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La mostra a Firenze. La forza creativa delle donne nell'Art Nouveau di Mucha

 
Alphonse Mucha, “Disegno tessile: Donna che tiene in mano una margherita”, 1900 - Justin Orwin / Firenze, Museo degli Innocenti, "Alphonse Mucha. La seduzione dell’Art Noveau"

Dici Alphonse Mucha e pensi inevitabilmente ai suoi ritratti femminili. Donne leggiadre, sospese fra reale e ideale, col capo cinto di corone floreali. La mostra al Museo degli Innocenti di Firenze, però, prende le mosse dal profilo di una donna reale, il classico incontro che segna la svolta nella carriera dell’artista in cerca del linguaggio che meglio possa tradurre in immagini il suo mondo interiore. Siamo nella Parigi fin de siècle, la donna in questione è Sarah Bernhardt che, colpita dallo stile di Mucha, gli commissiona la locandina per il suo spettacolo del 1894, Gismonda. Quasi una sfida a uscire da forme espressive più tradizionali, per cimentarsi con un genere nuovo che fino a quel punto non aveva conosciuto una dignità artistica. Il ritratto, chiaramente influenzato dall’arte bizantina nella regalità degli ori e nella composizione, restituisce perfettamente la potenza espressiva dell’attrice e il dramma del personaggio.

Il successo porterà a un accordo per altre affiche. Colpisce, fra quelle esposte nella mostra al Museo degli Innocenti di Firenze "Alphonse Mucha. La seduzione dell’Art Nouveau" (fino al 7 aprile), la celebre locandina di Medea, accompagnata dai bozzetti preparatori. Il risultato finale vive di forti contrasti cromatici, attira e inquieta. Morbidezza e sinuosità lasciano spazio a linee tese che convergono sulla mano destra e proseguono idealmente lungo la lama insanguinata, mentre il braccio sinistro è allusivamente avvolto da un bracciale a forma di serpente. Ai piedi le giovani vittime mentre il viso, in parte coperto dal velo nero, si illumina solo della follia nello sguardo incorniciato dai fiori di una cupa ghirlanda e dalle punte della corona. Un’immagine di rara potenza che testimonia l’interesse per il simbolismo e la peculiare attenzione ai condizionamenti psicologici della percezione visiva dell’opera.

Resta però un’eccezione fra le donne di Mucha, “forze creative che generano altre creature”, icone e muse alle quali è dedicata la prima sezione. Ritratti di donne sensuali mai ridotte a mero oggetto del desiderio, donne ancora al passo coi tempi perché senza tempo, come l’arte doveva essere nella concezione di Mucha: esplorazione della “tradizione degli antenati”, che non sfocia in un’evocazione nostalgica ma anzi aspira a mantenere in vita quella tradizione “contribuendo alla sua evoluzione organica”.

A guardarle, queste donne bellissime e magnetiche colte in una familiare quotidianità, ci si chiede se a inforcare biciclette o a preparare cioccolate calde per i bambini che le circondano festanti siano dee scese in terra o comuni mortali divinizzate. Il mito, d’altra parte, rimane, insieme al folklore, un riferimento costante. Una delle sezioni più originali dell’esposizione racconta attraverso scatti fotografici e bozzetti l’interesse dell’artista per la Bretagna. A incuriosire Mucha erano soprattutto le origini celtiche, comuni anche alla sua terra (i Galli Boi arrivarono in Boemia nel 600 a.C.), e il modo in cui quella regione francese più di altre avesse preservato fedelmente le sue tradizioni e la sua identità.

L’attenzione al passato, infatti, si accompagna in Mucha a un sentimento nazionalista da considerare nel contesto dell’epoca: l’indipendenza della patria dall’Impero austro-ungarico arriverà solo nel 1918 con la nascita della Cecoslovacchia. Il desiderio di contribuire al suo riscatto lo spinge a sposare le idee massoniche, ma anche a dar forma alla sua opera più ambiziosa, l’Epopea Slava, venti tele che guardano alla leggenda e al passato slavo per orientare un futuro all’insegna della libertà. La tensione verso il sacro, che affonda le sue radici nell’insegnamento della madre, cattolica praticante, e nei trascorsi giovanili come corista della cattedrale di Brno, nella maturità cercherà risposte altrove: nell’esoterismo, nella teosofia, nell’occultismo.

