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I viaggi dello spirito più efficaci: dal Gange a Compostela

Quando si parla di viaggi spirituali si viene incontro ad un’esigenza che sta prendendo sempre più piede nella società occidentale. Sarà per la crisi economica, sociale e finanziaria che sta mettendo in discussione il nostro essere, ma sono molte le persone che vanno alla ricerca di se stesse, interpretando il viaggio come una rinascita, un cambiamento di vita, un pellegrinaggio che diventa il punto di partenza per ricominciare da capo. L’India rimane sempre la destinazione regina per questo tipo di esperienze: se la località di Maha Kumbh è apprezzata da pellegrini che arrivano da ogni parte del mondo ed ogni 12 anni offre lo spettacolo della suggestiva unione dei fiumi sacri Ganga e Jamuna, le città gemelle di Mathura e Vrindavan sono celebri perché la prima ha dato i natali a Lord Krishna, celebrato con la maestosità del Tempio Krishna Janmasthan, la seconda è la località della sua giovinezza.

Uno dei sei luoghi più sacri per l’induismo è l’antica città di Haridwar, detta la Porta di Dio, ai piedi delle alte vette dell’Himalaya dove, al tramonto e all’alba, i fedeli si radunano per bagnarsi nelle acque sacre in segno di devozione e di purificazione. Varanasi è un’altra realtà affascinante e complessa carica di una forza mistica senza eguali poiché città di Lord Shiva, mentre a rendere lo stato del Punjab luogo sacro per eccellenza è il Tempio d’oro di Amritsar, l’Harmandir Sahib, considerato il tempio più sacro della religione sikh che, come la Mecca per i musulmani, deve essere raggiunto almeno una volta nella vita. Ci sono quattro entrate al tempio, a simboleggiare l’importanza dell’accettazione e dell’apertura: infatti vi può accedere chiunque, indipendentemente dalla religione, dal colore, dal credo o dal sesso, basta che segua le poche regole di non bere alcol, mangiare carne, fumare sigarette e assumere droghe, avere la testa coperta in segno di rispetto e lavarsi prima i piedi nel piccolo lago d’acqua.

Si cambia continente per arrivare a Gerusalemme, crocevia di religioni oltre che di culture e tradizioni: il percorso spirituale profondo porta ai luoghi simbolo come la Moschea di Omar, la Basilica dell’Agoniao il Santo Sepolcro. In Europa si ritagliano un posto di primo piano Medjugorje, il piccolo villaggio della Bosnia Erzegovina che fino a pochi anni fa era pressochè sconosciuto; Lourdes, considerata luogo sacro sin dal 1858 quando la Vergine Maria è apparsa nella grotta di Massabielle alla piccola Bernadette;Fatima e Santiago de Compostela che richiamano anche i più giovani, perfetti per confrontarsi con se stessi. Dopo ogni viaggio con queste modalità si torna a destinazione profondamente mutati, se non nel corpo sicuramente nello spirito.
La Stampa