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Quarant'anni fa moriva Pier Paolo Pasolini: omaggio dal luogo della residenza pasoliniana la Torre di Chia (Viterbo)

Pasolini pirata romantico e profeta incompreso. Ricordo del poeta a quarant'anni dalla morte.....
Omaggio nel quarantesimo anniversario della morte di Pier Paolo Pasolini di Giuseppe Serrone, scrittore, teologo e giornalista free lance dal titolo "E la luna t'accompagna": 
"Una strada: le radici che non avevano alberi sono le vere strade di un bosco. La luna dava spazio a una stella e il vento, respirando tra le foglie l'accarezzava e formava un triangolo senza base aperto verso l'infinito e la luna ti accompagna. Pietre e pietre: il tempo rovina le cose e il rumore dell'acqua riporta la melodia delle cose e il passo d'un uomo solo, sfiora la strada di radici. 
Pier Paolo come il candore di una foglia la tua penna scrive e il tuo occhio immagina scene di storie passate, tra rami e rami secchi, tra felci e querce, le fessure dei muri, le buche di un masso, trapassi irrequieti di ore proibite! 
Che cosa è il bene o il male? Forse la strada di un poeta o un artista o un regista si perde tra sogni e profeti di un tocco di blu! 
T'accompagna la luna, Pier Paolo, e come la stella ricevi la luce da storie mai scritte o frasi non dette racchiuse tra un ago e la freccia veloce, la mano d'un re, tradito e rinato." (di Giuseppe Serrone) 

Pier Paolo Pasolini

 Chia, mentre gira le prime sequenze del Vangelo Secondo Matteo, Pasolini visita un fortilizio medioevale abbandonato. Se ne innamora. È la primavera del 1964. Nel 1966 scrive che vorrebbe andare a vivere dentro quella Torre che non può comprare, "nel paesaggio più bello del mondo, dove l’Ariosto sarebbe impazzito di gioia nel vedersi ricreato con tanta innocenza di querce, colli, acque e botri". Al Poeta sembra che in quel luogo incantato la natura abbia giocato a fare il verso all’arte, illusa innocenza d’un cosmo perfetto e gioioso. L’acquisto del diruto immobile si realizza nell’autunno 1970. Pasolini vi soggiornerà spesso negli ultimi anni di vita. Spedirà da lì non poche delle sue Lettere Luterane: l’estrema denuncia dell’apocalisse antropologica (le aberranti derive culturali indotte dal potere neocapitalista sul tessuto più intimo della vita nazionale, sul millenario patrimonio artistico, sul paesaggio agrario e sulla forma delle città). Intimamente connessa e necessaria a questo tema sarà l’appassionata, profetica invocazione del Processo alla corrotta casta democristiana, colpevole d’un "errore di interpretazione politica che ha avuto conseguenze disastrose nella vita del nostro paese". 
Nella vita di ogni artista c'è un luogo dell'anima, un centro geografico tangibile dove l'ispirazione fluisce libera, aprendo la strada alla creatività. Per Pier Paolo Pasolini - scrittore, regista, poeta - questo luogo è stato Chia, un grumo di case così piccolo che per rintracciarlo su una carta stradale occorre una lente d'ingrandimento, ammesso che poi ci si riesca davvero, a trovarlo, perché non è cosa facile: bisogna guardare nella provincia di Viterbo, laddove già questa declina verso l'Umbria, e seguire idealmente la Statale 675 che da Orte va verso Vitorchiano. 
«A Chia, Pasolini ha lasciato un ottimo ricordo. Si recava spesso nelle case della gente, si intratteneva con loro, era gentile e disponibile. Fece molto per il paese, creò una squadra di calcio per i più giovani, istituì un premio per chi lo abbelliva...». A raccontare lo scrittore-regista nei suoi aspetti quotidiani, magari minimi, ma proprio per questo più veri è Giuseppe Serrone. 
Lui non ha mai incontrato di persona Pasolini, ma la passione per questo luogo, che pare attrarre personaggi al di fuori degli schemi, li unisce al di là del tempo e dello spazio: «Quando arrivai a Chia sapevo ben poco di Pier Paolo... In realtà l'ho scoperto grazie ai racconti della gente, che tratteggiavano una personalità affabile e gentile, che mi ha subito incuriosito». 