I versi del Padre Nostro, reinterpretati, sono allora piegati a raccontare con le immagini l’itinerario dell’uomo dal buio alla luce verso l’Ideale Divino nel volume Le Pater, che avrà grande visibilità all’Esposizione di Parigi nel 1900. Sempre sottesa alla ricerca estetica di Mucha resta però una filosofia dell’arte come “esigenza spirituale”, che gli permette di abbracciare pienamente la modernità rifiutando recisamente il concetto di “arte per l’arte”. Mucha non disdegnerà anzi di legare il suo stile, che segna un’epoca, anche a prodotti commerciali alla portata di tutti, con l’ambizione di contribuire attraverso etichette e pubblicità a un’educazione estetica, se non proprio spirituale, delle masse, prima che la deriva bassamente consumistica del connubio fra immagine e prodotto commerciale prendesse gradualmente il sopravvento.

avvenire.it

Dal 4 al 10 marzo sconti per le donne sulla Ferrovia Vigezzina-Centovalli

Il 2024 della Ferrovia Vigezzina-Centovalli è iniziato con un nuovo riconoscimento internazionale, la menzione come ‘treno del mese’ sul britannico The Guardian, accompagnata dal successo della promozione ‘Inverno per 2’ che ha visto viaggiare più di 2000 passeggeri.

Adesso la ferrovia che collega la piemontese Domodossola alla ticinese Locarno propone una nuova offerta: dal 4 al 10 marzo tutte le viaggiatrici potranno salire a bordo a soli 8 euro (anziché 37 euro, viaggio a/r, senza soste intermedie) con il biglietto speciale ‘Settimana della donna’, acquistabile online su http://prenota.vigezzinacentovalli.com/

Dopo l’ennesimo inverno decisamente povero di neve, i paesaggi attraversati dai treni bianchi e blu sono pronti a trasformarsi e il viaggio tra Italia e Svizzera sarà un’opportunità irripetibile per ammirare il risveglio della natura in Valle Vigezzo e nelle Centovalli, ma soprattutto a Locarno, sul Lago Maggiore, grazie alle fioriture di camelie. Un’occasione di viaggio che la Ferrovia Vigezzina-Centovalli arricchisce con la promozione dedicata all’apprezzatissima rassegna floreale “Camelie Locarno”, in programma dal 20 al 24 marzo.

Da Domodossola a Locarno, in poco meno di due ore, un viaggio lento e panoramico conduce sulla sponda elvetica del Lago Maggiore per ammirare le fioriture della rinomata manifestazione internazionale ‘Camelie Locarno’, alla 25^ edizione. Sede dell’evento è il Parco delle Camelie di Locarno, raggiungibile a piedi o con servizio autobus speciale dalla stazione di Locarno, che accoglie oltre un migliaio di varietà di camelie: la mostra, curata nei minimi dettagli e in grado di attirare appassionati, ma anche semplici amanti delle straordinarie fioriture primaverili, ospiterà oltre 200 esemplari recisi.

La Ferrovia Vigezzina-Centovalli offre un biglietto speciale che include il tragitto di andata e ritorno da Domodossola a Locarno, valido uno/due giorni, con prenotazione del posto a sedere e ingresso a Camelie Locarno. Il biglietto denominato “Festival delle Camelie Locarno”, acquistabile online su prenota.vigezzinacentovalli.com/, è in vendita a 36 euro (adulti) e 14 euro (ragazzi dai 6 ai 16 anni).
Viaggiano gratis i bambini fino a 6 anni non compiuti. Sarà sufficiente consegnare il voucher allegato al biglietto ferroviario per poter accedere al Parco delle Camelie.

