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Sud Carolina, terra di bar-b-que. A Greenville trionfo di palati con Festival Euphoria

di Gina Di Meo

Greenville ti aspetta!

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Sapore di sud, sapore di #bar-b-que e il sud Carolina e' tra gli stati americani dove impera il culto della carne sul fuoco. Che sia di maiale, vitello e pollo, la scelta e' varia ma il comandamento fondamentale e' uno: la cottura lenta attraverso una fonte indiretta di calore, ossia quello proveniente dal fuoco della legna.

"Mai confondere - come ha detto all'ANSA #JohnNolan, di '#Grenville History #Tours' e organizzatore del 'Bbq Trail Tour' - il Bbq con il Grilling (carne alla griglia). Con il '#grilling' la carne viene cotta su una fonte diretta di calore".

Ma un bar-b-que come si deve richiede pazienza e come ha spiegato all'ANSA, Tiger O'Rourke, co-proprietario della 'Henry's Smokehouse' a Greenville, occorrono quasi venti ore per una cottura perfetta. "Ci vogliono dalle 15 alle 18 ore - ha detto - per il Bbq di maiale, 15 ore per un brisket (punta di petto) e circa tre ore per il pollo. Tuttavia molto dipende anche dalla densità' della carne".

O'Rourke ha anche precisato che il calore deve venire solo dalla legna (meglio se di castagno), vietato l'uso del gas. E ha dato inoltre suggerimenti su cosa mettere nel piatto per un #Bbq 'Southern Style'. "Prima di tutto la carne (pulled pork, (maiale affumicato cotto al punto da venire sfilacciato con le dita) - ha detto - poi l'insalata di patate, il brisket, un paio di costine e infine fagioli".

Ma il Sud Carolina non e' solo Bbq e' anche terra che offre una ricchezza di sapori e novità' culinarie al punto da farne una tappa d'obbligo per i buongustai. In particolare, ogni anno in autunno per una settimana la città' di Greenville si trasforma in un enorme palcoscenico culinario con 'Euphoria' dove trionfano celebrity chef, sommelier, esperti di vino, artisti di vario genere. "#Euphoria - ha detto all'ANSA il governatore del sud Carolina Nikki Haley - significa ottimo cibo, buon vino, persone incredibili e grazie a questo festival Greenville e' diventata una destinazione di viaggio".

E non a caso proprio nei dieci anni di vita di Euphoria, la città', situata ai piedi delle Blue Ridge Mountains, dopo aver sperimentato un declino a causa della crisi dell'industria tessile, si e' trasformata diventando destinazione per numerose opportunità' di svago e vacanza. Nel cosiddetto 'downtown', lungo una sola strada 'Main Street' ci sono circa 80 ristoranti che offrono solo l'imbarazzo della scelta su come deliziare il proprio palato.

Basta invece percorrere pochi km per ritrovarsi immersi nella natura con una passeggiata all'interno del 'Caesars Head State Park'. Per chi ama l'azione, invece, e' tappa d'obbligo il 'Bmw Performance Driving Experience', un percorso dove non solo si può' imparare a guidare in modo spericolato ma si può' stare anche dietro il volante dei modelli più' sofisticati dii vetture #Bmw.
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Star Wars, ecco i luoghi che i fan non possono perdere. Ci sono anche Como, Caserta e l'Etna, che la Forza sia con voi

Ci sono anche Como, Caserta e l'Etna, che la Forza sia con voi...

Dalla fattoria dei Lars nel deserto a Tataouine ai crateri artificiali, dove Luke Skywalker appare per la prima volta in scena nell'Episodio IV: Una nuova Speranza, dai vari Legoland ai musei di Madame Tussauds. Ci sono luoghi nel mondo che un vero appassionato di Star Wars non può proprio perdersi. Sul sito diGoEuro c'è la lista completa che comprende 26 location dalla Tunisia a Londra, dagli States a Singapore. Qui di seguito la top ten dei luoghi più amati dai fan. 

Il punteggio più alto va a Legoland, parco tematico che ospita wing fighters e personaggi a grandezza naturale dove anche i bambini potranno apprezzare e scoprire le meraviglie e gli eroi di Guerra Stellari prima di vedere il film.