fonte: 9 giugno 2005 - di Marco Scataglini - larepubblica.it 

Pasolini - La Forma della città: l'Italia è tutta da salvare! (video)


Un breve estratto dal video prodotto per la RAI nel 1974 del programma di approfondimento culturale "Io e ... " in cui Pier Paolo Pasolini parla della "Forma della città" mostrando già allora una sensibilità estetica e culturale altissima che nemmeno oggi è pienamente facente parte del nostro esistente culturale. 

Giuseppe Serrone, responsabile fondatore e direttore del nostro portale di Turismo Culturale, ha scritto tra l'altro (sul Viale della Torre di Chia...) un testo di omaggio nell'anniversario della morte di Pasolini dal titolo "E la luna t'accompagna": 
"Una strada: le radici che non avevano alberi sono le vere strade di un bosco. La luna dava spazio a una stella e il vento, respirando tra le foglie l'accarezzava e formava un triangolo senza base aperto verso l'infinito e la luna ti accompagna. Pietre e pietre: il tempo rovina le cose e il rumore dell'acqua riporta la melodia delle cose e il passo d'un uomo solo, sfiora la strada di radici. 
Pier Paolo come il candore di una foglia la tua penna scrive e il tuo occhio immagina scene di storie passate, tra rami e rami secchi, tra felci e querce, le fessure dei muri, le buche di un masso, trapassi irrequieti di ore proibite! 
Che cosa è il bene o il male? Forse la strada di un poeta o un artista o un regista si perde tra sogni e profeti di un tocco di blu! 
T'accompagna la luna, Pier Paolo, e come la stella ricevi la luce da storie mai scritte o frasi non dette racchiuse tra un ago e la freccia veloce, la mano d'un re, tradito e rinato." (di Giuseppe Serrone) 

La magia dell'autunno in 12 luoghi spettacolari. Dal Canada al Trentino, dall’Irlanda al Giappone

di Ida Bini

E’ esplosa la moda del foliage, l’emozionante esperienza di passeggiare nei boschi e nei parchi per ammirare le foglie degli alberi che in questa stagione si colorano di giallo, di rosso, di arancio e di viola. Per scoprire le romantiche tonalità autunnali della natura ogni anno si pubblicano un gran numero di libri fotografici e di guide turistiche, mentre sul web si moltiplicano mappe e persino app che aiutano i viaggiatori a trovare i paesaggi più affascinanti. Ecco un nostro personale elenco delle mete più belle.