travelnostop.com

8 marzo, l’arte dei Musei Vaticani celebra il genio femminile

Scomparto di predella con Storie di Maria Maddalena di Cenni di Francesco: “Noli me tangere”  ©Musei Vaticani 
I Musei Vaticani partecipano alle celebrazioni della Giornata internazionale della donna con alcune visite guidate speciali, su prenotazione, per scoprire alcune figure femminili straordinarie che attraverso la loro santità hanno contribuito in modo significativo alla vita della Chiesa
Paolo Ondarza – Città del Vaticano
Maria Maddalena, Scolastica, Elena, Caterina da Siena e naturalmente la Vergine Maria, perfezione della femminilità. Sono tante le donne nella Chiesa di ogni tempo che ancora oggi attraverso la loro santità sono un modello a cui ispirarsi. A loro i pittori nel corso dei secoli hanno dedicato alcune tra le pagine più significative della storia dell’arte.
Donna, colei che fa bello il mondo
Partendo dalle parole di Papa Francesco secondo il quale “la donna è colei che fa il mondo bello” i Musei Vaticani propongono per la prima volta un percorso dedicato alla Giornata internazionale della donna: una visita guidata per scoprire le tante donne straordinarie che hanno contribuito in modo significativo alla vita della Chiesa. Si parte dal Museo Pio Cristiano, passando per le tante rappresentazioni iconografiche femminili che popolano la Pinacoteca Vaticana fino a giungere all’apice teologico e artistico della Cappella Sistina. Tre gli appuntamenti in calendario aperti a tutti: il primo si è svolto con successo sabato scorso, mentre le prossime due date sono previste per l’8 e l’11 marzo. E' possibile prenotare la visita all'indirizzo email education.musei@scv.va. Bellezza che attira occhi e cuore “La donna fa il mondo bello. Questa meravigliosa frase di Papa Francesco è vera”, spiega a Vatican News suor Emanuela Edwards, responsabile dell’Ufficio Attività Didattiche dei Musei Vaticani: “La bellezza sensibile come quella nell'arte, attira gli occhi e il cuore. Vedere le vite delle sante raffigurate nei capolavori artistici può diventare un mezzo per ispirarci a imitarle. La giornata internazionale delle donne è un'opportunità per ispirarsi alle donne della Chiesa nel tempo”.

I musei di Milano dedicano mostre 2020 ai 'Talenti delle donne'

 © ANSA

Sono spalmate su 12 plessi le 54 mostre nel programma 2020 degli spazi espositivi del Comune. Il nuovo palinsesto è dedicato a 'I talenti delle donne', ed è prevista anche una coda legata a quello del 2019, su Leonardo Da Vinci, con altri due progetti espositivi al Castello Sforzesco, uno sul Salvator Mundi e l'altro sulla scrittura speculare.

"La cultura non va considerata un regalo alla città ma è una delle componenti fondamentali del vivere cittadino - ha dichiarato il sindaco Giuseppe Sala -. L'ambizione è vivere in una Milano multicentrica e portare l'interesse di tutti in vari centri". Il programma dedicato al protagonismo delle donne nella cultura e pensiero creativo è ricco di iniziative multidisciplinari, fra cui le 'Storie di strada' fotografate da Letizia Battaglia, l'antologica di Grazia Varisco e 'Divine avanguardie' sulla rappresentazione della donna in Russia (Palazzo Reale), la mostra su Adriana Bisi Fabbri (Museo del Novecento) e quella fotografica di Luisa Menazzi Moretti (Mudec).

ansa

Turismo: la ripresa delle imprese passa dalle donne

PALERMO - "Nel secondo trimestre del 2017 in Italia sono presenti oltre 459 mila imprese che svolgono attività turistiche, pari al 7,6% delle imprese totali. Di queste il 29,7% - quasi 1 su 3 - sono gestite da donne". Lo dice Patrizia Di Dio, presidente nazionale Terziario Donna e presidente Confcommercio Palermo in occasione della presentazione di una ricerca Confcommercio Unioncamere al 4/o Forum di Terziario Donna a Palermo.
"Una ricerca - aggiunge - che ci ha dato risultati sorprendenti per quello che è l'impegno e la presenza delle donne che fanno impresa nel turismo e che stanno guidando la ripresa in questo settore". "Donne - spiega - che sono calate in questa 'economia della bellezza' che si esprime con la cultura d'impresa che sa guardare lontano e che promuove comportamenti virtuosi sempre più attenti all'individuo e alla comunità, permeata delle specificità femminili di cura, visione dell'altro, 'ricerca di senso', coraggio, istinto ecologico, cultura, relazioni, solidarietà".
ansa

