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Le meravigliose Cascate di Chia o “del Fosso Castello”

 

MERAVIGLIE DELLA TUSCIA – Vicino all’omonimo paese e dunque a soli 20 minuti  di strada dalla città di Viterbo, le Cascate di Chia sono state per molto tempo una meraviglia dimenticata dalla maggior parte di turisti e nativi, probabilmente per un’errata politica di diffusione e per la mancanza di segnalazioni sui principali canali di sponsorizzazione turistica; nell’ultimo periodo, tuttavia, grazie alla potenza divulgatrice dei social network e alla riqualificazione del territorio, sono divenute un polo turistico in grado di accogliere migliaia di visitatori ogni anno.

Chiamate anche “Cascate di Fosso Castello“, poiché formatesi in modo naturale proprio dal Torrente Castello, sono raggiungibili comodamente in auto. Dopo aver lasciato la vettura nell’apposita area del Parco vicino all’uscita SORIANO/CHIA della superstrada, è necessario il minimo sforzo a piedi per giungere senza intoppi alle cascate e al percorso annesso. Nel 2022 è stato peraltro inaugurato il Parco apposito, il “Parco delle Cascate di Chia“, gestito dal Dominio Collettivo dell’Università Agraria di Chia, che si occupa costantemente di monitorare il parco e salvaguardarlo.

Mantenuto pulito e accessibile a tutti proprio dal Dominio Collettivo, tale percorso può regalare una passeggiata davvero unica al bordo del torrente e delle affascinanti cascate. Prendendo la corretta diramazione del percorso, per di più, si può giungere anche alla nota Torre di Pasolini (o “Torre di Chia” del “Castello di Colle Casale“), risalente a metà del XIII secolo e accessibile solo in alcuni particolari periodi dell’anno, o altrimenti ad aree archeologiche etrusche, prendendo altri sentieri.

Tutta la passeggiata è accompagnata da un’atmosfera particolarissima: le alte pareti rocciose, il perpetuo scorrere dell’acqua e la luce che s’infila tra le poche zone aperte di cielo, regalano delle emozioni incredibili date dall’immersione totale in una zona naturalistica unica nel suo genere. Peraltro, in base alla stagione in cui si visita il luogo è possibile scorgere una diversa forma delle Cascate, che cambia in base alla piovosità e alla temperatura dell’aria.
A coronare il tutto, delle piccole grotte sulle pareti rocciose scavate dagli etruschi per avere degli altari in cui venerare i propri dèi.

Ma la storia del luogo non finisce qui. In alcuni punti si rinvengono anche tracce di Medioevo, periodo nel quale il Torrente Castello era sfruttato per l’attività dei mulini: di questi antichi edifici ci sono ancora le tracce visibili, tanto da concedere al visitatore l’opportunità di entrarvi all’interno senza particolari difficoltà.

Si tratta insomma di un luogo meraviglioso, ricchissimo, già riconosciuto in passato da menti del calibro di Pier Paolo Pasolini, il quale scelse addirittura le Cascate come sfondo per il battesimo di Gesù nel film “Il Vangelo Secondo Matteo”, e che decise di acquistare la Torre proprio per avere un accesso preferenziale a quel “bosco di querce rosa” in cui le Cascate di Chia la fanno da padrone.

tusciatimes.eu


La Sagra delle Castagne 2021 si conclude domenica 17 ottobre con due importanti appuntamenti

Da non perdere anche la Sagra della Castagna a Soriano nel Cimino in provincia di Viterbo , una manifestazione Storico Rievocativa che rinnova il suo appuntamento da più di 50 anni nel mese di ottobre.

