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Italia Nostra, ecco la lista rossa di beni e siti in pericolo

Dalla Fabbrica Alta di Schio nel Vicentino alle Torri costiere di Sinis Cabras in Sardegna, dalle le Scuderie di Villa Ada Savoia a Roma al Borgo di Fogliano a Latina e al tempio di Apollo nell'area archeologica della città antica di Teano. Beni meravigliosi ma insieme fragili che sono entrati nella lista rossa di Italia Nostra. Attraverso le 200 sezioni presenti da Nord a Sud d'Italia l'associazione ha avviato la seconda edizione della mappatura (la prima risale al 2011-12) per misurare lo stato di salute in cui versano beni artistici e architettonici, beni comuni o paesaggi in abbandono o bisognosi di tutela, siti archeologici meno conosciuti, centri storici, borghi, castelli, palazzi, chiese, singoli monumenti in pericolo. La nuova lista, che sarà costantemente aggiornata, parte con oltre 40 siti "in pericolo" da curare, conservare o valorizzare e riconsegnare alla popolazione.
    "Il nostro impegno nel proseguire con la Lista Rossa - dichiara il presidente Marco Parini - è l'impegno di coloro che non vogliono che tanti monumenti, per nulla minori, identitari della nostra cultura, cadano nell'oblio. La conservazione è il presupposto fondamentale per la memoria di luoghi e persone". Novità della seconda edizione è l'App Lista Rossa (realizzata da Italia Nostra in collaborazione con mediaGEO, editore della rivista Archeomatica) che permetterà di raccogliere le segnalazioni di cittadini attenti e responsabili. Basterà scattare una foto con il proprio smartphone e inviare la scheda.

    Ecco i 5 siti a grande rischio della lista rossa:
TEANO (CASERTA) - TEANO, AREA ARCHEOLOGICA DELLA CITTÀ ANTICA: TEATRO E TEMPIO DI APOLLO - Il complesso è in area pubblica e di proprietà dello Stato, attualmente gestito dal Polo museale della Regione Campania. La mancanza di fondi ne sta determinando il tragico declino. Nessuna manutenzione ordinaria al monumento, tanto da obbligarne la chiusura al pubblico.
SCHIO (VICENZA) - FABBRICA ALTA - Progettata dall'architetto belga Auguste Vivroux ed eseguita sullo stile di quelle belghe e inglesi", si sviluppa all'interno dell'area Lanerossi. La proprietà è del Comune di Schio. L'accessibilità è limitata all'autorizzazione del Comune.
ROMA - LE SCUDERIE REALI DI VILLA ADA SAVOIA - Dopo Villa Doria Pamphilj è il secondo più grande parco pubblico di Roma.
    Il complesso delle Scuderie Reali dentro la villa comunale doveva ospitare parte della grande collezione di giocattoli che l'amministrazione comprò con la giunta Veltroni. Con la giunta Alemanno, il museo, che si doveva sviluppare su tre piani, non si fece più. Oggi l'edificio è in completo stato di abbandono.
    SINIS CABRAS - LE TORRI COSTIERE - Le torri lungo le coste sarde rappresentano elementi di grande valore storico-architettonico. Gran parte di queste versano in condizioni molto precarie e sono necessari interventi di consolidamento senza i quali rischiano di crollare.
    LATINA - BORGO DI FOGLIANO - Il bellissimo sito è frequentatissimo dai cittadini di Latina, ma la Villa e il Giardino sono in degrado totale e il Casino Inglese, dopo un restauro iniziato nel 2003 e mai terminato, è inutilizzato. A oggi non risulta chiara l'utilizzazione di questo splendido sito, né chi debba emanare un bando per la sua gestione. (ANSA).

Lo sguardo di grandi fotografi su Roma. Apre Festival Fotografia. Parr, Basilico, Pasolini e il sisma

