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Lunedì 22 aprile sciopero trasporto ferroviario

 

Dalle ore 3 di lunedì 22 alle ore 2 di martedì 23 aprile le organizzazioni sindacali ORSA e Uiltrasporti hanno indetto uno sciopero che, per l’intera giornata di lunedì, avrà ripercussioni sulla circolazione dei treni regionali, suburbani e dei collegamenti aeroportuali Malpensa Express e S50 Malpensa Aeroporto-Bellinzona. Le corse potranno subire variazioni e cancellazioni.
La mattina viaggeranno i treni con partenza prevista dopo le ore 6 e arrivo a destinazione entro le ore 9; la sera circoleranno i treni con partenza dopo le ore 18 e arrivo a destinazione entro le ore 21. L’elenco dei treni garantiti è disponibile al link trenord.it/trenigarantiti.

Saranno previsti autobus sostitutivi, senza fermate intermedie, per le corse del servizio aeroportuale non effettuate tra Milano Cadorna (da via Paleocapa, 1) e Malpensa Aeroporto e tra Stabio e Malpensa Aeroporto.
Prima di mettersi in viaggio, si raccomanda ai passeggeri di verificare su trenord.it e App le informazioni relative alle corse di proprio interesse e di prestare attenzione agli annunci sonori nelle stazioni.

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Da domenica più treni per andare verso aeroporto Palermo

 
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Aumentano i collegamenti nel passante ferroviario di Palermo. Da domenica 10 marzo verranno introdotti nuovi collegamenti sulla linea “Palermo Centrale – Palermo Aeroporto”. Nel dettaglio, sulla linea “Palermo Centrale – Palermo Notarbartolo – Palermo Aeroporto”, dal lunedì al venerdì, circoleranno 13 nuovi treni, mentre nei giorni festivi saranno 4 i nuovi collegamenti. I treni R 94983, R 21704, R 21856 subiranno invece modifiche d’orario.

Inoltre, sulla linea “Castelvetrano – Palermo Centrale” il treno R 21850 subirà modifiche di orario, fino al 1° aprile 2024.

I nuovi collegamenti si aggiungono all’offerta di Regionale di Trenitalia per il passante di Palermo che dal lunedì al sabato prevede 80 treni fra Palermo Centrale e Palermo Aeroporto, differenziati fra treni semi-veloci (10 fermate e una percorrenza media di 49 minuti con frequenza di 1 treno all’ora) e treni che effettuano tutte le fermate intermedie tra origine e destinazione (16 fermate e una percorrenza media di 60 minuti con frequenza di 1 treno all’ora).

Nella stazione di Palermo Notarbartolo, inoltre, si perfeziona l’interscambio con i servizi da e per Palermo Giachery (1 collegamento Palermo Notarbartolo – Palermo Giachery ogni 30 minuti).

Dal lunedì al venerdì previsti inoltre 5 collegamenti di tipo fast, 6 nei giorni festivi, che effettuano la sola fermata intermedia di Palermo Notarbartolo con un tempo di viaggio fra i 34 e i 36 minuti.

I nuovi treni incrementano e potenziano così l’offerta del Passante ferroviario di Palermo scelto ogni giorno da studenti, pendolari e turisti per muoversi fra il capoluogo e Palermo Aeroporto.

I nuovi collegamenti sono già disponibili sui canali di acquisto di Trenitalia. Maggiori informazioni su trenitalia.com o rivolgendosi al personale del Customer Care e delle biglietterie Trenitalia.

travelnostop.com


Msc-Gip, via libera Ue al controllo congiunto di Italo

 

Arriva l’ok della Commissione europea all’acquisizione del controllo congiunto di Italo da parte di Msc Mediterranean Shipping Company e del fondo americano Gip.

L’operazione riguarda principalmente il mercato del trasporto passeggeri ferroviario ad alta velocità in Italia, nonché le agenzie di viaggi e il trasporto marittimo di passeggeri tramite traghetti o crociere.