Donne e viaggi, What Women Want… dall'avventura al relax

Dall'Argentina alla Thailandia passando per Miami

Secondo un recente sondaggio di Booking.com, il 95% delle donne al mondo non vede l’ora di partire per un viaggio. La ricerca, condotta su oltre 17.000 donne, rivela anche che per l’88% delle donne viaggiare dà un’iniezione di energia alla vita di ogni giorno, per il 93% migliora l’umore e per il 96% regala ricordi da conservare per sempre.
Per celebrare la Festa della Donna, Booking.com condivide alcune fantastiche mete in tutto il mondo con le donne di tutte le età, affinché trovino ispirazione per i loro viaggi, qualunque siano le loro passioni e le loro preferenze. Dal momento che il 76% delle donne pensa che trovare l’alloggio ideale sia tanto importante (se non addirittura di più) quanto scegliere la giusta destinazione, alle mete seguenti sono state accoppiate delle strutture perfette, per garantire a chi si muove in gruppo, ma anche a chi si gode un viaggio in solitaria, un’esperienza davvero emozionante.
1. Donna avventura
Un timbro che non può mancare sul passaporto di ogni amante dell’avventura che si rispetti è quello dell’ingresso in Argentina: esplorate questo entusiasmante Paese e soggiornate in una tenuta vinicola che sappia coniugare eleganza e modernità. Vale la pena ricordare che l’Argentina è considerata uno dei posti più sicuri per le donne che viaggiano da sole.
Entre Cielos, Argentina
 2. Una città a misura di donna
Se vi piacciono le grandi città, considerate Shanghai come meta per un viaggio tra amiche. È la destinazione cinese più prenotata su Booking.com, nonché un vero “must see”: che vi interessi esplorare la città, fare shopping o andare in giro per ristoranti, Shanghai ha di sicuro qualcosa per voi. E se volete coccolarvi dopo una giornata da turiste in giro per questa metropoli, il Ritz-Carlton vi aiuterà a rilassarvi in grande stile.
The Ritz-Carlton Shanghai, Cina
  3. Alla ricerca della spiritualità
Grazie alle sue montagne, ai suoi colori meravigliosi e alla sua cultura unica, l’India del nord è una delle destinazioni più spettacolari che possiate immaginare. Incastonato tra le montagne dell’Himalaya, il rifugio che vi proponiamo è tutto ciò che vi serve per una vacanza che sia insieme rilassante e rivitalizzante.
Ananda In The Himalayas, India
 4. Trendsetter on-the-go
Per le fashionistas e per chi le tendenze in fatto di moda le detta, non c’è niente di più eccitante che un soggiorno a Milano, la capitale italiana della moda. Godetevi la vista sulla città e regalatevi dei trattamenti benessere di ultimo grido alla spa del Boscolo Milano Autograph Collection.
Boscolo Milano, Autograph Collection®, A Marriott Luxury & Lifestyle Hotel, Italia
 5. Mare, mare, mare…
Amate il mare più di ogni altra cosa? Se la risposta è sì, e non avete mai fatto una vacanza in Sicilia, è l’ora di rimediare. Immergetevi nello stupendo scenario naturale del Verdura Resort e crogiolatevi al sole nella sua spiaggia privata… non ve ne pentirete.
Verdura Resort, Italia
 6. Sfoderate la regina che è in voi
Altra struttura consigliata per le viaggiatrici in solitaria, il Fairmont Empress Hotel è situato in una delle città più amate dai canadesi. Affacciato sul bellissimo porto di Victoria, questo storico hotel tirerà fuori la regina che è in voi, e vi incoraggerà a proseguire con forza ed energia nel vostro cammino.
Fairmont Empress Hotel, Canada
 7. Il paradiso in terra
Destinazione perfetta per viaggiare sia da sole che in gruppo, la Nuova Zelanda offre praticamente tutto: è un paradiso per chi ama scalare le montagne così come per chi non vede l’ora di abbrustolirsi al sole, capace di far felici gli amanti degli animali e quelli dei paesaggi naturali allo stesso modo. Se vi attira l’idea di una spa personale con vista sull’acqua e sulle montagne, date un’occhiata a questo incantevole lodge.
Blanket Bay, Nuova Zelanda
 8. Finlandia femminista
La Finlandia è nota per essere uno dei Paesi con il più alto tasso di uguaglianza tra i sessi, ma quello che molti non sanno è che è anche una delle mete migliori per i viaggi in solitaria. Il Klaus K è uno spiritoso ma elegante hotel boutique, la base perfetta per esplorare questa terra così speciale.
Hotel Klaus K, Finlandia
 9. Tailandia, che passione!
Se c’è un luogo al mondo che rimane per sempre nella mente e nel cuore di chi lo ha visitato, è certamente la Tailandia. Se avete voglia di un viaggio che vi regalerà ricordi indelebili, è la meta che fa per voi… vi state già immaginando al fresco della piscina dopo un rilassante massaggio tailandese, vero?
The Sarojin, Tailandia
 10. Voglio andare a vivere in campagna
Avete mai soggiornato in una yurta? Se la risposta è no, non perdete tempo e fatelo! Non c’è destinazione migliore, in questo caso, che la tanto decantata (e con merito) campagna inglese… un soggiorno in una yurta è molto di più che fare campeggio, ed è l’ideale per chi ha bisogno di passare un po’ di tempo da sola. 
Secret Cloud House Holidays, Regno Unito
 11. Divertimento o relax… perché scegliere?
Volete iniziare la giornata prendendo il sole distese su un tranquillo molo circondato dalle acque turchesi dell’oceano, ma volete anche una vacanza eccitante e una meta con una indimenticabile vita notturna? Miami fa al caso vostro, dovrete solo decidere di cosa avete voglia e quando!
The Standard Miami, USA
ansa