LEGOLAND (diversi luoghi nel mondo) - I bambini prima ancora che con il film vengono catapultati nel mondi Star Wars grazie ai giocattoli della Lego. Inoltre nei numerosi parchi Legoland sparsi in un tutto il mondo i più piccoli possono rivivere le scene dalla saga riprodotte fedelmente con i mattoncini più amati.

LA FATTORIA DEI LARS E LE SCENE NEL DESERTO A TATAOUINE (Matmata, Tunisia) - Sede dell'hotel Sidi Driss, questo tradizionale edigficio berbero venne usato per girare in interna della fattoria dei Lars nel deserto a Tataouine.

RANCHO OBI WAN (Petaluma, Stati Uniti) - Il Rancho Obi Wan ospita una delle più grandi collezioni private su Star Wars, che il proprietario Steve SanSweet cominciò a metà degli anno '70.

ESTERNI DELLA FATTORIA DEI LARS (Chott el-Djerid, Tunisia) - Uno dei luoghi più riveriti di Star Wars è di sicuro quello dei crateri artificiali, dove Luke Skywalker appare per la prima volta in scena nell'Episodio IV: Una nuova Speranza. E' sul bordo di uno di questi crateri che spesso i fan si mettono in posa come nel,la famosa scena in cui ossera i due soli di Tatooine.

ESPOSIZIONE DI STAR WARS AL MUSEO DI MADAME TUSSAUDS (Londra e Berlino) - Da maggio nei musei di Londra e Berlino di Madame Tussauds sono esposte le figure in cera dei personaggi di Star Wars. In più sono state ricreate alcune delle scene più famose.

STAR TOURS - L'AVVENTURA CONTINUA (Disneyland, Disney's Hollywood Studios e Disneyland Tokyo) - Un classico Disney rivisitato, Star Tours - L'Avventura Continua permette ai fan di prendere parte a una missione ribelle. L'attrazione offre 54 diverse storie e scenari che vengono proposti in modo casuale per offrire un'esperienza sempre nuova.

SKELLING MICHAEL (Skelling Michael, Irlanda) - Secondo l'opinione di molti Skelling Michael sarà il rifugio di Luke Skywalker e probabilmente il luogo da lui scelto per fondare la sua Accademia Jedi.

YAVIN 4 (Tikal, Guatemala) - Le antiche rovine Maya nella città di Tikal in Guatemala sono diventate la base Ribelle su Yavin 4 nell'episodio IV di Star Wars: Una nuova Speranza. Per vedere la famosa scena girata qui, bisogna salire fino in cima al tempio IV dove guardando verso Est si vedono gli altri 3 templi come appaiono nel film. Le scene in interna sono girate in studio.

QUARTIERE DEGLI SCHIAVI DI MOS ESPA A TATOOINE (Ksar Hadada, Tunisia) - Situato nei pressi della città di Tataouine nella Tunisia del Sud, Ksar Hadada fa da sfondo a Mos Espa, il quartiere degli schiavi in Guerre Stellari Episodio I: La minaccia del fantasma.

LA CITTA' DI THEED, NABOO (Plaza de Espana, Siviglia) - Anche se il paesaggio è stato modificato per creare la città di Theed nell'Episodio I di Star Wars: La minaccia fantasma e II: L'attacco dei cloni, Plaza de Espana a Siviglia è ancora ben distinguibile sia sullo schermo che da vivo. Nella realtà la piazza ha la forma di un semicerchio, nella versione cinematografica è stata modificata dagli scenografi in modo da farla sembrare un cerchio intero. Sul quarto ponte da sinistra, che rappresenta l'antico regno spagnolo di Navarra, sono state girate la maggior parte delle scene.

Tra i 26 luoghi dove "l'intensità della Forza" è imperdibile ci sono anche delle mete italiane:

NABOO (Lago di Como, Italia) - Due diverse location del lago di Como sono state scelte per rappresentare il pianeta di Naboo. Villa del Balbaniello con i suoi magnifici terrazzi e i suoi rigogliosi giardini è stata usata per girare numerose scene, tra cui quella del matrimonio tra Anakin e Amidala. Sulla sponda ovest del lago, nel prato tra Tramezzo e Griante, è stata girata la scena del pic nic della coppia.

