordinario linguaggio musicale di John Coltrane. Nel 1966 un grave incidente segnerà la vicenda dell’uomo e quindi dell’artista Crivelli, cui seguirà la scelta di abbandonare la pittura di gesto e di rivedere nel profondo le proprie concezioni. Il pittore si calerà con totale coinvolgimento nella contemporaneità e nella “civiltà dell’immagine”, toccando la Pop Art, il Nouveau Realisme e l’Iperrealismo per giungere sino alla pubblicità e al graphic design.

All’impegno in pittura corrisponde, sul versante musicale, il conseguimento del Diploma di flauto nel 1971 presso il Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia. Verso gli anni '70 avviene un altro cambiamento, tanto determinante quanto poco rumoroso, e Giuliano Crivelli scopre la sorgente della sua pittura sull’uscio di casa, nel cielo e nelle nuvole, negli amici alati e nelle creature tutte dell’universo naturale. Nel cerchio magico del suo mondo radicato nelle vallate dell’Ossola, lo sguardo di Crivelli ripropone incessantemente e con emozionante meraviglia le scoperte svelate in un rapporto vitale con il microcosmo ossolano sempre rinnovato tra realtà e poesia.

Nel 1973 realizza il proprio sogno e vola in America dove visita Vancouver, New York e Boston e negli Stati Uniti e in Canada tornerà anche come protagonista di alcune mostre.

ossolanews.it

In arrivo la terza edizione del Festival dell’illustrazione Di-Se di Domodossola, da sabato 6 maggio a domenica 2 luglio

vconews.it

Tre gli artisti che espongono quest’anno negli storici e maestosi spazi del Collegio Mellerio Rosmini di DomodossolaElisa MacellariPaolo Metaldi e Paola Tassetti.

Ognuno concepisce l’illustrazione in modo diverso: Metaldi si muove nel poliedrico universo del designMacellari in quello della graphic novelTassetti coglie aspetti più legati al mondo dell’arte contemporanea.


Inaugurazione Sabato 6 Maggio alle ore 18. 

in https://www.facebook.com/dise2020/

- Segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci turismoculturale@yahoo.it


Da Domodossola a Berna scavalcando due catene alpine. Il nuovo treno Italia-Svizzera tra bellezza e brivido

 Il Trenino Verde delle Alpi collega la Val d'Ossola con la capitale elvetica in due ore attraverso la linea ultracentenaria del Sempione e del Lötschberg. Tutto quello che c'è da scoprire durante il viaggio e nelle varie tappe del viaggio

C’è un nuovo treno turistico che attraversa i monti tra Italia e Svizzera. Nell'anno in cui il Paese d'oltralpe sta rilanciando il suo network di ferrovie di montagna, un unicum a livello mondiale, che pochi mesi fa si è arricchito della prima linea a scartamento variabile, e per farlo ha messo in campo il testimonial n.1 del suo turismo, Roger Federer, ecco anche il Trenino Verde delle Alpi. Parte, ogni due ore, da Domodossola e porta fino a Berna percorrendo la linea ultracentenaria del Sempione e del Lötschberg. Un biglietto giornaliero, a prezzi particolarmente convenienti per i turisti italiani, offre l’opportunità di salire e scendere dal treno liberamente nelle diverse stazioni e di utilizzare gratuitamente i battelli che solcano le acque del suggestivo lago di Thun. Il viaggio parte da Domodossola – comodamente raggiungibile in treno da tutta la penisola -, borgo protetto da una cinta muraria che il sabato si anima con un antico e vivace mercato cittadino.

E proprio dai porticati di piazza del Mercato, facilmente raggiungibile dalla stazione, può partire la passeggiata alla scoperta degli eleganti palazzi del Borgo della Cultura ( il centro storico),  tra i quali Palazzo Silva,  una delle più belle costruzioni gentilizie rinascimentali della regione subalpina, e Palazzo San Francesco, edificato lungo i muri perimetrali di una maestosa chiesa del 1200 e oggi sede dei Musei Civici. Poco dopo aver lasciato Domodossola, il Trenino Verde delle Alpi entra nel traforo ferroviario del Sempione, scavato sotto il monte Leone (3552 m), lungo oltre 19 km e inaugurato nel lontano 1906, per poi riemergere a Briga. Una breve sosta in questa graziosa cittadina dominata dalle tre torri con dorate cupole a cipolla di castello Stockalper,  fatto erigere nel Seicento dallo scaltro mercante  Kaspar Stockalper, permette di visitare il caratteristico centro storico.

E chi viaggia con bambini può raggiungere il World Nature Forum, un nuovissimo museo interattivo dedicato a questo angolo delle Alpi. Lasciata Briga il trenino risale la valle del Rodano, si inerpica per quasi 500 metri di dislivello sulla “rampa sud” regalando ai passeggeri piacevoli panorami, passa da Goppenstein, percorre per circa 15 km la galleria in quota del Lötschberg, attraversa una galleria elicoidale di 1655 metri e arditi viadotti fino a raggiungere il borgo medievale di Thun. Qui vale la pena programmare una sosta un po’ più lunga per visitare il museo ospitato nel  castello degli Zähringen, risalente al XII secolo, passeggiare per il centro storico, attraversare i ponti in legno sul fiume Aare ( il più lungo corso d’acqua della Svizzera, immissario del Reno)  e imbarcarsi sul battello che naviga il lago di Thun tra castelli, borghi romantici e una breve escursione che porta alle Grotte di San Beato, visitabili per circa un chilometro.

