Le mostre di Pasqua, da Leonardo al tatuaggio. A Roma Raffaello, Tiziano e Rubens, a Milano Pascali
In un’esposizione unica e irripetibile, al Museo Poldi Pezzoli di Milano, con il sostegno di Fondazione Bracco quale Main Partner, verrà presentato – per la prima volta nella storia, dopo 555 anni dalla sua realizzazione – un capolavoro di Piero della Francesca (1412–1492): il Polittico agostiniano
In passato alcuni musei avevano già provato a riunire il polittico: lo stesso Museo Poldi Pezzoli nel 1996, la Frick Collection nel 2013 e il Museo dell’Hermitage nel 2018. Ma, non ottenendo tutti i prestiti, ne hanno proposto solo una ricostruzione “virtuale”. Dal 20 marzo 2024, grazie alla collaborazione con i grandi musei proprietari dei pannelli superstiti, la Frick Collection di New Yor (San Giovanni Evangelista, la Crocifissione, Santa Monica e San Leonardo), il Museu Nacional de Arte Antiga di Lisbona (Sant’Agostino), la National Gallery di Londra (San Michele Arcangelo) e la National Gallery of Art di Washington (Sant’Apollonia) sarà possibile ammirare riuniti tutti i frammenti del famoso polittico.
Visti da vicino i dipinti riveleranno la minuziosa attenzione del maestro per i tessuti e i gioielli lussuosi come il broccato d’oro del Sant’Agostino e l’armatura del San Michele Arcangelo e, per contro, la semplicità del saio del San Nicola da Tolentino, austero e ruvido. Mostreranno inoltre i giochi di luce che Piero della Francesca ha sapientemente utilizzato per ognuno dei pannelli, rivelando una grande attenzione per i dettagli degli ornamenti che oggi dialogano perfettamente con le arti decorative presenti nella collezione del museo milanese.
Info utili
DOVE
Museo Poldi Pezzoli. Via Manzoni 12, Milano
QUANDO
20 marzo — 24 giugno 2024
INGRESSO
Intero — € 14,00
Ridotto Over 65 — € 10,00
ORARI
Mercoledì — Lunedì: 10:00 — 19:30
(ultimo ingresso 18:30)
CONTATTI
https://museopoldipezzoli.it/
Polittico di Piero della Francesca ricomposto dopo 555 anni. In mostra al Poldi Pezzoli di Milano fino al 20 giugno
Una mostra evento, ma anche un'occasione di studio che ha portato a delle nuove scoperte: da domani al 24 giugno il museo Poldi Pezzoli di Milano espone tutte e otto le tavole ad oggi conservate del polittico agostiniano realizzato da Piero della Francesca fra il 1454 e il 1469 per l'altare maggiore della chiesa degli agostiniani a Borgo San Sepolco, nell'Aretino, smembrato a fine Cinquecento e da allora mai più riunito, nonostante i tentativi fatti da musei illustri come l'Ermitage.
"La riunione del secolo" l'ha definita la direttrice del museo Alessandra Quarto, che ha "colto l'attimo", ovvero la chiusura temporanea della Frick Collection di New York che ha messo così a disposizione le sue quattro opere (San Giovanni evangelista, la Crocifissione, Santa Monica e San Leonardo) e che è riuscita a convincere il Museo de Arte Antiga di Lisbona a prestare il suo preziosissimo Sant'Agostino, la National Gallery di Londra a dare San Michele Arcangelo e la National Gallery of Art di Washington a cedere Sant'Apollonia per unirle alla tavola di San Nicola da Tolentino che il Poldi ha nella sua collezione, unendole in un allestimento firmato da Italo Rota e CRA Carlo Ratti associati con l'illuminazione di Artemide.
"Mi piace pensare che ci sia un museo tanto milanese come il Poldi Pezzoli in grado di convincere istituzioni di tutto il mondo che si può fare una mostra qui" ha osservato l'assessore comunale alla Cultura Tommaso Sacchi, intervenuto con la sua collega della regione Francesca Caruso. Ma a testimoniare l'importanza di questa operazione, portata avanti da un museo privato, è stata la presenza del direttore generale musei Massimo Osanna.
L'operazione è stata impegnativa, ma "era un dovere per Intesa Sanpaolo - ha spiegato Michele Coppola Executive Director Arte Cultura e Beni Storici del gruppo e direttore delle Gallerie d'Italia - raddoppiare lo sforzo che fa per sostenere il Poldi Pezzoli". Main partner della mostra 'Piero dellla Francesca. Il polittico agostiniano riunito' è la Fondazione Bracco che ha anche promosso e finanziato la ricerca con la diagnostica per immagini sul San Nicola, realizzata da un team di ricercatori della Statale di Milano dello spinoff Iuss Pavia DeepTrace Technologies con la collaborazione del Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale, che ha permesso di scoprire alcuni segreti dell'opera (realizzata su una tavola di pioppo, poi assottigliata) e delle tecniche di Piero della Francesca "pittore di luce", capace di utilizzare l'olio come i fiamminghi.