La Sagra delle Castagne 2021 si conclude domenica 17 ottobre con due importanti appuntamenti. Al mattino (ore 10.30) il Cinema Florida ospita il Premio Nazionale Vojola d’oro, che Soriano assegna a personaggi originari del paese o ad esso legati particolarmente distintisi in vari settori. Quest’anno il riconoscimento è assegnato al giornalista Antonio Agnocchetti, organizzatore del Premio Nazionale Pietro Calabrese dedicato a calcio e giornalismo sportivo, all’attore Massimo Wertmüller, ormai sorianese d’adozione, ad Alvise Clarioni, ortopedico e primario negli ospedali di Colleferro e Paletrina e medico della Nazionale italiana di beach soccer. Presenta la cerimonia Valeria Biotti, giornalista e scrittrice. Nel pomeriggio gran finale con il Corteo Storico “Soriano e i suoi Rioni”, quest’anno ridotto a circa 350 figuranti rispetto agli oltre 700 abituali ma sempre in grado di infondere nel pubblico una grande suggestione.

“Nonostante le difficoltà legate alla pandemia – afferma Antonio Tempesta, presidente dell’Ente Sagra delle Castagne – abbiamo messo su un’edizione ricca di momenti culturali e rievocativi, con punte di eccellenza come il Premio Vojola d’oro. Oltre a riprendere le nostre tradizioni, proseguiamo con decisione nella promozione turistica, con importanti media e giornalisti di primo piano che seguono gli eventi. Trasmettiamo gli appuntamenti anche in streaming e raccomandiamo ai visitatori di partecipare alla Sagra nel rispetto delle norme anti Covid-19”. Per le manifestazioni in piazza, le tribune sono a capienza limitata e non sarà possibile assistere in piedi senza aver acquistato il biglietto. Si potrà inoltre mangiare nelle taverne delle contrade solo su prenotazione. Per ulteriori informazioni: www.sagradellecastagne.com


fonte: lextra.news

(segnalazione post a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci - Turismo Culturale)

A spasso con Totò e Pier Paolo Pasolini…

“Pronto Totò? Sono Pier Paolo Pasolini”.

L’intellettuale chiama il principe Antonio De Curtis e da Napoli lo porta a Tuscania, sul set di Uccellacci e uccellini.
Inizia dalla chiesa di santa Maria Maggiore la seconda passeggiata dell’anno del cinema, un viaggio alla scoperta della Tuscia come terra di set cinematografici.
Dopo l’Otello di Orson Welles Antonello Ricci racconta il film di Pier Paolo Pasolini. Ad accompagnarlo, oltre l’editore Davide Ghaleb, le storie di Michela e Pietro Benedetti, di Olindo Cicchetti e Sara Grimaldi. In sottofondo le percussioni di Roberto Pecci della Banda del racconto.
“L’assurdo Totò, l’umano Totò, il matto Totò, il dolce Totò nella storia Uccellacci e uccellini raccontata da Pier Paolo Pasolini, con l’innocente e furbetto Davoli Ninetto”. La passeggiata inizia con le parole della canzone che apre la pellicola.
Totò e il figlio Ninetto vagano per le campagne intorno Roma. Durante il loro cammino incontrano un corvo, “un intellettuale di sinistra – diciamo così – di prima della morte di Palmiro Togliatti”. L’uccello narra loro la storia dei frati Ciccillo (alias Totò) e Ninetto (interpretato dall’attore calabrese Davoli) cui san Francesco ordina d’evangelizzare falchi e passerotti.
Inizia il film nel film, ambientato a Tuscania. E le bellezze della cittadina della Tuscia fanno da sfondo a varie scene della pellicola.
E’ sulle immagini del complesso di san Pietro che il corvo incontra i due protagonisti. E’ su quelle della chiesa di santa Maria Maggiore che fra Ciccillo si inginocchia e fa voto di non muoversi finché non sarà riuscito a parlare con i falchi. E’ davanti le rovine di colle del Rivellino che Totò parla con i rapaci.
E’ sullo sfondo del centro storico di Tuscania che i popolani lo deridono chiamandolo fra Cicoria. E’ sul lastricato del complesso di san Pietro che fra Ninetto, esausto dopo tanto tempo dedicato alla preghiera, si concede qualche minuto di spensieratezza giocando a campana. Ed è nel cortile della stessa chiesa che i passerotti parlano con fra Ciccillo.
E’ di nuovo sullo sfondo del centro storico che i frati incontrano san Francesco. Gli annunciano di essere riusciti a parlare con le due classi di uccelli ma di non aver messo fine alle loro feroci rivalità.
Ma perché Pasolini ha scelto proprio Tuscania? “Per la luce – spiega Ricci -. Una luce pura e senza tempo, lievissima e fredda, mentale, povera e magra. Una luce speciale che ogni giorno, da mezzogiorno al tramonto, inonda e incendia il tufo di san Pietro e santa Maria Maggiore”.
Sabato 18 giugno la terza passeggiata, questa volta in notturna. Appuntamento a Bagnoregio, sul set della Strada di Federico Fellini.
Raffaele Strocchia - Tuscia web 