1. Colorado, Usa
L’autunno in Colorado regala panorami incantevoli e scorci ricchi di fascino; è un paradiso per i fotografi e per chi ama camminare nella natura. Tanti sono i percorsi e le strade panoramiche che hanno ottenuto la denominazione di scenic byway, itinerari che permettono di scoprire laghi, cottage, fiumi e boschi colorati e che ripercorrono le tappe più importanti della storia dello Stato. Due sono imperdibili: Peak to Peak, la strada panoramica più antica del Colorado, che attraversa le vecchie città minerarie del Rocky Mountain National Park e la Road to the Sky, un percorso immerso nelle foreste nazionali di San Juan, attraverso le bellissime terre degli indiani nativi Cheyennes, Navajos e Arapaho, nomi che evocano leggende, avventure e storie viste al cinema.
2. Val di Non, Italia
Il Trentino è uno splendore anche in autunno: i boschi di larici, i meleti e i vigneti si tingono di mille sfumature di rosso e di giallo, il cielo è terso e azzurro e le cime già imbiancate ne completano il paesaggio mozzafiato. Ovunque nelle valli si organizzano escursioni tra i boschi e passeggiate “golose” tra baite e malghe alla scoperta dei sapori e delle tradizioni regionali. Tante sono le manifestazioni legate al territorio, come Pomaria, profumata e colorata festa del raccolto delle mele, che si svolge nella Val di Non, la più ampia valle del Trentino occidentale, il 10 e l’11 ottobre. Per l’occasione un trenino porta i visitatori nei principali meleti e tra i borghi di pietra della Valle. La festa è anche l’occasione per scoprire le antiche tradizioni gastronomiche locali: canederli, gnocchi al grano saraceno, patate rostide, prodotti tipici del Trentino presenti nei menu dei migliori ristoranti della zona.
3. Wicklow, Irlanda
Le acque cristalline del fiume Vatry, che scorrono lungo i 22 acri dei Mount Usher Gardens, amplificano la bellezza, romantica e malinconica, dei colori autunnali delle numerose varietà di piante e arbusti presenti nel giardino privato della contea Wicklow, sul versante orientale d’Irlanda. Passeggiando lungo il Maple Walk si ammirano l’oro, il viola e il rosso degli aceri giapponesi e dei larici del giardino, che raccoglie dal 1868 cinquemila specie di piante e di alberi provenienti da tutto il mondo.
4. Kyoto, Giappone
Lo spettacolo degli aceri e dei ciliegi giapponesi nel cambio di stagione è spettacolare, tanto quanto quello, più famoso, di primavera. Nei numerosi parchi di Kyoto si passeggia accanto ai magnifici templi buddisti che impreziosiscono la bellezza raffinata del paesaggio che in queste settimane regala un’infinità di sfumature e di colori. Tra i numerosi giardini presenti in città si consiglia una passeggiata nel parco del Palazzo Imperiale, nel cuore della città, con prati di grandi dimensioni e più di 9mila alberi; in quello della villa imperiale Katsura, uno degli esempi più belli di giardini giapponesi con un grande lago e un gazebo da tè; nei giardini del tempio di Ninna-ji, risalente al XVII secolo, e nel tempio di Tenryu-ji, famoso per le cascate Ryumon e per il ponte di pietra.
5. Lake District, Inghilterra
Nel nordovest dell’Inghilterra la “terra dei laghi” è un’area paesaggistica di grande fascino al cui interno sorge l’omonimo parco nazionale, visitato ogni anno da più di dieci milioni di turisti. Il grande Parco regala escursioni in barca nei tanti laghi, trekking per gli esperti con arrampicate e scalate sulla roccia e infinite passeggiate guidate nella natura con la possibilità di fare pic-nic e di osservare la flora in tutto il suo splendore. All’entrata del Parco ci sono guide e mappe per orientarsi meglio tra i tantissimi diversi percorsi da fare e i sentieri da percorrere, ognuno con le proprie caratteristiche. Molti itinerari sono pensati per i più piccoli e per chi ama pedalare tra i boschi.
6. Ahornboden, Austria
In Tirolo il Großer Ahornboden è un grande bosco di aceri che, in questa stagione, si colora di rosso e di oro; sorge a 1.200 metri d’altezza, su un altopiano circondato dalle montagne del Karwendelgebirge, già in parte imbiancate. E’ una meta ideale, non lontano da Innsbruck, da scoprire a piedi o in bicicletta all’interno del Alpenpark Karwendel, magifico parco alpino che regala uno straordinario spettacolo naturale, amplificato in questi giorni da mille sfumature di giallo.
7. Valle d’Aosta, Italia
Il lago Blu, nella Val d’Ayas, è uno dei punti più belli della Valle d’Aosta, sotto il Breuil-Cervinia, alle falde del Cervino. In queste settimane l’acqua del lago amplifica il gioco di sfumature degli alberi, colorati di rosso e di giallo, di arancio e di viola. Se d’inverno ci si arriva con le ciaspole, in autunno si passeggia tranquillamente lungo i sentieri segnalati dal pian di Verra e da Blanchard tra boschi di conifere, faggi e aceri dai toni accesi.
8. Valle d’Ordesa, Spagna
Ha quasi cent’anni il parco nazionale di Ordesa y Monte Perdido, sui Pirenei centrali, e si estende per circa 150 chilometri quadrati lungo l’omonima valle spagnola. Dominato dal massiccio del Monte Perdido, alto più di 3300 metri, il Parco ospita più di 1500 piante che in autunno regalano colori spettacolari, e numerosi ecosistemi d’origine atlantica e mediterranea. I centri che organizzano le visite sono Torla, La Pradera de Ordesa e Tella, dove è possibile organizzare le visite guidate e conoscere i tanti percorsi presenti nel Parco.
9. Ontario, Canada
Prima che si ghiaccino le acque del lago Ontario, tra il Canada e gli Stati Uniti, è bene visitare le sponde di questo immenso lago per godere dello spettacolo che regalano le sue distese boschive. In queste settimane il foliage è già iniziato: le fronde degli aceri si tingono di arancio e di rosso, creando angoli scenografici da scoprire percorrendo le strade che viaggiano intorno al lago. Sull’Ontario, che dà origine al fiume San Lorenzo e che con il lago Eire forma le famose cascate del Niagara, sorgono numerose isole: la più grande è Wolfe Island, nei pressi di Kingston, ed è raggiungibile sia dal Canada sia dagli Stati Uniti.

