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Ecco i viaggi che puoi fare smettendo di fumare

Per andare in Francia e Spagna bastano due mesi senza sigarette. Per l'Europa del Nord serve smettere almeno per 3. Ma se si rinuncia alle cicche per 9 mesi si può scegliere: Stati Uniti, Canada, Brasile. A fare in conti su quanti soldi potrebbero essere utilizzati in viaggi e che invece si mandano in fumo con le sigarette, in occasione del No Tobacco Day di domani, ci ha pensato Skyscanner in collaborazione con la Liaf (Lega Italiana Anti Fumo) e con l'Università degli Studi di Catania. 
Al mondo si contano oltre 1 miliardo di fumatori che consumano circa 6 mila miliardi di sigarette all'anno; quindi, in media, ogni fumatore consuma circa 6.5 kg all'anno di tabacco, pari a circa 1.600 sigarette all'anno. La fascia d'età con maggiori fumatori è quella compresa fra 25 e 44 anni.
I benefici collaterali della rinuncia al fumo sono davvero tanti, a cominciare dalla salute, al risparmio economico – ora ancor maggiore visto che nelle scorse settimane i prezzi di molte delle marche più diffuse di sigarette sono ulteriormente aumentati – fino alle abitudini che ci condizionano anche in viaggio.
Zone non fumatori
IslandaQui si trovano i più bassi tassi di mortalità maschile in Europa per alcol e fumo. Alcuni anni fa si è deciso di combatterli incentivando lo sport e i risultati sono stati eccellenti, visto anche che la Nazionale di calcio si è qualificata per la prima volta nella sua storia ai Campionati Europei.
Irlanda
L'Isola di Smeraldo ha fatto da apripista con le sue leggi anti-tabacco, essendo il primo paese al mondo a far rispettare il divieto assoluto di fumare nei luoghi di lavoro chiusi, ma anche nei club, bar e ristoranti. Non mancano le eccezioni, visto che alcuni hotel e guesthouse offrono a propria discrezione camere per fumatori. Anche alcuni bar presentano zone fumatori.
Australia
Qualunque viaggiatore anti-fumo che voli in Australia sarà contento di scoprire che il fumo nei luoghi pubblici è vietato in tutto il Paese. Gli australiani hanno un motivo in più per stare attenti mentre guidano con la sigaretta in bocca, pare che la causa di uno degli incendi più importanti avvenuto nel piccolo stato di Victoria, lo scorso anno, sia stato proprio un mozzicone acceso lanciato da una macchina.
Olanda
Anche nella terra dei coffee shop è vietato fumare. Il governo olandese ha proibito il fumo in ristoranti, bar, caffè e nightclub. I fumatori potranno accendere qualche sigaretta in aree delimitate dove non potranno essere serviti cibi o bevande. Comunque vale sempre la pena cercarsi dei voli per Amsterdam.
Italia
In Italia è bene ricordare che dal 2 febbraio 2016 sono attive nuove regole riguardanti il fumo e le sigarette. Per gli automobilisti è stato introdotto il divieto di fumare nelle loro auto (in sosta o in movimento) in presenza di minori e di donne in stato di gravidanza. I nuovi divieti riguardano anche le pertinenze esterne delle strutture universitarie ospedaliere, presidi ospedalieri, IRCCS pediatrici, reparti di ginecologia, ostetricia e neonatologia. Altra importante novità introdotta è il divieto di buttare cicche per terra, nelle acque e negli scarichi.
Paesi dove si fuma di più
Grecia
In Grecia il 39% della popolazione fuma.
Indonesia
Nonostante gli aumenti delle tasse sul consumo di fumo, quasi il 38% degli indonesiani fuma quotidianamente. Colpisce notevolmente la differenza tra i sessi, visto che a fumare è il 71,8% degli uomini e solo 4% delle donne.
Cile
Circa il 29% dei cileni fuma regolarmente e il Governo del paese sta per questo considerando di inasprire la legge anti-tabacco, proibendo il fumo in parchi e spiagge.
Giappone
Il Giappone è al secondo posto in Asia per consumo di sigarette. Oggi il numero di fumatori in Giappone è salito a 30 milioni di abitanti e riguarda il 35% degli uomini adulti, il 12% delle donne, il 22% dei giovani e il 60% degli studenti universitari. Le leggi in materia di tabacco si sono fatte più dure e adesso il fumo è vietato ai minori di 20 anni. Per strada è severamente vietato fumare (soprattutto camminando) per non ustionare i passanti. Tale legge è valida per lo più negli agglomerati urbani come Tokyo e viene indicata da cartelli facilmente comprensibili anche da chi non parla il giapponese. Nei locali è consentito fumare e non sempre è possibile trovare zone fumatori e non. Per quanto concerne i treni, spesso è possibile trovare vagoni e scompartimenti solo per fumatori.
Cina
Nella Repubblica Cinese fuma “solo” il 25,5% della popolazione, un numero che copre circa il 40% della produzione mondiale di sigarette.