PALAZZO REALE DI NABOO (Caserta, Italia) - Alcune location in Italia del Nord e del Sud sono apparse negli episodi I e II come ambientazione per il pianeta Naboo nei Territori dell'Orlo Intermedio. La Reggia di caserta è stata usata per girare le scene in interna del meraviglioso Palazzo Reale della regina Amidala ne La Minaccia fantasma, successivamente abitato dalla regina Jamila ne L'attacco dei Cloni.

MUSTAFAR (Etna, Sicilia) - Per l'episodio III: La Vendetta dei Sith la produzione è tornata in Italia, questa volta in Sicilia, dove diverse immagini dell'Enta in eruzione sono state utilizzate come sfondo per la battaglia tra Anakin e Obi-Wan sul pianeta vulcanico Mustafar. E' proprio a causa delle ferite subite in questa battaglia che Anakin sarà costretto a indossare la famosa armatura nera che caratterizza Darth Fener.
ansa

Con 'Parole in Viaggio' a Napoli torna Gran Tour

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Metti degli scrittori (di best seller) in viaggio, come ai tempi del Gran Tour, invitali a raccontare Napoli e la Campania con gli occhi dei viaggiatori contemporanei. E così Joanne Harris potrà scoprire la dolcezza della 'Chocolat' partenopea, Jeffery Deaver vagabondare a caccia di ispirazioni noir, Marcos Giralt Torrente lasciarsi ispirare dalla città 'spagnola': è l'idea forte di 'Parole in viaggio - Words in Journey', rassegna ideata dall'americana Barbara Burdick e dallo scrittore e regista napoletano Angelo Cannavacciuolo, che alla terza edizione arriva in città dopo aver portato in luoghi d'ispirazione come Sorrento, Pompei e Ravello, scrittori del calibro di Gore Vidal, Jay Parini, Ethan Canin, Jim Nisbet, Margaret Atwood, Annie Proulx, Philippe Claudel, Arturo Perez-Reverte.

Ad ospitare gli incontri sono due sedi di grande fascino: Palazzo Zevallos Stigliano, del circuito Gallerie d'Italia, dove è custodito il capolavoro detto l'ultimo Caravaggio, 'Il martirio di Sant'Orsola', e l' Antro di Virgilio. Primo appuntamento domani (ore 18:30 )con la Harris, padre inglese e madre francese, cittadina dello Yorkshire e già a caccia di suggestioni culinarie e non tra le strade di una città 'che per la prima volta visito con calma e della quale non potrò che scrivere' anticipa gustando la celebre pasticceria locale, tassativamente al cacao. Dopo 'Chocolat', romanzo d'esordio ( 1998), tradotto in tutto il mondo e dal quale nel 2001 è stato tratto l'omonimo film con Johnny Depp, Harris è divenuta una autrice cult: presenterà all'ombra di Caravaggio il suo ultimo romanzo 'Il Canto del Ribelle' (Garzanti Editore).

    A Palazzo Zevallos, domenica 25 Ottobre, (ore 11:30) atteso anche Jeffery Deaver, 20 milioni di copie vendute in 150 paesi, romanzi tradotti in 25 lingue. Dal suo "Collezionista di ossa" è stato tratto l'omonimo film con Denzel Washington.

    Ultimo appuntamento è con un autore spagnolo, che sarà a Castel dell'Ovo il 13 Novembre (ore 18:00): Marcos Giralt Torrente, vincitore lo del Premio Strega Europa. Figlio del pittore Juan Giralt e nipote dello scrittore Gonzalo Torrente Ballester, presenterà "La fine dell'amore" (Elliot Editore). "Fu a San Francisco, nel salottino di City Light Book Shop, la libreria di Ferlinghetti, che nacque Words in Journey - spiega Angelo Cannavacciuolo, direttore e curatore della rassegna.