10. Perthshire, Scozia
Ogni autunno nel cuore della Scozia arrivano migliaia di visitatori per ammirare lo spettacolo del foliage delle Highlands, nel Pertshire meridionale. In particolare le visite si concentrano nel bosco di Faskally, attorno al villaggio di Pitlochry, per assistere a The Enchanted Forest, la manifestazione di luci e suoni che quest’anno si svolge dal 3 al 26 ottobre. Di giorno si passeggia nella natura, colorata di rosso e giallo, e la sera si dorme tra elfi, streghe e folletti in un’atmosfera incantata. E’ il luogo ideale per i bambini e per chi ama le tradizioni celtiche.
11. Baviera, Germania
Nel sudovest della Baviera, intorno al famoso e super fotografato castello di Neuschwanstein, le colline si tingono di mille colori: qui l’autunno rende la natura ancor più romantica e struggente. Passeggiando tra i boschi che lo circondano si scoprono altri castelli e la gola di Pöllat, sormontata da un ponte alto 90 metri dal quale si può godere di una splendida vista sul castello, sulle montagne bavaresi e, in lontananza, su quelle tirolesi.
12. Valle del Douro, Portogallo
E’ sempre uno spettacolo la valle del Douro, nel Portogallo del nord, ma in questo periodo in cui i vitigni si tingono di rosso è ancora più struggente. Classificata come patrimonio mondiale dall’Unesco, la Valle del fiume Douro si visita a piedi, in automobile, in bicicletta, in treno e persino in elicottero. Dai numerosi belvedere disseminati nella Valle, lungo il fiume, lo spettacolo mozza il fiato: i vigneti ricoprono il territorio, punteggiato da villaggi e borghi storici e da cantine, tutte da scoprire. Alle visite enogastronomiche si uniscono quelle paesaggiste, dove regna il fiume, e culturali: tanti, infatti, sono i musei, i castelli e le chiese che hanno fatto la storia del Paese.
ANSA 

Torna la voglia di neve, ecco dove sciare già a ottobre: le stazioni sciistiche già aperte in Italia e all’estero

di Ida Bini

Fervono i preparativi per la nuova stagione sciistica, che partirà ufficialmente ai primi di dicembre e, se le precipitazioni nevose lo consentiranno, anche qualche settimana prima. Appassionati di sci e di acrobazie sulla neve fremono in attesa dell’apertura degli impianti di risalita e di tutte le ultime novità tecnologiche di lamine e scarponi, con una particolare attenzione rivolta al meteo. Eppure, in queste settimane è già possibile sciare sui morbidi pendii di numerosi ghiacciai e di alte cime dell’intero arco alpino; ecco dove è in anticipo la stagione sciistica, in Italia e all’estero.