L’ultima tappa del nostro viaggio è Berna, la  capitale della Svizzera, Patrimonio UNESCO per il suo centro storico. Un piccolo gioiello di urbanistica medievale, fondato nel 1191, con ben sei km di portici, diverse fontane rinascimentali, la  Zytglogge (torre dell’orologio) sulla quale salire, le 294 figure del Giudizio Universale presenti sul portale principale della cattedrale tardomedievale, la casa dove per sette anni alloggiò Einstein  e il Zentrum Paul Klee, progettato nel 2005 da Renzo Piano, che ospita la più importante collezione di opere del pittore svizzero considerato uno degli artisti  più importanti del modernismo. E con un po’ di fortuna nella Fossa degli Orsi in riva al fiume Aare si possono ammirare i tre orsi bruni bernesi, mammifero dichiarato nel 1224  animale araldico ufficiale della città. Il viaggio sul Trenino Verde delle Alpi permette anche di provare l’esemplare integrazione tra ferrovia e trasporto pubblico su gomma, ferro o lacustre, che offre l’opportunità di partire dalle diverse stazioni toccate dal treno turistico per escursioni in alcune delle più belle località delle Alpi Svizzere, inclusa Interlaken lo Jungfrau-Aletsch,  proclamato primo patrimonio alpino naturalistico dell’UNESCO.

repubblica.it

- Segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci - turismoculturale@yahoo.it

in https://viagginews.blogspot.com/

Oxilia - Teatro e musica per la terra d'Ossola, IV ed. 28 agosto 2022 Insigne Chiesa Collegiata dei SS. Gervaso e Protaso Domodossola

28 agosto 2022

Insigne Chiesa Collegiata dei SS. Gervaso e Protaso Domodossola

Esecuzione integrale de

I Concerti Brandeburghesi
di J.S. Bach
Ensemble Pecelli
Andrea Pecelli: direttore

Ore 19.30: prima parte
Ore 21.30: seconda parte


Fonte: Comunicato Stampa
Segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone - Turismo Culturale

Festival Oxilia Domodossola Venerdì 19 agosto alle ore 21.15 presso l’insigne chiesa collegiata dei SS. Gervaso e Protaso di Domodossola si terrà il concerto d’organo con il M° Christian Tarabbia

Venerdì 19 agosto alle ore 21.15 presso l’insigne chiesa collegiata dei SS. Gervaso e Protaso di Domodossola si terrà il concerto d’organo con il M° Christian Tarabbia, organista della collegiata di Arona. Il concerto sancisce una collaborazione con Tarabbia e la rassegna da lui diretta “Sonata Organi”, che ogni anno porta nei territori dell’aronese concerti di fama mondiale. Per Oxilia è un segno di crescita delle collaborazioni e dell’interesse per progetto che abbiano al centro la cultura e la bellezza.

Fonte: Comunicato stampa

Festival Oxilia 2022 Martedì 16 agosto alle ore 21.15 Antrogna a Calasca spettacolo “Le Allegre Compari di Windsor”


Martedì 16 agosto alle ore 21.15 presso l’appena inaugurata piazza di Antrogna a Calasca, davanti alla stupenda Cattedrale tra i boschi, andrà in scena lo spettacolo “Le Allegre Comari di Windsor”, risultato anche in questo caso della collaborazione tra l’Ossola e il territorio bresciano. Le “Comari" sono state prodotte con una residenza artistica a Calasca, grazie alla disponibilità del paese e del parroco Don Fabrizio Cammelli, che Oxilia ringrazia per la sua apertura ai temi della cultura e delle attività artistiche per il territorio.

 Lo spettacolo era andato in scena a Varzo nel cartellone 2021 e nel 2022 abbiamo voluto restituirle alla comunità anzaschina che ne ha ospitato l'allestimento. Fare cultura e produrre spettacoli in Ossola non solo è possibile, ma è anche vantaggioso e porta un valore aggiunto alle comunità e al lavoro degli artisti.

Questo spettacolo andrà in scena il 16 agosto a Calasca. In scena saranno l’attore anzaschino Matteo Minetti, direttore artistico per la programmazione teatrale di Oxilia festival, Cecilia Andreasi, Laura Grosso, Matteo Morigi e Chiara Valli.
Fonte: Comunicato Stampa

Segnalazione web acura di Giuseppe Serrone

Domodossola Settimana di ferragosto con Oxilia Festival. 13 agosto 2022 alle ore 21.15 spettacolo “Le ho mai raccontato del Vento del Nord”


Sabato 13 agosto alle ore 21.15 presso presso l’Aula Magna del collegio Mellerio Rosmini di Domodossola, andrà in scena lo spettacolo “Le ho mai raccontato del Vento del Nord”, una coproduzione DreaMusical Teatro - Compagnia Dellozio.
 Lo spettacolo di D. GlaAauer ed E. Ziemme racconta la singolare vicenda di Leo Reilke ed Emmi Röttner, che si conoscono per caso via e-mail e vengono coinvolti in una storia d’amore virtuale ma comunque con risvolto molto concreto sulla vita di entrambi.