Paesi più severi contro il tabacco
Bhutan
In Bhutan, dal 16 giugno 2010 è stato introdotto il Tobacco Control Act, una legge che proibisce la coltivazione, la produzione e la vendita di tabacco e di derivati del tabacco in tutto il paese. Oltre a questo, sono in atto delle politiche il cui obiettivo è aiutare le persone che vogliono smettere di fumare.
Isole Pitcairn
Qui il tabacco è venduto esclusivamente in appositi negozi statali, in un regime controllato. Tale aggressiva politica è stata resa possibile dal fatto che la popolazione di questo stato è di appena 56 abitanti.
Islanda
In Islanda il fumo è vietato in tutti i locali pubblici, grazie a una legge che non ha incontrato di fatto nessuna opposizione, visto che nemmeno un islandese su quattro era fumatore e questa estensione del divieto di fumo era sentita, secondo i sondaggi, come un’esigenza dalla grande maggioranza della popolazione. Addirittura l’82% degli islandesi, secondo un rilievo effettuato qualche anno fa, era favorevole al divieto, mentre solo il 18% contrario.
Brasile
Dal dicembre 2011, in Brasile è proibito fumare in tutti gli spazi chiusi, è vietata la vendita di sigarette ai minorenni e ne è proibita la pubblicità. Il governo brasiliano periodicamente attiva delle campagne di sensibilizzazione contro gli effetti del fumo. Nello stato di San Paolo è proibito fumare in qualsiasi spazio chiuso e pubblico ed esiste anche una sorta di polizia speciale che si occupa esclusivamente di far rispettare questa legge.
Nuova Zelanda
In Nuova Zelanda la vendita di tabacco è vietata ai minori di 18 anni. Dal 2004 è proibito fumare nei luoghi pubblici al chiuso e nelle zone all’aperto attorno alle scuole, agli stadi e ai campus universitari. Per il futuro si prospettano soluzioni ancora più radicali, visto che la Action on Smoking and Health, mira a ottenere la rimozione completa della vendita di sigarette nel paese entro il 2017. Lo stesso governo ha dichiarato di puntare a rendere la Nuova Zelanda completamente libera dal fumo entro il 2025.
Fumo in aeroporto
L'utilizzo di sigarette è consentito solo nelle apposite aree fumatori, ma non tutti gli aeroporti ne sono dotati. In Italia ad esempio: Fiumicino dispone di tre sale fumatori, mentre gli scali milanesi di Linate e Malpensa ne è presente appena una per ogni terminal. All'estero la situazione varia molto da scalo a scalo. Francoforte, Monaco e Zurigo presentano aree fumatori ben organizzate e segnalate. Gli aeroporti di Madrid, Londra Heathrow e Parigi Orly non hanno alcuna zona dove fumare all'interno, ma solamente all'esterno. Negli Stati Uniti, 28 dei 35 scali più importanti sono 100% smoking-free. A Cuba, nell’aeroporto dell’Havana, si può fumare facilmente, esattamente come nella maggior parte degli scali del Centro e del Sud America. In Asia, Africa e Medio Oriente i principali aeroporti sono dotati tutti quanti di aree fumatori.
Sigarette elettronicheI regolamenti europei sulle sigarette elettroniche variano molto da stato a stato, visto che l'UE sta lavorando a uno studio su questi prodotti e che i risultati saranno disponibili solamente nel giro dei prossimi cinque anni. Nel frattempo stati come Finlandia, Ungheria e Belgio hanno dichiarato questo prodotto fuori legge e non lo commerciano. Per chi utilizza le sigarette elettroniche, in generale all’interno degli aeroporti è consentito utilizzarle. Tuttavia per sicurezza è consigliabile chiedere al personale dell'aeroporto, visto che in certi casi le disposizioni possono essere differenti.
In aereo invece non è consentito l'uso della sigaretta elettronica in nessun caso. Per quanto concerne il trasporto, le sigarette elettroniche possono stare anche all'interno del bagaglio a mano, ma devono rimanerci per tutta la durata del volo. I liquidi sottostanno alle regole per il trasporto di liquidi in aereo e dunque nel caso del bagaglio a mano possono essere trasportati solo in contenitori che non devono superare la capacità di 100ml e devono essere riposti in sacchetti trasparenti richiudibili.
Tabacco masticabile
Conosciuto anche come SNUS, questo tipo tabacco umido in polvere viene prodotto e consumato soprattutto in Scandinavia, in Paesi come Svezia, Norvegia e Finlandia. Si mette in bocca (e si tiene tra il labbro e la gengiva) anche per diverse ore. Il fatto che non produca alcuna combustione riduce il numero dei rischi per la salute, rispetto alle sigarette tradizionali ed elettroniche, ma a differenza delle prima, contiene più nicotina, anche se i possibili effetti nocivi non sono ancora del tutto chiari.
ansa