FELTRINELLI 1+1  IBS.IT

Gli eremi d'Abruzzo visti da 10 artisti

L'AQUILA - Valorizzare gli Eremi abruzzesi attraverso l'arte contemporanea: EremiArte è un progetto nato da un'idea di Marco Brandizzi, Direttore dell'Accademia di Belle Arti di L'Aquila, curato dai docenti Maurizio Coccia, Enzo de Leonibus e Silvano Manganaro e realizzato dalla stessa Accademia di Belle Arti. Per l'edizione 2017 sono stati invitati dieci artisti di levatura internazionale a interpretare questo microcosmo così unico. A loro è stato richiesto di confrontarsi con un soggetto vivo, piuttosto che con un contenitore da riempire di manufatti artistici; ossia di impegnarsi in un processo di ascolto e comprensione dell'habitat, prima di restituirlo in forma di esperienza artistica. L'inaugurazione è prevista il 15 luglio nell'Abbazia di Santo Spirito al Morrone, Badia Sulmona (L'Aquila), grazie alla disponibilità del Polo Museale d'Abruzzo e della direttrice Lucia Arbace.
Intanto sabato 17 giugno, nell'eremo di San Bartolomeo a Roccamorice (Pescara), incontro con l'artista Vaughn Bell che ha scelto questo luogo per il suo intervento. EremiArte mette in relazione elementi identitari forti - come gli antichi eremi abruzzesi - con le tensioni culturali provenienti dall'oggi che si esprimo attraverso gli artisti contemporanei invitati a dialogare con il luogo scelto, con la sua storia, la sua identità e non ultimo la comunità che lo vive. "Possono essere rovine, abbazie, caverne - scrive uno dei curatori - Grotte inaccessibili o edifici di pregio architettonico. Ogni eremo è differente. Come il percorso per arrivare. Alcuni di loro sono remoti. Altri immediatamente a portata di mano. Ciò che li accomuna è la straordinaria potenza evocativa del contesto. Dove confluiscono memorie storiche e devozioni radicate. Ma anche gli aspetti naturalistici sono importanti. L'idea generale è quella di formare un percorso escursionistico degli eremi. Ogni tappa quindi è una occasione di riflessione ecologica, storica, spirituale. E l'imponenza delle cime appenniniche conferisce solennità a tutto l'insieme".
Dieci gli artisti invitati: Mario Airò, Vaughn Bell, Bianco Valente, Gianni Caravaggio, Alice Cattaneo, France Jobin, Moira Ricci, Capucine Vever, Lino Capra Vaccina e Guido Van Der Werve che stanno già creando opere site-specific in altrettanti eremi: San Martino in Valle a Fara San Martino (Chieti), San Bartolomeo in legio a Roccamorice (Pescara), Grotta Sant'Angelo a Palombaro (Chieti), S. Giovanni all'Orfento a Caramanico Terme (Pescara), Madonna del Cauto a Morino (L'Aquila), Madonna dell'altare a Palena (Chieti), San Giovanni a Bisegna (L'Aquila), Grotta di San Domenico a Villalago (L'Aquila), Abbazia di Santo Spirito al Morrone a Sulmona (L'Aquila). Due le novità di questa seconda edizione di "Eremi - Percorsi tra arte, natura e spiritualità": un'esposizione permanente su Joseph Beuys in Abruzzo e oltre, nel Complesso di Santo Spirito a Roccamorice, e una giornata di studi sul tema dell'eremitaggio. Il progetto, alla seconda edizione, è volto alla riscoperta dei luoghi storici legati alla spiritualità dei romitaggi dell'Appennino centrale per rendere attuale il messaggio universale di spiritualità, ecologia e civiltà radicato nell'identità del territorio abruzzese. È sostenuto da Regione Abruzzo, ministero per l'Istruzione, Parco Nazionale della Majella, Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga e Fondazione Carispaq. (ANSA).

Kartoffelsalat, l'insalata calda e fredda tedesca

Un piatto delicato e saporito, molto amato anche in Alto Adige. La Kartoffelsalat è ottima da consumare tiepida oppure fredda come antipasto, secondo, contorno o piatto unico. Consiste in un’insalata di patate lessate condite con aceto e olio o con maionese.