Cervinia
Impianti aperti a Cervinia, in Valle d’Aosta, nei prossimi weekend di ottobre e tutti i giorni dal 31 del mese: si scia sulle sue piste più ad alta quota e sul ghiacciaio Plateau Rosà, al confine tra Italia e Svizzera, dove è prevista anche l’inaugurazione di una nuova funivia che porterà sul ghiacciaio 1.450 persone all’ora. Le altre piste del comprensorio Breuil-Cervinia Valtournenche, che complessivamente ospitano 72 tracciati, 13 chilometri di anelli da fondo e lo snowpark più alto d’Europa, dovrebbero aprire dal 6 novembre soltanto nei weekend e da dicembre tutti i giorni. Stesse date per le altre stazioni sciistiche che fanno parte del grande Cervino Ski Paradise. Tra le piste più famose già aperte per discese adrenaliniche c’è la storica Ventina, 11 chilometri di tracciato che parte dai 3.500 metri del Plateau Rosà, all’uscita della grande funivia con vista sul monte Bianco, sul Gran Paradiso e sulle cime della Svizzera, e scende fino ai 2.000 metri di Cervinia. Sul versante svizzero sono già in funzione tutte le piste di Zermatt. Lo skipass giornaliero di questa nuova stagione sciistica costa 41 euro; per conoscere tutte le altre tariffe: www.cervinia.it

Passo dello Stelvio
Sul ghiacciaio dello Stelvio, località regina dello sci estivo in provincia di Sondrio, si scia fino al primo novembre su più di 20 chilometri di piste tra i 2.758 metri del Passo e i 3.450 del Monte Cristallo, nel gruppo Ortles-Cevedale. Tra gli ultimi appuntamenti prima della chiusura invernale dello Stelvio si segnalano: dal 22 al 25 ottobre, in collaborazione con le guide alpine di Bormio, il secondo Master Clinic di sci alpinismo, 3 giorni dedicati agli amanti dei percorsi alpinistici; e la grande festa di chiusura dello Stelvio Pirovano winter party con il divertente Snowmotion easyCamp che riunisce rider provenienti da tutta Italia. Lo skipass giornaliero costa da 36 euro; informazioni:www.passostelvio.com

Contemporaneamente alla chiusura dello Stelvio si aprono gli impianti della ski area di Trafoi: piccola e meno adrenalinica rispetto al passo, è perfetta per lo sci di novembre, meno affollato su piste soleggiate, e per chi cerca alberghi vicini agli impianti di risalita, raggiungibili con gli sci ai piedi.

Val Senales-Schnalstal
Sul ghiacciaio della Val Senales, sulle Dolomiti del’Alto Adige, gli impianti sono aperti: funzionano la Gletscherbahn, la funivia che porta da Maso Corto fino ai 3.200 metri, la seggiovia Grawand e lo skilift Finail. Si scia su 5 piste – 2 rosse e tre facili - e sull’anello Giogo Alto, mentre c’è ancora da attendere per la discesa Schmuggler, tracciato nero di 8 chilometri che dal ghiacciaio rientra a Maso Corto, la località più frequentata del comprensorio in questo periodo dell’anno. Se le nevicate lo permettono è possibile anche fare fuoripista sul canalone che dalla stazione di monte degli skilift Finail scende fino al lago di Vernago. Il costo dello skipass giornaliero è di 42 euro. Informazioni per tutte le agevolazioni: www.valsenales.com

Tignes
Sulle piste della celebre località francese Tignes, divisa in più frazioni, si scia dall’inizio di ottobre: sono già aperti gli spettacolari tracciati del ghiacciaio della Grande Motte e del Rosolin, in particolare la Sache, che dalla cima dell’Aiguille Percée scende fino a Tignes Les Brévières. Tignes è il cuore del grande comprensorio dell’Espace Killy che con quello adiacente della Val d’Isère conta su più di 300 chilometri di piste per diverse discipline sportive sulla neve. Lo skipass giornaliero costa 36 euro. Per informazioni: www.tignes.net

Hintertux Gletscher
E’ l’unica località sciistica austriaca a rimanere aperta tutto l’anno: gli impianti delle celebre località tirolese Hinterutx arrivano fino ai 3.250 metri del ghiacciaio, da dove partono 25 chilometri di ottime piste sempre perfettamente innevate. Fa parte del grande comprensorio dello Ski & Gletscherwelt Zillertal 3000 con 245 chilometri di piste con viste panoramiche mozzafiato sulle alte vette alpine, in particolare quella del ghiacciaio situata a 3.250 metri. Le guide alpine della località tirolese, inoltre, accompagnano gli sciatori a esplorare la zona. Lo skipass giornaliero costa 50 euro ma tante sono le agevolazioni. Per informazioni: www.hintertuxergletscher.at

