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Restauri al Sacro monte Calvario di Domodossola per allestire un museo coi reperti archeologici

Restauro di alcune cappelle della Via Crucis e realizzazione di un museo archeologico. Sono questi i lavori in programma nei prossimi mesi al Sacro monte Calvario di Domodossola. Il primo tassello è la messa in sicurezza del tetto di un edificio vicino la cappella XV, quella detta «del Paradiso». Con un impegno di spesa di circa 70 mila euro nei prossimi mesi inizieranno gli interventi per la sistemazione del museo archeologico, un edificio di un unico piano dalla superficie di circa 150 metri quadri che sarà destinato a raccogliere i reperti archeologici dell’ente parco.  
La cappella XV detta «del Paradiso» (foto Studio Rds)
La ristrutturazione «si è resa necessaria per salvaguardare lo stabile a causa di infiltrazioni d’acqua che ne stanno compromettendo la stabilità e la sicurezza» spiega Roberto Ottone, responsabile dell’area tecnica dell’ente. Un piccolo passo per conservare uno dei tanti edifici che compongono la riserva naturale dell’Unesco.  

La cappella neoclassica
Molto più significativo è invece il progetto di restauro conservativo della quinta cappella, una di quelle che si incontrano lungo la mulattiera che sale al Calvario. È stato chiesto un contributo di circa 400 mila euro alla Fondazione Comunitaria del Vco partecipando al bando degli emblematici minori le cui risorse sono messe a disposizione dalla Fondazione Cariplo. Nel caso il progetto venisse finanziato vi parteciperanno anche il Comune di Domodossola con 10 mila euro, i Rosminiani con 5 mila e il Consorzio per il restauro e la valorizzazione del Sacro monte con 2 mila. Si è in attesa della risposta della Fondazione, ma questa sarebbe l’occasione per il recupero di un’importante testimonianza neoclassica che fu opera dell’architetto Gian Luca della Somaglia e con decorazioni di Luigi Hartman, pittore dell’Ottocento e docente all’Istituto di belle arti di Vercelli.  
Collegamenti con la città
Il restauro segnerebbe il primo passo dell’intesa tra Comune ed ente parco per il recupero della parte bassa della Via Crucis, che va dalla cappella I alla VI, nell’ambito di un più corposo progetto di riqualificazione del percorso di collegamento tra il Borgo della cultura e il Calvario.  
«Vogliamo privilegiare un patrimonio che finora è stato sfruttato poco - spiega l’assessore al Turismo Angelo Tandurella -. L’obiettivo è di usare la direttrice d’accesso al Sacro monte attraverso via Rosmini e via Mattarella».  
lastampa.it