Gli stupri e il turismo in India... difendere le vittime e non pensare solo ai danni per l'erario

«Un piccolo incidente come uno stupro a Delhi» ha fatto diminuire il turismo: l'ha detto il ministro delle Finanze indiano, che è anche ministro della Difesa


Giovedì 21 agosto, durante una conferenza stampa sulla situazione del turismo nel paese, il ministro delle finanze indiano Arun Jaitley, che è anche ministro della Difesa, ha dichiarato che:
«Un piccolo incidente come uno stupro a Delhi, raccontato in tutto il mondo, è sufficiente a farci perdere milioni di dollari in termini di minor turismo».
Il riferimento era alla ragazza di 23 anni morta dopo che il 16 dicembre del 2012 era stata violentata da un gruppo di uomini in un autobus di Nuova Delhi. La notizia aveva sollevato molte proteste anche a livello internazionale ed era stata raccontata dai giornali di tutto il mondo: a partire da quell’episodio, l’attenzione dei media verso questo tipo di crimini (che erano commessi già prima e che non si sono fermati) è aumentata notevolmente.
Parlando all’agenzia AFP, il padre della ragazza ha detto che le dichiarazioni di Jaitley hanno lasciato la famiglia «profondamente turbata»: «Si sta parlando di perdite per l’erario. Che cosa c’entra con la perdita irreparabile che abbiamo subito noi? Jaitley ha un’idea di quello che la famiglia di una vittima di uno stupro deve subire ogni giorno?». La parola «piccolo» è stata rimossa dalla copia del discorso pubblicato sul sito del governo e Jaitley ha poi espresso rammarico per il fatto che i suoi commenti fossero stati interpretati come segno di «insensibilità»: «Sono sempre stato molto chiaro sulle questioni relative ai crimini contro le donne». Le attiviste per i diritti delle donne indiane, tra cui Kavita Krishnan, hanno risposto dicendo che «lo stupro non è qualcosa di piccolo: ogni stupro è vergognoso perché viola i diritti delle donne e non perché colpisce il turismo». All’inizio del mese, il quotidiano Times of India ha pubblicato in prima pagina che i turisti stranieri che visitano Nuova Delhi sono calati del 30 per cento nell’ultimo anno secondo una statistica basata sugli ingressi nei principali monumenti della capitale.
ilpost.it