Ai sensi del regolamento sulle concentrazioni, l’Antitrust Ue ha stabilito che la concentrazione progettata non solleverebbe problemi sotto il profilo della concorrenza, dato il suo impatto limitato sulla concorrenza nei mercati in cui operano le società. L’operazione notificata è stata esaminata secondo la normale procedura di controllo delle concentrazioni.

Il 2 ottobre 2023, il Gruppo Msc dell’armatore Gianluigi Aponte aveva firmato un accordo vincolante per acquisire una quota di circa il 50% in Italo da Global Infrastructure Partners (Gip).

L’altra quota di circa il 50% in Italo resta di proprietà di Gip, in governance congiunta con Msc, Gruppo Allianz e fondi gestiti da Allianz Capital Partners, oltre ad altri investitori, tra i quali Luca Cordero di Montezemolo (che resta presidente), Isabella Seragnoli e Alberto Bombassei.

lagenziadiviaggimag.it

Scioperi di marzo: quando si fermeranno treni e voli

 

La nuova raffica di scioperi previsti a marzo coinvolge, come sempre, anche il settore dei trasporti.

La giornata più critica sarà quella dell’8 marzo, in occasione della Giornata internazionale dei diritti delle donne, con lo sciopero generale di 24 ore per le lavoratrici e i lavoratori di tutti i settori, pubblici, privati e cooperativi, con cortei e manifestazioni in tutto il Paese. A proclamarlo Adl Cobas, Cobas Sanità Università e Ricerca, Cub, Slai Cobas per il sindacato di classe, Usb e Usi

Personale addetto alla circolazione e all’attività ferroviaria fermo dalla mezzanotte alle 21 Per le Autostrade l’agitazione inizierà alle 22 del 7 marzo e si concluderà alla stessa ora del giorno seguente.

Si prosegue il 13 marzo con la protesta, per le 8 ore del turno lavorativo, del personale di Rfi addetto alla manutenzione delle infrastrutture ferroviarie.

Il 18, invece, stop di 4 ore, dalle 9.30 alle 13.30, per i trasporti in Sicilia (aziende della Regione Sicilia, Segesta Autolinee, Sicilbus, Etna Trasporti e Interbus Regione Sicilia). Per tutta la giornata incroceranno le braccia i lavoratori di Tep a Parma. Il 19 toccherà a Bolzano, il 22 si fermerà per 24 ore il trasporto pubblico di Atm a Milano.

E ancora, lo sciopero proclamato dall’Assemblea Nazionale Pdm/Pdb per il personale di macchina e di bordo di Ferrovie dello Stato, dalle 21 del 23 marzo alle 21 del 24.

Sempre il 23 marzo, dalle 10 alle 18, sfermi i lavoratori della società Enav di Verona Aeroporti e quello navigante e di condotta di Air Dolomiti, che aveva già scioperato lo scorso 9 febbraio.

Per l’elenco dettagliato degli scioperi, consultare il sito del Mit, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

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Legambiente: al Sud treni e linee vecchi, altro che Ponte

 

Treni regionali e trasporto pubblico restano a rango di Cenerentola, soprattutto nel Mezzogiorno ma non solo, con treni vecchi e lenti, linee chiuse, ritardi cronici e finanziamenti insufficienti, nonostante i viaggiatori siano in aumento. Lo denuncia Legambiente nel nuovo report ‘Pendolaria’ rilevando che questa emergenza resta ‘secondaria’ con il governo Meloni che “risponde infatti con tagli e rimodulazioni. Nell’ultima legge di bilancio, per la prima volta dal 2017 non sono stati neanche previsti fondi per il trasporto rapido legato a metro, tramvie, e filovie, così come per la ciclabilità e la mobilità dolce”.

I pendolari e il trasporto su ferro devono invece diventare una priorità, è l’appello che l’associazione ambientalista lancia al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini a cui ribadisce che “il Sud non ha bisogno del Ponte sullo stretto di Messina”, un’opera “inutile e insensata e dal forte impatto ambientale e paesaggistico” per la quale c’è una spesa autorizzata di 11,63 miliardi di euro in 9 anni, ma di potenziare le linee ferroviarie con nuovi treni, di puntare su elettrificazione e collegamenti più veloci via terra, di migliorare il trasporto via nave e di traghetti elettrici”.