Giornata nell’ambito di 2016 – anno del cinema
Viterbo città del mare – Tuscia terra di Orson Welles, Pasolini, Fellini
Un’iniziativa Tusciaweb
, in collaborazione con università degli studi della Tuscia
 e Tuscia Film Fest
Con il patrocinio del Comune di Viterbo

Giornate Farnesiane, la Tuscia si mette in mostra 24 e 25 ottobre apertura gratuita di palazzi e dimore antiche

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di Marzia Apice
 ansa
Dal Palazzo del Drago di Bolsena al Castello Orsini di Vasanello, dal Giardino della Rocca di Capodimonte ai palazzi della famiglia Farnese a Caprarola e Gradoli, fino alle rovine della distrutta città di Castro: la Tuscia si mette in mostra e svela al pubblico le meraviglie del suo territorio con leGiornate Farnesiane, in programma il 24 e il 25 ottobre.

In questa due giorni dedicata alla storia e all'arte saranno protagoniste e visitabili gratuitamente le dimore pubbliche e private appartenute ai Farnese, celebre famiglia la cui importanza si estende in diverse regioni italiane.

La dinastia che ha dato i natali a Papa Paolo III ha infatti regnato sul Ducato di Castro nella Tuscia ma anche sui Ducati di Parma e Piacenza arricchendo ogni territorio con splendidi palazzi che sono gioielli del nostro patrimonio. Senza contare il ruolo svolto dai Farnese durante il Rinascimento attraverso le committenze artistiche e l'intensa attività di mecenatismo, con pregevoli opere d'arte di pittura e scultura che sono confluite poi nella collezione del Museo Archeologico di Napoli.

Per il pubblico un'occasione per curiosare in luoghi preziosi in cui il tempo sembra essersi fermato a centinaia di anni fa, e nei quali abitualmente l'accesso non è consentito. A costituire il programma delle Giornate Farnesiane, promosse dall'Associazione Dimore Storiche - Sezione Lazio, una serie di visite guidate che si svolgeranno dal mattino al pomeriggio e che, oltre a mostrare la bellezza degli edifici, avranno un duplice obiettivo: da un lato quello di raccontare l'affascinante storia lungo i secoli della storica dinastia, dall'altro quello di testimoniare l'impegno con cui ancora oggi i privati proprietari degli antichi palazzi preservano e custodiscono beni che dal punto di vista culturale sono importanti per l'intera comunità nazionale e internazionale.

Per l'occasione, l'Associazione ha realizzato una guida con testi a cura di Giada Lepri e fotografie di Alessandro Celani che sarà a disposizione del pubblico nei luoghi della manifestazione. Al Castello Ruspoli di Vignanello (sabato ore 18.30), a Palazzo Farnese di Ischia di Castro (domenica ore 12.30) e al Castello di Vasanello (domenica, ore 16) saranno inoltre previsti concerti di clavicembalo del Maestro Luca Purchiaroni che eseguirà musiche farnesiane da lui trascritte.