Roma, la città Eterna, la Capitale.  Affascinante e complessa, espressione dell'Italia in tutte le sue epoche e, ancor più, oggi. La città che è crocevia della cultura internazionale, dove nel 2003 è nata la "Rome Commission", il progetto fotografico che esporta l'immagine di Roma in altre capitali del mondo. La quindicesima edizione di FOTOGRAFIA - Festival Internazionale di Roma, che apre oggi al museo MACRO e resterà allestita fino all'8 gennaio 2017, è intitolata "Roma, il mondo": per restituire alla città uno sguardo più attento che viene invece spesso rivolto oltreconfine. E non a caso, quest'anno ricorre il duecentesimo anniversario della pubblicazione del primo volume di Viaggio in Italia di Goethe. Josef Koudelka, Olivo Barbieri, Anders Petersen, Martin Parr, Graciela Iturbide, Gabriele Basilico, Guy Tillim, Tod Papageorge, Alec Soth, Paolo Ventura, Tim Davis, Paolo Pellegrin, Hans Christian Schink, Marco Delogu: gli scatti dei fotografi delle passate edizioni di Rome Commission costituiscono il corpo centrale della mostra, curata dallo stesso Delogu. Si aggiungono i lavori della quattordicesima edizione del progetto, quest'anno affidato al sud africano Roger Ballen, al canadese Jon Rafman, all'inglese Simon Roberts e allo statunitense Leo Rubinfien, che dal 6 dicembre espone il progetto "Wounded cities". Tra le mostre, anche un reportage di Daniele Molajoli e Flavio Scollo sulle zone colpite dal sisma nello scorso agosto, legato a una raccolta fondi per il restauro di beni storico-artistici, e l'esposizione dedicata al poeta, scrittore e regista Pier Paolo Pasolini con foto inedite di fotografi come William Klein, Ugo Mulas, Mario Dondero.
ansa

Halloween, viaggio letterario tra incubi e visioni gotiche Fantasmi, zombi e vampiri le figure simbolo del male da riscoprire attraverso 10 opere narrative