Presentando il rapporto a Reggio Calabria e a Messina nell’ambito della campagna Clean Cities, la ong ha messo in luce che in Calabria e Sicilia ci si continua a spostare quasi come 30 anni fa. Al Sud l’età media dei treni è di 18,1 anni rispetto ai 14,6 del nord, con due casi record di “anzianità”: in Molise l’età media dei convogli è di 22,6 anni, in Calabria 21,4 anni.

Quattro delle 12 linee ferroviarie peggiori segnalate nel 2024 si trovano al Sud: le ex circumvesuviane, la Catania-Caltagirone-Gela, e come new entry la linea Jonica (Taranto-Reggio Calabria), la linea adriatica nel tratto pugliese Barletta-Trani-Bari. Ma anche al centro-nord ci sono casi critici: la Roma-Lido, la Roma Nord, la Milano-Mortara, la Genova-Acqui-Asti (che vede ancora 46 km di binario unico sui 63 totali), la Verona-Rovigo, e come new entry la Ravenna-Bologna, la Pinerolo-Torino (linea tra le piemontesi con il maggior numero di utenti all’anno, è al contempo quella che registra ritardi e soppressioni a livello di servizio ferroviario metropolitano) e il suo proseguimento Pinerolo-Torre Pellice il cui servizio è sospeso dal 2012 e la Grosseto-Siena dove permangono rallentamenti e disagi per i viaggiatori.

Nel 2023 il Pnrr, che prevedeva ampi interventi sulle ferrovie, “è stato rimodulato: 620 milioni per velocizzare il corridoio Roma-Pescara sono stati bloccati” dalla burocrazia; la Palermo-Catania non sarebbe rientrata in tempo per il completamento degli interventi nel 2026, in totale, sul sistema di Av/Ac al sud, ci sono stati 840 milioni di tagli”.

Fra gli esempi dei trasporti lumaca: in Sicilia sono 1.267 i chilometri di linee a binario unico e imbarazzanti i tempi di percorrenza: da Trapani a Ragusa ci si impiegano 13 ore e 14 minuti, cambiando 4 treni regionali.

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Dal 13 dicembre il nuovo orario di Trenitalia

Potenziamenti dell’offerta, novità e modifiche agli orari di partenza e arrivo delle corse
Domenica 13 dicembre entra in vigore il nuovo orario ferroviario di Trenitalia. Resterà valido sino all’11 giugno. Potenziamenti dell’offerta, novità e modifiche agli orari di partenza e arrivo delle corse Trenitalia sono consultabili online, su trenitalia.com, sull’App Trenitalia, nelle biglietterie, nelle adv convenzionate, sui quadri orari esposti nelle stazioni.

Per quanto riguarda l’offerta Frecce e Alta Velocità le novità più rilevanti sono le quattro nuove corse Frecciarossa tra Roma e Milano che portano a 86 i collegamenti quotidiani veloci tra le due città e le due corse Frecciargento in più tra la Capitale e Bolzano.

Nel servizio regionale, dove la programmazione dell’offerta compete alle singole Regioni committenti, c’è un potenziamento dei servizi soprattutto metropolitani, già attivato dallo scorso 29 novembre a Roma, in occasione del Giubileo. Oltre all’aumento dei collegamenti con la stazione di Roma San Pietro, dove fermano 247 treni al giorno, grande attenzione ai collegamenti con l’aeroporto di Fiumicino. Le corse del Leonardo Express, il treno no stop tra Termini e lo scalo aeroportuale, passano da 88 a 108 al giorno.

Novità importanti anche in Liguria, dove il nuovo orario introduce una cadenzamento nelle partenze delle corse, e in Umbria e nel Bacino del Cadore, dove si sta realizzando una più efficace integrazione tra i servizi ferroviari e quelli su strada.

Novità anche al Sud, un nuovo modello di esercizio ferroviario in Sicilia finalizzato a rimodulare l’offerta per renderla più adeguata alle differenti esigenze dei viaggiatori: corse frequenti e capillari intorno ai centri urbani e veloci tra i capoluoghi.

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