 Lo spettacolo è il risultato dell’unione di forze economiche e creative di due realtà, l’ossolana Compagnia Dellozio e la bresciana DreaMusical Teatro. “Questa produzione arriva ora in Ossola come abbiamo annunciato alcuni mesi fa, nel calendario di Oxilia. Due produzioni professionali (questa e Le Allegre comari di Windsor) in un anno sono uno sforzo notevole per realtà di piccole dimensioni come la nostra, e il risultato della messinscena dimostra che le competenze e la professionalità delle persone coinvolte hanno dato frutti  di un livello qualitativo eccezionale”. Con questo spettacolo Oxilia Festval vuole sottolineare che l’Ossola non è solo un luogo adatto per importare cultura, ma anche per produrre spettacoli di grande livello con le giuste forze e competenze. Una terra che può e deve esportare cultura, in dialogo con le tendenze della contemporaneità, senza chiudersi in sé stessa.

 Con Cecilia Andreasi e Matteo Morigi
 Regia di Luca Savani

Fonte: Comunicato Stampa

Segnalazione Web a cura di Giuseppe Serrone

Tra Ottocento vigezzino e arte contemporanea | Paesaggio, ritratto, natura morta | dal 2 luglio al 4 settembre a Casa De Rodis, Domodossola

 

TRA OTTOCENTO VIGEZZINO E ARTE CONTEMPORANEA

Paesaggio, ritratto, natura morta

La nuova mostra di Casa De Rodis a Domodossola

Tra Ottocento vigezzino e arte contemporanea è il nuovo percorso espositivo di Casa De Rodis, a Domodossola (VB), aperto dal 2 luglio – inaugurazione ore 18 –, al 4 settembre. Paesaggio, ritratto, natura morta sono tre dei generi più frequentati dagli artisti di ogni tempo. Punti fermi che accompagnano da secoli la storia dell’arte, al di là di movimenti e correnti. Punto di partenza, il nucleo dei Maestri vigezzini: Alfredo Belcastro, Camillo Besana, Stefano Biotti, Enrico Cavalli, Giovanni Battista Ciolina, Carlo Fornara, Lorenzo Peretti Junior, Gian Maria Rastellini, Giacomo Rossetti. Punto di arrivo e di ripartenza, il lavoro di importanti artisti contemporanei: Stefano Anchisi, Cornelia Badelita, Romina Bassu, Hubert Blanz, Enzo Cucchi, Antonio De Luca, Marlin Dedaj, Özgür Demirci, Otto Dix, Serena Gamba, Piero Gilardi, Gioberto Noro, Alessandro Gioiello, Sea Hyun Lee, Robert Mapplethorpe, Mary McIntyre, Aldo Mondino, Fabio Roncato, Marcus Schaller.

Un percorso di ricerca trasversale organizzato da Collezione Poscio e Fondazione Scuola di Belle Arti Rossetti Valentini con l’obiettivo di instaurare un dialogo a più voci tra Ottocento e contemporaneo. La mostra, a cura di Giorgio Caione, accade davanti allo spettatore e gli si dis-vela come ponte, collegamento e connessione tra opere che appartengono a epoche diverse, capaci di creare un gioco di risonanze ed echi, sia esso tematico, simbolico o emotivo. Perché tutta l’arte, come ci ricorda il curatore partendo dalla celebre frase di Maurizio Nannucci, è stata contemporanea. Il nuovo non è solo il nostro, di nuovo, ma anche quello che lo era una volta e che oggi, forse, non riconosciamo più come tale. Vallate, alpeggi e montagne dipinti en plein air si confrontano con polaroid, paesaggi scomposti e ricomposti fatti di circuiti e microchip, immagini ottenute da raccolte di scatti satellitari. E ancora, ritratti si specchiano in volti che diventano ciechi e muti, immagini in movimento ci scrutano con sguardi rivolti dritti in macchina. Nature morte immerse nella luce e nel colore fanno da contraltare a memento mori destrutturalizzati e frutti intagliati nel poliuretano espanso.

Il percorso si inserisce all’interno di Val Vigezzo. La Valle dei Pittori, il bando “In Luce” sostenuto da Fondazione Compagnia di San Paolo. Una progettualità pluriennale legata alla valorizzazione del territorio ossolano e delle sue eccellenze artistiche, con al centro la pittura vigezzina e la valle dei pittori. La strategia di medio-lungo periodo è instaurare un dialogo con la produzione contemporanea di opere d’arte e la ricerca culturale più attuale tramite residenze artistiche, organizzazioni di mostre, istituzione di borse di studio, ricerche d’archivio e progetti di rete in cui al momento sono coinvolti Fondazione Scuola di Belle Arti Rossetti Valentini, Comune di Santa Maria Maggiore, Associazione Musei d’Ossola, Fondazione Ciolina, Collezione Poscio, Associazione Asilo Bianco APS.

