In treno gratis per l’Europa: dalla Ue 35 mila biglietti per i giovani
Msc-Gip, via libera Ue al controllo congiunto di Italo
Arriva l’ok della Commissione europea all’acquisizione del controllo congiunto di Italo da parte di Msc Mediterranean Shipping Company e del fondo americano Gip.
L’operazione riguarda principalmente il mercato del trasporto passeggeri ferroviario ad alta velocità in Italia, nonché le agenzie di viaggi e il trasporto marittimo di passeggeri tramite traghetti o crociere.
Ai sensi del regolamento sulle concentrazioni, l’Antitrust Ue ha stabilito che la concentrazione progettata non solleverebbe problemi sotto il profilo della concorrenza, dato il suo impatto limitato sulla concorrenza nei mercati in cui operano le società. L’operazione notificata è stata esaminata secondo la normale procedura di controllo delle concentrazioni.
Il 2 ottobre 2023, il Gruppo Msc dell’armatore Gianluigi Aponte aveva firmato un accordo vincolante per acquisire una quota di circa il 50% in Italo da Global Infrastructure Partners (Gip).
L’altra quota di circa il 50% in Italo resta di proprietà di Gip, in governance congiunta con Msc, Gruppo Allianz e fondi gestiti da Allianz Capital Partners, oltre ad altri investitori, tra i quali Luca Cordero di Montezemolo (che resta presidente), Isabella Seragnoli e Alberto Bombassei.
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Torino, via al treno tra l’aeroporto e il centro
Con il nuovo collegamento, in 31 minuti sarà possibile raggiungere l’aeroporto di Caselle dalla stazione di Torino Porta Susa e viceversa. A gestire il servizio sarà Rfi, Rete Ferroviaria Italiana, soggetto attuatore di lavori per 180 milioni di euro finanziati perlopiù dalla Regione Regione Piemonte, 120,5 dei quali sono stati messi in campo dal Pnrr. A questo ammontare si sommano altri 50 milioni per gli interventi sugli standard di sicurezza delle due linee ferroviarie coinvolte, per un totale di 230 milioni. La Regione stessa ha integrato con risorse proprie - oltre 33 milioni di euro - lo stanziamento iniziale che è risultato aumentato negli anni rispetto alle previsioni per i rincari delle materie prime e per l’aggiornamento delle normative sulla sicurezza, che hanno reso necessari ulteriori interventi sui binari.
Il progetto in particolare era stato approvato nel 2012 e i lavori sono stati appaltati nel 2017 da Scr, la società di committenza regionale, ed eseguiti dall’associazione temporanea d’impresa Itinera spa e Consorzio Integra con il coinvolgimento di 2700 operai e 90 imprese. I lavori realizzati includono la nuova galleria di oltre 3 chilometri, a doppio binario, che parte dalla stazione Rebaudengo Fossata, per immettersi sulla linea storica. Tra le altre cose, gli interventi su nuove fermate e le opere di ammodernamento del tratto di galleria storica renderanno possibile raggiungere sia l’Allianz stadium che la Reggia di Venaria in treno, direttamente dal centro della città.
Il collegamento ferroviario tra Torino e lo scalo aereo “Sandro Pertini” rientra nei lavori di potenziamento dei collegamenti tra il capoluogo e le Valli di Lanzo lungo le linee Torino-Ceres e Settimo Rivarolo, con interventi di adeguamento sulla linea per il futuro transito dei treni Jazz, Pop, Rock e Taf fino a Ciriè. A questo primo slot di lavori infatti segruranno ulteriori interventi da qui al 2026, con un investimento di altri 350 milioni di euro, da finanziare.
L’8 gennaio la Prefettura di Torino, insieme ai Comuni interessati, ha organizzato l’esercitazione propedeutica ai viaggi di prova in vista dell’avvio dei servizi commerciali veri e propri. L’Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria ha rilasciato a dicembre le autorizzazioni necessarie per la messa in esercizio della linea che sarà gestita da Rfi, dopo il passaggio di competenze da Gtt - azienda metropolitana responsabile dei servizi di trasporto pubblico locale – con il contestuale trasferimento dei 110 operatori.
Turismo. Dalla Stazione Vaticana riparte il treno per le Ville Pontificie
Dal 2 aprile, ogni sabato, turisti, curiosi e appassionati avranno la possibilità di salire su un convoglio per raggiungere la residenza estiva dei Papi adagiata sui colli romani. Storia e bellezza
Dal 2 aprile, ogni sabato, turisti, curiosi e appassionati avranno la possibilità di salire a bordo di un treno dedicato in partenza dalla Stazione Vaticana - la più piccola al mondo - per raggiungere la residenza estiva dei Papi adagiata sui colli romani.
Il collegamento ferroviario, sospeso a causa dell'emergenza sanitaria, offre la possibilità di vivere una esperienza straordinaria: prima la visita ai Musei Vaticani, poi una passeggiata nei Giardini per raggiungere l'antica stazione costruita nel cuore verde dello Stato Pontificio, la partenza in treno con destinazione Albano Laziale e quindi l'arrivo alle Ville Pontificie di Castel Gandolfo.
Qui sarà possibile di nuovo immergersi nei colori dei rigogliosi Giardini di Villa Barberini e varcare la soglia di quelle che una volta erano le camere private dell'appartamento del Papa nel Palazzo Apostolico. Una proposta particolarmente ricca, dunque, che unisce la passione per l'arte, l'amore per la natura e la spensieratezza di una gita "fuori porta" con la famiglia e gli amici, si legge in una nota dei Musei Vaticani.
Michelangelo e Raffaello, il Laocoonte e il Torso del Belvedere, la fontana dell'Aquilone e le verdi geometrie dei Giardini all'italiana che, complice l'arrivo della bella stagione, tornano a colorarsi di rose, azalee, primule e gelsomini. E poi ancora i lecci, le querce e gli abeti che si incastrano nei ruderi dell'antica villa dell'imperatore Domiziano, innalzata accanto al Lago di Castel Gandolfo e con un panorama che arriva
sino al porto di Anzio.
Infine l'accesso a Palazzo: lo studio privato del Papa, la sua biblioteca, la camera da letto e la Cappella dove per la prima volta nella storia due pontefici hanno pregato assieme. "Tutto qui"? Niente affatto! Prima di concludere la giornata è possibile prenotare un invitante pranzo a base di prodotti tipici, servito nel Padiglione del Riposo, e poi passeggiare lungo il lago oppure nei vicoli stretti del caratteristico centro storico del piccolo borgo romano.
Per il ritorno a casa, appuntamento per tutti alle 16:30/16:45: navetta per la stazione di Castel Gandolfo e quindi treno con arrivo, ore 18:30 circa, alla Stazione Ferroviaria di Roma San Pietro.
Avvenire