    Mentre parlavamo con un giovane scrittore californiano. Aveva nel cassetto un piccolo romanzo dal titolo The thousands words that rules the world, un libricino sul potere evocativo della parola scritta. Fu allora che a Barbara Burdick venne in mente l'idea di creare una rassegna stabile di letteratura internazionale, a Napoli. Un paio di mesi dopo, abbiamo cominciato a fare viaggiare le parole, da luoghi lontani fino a noi, nascoste tra le pagine dei libri di grandi scrittori stranieri, invitati a calarsi nella parte di nuovi viaggiatori".
    L'evento è sostenuto dall'Ente Provinciale per il Turismo di Napoli. 
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Fiera Verona: 117 anni in sella, la carica di 3000 cavalli. Partnership con Touring, nasce prima guida 'Italia a cavallo'

Verona ti aspetta!

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Centodiciassette anni e non sentirli: FieraCavalli continua a raccontare il mondo del cavallo nella sua evoluzione, a riunire gli appassionati provenienti da ogni parte del mondo, persino dal lontano sultanato dell'Oman, a mettere insieme sponsor, amatori, campioni, tutti i frammenti di un mondo complesso con una grande valenza economica in parte ancora da esplorare.

Un evento che torna dal 5 all'8 novembre, unico e atteso come dimostrano le cifre: 3000 cavalli di 60 razze (300 in più rispetto all'anno scorso), 750 aziende (+15% rispetto al 2014), 25 nazioni, una media complessiva di 160 mila visitatori.

Novità dell'edizione 2015 è una maggiore attenzione all'equiturismo, frutto della inedita collaborazione con il Touring Club: nasce infatti la prima guida 'Italia a Cavallo' curata dai giornalisti Federica Lamberti Zanardi e Luca Fraioli. Un modo di sospingere e promuovere una realtà che vede in Italia più di 7.000 chilometri di tracciati percorribili, oltre 120 mila appassionati e 4.500 agriturismi.

Altro protagonista assoluto della Fiera è il grande sport con la 15/ma edizione della Longines Fei World Cup, grande richiamo per i top riders. "Fieracavalli - dice il presidente di Veronafiere Ettore Riello nella conferenza stampa di presentazione nella storica sede del Touring a Milano - dà voce da oltre cento anni ad un settore che in Italia conta un milione e mezzo di cavalieri Per questa edizione abbiamo scelto di sostenerlo puntando maggiormente sul binomio turismo e sport, quali strumenti di promozione per l'intero comparto equestre che, in tutta Europa, conta 49 milioni di potenziali appassionati".

"Il secondo driver di crescita di questa Fieracavalli è lo sport - conferma Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere -. Abbiamo investito molto in questo ambito per portare a Verona i campioni internazionali della Coppa del Mondo di salto ostacoli del circuito FEI e le giovani promesse. Per loro abbiamo allestito ben tre padiglioni dedicati, 5 ring di gara pari a 30mila metri quadrati di piste e tribune per 5mila posti a sedere, mille in più dell'anno precedente. E per la prima volta si potrà assistere alle competizioni fino alle ore 22".

Come ad ogni edizione, grande importanza è riservata poi alla filiera allevatoriale che in Italia raggiunge 16mila allevamenti, 50mila addetti e 35 associazioni. Fieracavalli a questo comparto riserva due padiglioni dove il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali presenta i miglioramenti qualitativi del Cavallo da Sella Italiano, mentre l'Associazione Italiana Allevatori raccoglie i 355 esemplari delle 7 Razze del Libro genealogico Italiano. Con più di 750 aziende, riunite in tre padiglioni, Fieracavalli è inoltre la più grande vetrina mondiale per il trade business dedicato al cavallo, grazie ai più importanti marchi internazionali di articoli per l'equitazione, attrezzature tecniche, veterinaria, alimenti per cavalli e complementi per maneggi e scuderie.

Spettacoli e divertimento completano il programma. Protagonista assoluto delle serate di sabato 7 e domenica 8 novembre è il Gala d'Oro "Ladies", spettacolo di arte equestre, dedicato quest'anno alle donne e con una guest star d'eccezione: l'amazzone Sylvie Willms.
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Giornate Farnesiane, la Tuscia si mette in mostra 24 e 25 ottobre apertura gratuita di palazzi e dimore antiche

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di Marzia Apice
 ansa
Dal Palazzo del Drago di Bolsena al Castello Orsini di Vasanello, dal Giardino della Rocca di Capodimonte ai palazzi della famiglia Farnese a Caprarola e Gradoli, fino alle rovine della distrutta città di Castro: la Tuscia si mette in mostra e svela al pubblico le meraviglie del suo territorio con leGiornate Farnesiane, in programma il 24 e il 25 ottobre.