8 Marzo: viaggiare al femminile. Hotel e indirizzi solo per le donne

(di Marzia Giglioli / ansa)

Viaggi al femminile e hotel just for women, un nuovo trend che cresce sempre di più, soprattutto negli Usa e nel Nord Europa. Strutture pensate per le donne che viaggiano e che desiderano sempre di più servizi dedicati a loro. Il femminismo in questo caso non c’entra, è invece un nuovo marketing che si fa sempre più strada.

Siti dedicati ai viaggi in rosa, per donne che per scelta o per condizione viaggiano sole, itinerari pensati per loro, hotel che offrono interi piani women only, b&b solo per la clientela gentil sesso e agenzie e tour operator che sempre più spesso dedicano un’offerta solo all’altra metà del cielo.

Ad aprire la strada è stato l’hotel Artemisia a Berlino, diventato un’icona

(www.artemisia-berlin.com)  che nacque come un esperimento coraggioso e che è riuscito nell'arco degli anni a farsi strada. Si trova nel caratteristico quartiere di Charlottenburg, a pochi passi dal "Kurfürstendamm", in un palazzo dei primi del 900. Dopo l’Artemisia molti alberghi si sono convertiti all’universo femminile. Come il Premier Hotel a New York in Times Square con un intero piano only women. Nelle stanze arredamenti che tengono conto del gusto delle donne, kit fatti di smalti e creme, giornali femminili e naturalmente un menu dietetico e più salutista.

Una delle pietre miliari dell’ospitalità per sole donne è nato proprio nella Grande Mela, nel cuore di Manhattan dove nacque il Barbizon Hotel for Women ora conosciuto come Barbizon 63, un vecchio palazzo del 1927 nella 63/ma nell’East Side, inserito di recente tra i più belli di New York. Tra le sue clienti più famose Sylvia Plath ,Candice Bergen, Grace Kelly,Liza Minnelli , Joan Crawford e Lauren Bacall.

Qui per anni c’è stato il divieto per gli uomini di varcare la porta. Un posto esclusivo per le donne, quasi una risposta femminile a quei club anglosassoni in cui le donne non potevano entrare. Poi nell’81 ci fu il cambiamento e vennero accettati anche gli uomini tra i clienti, rompendo così la tradizione. L’hotel poi passò di proprietà e oggi è un condominio cult, uno dei più esclusivi per design e servizi. Ora a quell’inirizzo storico se ne sono aggiunti altri negli Usa.Lo spirito è quello di un’offerta ‘female friendly’, niente contro gli uomini, l’importante è uno spazio dove stare per qualche giorno o per qualche ora ‘senza averli intorno’.

Sempre a New York c’è l’Allerton Hotel in un bel palazzo degli anni ’20 nella 57/ma Strada, pensato per donne manager e giovani donne. A Londra The Dukes London hotel ha destinato alcune stanze ( battezzate dutchess) solo alle clienti, fiori nelle stanze e uno staff ovviamente solo femminile. La scelta di dedicare servizi solo alle donne non è solo un trend, ma nasce anche da una domanda sempre più forte di garantire la sicurezza con luoghi che siano sicuri.

Così molti alberghi si sono rivolti a consulenti donne per offrire un’ospitalità pensata anche sotto quest’aspetto. Donne che pensano alle donne e che conoscendone meglio i pensieri creano spazi e condizioni per loro. A Oslo, al Grand Hotel dove alloggiano gli ospiti in occasione della cerimonia per la consegna del Nobel, è stato creato un intero piano dedicato alle donne e ai loro gusti, il Ladies Floor, 13 camere uniche create da architetti di interni che hanno chiesto la collaborazione di donne norvegesi famose, tra le quali molte manager che ne hanno siglato lo stile e i servizi. A Copenaghen al 17/mo piano del Bella Sky hotel

(http://www.bellaskycomwell.dk)

c’è il Bella Donna floor che è vietato agli uomini in modo perentorio. Qui la privacy femminile è blindata, non viene concessa nessuna eccezione. Gli arredi e i colori hanno infranto il nero e il grigio degli altri piani con toni tenui e pastello. Anche gli addetti alla sicurezza hanno dovuto cedere il passo alle colleghe. Nessun uomo può entrare, conferma anche il direttore. I viaggi per le donne sono sempre più business.