Un’ulteriore tappa sarà la Mountain Academy, corso gratuito per creare un taccuino d’artista. La quarta edizione, 22-23-24 luglio Santa Maria Maggiore, Valle Vigezzo, sarà condotta da Giulia Gentilcore e Irene Lupia (Tana dei Lupi Gentili). Tra i relatori esterni: Marcella Pralormo (storica dell’arte, Direttrice della Pinacoteca Agnelli dal 2002 al 2021), Alessandro Gioiello (artista) e Serena Gamba (artista).

Tra Ottocento vigezzino e arte contemporanea

Paesaggio, ritratto, natura morta

a cura di Giorgio Caione

dal 2 luglio al 4 settembre

Casa De Rodis - Piazza Mercato 8, Domodossola (VB)

inaugurazione sabato 2 luglio ore 18
ingresso libero

Fonte: Comunicato Stampa

DISEGNARE IL TERRITORIO FESTIVAL DELL’ILLUSTRAZIONE Seconda edizione Domodossola, 18 giugno – 3 luglio 2022

Sei illustratori in arrivo. Sei creativi che presentano, in un’edizione che si riconferma unica nel suo genere, la propria personale visione sul mondo. Ale Puro, Alena Tkach, Davide Bonazzi, Elisa Vendramin, Ilaria Urbinati, Matteo Ufo5 Capobianco sono i sei artisti che animeranno la seconda edizione del Festival dell’illustrazione Di-Se a Domodossola (VB), quest’anno dedicata al tema Passare le Alpi.

Due settimane, da sabato 18 giugno a domenica 3 luglio, per riempirsi gli occhi di colori e disegni, forme e intuizioni, e per conoscere da vicino il lavoro, non solo quello finito, ma anche i passaggi intermedi dall’idea alla realizzazione, di professionisti dell’illustrazione e della creazione di immagini. Sei artisti poliedrici e curiosi, abituati a giocare con il disegno per veicolare messaggi e parole, creatori di micro(e macro)cosmi visivi.

Disegnare il territorio – Festival dell’illustrazione propone un ricchissimo calendario di eventi, tutti gratuiti, con un obiettivo preciso: avvicinare il pubblico all’illustrazione e ai grandi illustratori del panorama nazionale. È una realtà in espansione, quella del disegno, che si rivolge non solo a bambini e ragazzi, ma anche agli adulti.

Una grande festa che coinvolge l’intera città di Domodossola con incontri, mostre, laboratori, workshop, attività didattiche, performance, street sketch, disegni dal vivo, sorprese e aperitivi con gli autori. Il programma con tutti gli appuntamenti e le informazioni complete può essere scaricato qui: https://bit.ly/3avXIXe

Le sale dell’Artoteca Di-Se presso il Collegio Rosmini ospiteranno la mostra collettiva di cinque degli artisti invitati, insieme alla personale dell’illustratrice ucraina Alena Tkach, ospite speciale di questa edizione.

La Tkach ci fa immergere nel suo universo magico e giocoso con Your Friend Forever. Le sue storie sono legate da un comune intento educativo, narrate da personaggi animali antropizzati che vivono immersi negli ambienti naturali propri dell’immaginario fiabesco. Esposta anche l’ironica serie di stickers animati “Hipster Llama”.

Ale Puro presenta Siamo come montagne, percorso che si ispira al titolo di una sua opera in cui i volti di due bambini fuoriescono dalle cime di due montagne indissolubilmente unite tra loro. Una serie di opere pittoriche e disegni che creano un mondo poetico e sognante, passando attraverso lo sguardo dei più piccoli. Uno stile piatto fatto di linee semplici e campiture ampie, capace di catturare attimi quotidiani tra il pop e il surreale.

Davide Bonazzi sceglie come filo conduttore per In viaggio – On the Road il tema dell’esplorazione e della scoperta. Il viaggio porta con sé aspettative e ostacoli, sogni da realizzare e difficoltà da lasciarsi alle spalle, o, semplicemente, voglia di rilassarsi e guardare altrove. Le opere sono una selezione di lavori realizzati per finalità e contesti eterogenei, da copertine di libri a campagne pubblicitarie, da illustrazioni editoriali a progetti personali.

Ancora, Elisa Vendramin ci porta Altrove con le sue opere realizzate attraverso il collage digitale. Racchiude intuizioni e memorie in immagini dal sapore astratto e personale, gioca con il delicato equilibrio che si instaura tra la complessità della composizione e lo spazio vuoto del foglio. La raccolta di collage e serigrafie esplora diversi luoghi, alcuni reali e vissuti, altri solo immaginati, ma sempre raccontati da un punto di vista personale e unico.

Ilaria Urbinati riflette su quanto, nell’immaginario comune, la Montagna sia il regno incontrastato del Montanaro, figura eroica che scala montagne, esplora vette sconosciute e affronta impavida mille avventure. E la Montanara? Che cosa fa? Queste domande provocatorie insieme ad alcune idee stereotipate sono il punto di partenza per i disegni di Wild Girls. Sono le donne, le ragazze e le bambine ad affrontare il mondo naturale: lo esplorano e sperimentano, con tutte le possibilità aperte davanti a sé.