Parate in maschera, scherzi e spettacoli terrificanti sono gli ingredienti principali di Halloween, la festa più paurosa dell’anno che gli americani hanno esportato in tutto il mondo e che si rifà al capodanno celtico secondo il quale, alla vigilia di Ognissanti, i morti tornano sulla terra tra i vivi. Per esorcizzare la paura e festeggiare l’arrivo della stagione più buia si ricorre, quindi, all’uso irriverente e beffardo dei simboli del male. Un modo originale per celebrare la giornata dei morti è di riscoprire quegli archetipi nella letteratura, nei romanzi horror che hanno influenzato generazioni di scrittori, registi e sceneggiatori.
Il castello di Otranto di Horace Walpole 
E’ considerato il primo romanzo gotico della letteratura mondiale, edito nel 1764 dallo scrittore inglese Horace Walpole. Fonte d’ispirazione per l’autore furono i conflitti drammatici di Shakespeare e l’angosciosa visione onirica delle incisioni di Giovanni Battista Piranesi, a cui si rifà nella descrizione dei sotterranei e dei passaggi segreti del castello. Ambientato nel XII secolo attorno a un grande maniero, il romanzo narra di una profezia, di un nobile tiranno e dei suoi intrighi, di complicate rivelazioni di paternità e di una serie di prodigi e di apparizioni assurde. Nella trama del romanzo gli elementi cavallereschi e favolistici si intrecciano con gli aspetti più violenti e angosciosi della vita.
Dottor Frankenstein di Mary Shelley
E’ il romanzo che ha ricevuto più trasposizioni cinematografiche, un classico del genere horror. Scritto nel 1818 da Mary Wollstonecraft Godwin, moglie del poeta Shelley, il romanzo ha molti spunti etici, quali la speculazione sull’origine della vita, il ruolo della scienza che può generare mostri e l’incognita della bontà naturale dell’uomo corrotto dalla società. La storia racconta del giovane medico Frankenstein, che sottrae a vari cadaveri parti anatomiche per creare una creatura mostruosa, a cui infonde la scintilla della vita. Il mostro è buono e mite ma quando si accorge di generare disgusto negli altri, si trasforma in un assassino.
I racconti dell’incubo e del terrore di Edgar Allan Poe 
E’ affidata a questa raccolta di 34 racconti, scritti tra il 1832 e il 1849, la grande fama e fortuna dell’autore statunitense Edgar Allan Poe. Il crollo della casa degli Usher, William Wilson, Il pozzo e il pendolo, La maschera della morte rossa, Il cuore rivelatore e Il gatto nero sono i racconti del terrore più interessanti: bizzarri, originali, potenti, moderni e, in un crescendo di tensione, ricchi di ossessioni e simbologie. Gli scritti di Poe hanno fatto la storia dei generi gotico, fantasy e del terrore; i temi ricorrenti sono, ovviamente, la morte, la rianimazione dei cadaveri e il lutto.
Lo strano caso del Dottor Jekyll e signor Hyde di Robert Louis Stevenson
L’accesa fantasia, lo stile chiaro e l’attenzione per la morale umana dello scrittore inglese sono alla base della fortuna del romanzo Lo strano caso del Dottor Jekyll e signor Hyde, pubblicato nel 1886. Narra dello sdoppiamento di personalità che assume un potente valore allegorico della natura umana, divisa tra il bene e il male. L’incapacità di dominare la dissociazione fisica e attitudinale da parte del protagonista del romanzo porta all’insuccesso attraverso il suicidio.
Dracula di Bram Stoker (1897)
Lo scrittore dublinese Abraham Stoker, detto Bram, è l’autore di Dracula, uno tra i più conosciuti romanzi gotici del terrore, pubblicato nel 1897 e ispirato alla figura storica di Vlad III, principe di Valacchia. Il romanzo, scritto in forma di diario, riprende il mito del vampiro, creato nel 1819 da John William Polidori, ma con atmosfere molto più cupe e tetre, in cui l’orrore e la minaccia assillano i protagonisti del romanzo in un crescendo di paura, suspense ed emozioni. Tra i tanti temi toccati ci sono la paura dell’ignoto e dello straniero e la superstizione. Negli anni il personaggio di Dracula ha accresciuto la sua fama popolare con numerosi adattamenti cinematografici e televisivi.
Le montagne della follia di Howard Phillips Lovecraft
Influenzato da Edgard Allan Poe e dalla letteratura gotica, lo scrittore statunitense Lovecraft pubblicò numerose storie di orrore e di fantascienza, molte delle quali pubblicate dopo la sua scomparsa. L’ultima, scritta nel 1936, e tra le più famose è Le montagne della follia, che si apre su paurosi paesaggi onirici. La storia narra della scoperta da parte di alcuni esploratori di una caverna al Polo Sud che contiene esseri mostruosi, congelati da milioni di anni. In un crescendo di misteriose vicende e di inquietanti peripezie e macabre rivelazioni, si scopre, esplorando un tunnel abissale, che quei corpi ibernati erano tornati in vita per uccidere. Tra episodi di fantasia e drammatiche visioni oniriche i protagonisti sopravvissuti si salvano ma restano tormentati per sempre dal terrore e dall’angoscia delle esperienze fatte.
I vampiri di Richard Matheson 
Scritto nel 1954 dal narratore statunitense Richard Matheson, il romanzo di fantascienza e horror Io sono leggenda o I vampiri ribalta la classica situazione di un vampiro tra gli umani, inserendo Robert Neville, il solo uomo sopravvissuto a un’epidemia che ha trasformato l’umanità in mostruosi esseri infetti e vampireschi. Il protagonista può uscire di casa solo di giorno; la notte, invece, appartiene agli esseri mostruosi, ai vampiri. Dall’inquietante storia sono state create numerose trasposizioni cinematografiche, l’ultima delle quali nel 2007 con Will Smith nel film di Francis Lawrence.
L’incubo di Hill House di Shirley Jackson
In Italia il romanzo, il più famoso dell’autrice statunitense del genere horror, uscì nel 1959 con il titolo di La casa degli invasati. La narrazione è un crescendo di paura e terrore e la trama gira attorno ai fenomeni paranormali di poltergeist; l’ambientazione, ovviamente, è una casa abitata da fantasmi dove succede di tutto. L’inquietudine che sprigiona è, tuttavia, sottile e priva di effetti splatter; la paura che nasce dalla lettura è più vicina a un esasperarsi delle tensioni e delle follie mentali che da un accumularsi di fenomeni.
Rosemary’s Baby di Ira Levin
Scritto nel 1967 dall’autrice statunitense Ira Levin, Rosemary’s Baby dà il via a una serie di romanzi sull’angoscia generata dall’essere posseduti dal diavolo. La trama è semplice: una giovane coppia si trasferisce in un appartamento di New York, dove si avvicendano strani episodi e personaggi inquietanti, che si riveleranno in seguito frutto di stregonerie. La sera del concepimento del figlio comincia per la coppia un vero incubo: il diavolo si è impossessato del corpo del marito e ha ingravidato la moglie mentre nella casa e tra le loro amicizie accadono episodi terrificanti, misteriosi e angoscianti.
It di Stephen King 
Pubblicato nel 1986, It è tra i romanzi più famosi e inquietanti di Stephen King, l’autore dell’horror per eccellenza. E’ una lunga e sinistra saga corale che, tra inquietanti orrori e drammi senza speranza, tratta i temi della profonda influenza della memoria e dei traumi infantili sulla vita di un gruppo di amici. In un crescendo di angoscia Stephen King riesce a toccare la grettezza e la miseria umane di una piccola comunità di ragazzi che, in momenti diversi, dà la caccia al protagonista It, misterioso demonio che si risveglia da un letargo lungo 30 anni, assumendo le sembianze di un clown assassino di bambini.
ansa