In questa due giorni dedicata alla storia e all'arte saranno protagoniste e visitabili gratuitamente le dimore pubbliche e private appartenute ai Farnese, celebre famiglia la cui importanza si estende in diverse regioni italiane.

La dinastia che ha dato i natali a Papa Paolo III ha infatti regnato sul Ducato di Castro nella Tuscia ma anche sui Ducati di Parma e Piacenza arricchendo ogni territorio con splendidi palazzi che sono gioielli del nostro patrimonio. Senza contare il ruolo svolto dai Farnese durante il Rinascimento attraverso le committenze artistiche e l'intensa attività di mecenatismo, con pregevoli opere d'arte di pittura e scultura che sono confluite poi nella collezione del Museo Archeologico di Napoli.

Per il pubblico un'occasione per curiosare in luoghi preziosi in cui il tempo sembra essersi fermato a centinaia di anni fa, e nei quali abitualmente l'accesso non è consentito. A costituire il programma delle Giornate Farnesiane, promosse dall'Associazione Dimore Storiche - Sezione Lazio, una serie di visite guidate che si svolgeranno dal mattino al pomeriggio e che, oltre a mostrare la bellezza degli edifici, avranno un duplice obiettivo: da un lato quello di raccontare l'affascinante storia lungo i secoli della storica dinastia, dall'altro quello di testimoniare l'impegno con cui ancora oggi i privati proprietari degli antichi palazzi preservano e custodiscono beni che dal punto di vista culturale sono importanti per l'intera comunità nazionale e internazionale.

Per l'occasione, l'Associazione ha realizzato una guida con testi a cura di Giada Lepri e fotografie di Alessandro Celani che sarà a disposizione del pubblico nei luoghi della manifestazione. Al Castello Ruspoli di Vignanello (sabato ore 18.30), a Palazzo Farnese di Ischia di Castro (domenica ore 12.30) e al Castello di Vasanello (domenica, ore 16) saranno inoltre previsti concerti di clavicembalo del Maestro Luca Purchiaroni che eseguirà musiche farnesiane da lui trascritte.

Angkor, la città che dorme nella jungla. Da genio dei Kmer, più di 3 mila templi in sito simbolo Cambogia

di Daniela Giammusso

Ci sono luoghi che, banalmente, vanno visti, almeno una volta nella vita. Perché raccontano di quanto l'uomo possa superare se' stesso, senza però mai sciogliere davvero i loro misteri. E' la sensazione che si ha davanti alla selvaggia imponenza di Angkor, il sito archeologico più famoso della Cambogia, Patrimonio Unesco dal 1992 e non a caso in cima alle wish-list dei viaggiatori di tutto il mondo.

    Per oltre sei secoli, dall'802 al 1432, ovvero dal Dio Re Jayavarman II al potente Jayavarman VII, Angkor è stata il fulcro dell'impero Khmer cambogiano. Una metropoli fino a un milione di abitanti della quale però sono arrivati sino a noi solo gli edifici religiosi, gli unici al tempo costruiti in pietra e non in legno: più di tremila templi, disseminati per 400 chilometri quadrati di jungla, popolati da una miriade di personaggi, divinità, miti e leggende di Buddismo e Induismo.

    ''Riscoperta'' dall'esploratore francese Henri Mouhot durante una spedizione della Royal Geographic Society intorno al 1860, l'Angkor Word Heritage oggi è meta di milioni di turisti (pass da 1-3-7 giorni a 20-40-60 dollari). Con base d'appoggio nel vicino villaggio di Siem Reap, si può visitare in tuk tuk o in auto con driver. Qualche coraggioso sfida le alte temperature anche in bici, mentre i più fortunati si concedono un volo in mongolfiera. Per scoprire tutte le sue meraviglie non basterebbe una settimana. L'ideale è avere tre giorni: due per Piccolo e Grande Circuito e uno per spingersi fino alle rovine più lontane. Ecco una selezione dei 10 templi da non perdere.