Tra i tour operator, una delle prime a pensarci è stata l’americana Cheryl Fleet una vera antesignana che ha fondato 15 anni fa la Canyon Calling ‘Adventures for women’, proponendo viaggi avventura per vincere ‘la paura di volare’. Mete considerate solitamente estreme sono diventate possibili, smitizzando il fatto che fossero adatte solo agli uomini. L’interrogativo da sciogliere era ‘Is this for me? E la risposta è stata che migliaia di donne in questi anni hanno affrontato quei viaggi che altrimenti avrebbero lasciato tra i sogni nel cassetto. Sulla rete aumentano intanto i siti dedicati con consigli e social network, C’è

www.womenstravelclub.com

che ogni mese suggerisce mete e itinerari e che mette l’Italia al primo posto per i viaggi al femminile.


Per marzo propone il viaggio tra i sapori della Toscana. Un'altra proposta riguarda un soggiorno tra Roma e la Toscana, ma c’è anche Amalfi e la costa di Sorrento e un itinerario tra Napoli e Pompei. Il sito

http://journeywoman.com

/ offre una vera enciclopedia di viaggi al femminile che cambia l’ottica tradizionale e che fa vedere anche le mete più note, con occhi diversi, quelli delle donne e i consigli rimbalzano su tutti maggiori media internazionali.

E poi c’è Wow (Women Only Worldwide) la guida sulle migliori destinazioni per le donne che nella sezione dedicata all’Italia inserisce un viaggio tra Napoli e Sorrento. Navigando in rete, in Italia c’è

www.permesola.com

(travelling women) che ha anche un angolo dedicato alle inserzioni ( amica di valigia) per trovare altre donne con cui viaggiare.

Sul sito Eliotropica (

www.eliotropica.it

) c’è una serie di viaggi raccomandati, ma soprattutto c’è una consulenza per superare le difficoltà che spesso sono anche quelle di affrontare i viaggi con i propri figli quando sono piccoli.

Sul sito http://www.expatclic.com una guida per viaggiare sicuri

Per ogni paese una scheda con i consigli utili. A chi rivolgersi per un’emergenza sanitaria e anche l’indirizzo per trovare un ginecologo di fiducia. Nelle schede anche un’informativa sui trasporti e i quartieri da evitare Pensando al femminile, uno dei luoghi simbolo per le donne è a Roma, nel cuore di Trastevere a due passi dall’Orto Botanico. In questo antico monastero con il suo chiostro e un giardino segreto c’è il racconto del viaggio delle donne, dalle prime battaglie per l’emancipazione fino ad oggi. Luogo-icona del femminismo, la Casa Internazionale delle Donne (

http://www.casainternazionaledelledonne.org.

) è soprattutto il simbolo del movimento femminista e agisce con le altre comunità internazionali. Donne che parlano alle altre donne in un viaggio tra terre lontane. All’interno una libreria e un centro documentazione e l’archivio storico del movimento. Durante l’anno, si svolgono corsi di formazione, spettacoli, mostre e seminari. Ci si ferma nel ristorante L’Una e l’Altra e sotto questo timido sole di marzo si mangia all’aperto in uno dei tavoli sparsi nel giardino, chiuso tra le mura del chiostro che si oppone al frastuono della città e che rimane incontaminato, isolato e silenzioso.

Nel cortile c’è anche il bio bio bar. Per alloggiare c’è la foresteria

orsamaggioreroma@tiscali.it
per prenotare bisogna rivolgersi a Paola Fazzini (Tel 06.6893753 ). Si può scegliere una delle 13 stanze che hanno le finestre con una magnifica vista sul Gianicolo e sui tetti della Roma antica.