Visita virtuale a una casa dell'antica Pompei

POMPEI - Ricostruita in 3D una casa dell'antica Pompei: è quella appartenuta a Lucio Cecilio Giocondo che era stata sepolta, come tutta la città romana, dalle ceneri dell'eruzione del Vesuvio del 79 d.C. A realizzare la ricostruzione digitale della casa romana è stato il gruppo coordinato da Anne-Marie Leander Touati, dell'università svedese di Lund. Vi hanno contribuito anche gli italiani Nicolò Dell'Unto, che lavora all'università di Lund e Daniele Ferdani, dell'Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). ''Combinando le nuove tecnologie con i metodi più tradizionali, possiamo descrivere in maggior dettaglio Pompei e in modo più accurato di quanto possibile in precedenza'' ha detto Dell'Unto.
Una visita virtuale alla casa di un potente banchiere dell'epoca - La ricostruzione 3D permette di fare una visita virtuale alla casa costruita tra la fine del III e l'inizio del II secolo a.C e appartenuta al ricco banchiere Lucio Cecilio Giocondo. La ricchezza del proprietario è riflessa nello sfarzo della casa, decorata con marmi colorati e bellissimi mosaici, come è possibile vedere anche nella sua ricostruzione 3D.
Come era la vita nella città romana prima dell'eruzione del Vesuvio - La ricerca fa parte da uno studio più ampio che riguarda tutta l'antica città di Pompei e che mostra come era la vita nella città romana prima della catastrofica eruzione del Vesuvio. Per esempio studiando i sistemi idrici, i ricercatori hanno visto che inizialmente abitanti, rivenditori e ristoranti erano dipendenti dalle grandi famiglie benestanti per il rifornimento dell'acqua, e che le condizioni sono migliorate solo poco prima dell'eruzione. Per esempio un acquedotto costruito poco prima dell'eruzione ha garantito acqua a tutti i residenti di Pompei, che così non hanno dovuto più raccoglierla dai pozzi o dai serbatoi di acqua piovana presenti nelle case dei ricchi.
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Vino e Uva, al via nuova campagna musei #ottobrealmuseo

GALLERIA BORGHESE (ROMA) - Dal Bacco di Pier Francesco Mola in mostra alla Galleria Spada di Roma alla Tomba del Tuffatore del Parco Archeologico di Paestum, dal Fanciullo con Canestro di Frutta di Caravaggio della Galleria Borghese, sempre a Roma, al vaso con Dioniso che attinge il vino del Museo Nazionale archeologico di Taranto. Torna il 3 ottobre la domenica gratis nei musei e nei luoghi della cultura statale e il Mibact lancia una nuova campagna sfidando i visitatori ad una caccia a tesoro digitale nelle collezioni alla ricerca di paesaggi, nature morte, raffigurazioni sacre che hanno ispirato nei secoli le opere dei grandi maestri.
Si parte con vino, uva e vendemmia, tema di ottobre, e si proseguirà via via con altri temi, ognuno legato ad un mese. Tutti potranno condividere le proprie foto con l'hastag #ottobrealmuseo e invadere i social con opere immortalate dai musei di tutta Italia. La campagna sarà promossa su tutti i social network, in particolare instagram @museitaliani, il profilo lanciato per le Olimpiadi.
Gli spunti a voler cercare sono tantissimi un po' in tutto il paese, dal Dosso Dossi della Galleria Estense di Modena con la sua allegoria dell'ebbrezza, alla Giovane Olandese alla finestra di Gerard Dou, in mostra a Torino alla Galleria Sabauda. Dal Baccanale in onore di Pan di Sebastiano Ricci, esposto a Venezia alle Gallerie dell'Accademia, alla strepitosa coppa con Dioniso tra menadi e tralci di vite del Museo Etrusco di Villa Giulia a Roma. Senza dimenticare il Bacco di Caravaggio degli Uffizi o la maschera di Dioniso, capolavoro in avorio che fa bella mostra di sè al Museo Sannitico di Campobasso.
ansa