    ANGKOR WAT - Non abbiate paura del grande Naga a sette teste.
    Il suo lungo corpo squamato è il ponte per Angkor Wat, la dimora degli dei, massima espressione del genio khmer. Considerato il più vasto edificio religioso al mondo (campeggia anche sulla bandiera nazionale cambigiana), fu costruito nel XII secolo come mausoleo di Suryavarman e protetto da un vasto fossato d'acqua.
    Le incisioni raccontano che non bastarono 30 mila operai e 6 mila elefanti. Divenuto monastero buddista nel XIV-XV secolo e mai realmente abbandonato, è una riproduzione in miniatura dell'Universo, con la torre centrale a simboleggiare il Monte Meru, l'Olimpo degli Hindu. Sulle pareti, centinaia di metri di bassorilievi, dalla Battaglia di Kurukshetra al Paradiso e Inferno, con oltre 3 mila Devata e Apsara, le ninfe celesti, tutte riccamente agghindate.

    ANGKOR THOM - Un esercito di temibili guerrieri vi accoglie all'entrata di Angkor Thom, la Grande città fortificata che Jayavaraman VII costruì dopo il saccheggio dei Cham per rendere inattaccabile il suo impero. Protetta da un muro di cinta a pianta quadrata e dal fossato del fiume Siem Reap (ancora come il Monte Meru circondato dagli Oceani), alla città si accede da quattro porte sormontate da demoni, divinità e torri. A Sud, quella più restaurata.

    BAYON - I 216 giganteschi volti di Avalokiteshvara, il Buddha della Compassione, con grandi occhi e un gelido sorriso, scrutano dall'alto del tempio che il leggendario Jayavarman VII volle proprio al centro di Angkor Thom. In qualunque punto vi poniate, potrete scorgerne almeno dieci, scolpiti nella roccia a immagine e somiglianza dello stesso re. Le pareti di scale e labirinti raccontano in bassorilievo battaglie, mercati e vita quotidiana con più di 11 mila personaggi.

    TA PROHM - Un tempo monastero buddista e università, set del film ''Tomb Raider'' con Angelina Jolie, è forse il luogo più incredibile di Angkor. Di certo quello dove la jungla dimostra tutta la sua forza, con gigantesche radici che circondano, stritolano e penetrano la pietra dei suoi secolari cortili e sculture. Se non vi basta, spingetevi fino a Ta Som per ammirare il colossale ficus che sovrasta il gopura della porta orientale.

    PREAH KHAN - Residenza temporanea di Jayavarman VII, il Preah Khan (Sacra Spada) è un labirinto di gallerie rettangolari costruite intorno a un santuario buddista, al quale si sono aggiunti poi decine di piccoli templi induisti, con altari per 500 divinità. All'esterno, una ancora misteriosa struttura a due piani in stile greco. Non perdete anche Banteay Kdei, più piccolo, ma non meno suggestivo.
  
BAPHUON - Dedicato a Shiva e costruito come una piramide simbolo del Monte Meru, ripaga delle ripide scalinate con uno dei più bei panorami del sito. Sul muro di sostegno, un Buddha disteso lungo 60 metri. A pochi minuti, i pochi resti del Palazzo Reale.

BANTEAY SREI - Il Tempio delle donne è tra i pochi eretto non per volere reale, ma da Yajnyavahara, consigliere di Rajendravarman e insegnante di Jayavarman V. Tutto in arenaria rossa, è il miglior esempio del restauro per anastilosi.

KBAL SPÉAN - Occorre mezz'ora di trekking nella jungla sulle colline di Kulen, ma la sorpresa vale la fatica: un intero letto di fiume scolpito, tra lingam simbolo del Dio Shiva, animali sacri e immagini di Vishnu nel lungo sonno che origina la creazione del mondo. E poi Brahma dalle quattro facce, Shiva con la consorte Uma mentre cavalca il toro Nandin. Seguite il corso d'acqua e scendete sotto la cascata per un tuffo ristoratore.

TA KEO - Solenne con le sue quattro torri laterali e una centrale, è il tipico tempio-montagna angkoriano.

PRASAT KRAVAN - Entrate nelle torri e scoprirete Vishnu scolpito sui mattoni, con 8 braccia, mentre salva il mondo da un demone o con la consorte Lakshmi.
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