Pitztal
Sulle 37 piste del Pitztaler Gletscher, il ghiacciaio più alto del Tirolo collegato al comprensorio del Rifflsee, la stagione sciistica è già iniziata. I tracciati sono larghi e perfetti per chi comincia a sciare e per le famiglie, così come sono impegnativi e adrenalinici sono quelli adatti per le gare. Anche qui sono previste escursioni guidate con gli sci e tanti sono gli appuntamenti sulla neve, in particolare la festa del Ghiacciaio che si svolge il prossimo weekend d’ottobre. Lo skipass giornaliero costa 37 euro; informazioni: www.pitztaler-gletscher.at

Kaunertal Fendels
La presenza della neve sul ghiacciaio Kaunertaler Gletscher, sempre in Tirolo, è assicurata da ottobre a giugno: 32 sono i chilometri di piste, larghe e divertenti, per sciate ad alta quota. La stazione sciistica è molto frequentata dai giovani provenienti da tutta Europa: qui nascono le discipline sportive che fanno tendenza, soprattutto per lo snowboard e il freeride, ed è qui che si svolgono le feste live più divertenti a suon di musica. Lo skipass giornaliero costa 38 euro; informazioni: www.kaunertaler-gletscher.at

Stubai
Sempre in Austria si scia sul ghiacciaio dello Stubai, il più grande comprensorio sciistico del Paese: la funivia principale porta dai 1.750 metri di fondovalle fino ai 3.200, dove ci sono le piste più alte del Tirolo perfette per discese adrenaliniche e per il fuoripista. Sta per essere inaugurato anche lo snowpark Stubai Zoo con una grande festa sulla neve. Oltre alle classiche discipline sportive, accanto alla stazione Eisgrat è possibile entrare in una grotta di ghiaccio lunga 200 metri, dotata di pannelli informativi. Lo skipass giornaliero costa da 44 euro. Per informazioni su pacchetti autunnali:www.stubai.at
ansa

Crociere: oltre 22 milioni di passeggeri, +68% in 10 anni

Oltre 22 milioni di passeggeri a livello globale (+68% in 10 anni) e 120 miliardi di dollari in contributi economici. Sono i numeri del turismo crocieristico secondo uno studio della Cruise Lines International Association, l'associazione internazionale degli operatori della crocieristica.

PASSEGGERI A +68% IN 10 ANNI - La domanda globale delle crociere ha raggiunto i 22,04 milioni di passeggeri, registrando un incremento del 68% rispetto ai 13,1 milioni di passeggeri del 2004. Dal 2013 è cresciuta del 3,4%, da 21,3 milioni di passeggeri. Il contributo complessivo della crocieristica all'economia globale ha raggiunto 119,9 miliardi di dollari nel 2014, in aumento rispetto ai 117 miliardi dell'anno precedente. Il dato include 939.232 dipendenti equivalenti a tempo pieno del settore che registrano un reddito pari a 39,3 miliardi. Le spese dirette generate dalle navi da crociera, dai passeggeri e dai membri dell'equipaggio sono ammontate a 55,8 miliardi.

NORD AMERICA RE DEI CROCIERISTI - Il Nord America costituisce il 55% dei passeggeri globali ovvero 12,2 milioni di crocieristi. Bene anche l'Europa con il 29% (6,4 milioni). Le altre regioni del mondo, tra cui Australia, Cina, Singapore, Giappone e Sud America costituiscono il restante 16% (3,5 milioni).

OCCHIO ALL'ASIA, ENORME OPPORTUNITA' - "Il potenziale di crescita dei nuovi crocieristi - afferma Cindy D'Aoust, amministratore delegato facente funzione di Clia - è enorme. Oltre a Nord America e Europa, le altre regioni del mondo costituiscono quasi l'85% della popolazione mondiale, tuttavia rappresentano solo il 16% dei crocieristi". In Asia, ad esempio, questo modo di viaggiare sta crescendo con tassi a doppia cifra, sia in termini di capacità che di mercato di provenienza dei crocieristi: tra il 2013 e il 2015 il numero di navi è aumentato a un tasso di crescita annuo composto pari al 10% e il volume delle crociere e dei viaggi all'interno e attraverso l'Asia è aumentato dell'11%. La capacità dei passeggeri in Asia è aumentata del 20%.