Sette giorni e circa 200 eventi dalla montagna al mare passando per i borghi

PESCARA - Sette giorni e circa 200 eventi dalla montagna al mare passando per i borghi: in Abruzzo è la stagione dell'Open Day Winter, un contenitore di "esperienze e percorsi" da vivere dal 26 ottobre al 2 novembre 2016. L'evento è stato presentato a Roma, alla Casa del Cinema. Parola chiave dell'iniziativa la sostenibilità. "Gli elementi di sostenibilità presenti nella regione - ha detto il responsabile della Direzione turismo del Mibact, Francesco Palumbo - rappresentano competitività nel mercato del turismo. Un settore in cui l'Abruzzo può vedere un elemento di recupero".
    In particolare, la formula prevede non solo la contemporaneità degli eventi, ma anche la varietà delle esperienze che condurranno i turisti di tutte le età a scoprire nuovi itinerari della natura, del gusto, della cultura, dell'arte e dello sport. Nella settimana dell'Open Day Winter, nelle strutture ricettive che aderiscono all'iniziativa, i turisti potranno godere di formule agevolate con una notte gratis su 2-3 pernottamenti e due notti gratis su sei. Per tutti gli under 12 hotel gratis e libero accesso a tutte le iniziative.
    "L'Abruzzo - ha detto il vicepresidente della Regione Abruzzo e coordinatore nazionale al turismo per le Regioni, Giovanni Lolli - detiene il monopolio dell'alta montagna del centro sud, è la regione d'Europa con il territorio più protetto ed uno dei posti meno manomessi dalle attività dell'uomo".
    Ecco nel dettaglio il programma proposto:
- SEZIONE AVVENTURE: sarà possibile vivere esperienze di 'vacanza attiva' attraverso percorsi cicloturistici guidati, trekking, rafting, arrampicata sportiva, visite speleologiche guidate fino a viaggi lungo la storica ferrovia Transiberiana d'Italia;
- SEZIONE ESPERIENZE: rievocazioni storiche, i teatri di strada, le degustazioni e i cooking labs, le antiche arti come la falconeria e la pesca antica, i giochi di ruolo;
- SEZIONE RAGAZZI: manifestazioni legate al mondo delle favole e al fantasy, rievocazioni storiche, come la giostra dei cavalieri bambini con l'investitura di 200 nuovi cavalieri d'Abruzzo, family festival, laboratori creativi, attività ludico-sportive.
    - SEZIONE ENTERTAINMENT: spettacoli teatrali e musicali, festival della danza, della cultura e dell'arte, raduni, pellegrinaggi, mercatini e workshop. Alla presentazione hanno partecipato tra gli altri, il dg della Regione, Cristina Gerardis e il direttore del dipartimento Turismo della Regione Abruzzo, Giancarlo Zappacosta. 