In Germania del sud, Austria e Croazia le patate sono mischiate con brodo di maiale, aceto e olio. A nord della Germania l’insalata di patate è preparata con la maionese, a volte sostituita con un condimento ottenuto mischiando panna e yogurt. La ricetta tedesca proviene in realtà dalla Polonia del Sud ed è un piatto di chiare origini umili, legato alla realtà contadina.

Viene servito caldo o freddo a seconda del luogo in cui ci si trova. Nella Germania del Sud il piatto è generalmente servito caldo, mentre nella Germania del Nord viene servita fredda. La kartoffelsalat può essere anche preparata in anticipo. Gli ingredienti avranno modo di amalgamarsi dando più gusto al piatto. Inoltre, preparate il giorno prima, le patate eviteranno di assorbire tutto il condimento. Ecco la ricetta

Ingredienti:

1 kg di patate
4 fette di pancetta affumicata
2 cipolle piccole
olio evo
zucchero q.b.
1/5 ltro di brodo di carne
1 cucchiaio di panna liquida
4 cucchiai di aceto di vino bianco
sale e pepe q.b.

Portare a ebollizione l’acqua in una grossa pentola di acqua e fate cucocere le patate con la buccia il giorno precedente alla preparazione della ricetta. Dopo averle pelate, tagliate a pezzi le patate.tagliate le cipolle e lasciatele cuocere nel brodo di carne. Unite tutti gli ingredienti al brodo. In una padella fate abbrustolire la pancetta. Quando le cipolle saranno ammorbidite, versate il brodo un mestolo alla volta sulle patate che avrete messo in una padella capiente. Aggiungete la panna e l’aceto, mescolate fino a quando il piatto non sarà diventato quasi una purea. Servire caldo o freddo a seconda dei gusti. Accompagnare con una birra bavarese fredda.

turismo.it

Turismo religioso: 330 milioni di persone all'anno nei luoghi della fede

Sono numerosi i viaggiatori che, ogni anno, scelgono il turismo religioso per le proprie vacanze. Anche tra i più giovani cresce l’interesse per viaggi all’insegna della spiritualità, della cultura e dell’arte ed aumenta il numero di non credenti che si avvicinano a tali esperienze. La terza edizione della Borsa del Turismo Internazione, BTRI, si occupa proprio di tale aspetti, chiamando a raccolta i più importanti esponenti del settore, con tre giornate dedicate ad approfondimenti e workshop. Il servizio di Giulia Bedini da Radio Vaticana
Seguire i passi degli antichi pellegrini: è questo che spinge gli oltre 300 milioni i turisti religiosi, secondo l’Organizzazione Mondiale del Commercio, a recarsi ogni anno a visitare i luoghi della fede. Da Città del Vaticano a Santiago de Compostela, da Assisi a Fatima, passando per Lourdes e la Terra Santa: sono solo alcune tra le mete più richieste da chi si mette in cammino. Il 41,4% di chi sceglie di mettersi lo zaino in spalla e partire ha un’età compresa tra i 30 e i 50 anni; credenti sì, ma non solo. Infatti, il turismo religioso attrae anche chi è più lontano dalla fede perché offre l’occasione di scoprirsi e conoscersi, di intraprendere un viaggio che possa realmente arricchire. Sono molti quelli che si rivolgono ad agenzie specializzate, ma c’è anche chi sceglie di organizzarsi autonomamente; poic’è chi opta per percorsi culturali, storici e artistici e chi sceglie itinerari più mistici e spirituali. Non mancano sostegno ed aiuti per chi intraprende la via del silenzio e, proprio per questo, i viaggiatori possono spesso contare sull’ospitalità di numerose strutture religiose e non solo, che ogni anno aprono le porte all’accoglienza e alla condivisione.

Estate 2017: gli italiani tornano a viaggiare

Finiti i tempi di piccoli viaggi low cost. Il risparmio viene indirizzato in altri campi e le vacanze tornano ad occupare un posto importante per gli italiani. Nel 2017 le spese dedicate ai viaggi aumentano del 10%, che sia per vacanza o per studio. 