Matteo Ufo5 Capobianco presenta con Fabula le tavole originali disegnate per “Fabula Deck for Kids”, mazzo di 34 carte che stimola l’immaginazione dei ragazzi attraverso l’invenzione di un numero infinito di storie. Ogni carta è disegnata a mano a china e poi digitalizzata per la colorazione. Gli stimoli visivi ed espressivi sono il risultato dello studio di diversi autori, tra cui Gianni Rodari, che hanno sviluppato processi per ispirare la creatività dei ragazzi.

Alcune opere in mostra andranno a confluire nella sempre più corposa raccolta dell’Artoteca Di-Se e saranno disponibili per il prestito domestico | artotecadise.it

Pre-apertura venerdì 17 giugno alle ore 21 con un appuntamento speciale: il live painting di Antonello Ruggieri presso il Teatro del Collegio Rosmini. Artista, archeologo e docente, dialoga e interagisce con lo spettacolo teatrale della compagnia parigina Brave Monkey. Ruggieri ne ha disegnato scenografie, maschere e costumi, seguendo la sua personale ricerca che lo porta a prediligere la contaminazione tra discipline estetiche. Una performance estremamente corporea, con incursioni nella danza contemporanea, un’opera visiva di grande impatto e accessibile a tutti. Con sorpresa finale.

Tanti i laboratori con artista aperti al pubblico che raccolgono la sfida di mettere in gioco i partecipanti, dall’idea all’esecuzione. Ale Puro propone A metà: si disegna solo una parte di figura, la rimanente sarà completata da quella colorata da un altro partecipante in un gioco di accostamenti casuali per ottenere i risultati più curiosi e diversi. Gli sticker. Come crearli e dare loro vita con Alena Tkach: realizzare la propria esclusiva e personale collezione di adesivi per comunicare stati d’animo ed emozioni. Davide Bonazzi ci invita a Disegnare le parole. Workshop di illustrazione sulle poesie di Anna Baker. Come il poeta sceglie accuratamente le parole per il suo componimento, così l’illustratore è chiamato allo stesso sforzo di sintesi per comunicare un messaggio nello spazio limitato di una tavola. In Montagna Collage, Elisa Vendramin guida alla costruzione di composizioni montuose sorprendenti partendo da materiale cartaceo di riciclo come vecchie mappe, fotografie, ritagli di giornale, carte regalo. Ilaria Urbinati si apre al mondo del Carnet de voyage, una modalità informale e diaristica di appuntare in modo creativo il paesaggio osservato, i viaggi, la vita quotidiana. Matteo Ufo5 Capobianco costruisce nel suo Laboratorio fantastico per giovani raccontastorie una narrazione e una illustrazione che la rispecchia, attraverso l’aiuto delle sue carte da gioco.

Tutti i laboratori sono gratuiti, è gradita la prenotazione all’indirizzo email museiossola@libero.it o al numero 3478510850.

La Libreria Grossi organizza, sempre al Collegio Rosmini, una mostra mercato dell’editoria legata all’illustrazione.

Paolo Lampugnani, Presidente di Associazione Musei Ossola, commenta: “La seconda edizione del Festival si pone come momento centrale in un anno ricco di eventi. L’abbiamo iniziato con la mostra dedicata ad Attilio Cassinelli, particolarmente gradita al pubblico dei più piccoli, siamo andati avanti con i lavori di Marco Goran Romano e il suo calendario Epson. L’anno si concluderà con la grande personale di Elisa Seitzinger”.

Il Festival si inserisce nel grande progetto Interreg Italia-Svizzera “Di-Se – DiSegnare il territorio”, tre anni all’insegna del disegno e dell’arte che vede coinvolti Associazione Musei d’Ossola, Museumzentrum La Caverna di Naters, Associazione Asilo Bianco, con il sostegno di Fondazione CRT. A cura di Chiara Canali e Camilla Mineo, è organizzato in collaborazione con Associazione Culturale Art Company. Si ringrazia il partner tecnico Opificio Arte Stampata.

Anche quest’anno, dal 30 luglio al 28 agosto, il festival si sposta sul territorio a Macugnaga e in Formazza con la mostra itinerante a cielo aperto Passare le Alpi. Gli artisti coinvolti hanno lavorato sul tema del muoversi in montagna, con particolare attenzione a vie di comunicazione, passi, mezzi di trasporto, viaggiatori tra Italia (Val d’Ossola) e Svizzera (Canton Vallese). La mostra arriverà sul lago d’Orta a settembre, e successivamente, in Canton Vallese, in Svizzera.

Infine, tra agosto e settembre, passeggiate in montagna con artista, accompagnati da guide escursionistiche tra i passi e le valli dell’Ossola e del Canton Vallese.