LA TOP TEN DEI PAESI DELLA CROCIERISTICA - Secondo lo studio 19,2 milioni di crocieristi provengono dai primi dieci paesi classificati, che rappresentano l'88% dei passeggeri a livello globale. Gli Stati Uniti, con 11,21 milioni di passeggeri, sono il paese con il maggior numero di crocieristi, rappresentando oltre la metà (il 51%) dei passeggeri crocieristici a livello globale. La Germania e la Gran Bretagna costituiscono il 15% dei passeggeri a livello globale (3,38 milioni). Australia, Italia e Canada hanno oltre 800 mila passeggeri ciascuno e rappresentano il 12% dei passeggeri a livello globale. Cina, Francia, Spagna e Norvegia insieme rappresentano circa 2 milioni di passeggeri, o circa il 10% dei passeggeri a livello globale. La Cina è il motore principale della crescita dei passeggeri in Asia, avendo registrato 480.000 passeggeri crocieristici in più dal 2012, un tasso di crescita annuo composto di circa 80%. Inoltre, dei circa 1,4 milioni di crocieristi provenienti dall'Asia, la Cina rappresenta circa la metà del volume dei passeggeri a livello regionale nel 2014.
ansa

Un giovane artista mette in musica l'Hotel Rivoli di Firenze



L'Hotel Rivoli diventa “palcoscenico” per i giovani artisti fiorentini. Protagonista di questo nuovo percorso dell'Hotel Rivoli è Filippo Landi, giovane musicista, che per l'occasione ha composto un brano nuovo e originale interpretando perfettamente lo stile dell'Hotel.

La passione per la musica del giovane Maestro di soli 20 anni, diplomato in pianoforte il 3 ottobre di quest'anno al Conservatorio “Luigi Cherubini”, è nata grazie ad una tastiera trovata da bambino sotto l'albero di Natale. “Quella piccola tastiera trovata sotto l'albero mi ha cambiato la vita e non smetterò mai di ringraziare i miei genitori per questo” ci racconta Filippo. Successivamente si è fatta strada in lui anche la passione per la composizione ed il sogno di diventare compositore di colonne sonore. Ha già musicato alcuni cortometraggi e composto le musiche di scena per la tragedia greca “Le Troiane” in occasione del XXI Festival Internazionale del Teatro Classico a Siracusa.

Filippo è riuscito a trasformare in musica l'anima e l'essenza del Rivoli. Il video, grazie a questa colonna sonora e a un mix perfetto di immagini, riesce a trasmettere il fascino, l'eleganza del palazzo storico fiorentino e la passione per l'accoglienza “frutto dell'esperienza di tre generazioni di albergatori” con l'obbiettivo di far sentire gli ospiti come a casa.

​“Chi ascolterà questo brano si sentirà parte del Rivoli e parte di una grande famiglia proprio come accade ai nostri ospiti” ci riferisce Chiara Caridi, proprietaria del Rivoli e del Grand Hotel Adriatico di Firenze.



“La nostra azienda”, prosegue Chiara, “continua così nell'impegno, come già successo in passato attraverso eventi teatrali e culturali atti ad aprire le porte dei nostri hotels anche al territorio e ai cittadini. L'obbiettivo ora è quello di puntare i riflettori e dare spazio ad artisti talentuosi, aiutandoli in qualche modo nella loro giovane carriera. Da qui, la collaborazione con il giovane musicista Filippo, diplomato proprio a Firenze. E' stata un'esperienza del tutto nuova e speciale, con l'augurio di poterla ripetere in futuro, magari coinvolgendo altri giovani artisti dello scenario fiorentino.”

Per maggiori informazioni:


Laura Innocenti - Tel.: 055-2786881 - E-mail: linnocenti@arshotels.com

HOTEL RIVOLI Via della Scala, 33 Firenze - Tel. 055-27861  www.hotelrivoli.it