Torre Alfina - Si svolgerà dal 9 al 17 agosto Al via la Sagra delle pappardelle al cinghiale

Torre Alfina - Il Castello

Torre Alfina - Torre Alfina, uno dei borghi più belli d’Italia e frazione del Comune di Acquapendente, si appresta a vivere un’estate ricca di eventi. “Festa e poesia nel borgo più bello che ci sia” è il titolo del calendario di appuntamenti che si inaugura con la 25esima edizione della Sagra delle pappardelle al cinghiale dal 9 al 17 agosto per chiudersi con la 254esima Festa della Madonna del Santo Amore dal 5 al 7 settembre. A partire dal 9 agosto, quindi, Torre Alfina ospiterà la Sagra delle pappardelle al cinghiale, uno degli appuntamenti gastronomici più attesi di tutto il territorio; ogni sera apertura degli stand dalle 19. Inoltre, dal 10 al 16 agosto intrattenimenti serali: il 10 agosto alle 22 “Varietà al Caffè” con la Compagnia teatrale Retropalco; il 12 agosto alle 22 “Dance Show” con Daniel Danza 2000; il 14 agosto alle 22 “Sfilata della Rosa”, Torre Alfina Fashion con Gfa Abbigliamento; il 16 agosto alle 22 “Dance Entertainment” con Riccardo Piermattei. Dal 29 al 31 agosto, poi, appuntamento con “Il Borgo della Poesia”. Il 29 agosto alle 18 inaugurazione del Borgo della Poesia e della Via della Poesia presso il Largo Chiesa Madonna del Santo Amore; alle 19.00 presso il Salone Luzzi al Castello di Torre Alfina apertura della mostra “IncontrArti a Torre Alfina” con presentazione sceneggiata e la presenza dei calchi delle quattro stagioni (portali del castello) dell’ebanista Tito Corsini di Siena; alle 21.30 nella Piazzetta della Comunità si terrà la lettura del Manoscritto della Traslazione in costume d’epoca ed a seguire lo spettacolo di teatro itinerante “Il Bullo Generoso”. Il 30 agosto alle 18 appuntamento con il Brindisi della Rosa nella Piazzetta della Comunità; alle ore 18.30 cerimonia di premiazione del concorso La Rosa d’Oro “Una Rosa per Alda” con la partecipazione di Emanuela Carniti figlia di Alda Merini; alle 19.00 happy hour offerto dal bar la Piazzetta. Il 31 agosto alle ore 18.00 presso il Terrazzo Sarchioni appuntamento con “Versi e Sorbetti”, degustazione di gelato artigianale e reading di poesia e narrativa con la presentazione di libri. Infine, dal 5 al 7 settembre si terrà la 254esima Festa della Madonna del Santo Amore: il 5 settembre alle 21 performance teatrale itinerante con la compagnia Massimiliano Bruno; il 6 settembre alle 17 mercatino di San Bartolomeo, alle 21 solenne processione della Traslazione in costume d’epoca e alle 22.30 serata Salsera by Ezechiele; il 7 settembre alle 11.30 celebrazione della S.S. Messa Solenne in onore della Madonna del Santo Amore, alle 12.30 ritorno della Sacra Immagine della Madonna alla chiesa a Lei dedicata, alle ore 17.00 mercatino di San Bartolomeo ed a finire alle 17.30 gara di dolci con degustazione di dolci e vino.
tusciaweb.eu

In vetrina le bellezze della Tuscia

150 operatori e 48 buyer alla quarta edizione di 'VisiTuscia'