Programma completo della seconda edizione di DISEGNARE IL TERRITORIO – FESTIVAL DELL’ILLUSTRAZIONE:

https://bit.ly/3avXIXe

MOSTRE

Artoteca Di-Se “Il Refettorio”

Collegio Mellerio Rosmini, via Rosmini 24, Domodossola (VB)

Ingresso libero

amossola.it

18 giugno-3 luglio

Inaugurazione | sabato 18 giugno ore 11

Aperture | martedì-venerdì 16-19 | sabato-domenica 10-12 e 15-19

Sabato 25 giugno | apertura straordinaria serale in compagnia degli artisti 21-23

Sabato 2 luglio | apertura straordinaria serale con visita guidata 21-23

Per informazioni e per seguire tutte le attività, gli eventi e le iniziative di Di-Se:

amossola.it | asilobianco.it | artcompanyitalia.com

IG Associazione Musei d’Ossola | Asilo Bianco | Artcompanyita

FB Di-Se | Associazione Musei d’Ossola | Asilo Bianco | ArtCompanyItalia


BIO DEGLI ARTISTI OSPITI

ALE PURO

Ale Puro vive e lavora a Vigevano. La sua carriera artistica inizia da adolescente quando si approccia al mondo del writing e della street art. Dopo gli studi all’Accademia di Brera vive in Messico e India, luoghi che sono stati fondamentali per la sua crescita lavorativa. Ritornato in Italia, la sua arte sarà caratterizzata costantemente da personaggi, quasi sempre dalle fattezze fanciullesche, che lo renderanno famoso al pubblico nazionale e internazionale. Nel 2017 viene invitato al Museo a cielo aperto di Camo, dove realizza un’opera permanente; nello stesso anno dipinge un murales di 14 metri di altezza nella città di Vigevano. Nel 2018 un suo murales, In quel fiore ci nascondevo il mondo, entra a far parte del progetto MAUA Museo di Arte Urbana Aumentata di Milano. 

Ha collaborato con Poste Italiane per il progetto P.A.I.N.T., realizzando il calendario del 2018 e con Ferrovie dello Stato per la riqualificazione degli spazi urbani.  Nel 2019 intraprende un’importante collaborazione per il progetto ‘Frontiere Urbane’ di CreAttivi con il comune di Novara. Ha preso inoltre parte, come illustratore, a tre progetti editoriali, il primo nel 2016, intitolato “Il giardino in tasca”, il secondo nel 2019, scritto e illustrato da lui, intitolato “Mani illustrate” e il terzo ‘‘Grande Come’’ nel 2020 edito da Lavieri Edizioni.

ALENA TKACH

Alena Tkach è un’illustratrice e designer freelance ucraina. Dopo gli studi in Arti Grafiche presso la State Academy of Design and Art di Kharkiv, realizza illustrazioni per libri d’infanzia, giochi da tavolo, giocattoli, app educative e videogiochi ispirandosi al mondo della natura e degli animali. Il suo primo libro illustrato è edito nel 2014, stesso anno nel quale Alena ha ricevuto il premio Cut Out The Darkness, riconoscimento di Panasonic per Behance Japan Tokyo Community. Ha lavorato, tra gli altri, per Facebook, McDonald’s, Janod, Marcobic, Penguin Random House, Fleurus, Yoyo Books, American Greetings, International Academic Alliance.

DAVIDE BONAZZI

Davide Bonazzi nasce nel 1984 a Bologna, città dove vive e lavora. Dopo la maturità classica e una laurea in Lettere moderne all’Università di Bologna si diploma in illustrazione allo IED di Milano e successivamente presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Dal 2010 realizza illustrazioni per progetti editoriali, campagne pubblicitarie e istituzionali in tutto il mondo. Fra i suoi clienti figurano The New York Times, The Wall Street Journal, Nike, Gatorade, Roche, Ogilvy, UNESCO, Emergency, Einaudi e molti altri.

Il suo lavoro ha ricevuto riconoscimenti dalla Society of Illustrators di New York, Communication Arts ("Best in Show" award 2022), American Illustration, 3x3 ProShow, Bologna Children’s Book Fair.

ELISA VENDRAMIN

Elisa Vendramin, originaria di Sacile (PN) e residente a Trieste, è un’illustratrice e grafica che collabora con istituzioni e agenzie internazionali. Dopo aver conseguito un Master in Communication Design presso il Central Saint Martins College of Art and Design di Londra, si trasferisce a Reykjavik dove viene selezionata per alcune residenze d’artista, tra cui SÍM International Residency e NES Artist Residency. Tra le ultime mostre a cui ha partecipato: ‘Beyond Form - Solo exhibition’ (Atelier Olschinsky Art Store, Vienna, 2015), ‘Les Rencontres d’Arles’ (Divonne Studio, Arles, 2017), ‘Blu Oltremare - Solo Exhibition’ (Saadabad Gallery, Tehran & Spazio Nour, Milano, 2018).

ILARIA URBINATI

Ilaria Urbinati è un’illustratrice italiana. È nata a Torino dove ha studiato Illustrazione allo IED. Attualmente vive a Bologna. Lavora come freelance da dieci anni, durante i quali ha pubblicato più di quaranta libri, sia in Italia che all’estero, realizzando volumi dedicati sia ai bambini e ai ragazzi sia a un pubblico più adulto, con incursioni nel mondo della graphic novel, dei quotidiani e della pubblicità. Ha lavorato tra gli altri con Disney, McDonald’s, Unilever, Armando Testa, Science Magazine, Barilla, Bao Publishing, Littlebee Books, Dargaud, Gallimard jeunesse, Mondadori, DeAgostini, Fabbri Editore, Il Corriere della Sera, PIEMME, Giunti, Loecher, Pearson, Erickson, Giralangolo, Librì, Il Castoro. Come docente ha collaborato con la Scuola Holden e IAAD dove ha curato personalmente il corso di Progettazione Grafica dell’Immagine dal 2018 al 2021. Da quattro anni illustra ogni Domenica la rubrica delle lettere dei lettori “L’Amore Moderno” per il quotidiano La Stampa. Ha sempre amato “le figure dei libri” e non ha mai viaggiato senza una scatola di acquarelli nello zaino. Ora lavora in digitale, ma le sue illustrazioni rispecchiano ancora le sue antiche passioni, mischiando gesti e sfumature delle tecniche tradizionali, e pennelli e pigmenti sono sempre nello zaino.