ESTATE 2017: GLI ITALIANI SI CONCEDONO IL LUSSO DEL VIAGGIO

A rivelarlo il report dell'Associazione delle Cooperative italiane che prevede in estate un 84% di viaggiatori in giro per il mondo. L'abitudine alle rinunce ha portato il Paese a diminuire cene o extra quotidiani e favorire il lusso della vacanza. In primis troviamo le crociere, seguono gli alberghi di lusso e i villaggi sul mare. Secondo il sondaggio, un italiano su due ha già prenotato le proprie vacanze, il 28% delle quali sono itineranti e all'insegna della natura, mentre continua ad aumentare (del 9%) la percentuale degli italiani che preferiscono il mare, meta preferita anche dell'estate 2017. Le grandi città sembrano per il momento interessare meno, visto un calo del 4% probabilmente dovuto ai turbamenti sul fronte internazionale.

A questo proposito, il viaggiatore non dimentica le assicurazioni dedicate agli spostamenti fuori dal Paese. Lo studio effettuato da italiani.coop conferma un incremento delle attenzioni degli italiani per le mete all'estero. Spagna e Grecia sono sul podio e l'Italia mantiene nelle mete Sicilia e Puglia i suoi punti di forza. Una buona parte del Belpaese non rinuncia ai luoghi esotici come Maldive e Polinesia. E il viaggio in Usa rimane sempre tra i più "prenotati". Oltre New York, viene segnalato il desiderio di visitare Dallas, che dal 6 maggio scorso ha un filo diretto con Roma Fiumicino grazie ai viaggi di American Airlines. 

DALLAS CITTA' TRA LE PIU' VISITATE NEGLI STATES

La city del Texas è considerata la terza città in maggior crescita e destinazione turistica preferita d'America, e il suo skyline suggestivo è uno dei più apprezzati a livello internazionale. Dallas. ha puntato sul turismo e sull'accoglienza, investendo grandi capitali in interventi per cambiare volto alla città e per migliorare la propria offerta ricettiva. Riguardo a Dallas e alle possibili mete a stelle e strisce, i viaggiatori non devono dimenticare di munirsi di un'assicurazione viaggio. Negli Stati Uniti non esiste un sistema di sanità pubblica ed eventuali cure mediche private rischiano di diventare davvero costose. Grazie ad assicurazioni come quelle proposte da polizzaviaggio.it, i costi di ricovero ospedaliero sarebbero coperti garantendo la godibilità delal vacanza in tutta sicurezza.

ITALIA: TRA LE METE PREFERITE PER L'ESTATE

L'Italia sarà la destinazione preferita per l'estate e la durata media del viaggio sarà di 12 giorni. è quanto emerge da un'indagine del Centro Studi TCI sulle intenzioni di viaggio della community Touring. Ad agosto si prevede la maggior parte delle partenze (53%). Un dato in controtendenza rispetto ai movimenti dei turisti italiani, è che settembre supererà giugno.



L'indagine del Centro Studi TCI ha invitato gli intervistati ad esprimersi sull'immagine delle regioni italiane, rispetto ad alcuni temi/turismi. Per le vacanze per famiglie con bambini al primo posto l'Emilia-Romagna (54%) e Trentino-Alto Adige (50%); segue a distanza la Toscana (31%). Per le vacanze "giovani" all'insegna del divertimento: Emilia-Romagna (81%), Sardegna (49%) e Puglia (38%). Per le vacanze attive (cicloturismo, escursionismo ecc.): Trentino-Alto Adige (80%), seguito da Valle d'Aosta (42%) e Toscana (32%). Infine, la sicurezza in relazione alla microcriminalità e al rischio attentati: Trentino-Alto Adige (59%), Valle d'Aosta (48%) e Friuli-Venezia Giulia (26%) sono quelle considerate più tranquille.
t urismo.it