Viterbo, 30 set. - (Adnkronos) - In vetrina le bellezze della Tuscia.Con l'inaugurazione del ''Workshop'', prevista per domani mattina prende il via a Civita Castellana,la quarta edizione di ''VisiTuscia''. La manifestazione, e' promossa dall'Assessorato al Turismo della Provincia di Viterbo e dalla Camera di Commercio di Viterbo, con il supporto dell'Assessorato al Turismo della Regione Lazio, dell'Enit-Agenzia Nazionale per il Turismo e il Comune di Viterbo, con il patrocinio di Assotravel-Confindustria, Assoviaggi-Confesercenti e Fiavet-Confturismo e l'assistenza tecnica del Centro Sviluppo Imprese di Viterbo. Sede della manifestazione e' il Forte Sangallo di Civita Castellana il cui Sindaco Gianluca Angelelli, si e' dichiarato entusiasta per questa ''occasione che permette per la prima volta alla citta' di essere la vetrina di una cosi' importante iniziativa per la promozione turistica del territorio della Tuscia. Un modo per far conoscere da vicino ai moltissimi buyer nazionali ed internazionali il ricco patrimonio storico, artistico ed enogastronomico di cui e' in possesso''.

Al Workshop, prenderanno parte circa 150 operatori viterbesi dell'offerta, in rappresentanza di oltre 200 aziende, e 48 buyer provenienti da quasi tutte le regioni italiane e per la seconda volta, dopo la positiva esperienza dello scorso anno, anche dall'estero. I Paesi rappresentati sono la Germania, con quattro operatori, e con uno ciascuno: Austria, Francia, Svezia, Ungheria e Stati Uniti. Saranno presenti, inoltre, tre Olta : ''Borsa Viaggi'', ''Zoover'' e ''Imperatore Travel'' ed alcuni importanti Tour Operator tra i quali ''Futura Vacanze'' e ''Stop in Italy''.

Per la prima volta si registra anche la presenza dell'ORP (Opera Romana Pellegrinaggi) e un'altra novita' e' rappresentata, nel settore culturale, dell'operatore ''Teatro Viaggi''. Presente anche lo Skal Club di Roma che, attraverso un apposito desk, potra' illustrare ai presenti le finalita' del sodalizio. ''Oltre che sugli altri innumerevoli prodotti, ha sostenuto il Presidente della Provincia, Marcello Meroi, Viterbo e il suo territorio debbono puntare sulla cultura. Abbiamo notato, infatti, come i molti eventi che animano soprattutto l'estate nella nostra provincia, stimolino i flussi turistici, incidendo positivamente sull'aspetto economico''.

I Colori del lago


Il sito tematico (www.coloridellago.it) promuove un turismo ecosostenibile organizzando escursioni, naturalistiche e storico-archeologiche, di taglio decisamente inusuale ma in intelligente sintonia con l’ambiente incontaminato della Tuscia. La sua coordinatrice, Vera Risi, guida autorizzata, è una giornalista di cultura e costume che ha abbandonato Roma e tutto per andare a vivere in questi luoghi “magici”, come ama definirli: è lei a guidare chi “è affetto dalla mia stessa febbre dell’esplorazione”.

Le sue uscite hanno l'obiettivo di mettere in contatto diretto la persona con la natura, con la dimensione del tempo (passato e presente) e con gli animali per ristabilire quel feeling tra umano e ambiente che spesso in città si perde. Le escursioni (a piedi, in bicicletta o a cavallo) permettono di scoprire questi luoghi incontaminati e inesplorati attraversando quella che in passato era l’Etruria: “Anche se emergono le tracce lasciate dai Romani e gli affascinanti resti del cupo Medioevo e dello splendente Rinascimento – spiega Risi - quella che riaffiora continuamente è la preesistente cultura etrusca: emerge tra le sepolture affrescate di Tarquinia, tra le necropoli rupestri di Castel d’Asso, Norchia e Blera, tra le tombe a camera e gli altri resti misteriosi che questo nobile popolo ci ha lasciato”.

Noi suggeriamo di farsi portare ai laghi di Vico e Mezzano che, coi loro corsi d’acqua limpidi e gelidi, scavano le rocce vulcaniche creando canyon e forre dalle profondità vertiginose, nelle quali è dolcissimo smarrirsi.

ansa