MATTEO UFO5 CAPOBIANCO

Matteo Capobianco (aka Ufocinque) nasce a Novara nel 1981. Originariamente attivo nella scena dei graffiti e della Street Art italiana, in seguito sperimenta una definizione più completa di arte parallelamente agli studi di Design al Politecnico di Milano. Dopo aver lavorato come set designer per vari teatri italiani, inizia a creare installazioni artistiche, mixando il metodo del design alla scenografia classica, usando la carta ritagliata a mano come materiale peculiare. Prosegue così la sua ricerca artistica alternando la pratica del disegno al muralismo, le sculture in ceramica alle installazioni in carta o altri materiali.

Recentemente ha interamente creato le scenografie dell’opera teatrale “C’era due volte Gianni Rodari”, serata celebrativa in onore del famoso scrittore omegnese dove ha lavorato a fianco di Neri Marcorè e del violinista Rodrigo D’Erasmo. Inoltre ha disegnato le carte di “Fabula for Kids”, un gioco progettato per stimolare la creatività dei più piccoli attraverso lo storytelling.

Fonte: Comunicato Stampa

Segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone



Domodossola: 700 anni delle mura, storica pergamena in mostra esposta all'interno della Chiesa Collegiata.

(ANSA) - DOMODOSSOLA, 29 SET - Per i 700 anni della costruzione delle mura a difesa di Domodossola è stata presentata la pergamena, lunga 24 metri, che documenta perché furono erette e che sarà esposta al pubblico.
    La pergamena, conservata nell'Archivio Storico Diocesano di Novara, e per la prima volta esposta a Domodossola, sarà in mostra alla Cappella della Madonna del Rosario, all'interno della Chiesa Collegiata.

Raccoglie i principali documenti che hanno riguardato nei secoli la Contea dell'Ossola Superiore, concessa nel 1014 dall'imperatore al Vescovo di Novara.
    La Fondazione Paola Angela Ruminelli e l'Associazione Culturale Mario Ruminelli hanno promosso per l'occasione una serie di iniziative, a partire dal 9 ottobre.



Sacro Monte Calvario di Domodossola. Un luogo per giorni da ricordare


La Casa del Sacro Monte Calvario è un luogo ideale per organizzare ritiri, esercizi spirituali, incontri di gruppo, vacanze e fine settimana di condivisione, corsi biblici, meditazioni, discernimento, presentazioni, convegni, concerti musicali, incontri e vacanze studio.
Durante la permanenza al Sacro Monte Calvario è possibile sperimentare la pace e silenzio di un luogo completamente immerso nella natura e tranquillità, circondato da un ampio giardino realizzato sui resti di un antico castello medievale.
La casa dispone di quattro aree notte distinte e gestibili in modo indipendente. Sono presenti camere singole e doppie, tutte dotate di bagno interno con acqua calda, doccia, sanitari.
Il Sacro Monte Calvario di Domodossola vi aspetta per un soggiorno di qualche giorno, di una giornata o per una visita di qualche ora.




Centro di Spiritualità Rosminiana

Borgata Sacro Monte Calvario
28845 Domodossola (VB)




Convegno al Sacro Monte Calvario di Domodossola su importanza del valico internazionale del Sempione

L'incontro, organizzato dalla Camera di Commercio, sarà moderato dal direttore di Sky Tg24 Giuseppe De Bellis

Si svolgerà il 13 settembre a Domodossola il convegno organizzato dalla Camera di Commercio Monte Rosa Laghi e dalla Provincia del Vco sull'importanza del valico internazionale del Sempione.

Alle 15, al Centro di Spiritualità Rosminiana al Sacro Monte Calvario di Domodossola, interverranno tra gli altri anche i presidenti di Piemonte e Liguria Alberto Cirio e Giovanni Toti. A moderare l'incontro sarà Giuseppe De Bellis, direttore di Sky Tg24.   


(segnalazione Web a cura di Giuseppe Serrone - Turismo Culturale)

Domodossola. Cappella Musicale del Sacro Monte Calvario: “Concerti d’autunno 2020” propone il tradizionale Concerto per il S. Natale (aggiornamento data)



COMUNICATO STAMPA


A causa degli eventi meteorologici in corso il Concerto per il S. Natale non si terrà questa sera, 28 dicembre, ma viene spostato a sabato prossimo, 2 gennaio, alle 20.15, sempre in streaming, con un piccolo cambiamento di programma.