Tra Godot e la città santa, Tom Hanks aspetta il Re nel deserto


"Per poter davvero comprendere il sostrato culturale, ho deciso di andare in Arabia Saudita", racconta il tedesco Tom Tykwer, regista di Aspettando il re, ma prima di lui lo stesso viaggio lo aveva compiuto Dave Eggers, per raccogliere elementi ed esperienze utili a realizzare il romanzo alla base del film che arriva nelle nostre sale dopo un anno dalla sua presentazione e che ci mostra il Premio Oscar Tom Hanks nei panni del protagonista, alle prese con un 'Clash' culturale e con qualche situazione particolarmente 'a rischio', come nella Città Santa dell'Islam, La Mecca, incredibilmente nel film!

Il suo Alan Clay è un uomo d'affari in crisi, che per rimettersi in pista vola in Arabia Saudita nel tentativo di concludere con il re l'affare del secolo. Inizialmente disorientato da usanze locali incomprensibili ed estenuato dall'attesa del re che tarda a riceverlo, Alan cerca di portare avanti il suo progetto con l'aiuto del bizzarro tassista-eroe Yousef e di una bravissima e amorevole dottoressa. Mano a mano che il legame tra questi si rafforza, le barriere culturali crollano e Alan comincia perfino a immaginare di ricominciare tutto da capo lì, dove tradizione e modernità si fondono in modo misterioso e affascinante.



"Come Dave sono atterrato a Jeddah e ho chiesto ad un certo Mandur di farmi da guida - continuava Tykwer, svelando che è stato lui "il nostro modello di riferimento per il personaggio di Yousef". Così, 'fattosi' Alan Clay lui stesso, e accompagnato dall'autista che aveva spinto Eggers a scrivere il suo libro, il regista tedesco è come lui finito per caso nella città santa a un passo dalla Ka'ba. "Non sono musulmano, per cui non mi è consentito entrare a La Mecca, - ricorda, - ma quella volta abbiamo perso l'uscita e abbiamo dovuto attraversare la città. La situazione era un po' pericolosa. Non volevo violare la legge, ma era successo, e così ci siamo trovati in mezzo alla città"! "Avevamo un permesso per girare, generico, ma non per filmare scene", e questo grazie al fatto di avere una troupe in parte musulmana, proprio per le riprese di Gedda e La Mecca.

La sequenza è stata poi ricostruita in fase di montaggio, approfittando di quanto realizzato in Marocco. Di fatto, la location principale del film, escludendo i set egiziani di Hurghada e quelli statunitensi (Boston) o europei, di Düsseldorf e Berlino (la festa norvegese si svolge in realtà al Liquidrom di Möckernstraße 10) dove la produzione si è spostata tra il marzo e il giugno del 2014. D'altronde, non avendo avuto il permesso di girare in Arabia Saudita, Tykwer e i suoi scout hanno cercato nei dintorni, dai viciniEmirati Arabi Uniti (che anche gli rifiutarono l'accesso) alle impraticabili Giordania ed Egitto, finendo per spostarsi di circa 5.000 chilometri ad ovest, in Marocco.

Nonostante tutto, "il viaggio in Arabia Saudita mi ha reso più sicuro e fiducioso nel poter girare un film su quella parte di mondo" erano state le parole del regista, costretto a piazzare le macchine da presa traOuarzazate e Laayoune, tra Rabat e Casablanca, in alcune delle regioni più remote del Paese."Certe volte ci recavamo in posti in cui non riuscivi a credere di poterti sentire così isolato dal resto dell'umanità, - ricorda Hanks che aveva già soggiornato brevemente in Marocco per le riprese de La guerra di Charlie Wilson, e che stavolta vi si è fermato per quasi otto settimane. - La mia idea del deserto è quella di Palm Springs o della Death Valley, dove, se solo prosegui un po', ti ritrovi in una città con acqua calda corrente e tutte le comodità. Ma noi abbiamo girato nel Sahara Occidentale, un luogo in cui se sei a piedi non puoi sopravvivere".
turismo.it

Ariana Grande fa tappa a Torino, tra divieti e controlli speciali In concerto al PalaAlpitour. In coda ragazzine con orecchie da coniglio