Viaggio tra chiese e monasteri nella Repubblica Ceca

PRAGA - Antichi conventi e maestosi monasteri, impreziositi da alte torri e immersi nella natura della Repubblica ceca, sono stati trasformati in centri di cultura, in monumenti architettonici e in biblioteche prestigiose e ricche di fascino, aperte al pubblico.
Viaggiando nelle regioni a est e a ovest di Praga, rispettivamente nel nord della Cechia e nella Boemia occidentale e meridionale, si incontrano numerosi luoghi di culto che riportano indietro nell’arte barocca e nelle profonde tradizioni cristiane del Paese, espresse in cattedrali solenni, in monasteri e conventi dai chiostri silenziosi e dalle grandi sale capitolari. Molti di questi luoghi dello spirito sono stati realizzati dal talento degli architetti bavaresi Dientzenhofer, padre e figlio, che tra il XVII e il XVIII secolo contribuirono a diffondere il barocco nelle regioni meridionali e occidentali dell’attuale Repubblica Ceca.
Nella capitale Praga sono tantissimi gli esempi di luoghi di culto trasformati in biblioteche e centri di cultura, da scoprire partendo da Malá Strana, il quartiere barocco per eccellenza, precisamente dalla cattedrale di san Nicola, capolavoro architettonico e artistico. Il “pellegrinaggio” tra le opere barocche passa poi a Hradčany, dove sorge il convento di Loreto, e si sposta nel quartiere di Strahov per scoprire i sontuosi interni della biblioteca e della pinacoteca dell’antico monastero di Strahov, fondato nel 1140, fino ad arrivare nel sobborgo di Břevnov per ammirare l’omonima abbazia benedettina. Il capolavoro barocco per eccellenza nella capitale, tuttavia, è la biblioteca del Klementinum, antico collegio gesuita costruito a Staré Mesto, la “città vecchia”, e diventato presto uno dei più grandi complessi architettonici d’Europa. All’interno sono conservati bellissimi affreschi, arredi e mappamondi di valore storico; nella visita al complesso ci sono anche la cappella degli specchi, dove si svolgono suggestivi concerti di musica classica, e la storica torre astronomica, risalente alla metà del XVIII secolo, da dove sin dal 1775 si effettuano misurazioni meteorologiche. Nella torre si possono ammirare gli strumenti di misurazione d’epoca e dal suo ballatoio godere di una splendida vista sul centro storico di Praga.
Nella regione della Cechia settentrionale, a est della capitale, si visitano alcuni prestigiosi ed emozionanti luoghi di culto, tra cui l’imponente monastero benedettino di Broumov, opera barocca di grande prestigio architettonico con le decorazioni della famiglia Dientzenhofer. Oltre alla biblioteca del complesso monastico e alla chiesa di sant’Adalberto, meritano una visita anche il vecchio refettorio, che custodisce una copia della Sacra Sindone, e gli estesi sotterranei, nelle cui cripte si trovano decine di mummie. Il luogo di culto offre anche la possibilità di ammirare l’affresco gotico I doni dei re Magi, conservato nel campanile, un frammento della croce di Gesù in un reliquario ospitato nei depositi e gli originali resti sacri di san Procopio. Per chi vuole pernottare nel monastero e apprezzare l’atmosfera rasserenante e spirituale della zona, può alloggiare nelle celle che ospitarono i monaci. Bellissime sono anche le basiliche di Broumov, complesso di chiese barocche di campagna, unico in Europa, costruite nella prima metà del XVIII secolo dai Dientzenhofer su commissione dei monaci benedettini.
Viaggiando più a sud, verso la Slovacchia, si arriva al maestoso santuario di Svatý Kopeček, la “collina santa”, presso Olomouco: è un luogo di culto monumentale, frequentato da pellegrini e dagli amanti dell’arte sacra barocca. Qui si visita la basilica della Visitazione della Vergine Maria o si fanno escursioni, anche in bicicletta, nei dintorni del borgo, tra boschi e ruscelli.
Anche in Boemia, regione a ovest della capitale, si incontrano numerosi luoghi dello spirito, alcuni dei quali ancora abitati dai monaci; è il caso del monastero dei Premonstrati di Teplá, grande e prestigioso centro spirituale della Boemia occidentale, fondato alla fine del XII secolo alle porte delle terme di Mariánské Láznĕ. All’interno della struttura si trovano la chiesa in stile romanico-gotico, ristrutturata e adornata dal più giovane architetto Dienzenhofer, e la biblioteca con una collezione di manoscritti di grande prestigio. Non lontano sorge il monastero di Plasy, luogo di pace e di meditazione e vero capolavoro di architettura e ingegneria: l’avveniristico complesso sorge, infatti, su un terreno paludoso e poggia su migliaia di palafitte di quercia, le cui fondamenta ancora oggi vengono irrorate con l’acqua di una piscina, situata all’interno della struttura. Bellissimi sono il chiostro, la sala capitolare, la biblioteca, lo studio dell’abate, la scenografica scala barocca di Jan Santini e l’ala dell’ospedale con una mostra dedicata alla farmaceutica. Imperdibile è anche lo spettacolare complesso barocco di Příbram, nota meta di pellegrinaggio mariano che sfoggia la cattedrale dell’Assunta con magnifici chiostri e un museo del pellegrinaggio.
Più a sud, infine, merita una visita il monastero cistercense di Vyšší Brod, conservato quasi allo stato originario; durante la visita si ammirano la chiesa dell’Assunta, impreziosita da arredi gotici e barocchi, la sala capitolare in stile gotico antico, la pinacoteca e la biblioteca con ricche decorazioni barocche. Qui, ancora oggi vive una piccola comunità di monaci.

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