Ecco il nuovo comunicato

Con la Parrocchia dei SS. Gervaso e Protaso di Domodossola, la Cappella Musicale del Sacro Monte Calvario, a chiusura della “Stagione artistica 2020” e della rassegna dei “Concerti d’autunno 2020” propone il tradizionale Concerto per il S. Natale che si terrà in diretta streaming sul canale facebook della Cappella Musicale, all’indirizzo @cappellasmc, sabato 2 gennaio, con inizio sempre alle ore 20.15, e che vedrà impegnati il soprano Federica Napoletani e il basso Lorenzo Battagion, l’organista Roberto Olzer, accompagnati dall’Orchestra da camera della Cappella Musicale del Sacro Monte Calvario, sotto la direzione di Anselmo Quartagno.


Dopo il magnifico concerto estivo tenuto sullo storico organo Bernasconi (1889) da Thomas Ewitt-Jones e il concerto di ottobre “Omaggio a Isabella Leonarda” tenuto dalla Cappella Musicale del Duomo di Novara, diretta da Paolo Monticelli, e dalla Schola Gregoriana del Sacro Monte Calvario, diretta da Pietro Mencarelli,

l’attività della Cappella Musicale del Sacro Monte Calvario si è nuovamente fermata a causa dell’emergenza sanitaria,

Il concerto, che si terrà nella Collegiata di Domodossola, a porte chiuse e senza presenza di pubblico, vuole farsi voce delle diverse attività musicali della Cappella Musicale, partendo da un luogo altamente simbolico per Domodossola e l’Ossola intera, per dare un forte segnale di speranza e di continuità dopo questi mesi difficili.

Il programma prevede l’esecuzione dell’Antifona per soprano solo, archi e basso continuo “Salve Regina” IDS 579 di D. Scarlatti (1685-1757), del Concerto per organo obbligato e orchestra 'The Cuckoo and the Nightingale” HWV 295a, nr. 13, di G. F. Hændel (1685-1759) e della Cantata per il secondo giorno di Natale per soli, coro e orchestra “Selig ist der Mann” BWV 57 di Johann Sebastian Bach (1685-1750).

La Bottega Organara Dell’Orto e Lanzini di Dormelletto (NO) metterà a disposizione del concerto il suo pregevole organo positivo a cassapanca a tre registri.

Il concerto è reso possibile grazie alla disponibilità dell’Arciprete della Collegiata Don Vincenzo Barone e alla sensibilità dell’Istituto della Carità – PP. Rosminiani, della Parrocchia di Calice, della Riserva Naturale Speciale del Sacro Monte Calvario, con il prezioso contributo della Fondazione Comunitaria del VCO, della Fondazione CRT, nell’ambito del bando “Not&sipari 2020” e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, con il patrocinio della Città di Domodossola.

Il sentiero Stockalper tra Briga e Domodossola

 



OSSOLA- 14-11-2020-- Il sentiero Stockalper nel 2020:

tanti camminatori quanti 34 “Frecce Rosse” occupate fino all’ultimo posto! Malgrado le restrizioni che ci ha portato il Corona-Virus, il sentiero “ViaStockalper” ha attirato, tra giugno ed ottobre del 2020, 15'540 “Wanderer”, cioè camminatori, singoli, in gruppo o con la famiglia: sono arrivate a Gondo (confine e -purtroppo- fine sentiero) esattamente tante persone, quante ne contengono 34 lunghe “Frecce Rosse”..

Era il gran signore di Briga, Jodokus Stockalper, che 400 anni fa aveva creato questo sentiero per trasportare a dorso di mulo le sue merci da e verso l’Italia. Sicuramente non pensava che la sua “via” sarebbe diventata, ai tempi nostri, un’ambita meta del tempo libero. Per il percorso da Briga fino a Gondo-confine, i responsabili del successo sono Josef Escher e Silvio Burgener: il primo veglia a che il sentiero di montagna sia sempre in buon ordine ed il secondo si cura della promozione della “Via Stockalper” sui mercati più interessanti. Burgener ha creato “pacchetti” che comprendono pernottamento e trasporto bagaglio da un albergo all’altro, ed ovviamente una documentazione del percorso.

Chi non volesse camminare per un tratto, ha la possibilità di prendere un Autopostale, che lo porta fino alla fermata della sua tappa. Guardiamo ora alla ricaduta economica – cosa importantissima, specialmente in tempi di “Corona”- che questi 15'540 camminatori hanno avuto sul territorio, per spese di viaggio, ristorazione e pernottamento: quest’estate sono stati spesi ca. 2 mio di CHF ! Vi sembra poco? Grazie alla proposta di Brig-Simplon Turismo, è stato realizzato, dal mese di Luglio, un nuovo “pacchetto” che prevede il proseguimento del cammino fino in Italia: via Passo Monscera, con pernottamento a Bognanco e a Domodossola (tappa finale).

Questa nuova proposta ha già portato agl’ imprenditori privati dell’Ossola 1090 euro per trasporto bagaglio ed agli alberghi 2500 euro, per pernottamenti: un buon inizio no? Cosa succederà nel 2021? Si spera che, grazie al progetto Interreg V “Trenino verde delle Alpi”, sia completato il percorso da Gondo verso per Domodossola: una bellissima iniziativa che potrà portare a tanti nuovi scopritori della Via Stockalper, con gran soddisfazione di tutti. 

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