E gli esami delle altre tavole hanno permesso di fare alcune scoperte e una più che fondata ipotesi. Ovvero, ha spiegato Machtelt Brüggen Israëls, del Rijksmuseum, che insieme a Nathaniel Silver ha curato la mostra, che la tavola centrale (mancante come la maggior parte della predella) ritraesse l'incoronazione della Vergine da parte di Cristo. All'angolo in basso della tavola che ritrae l'arcangelo Michele, infatti, si vede ad occhio nudo un gradino in porfido con sopra un drappo di prezioso velluto, ma con lo stereomicroscopio è stato possibile vedere anche il piede della Madonna inginocchiata. Inoltre è stato possibile dimostrare che nella parte superiore della stessa tavola, e anche di quella di San Giovanni, c'erano le ali di due angeli, poi cancellate dopo lo smembramento. Altra scoperta è che la carpenteria lignea, cioè la base del polittico, è stata un riciclo: Piero della Francesca ha infatti dovuto utilizzare la struttura preparatoria di un polittico trecentesco mai terminato, e su questa struttura ha steso (come visibile dagli esami) un ulteriore strato di biacca preparatoria. A spiegare tutte le scoperte è un video con cui si conclude la mostra, che è arricchita da una serie di attività collaterali (fra cui materiali per ipovedenti e sordi a percorso per i ragazzi in museo e al carcere minorile Beccaria) e anche da un'orario di apertura allungato alle 19:30 per permettere al numero maggiore di visitatori possibile di ammirare il capolavoro riunito per la prima volta da quando fu realizzato 555 anni fa.
ansa
(Post a cura di Giuseppe Serrone - turismoculturale@yahoo.it)
A Milano arte ed emozioni a The Prism Core Center. Viaggio meditativo e sperimentale
Apre a Milano, a piazza Napoli 22, The Prism Core Center, il nuovo spazio permanente di The Prism, un progetto artistico e di ricerca di Stefano Simontacchi, a cura di Marco Senaldi.
È un luogo di scambio e di sperimentazione, a ingresso gratuito, nato per creare connessioni con il pubblico, aperto alla città e ai visitatori, per stimolarne la consapevolezza e lo spirito di ricerca.
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Milano. Dal 4 marzo al 14 aprile la mostra "Divine creature" offre ai visitatori l'opportunità di farsi guidare nel percorso da persone con disabilità
Il mondo della cultura e dell'arte si mette al servizio dell'inclusione e della promozione delle persone con disabilità. Il Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano si fa portavoce di un messaggio forte nei confronti delle persone più fragili: dal 5 marzo al 14 aprile 2024, è infatti in programma "Divine Creature", una mostra che affronta il tema della disabilità, proponendo scatti fotografici che riproducono famosi capolavori della storia dell’arte, con protagoniste persone con disabilità.
Il progetto, realizzato con la Consulta diocesana Comunità cristiana e disabilità, curato da Adamo Antonacci, in collaborazione con ANFFAS, sostenuto da BCC Milano, Pio Istituto dei sordi, Fondazione Oltre, partner tecnico Sony, propone dieci scatti, realizzati da Leonardo Baldini, che riprendono vere e proprie tavole viventi ispirate a straordinari capolavori della storia dell’arte sacra.
Dopo le visite agli splendidi affreschi di Villa Casati Stampa di Soncino, a Cinisello Balsamo, con alcune persone disabili come guide di eccezione, ora l'esperienza si rinnova alla mostra del Museo diocesano: per tutta la durata dell’esposizione, infatti, secondo un calendario che verrà diffuso tramite i canali del Museo, grazie alla collaborazione con Anffas Nordmilano, si terranno delle visite guidate in cui saranno proprio alcune persone con disabilità ad accompagnare i visitatori alla scoperta delle fotografie in mostra. L'iniziativa è frutto del percorso educativo e formativo “Cultura Accessibile”, un progetto inclusivo avviato dalla Cooperativa Arcipelago – Anffas Nordmilano di Cinisello Balsamo.
«Dietro questo progetto», dichiara Nadia Righi, direttrice del Museo Diocesano di Milano, «non ci sono solo tecnicismo e professionalità, ma c’è umanità, c’è poesia, c’è il desiderio di appropriarsi della bellezza e di fare un’esperienza di senso. Per questo motivo è stato chiesto ad alcuni ragazzi e ragazze con disabilità (coordinati dalla Cooperativa Arcipelago – Anffas Nordmilano di Cinisello B., insieme a Consulta diocesana Comunità cristiana e disabilità), di proseguire idealmente il progetto e di mettersi in gioco in prima persona leggendo il senso delle opere esposte dal loro personale punto di vista».
Questa mostra, «oltre ad essere ammirata per la bellezza degli scatti», afferma don Mauro Santoro, presidente Consulta diocesana Comunità cristiana e disabilità, «ci auguriamo possa essere “sentita” attraverso le emozioni che susciterà nel cuore di chi la visiterà, cogliendo tutto il valore dell’inclusione che gli attori coinvolti hanno respirato in questa affascinante esperienza e gustando la bellezza del protagonismo di alcuni ragazzi e ragazze con disabilità che accompagneranno, con passione e professionalità, i visitatori».
(Foto sopra: Leonardo Baldini, da Antonio Ciseri, "Trasporto di Cristo al sepolcro")
Famiglia Cristiana
Nell'anno in cui si celebrano i 150 anni dalla nascita ufficiale dell'Impressionismo, a Palazzo Reale la mostra "De Nittis
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