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Lars Mytting, i luoghi di Sedici Alberi

FAVANG (NORVEGIA) Crea una geografia immaginaria partendo da posti reali, nello stile di William Faulkner, lo scrittore norvegese Lars Mytting che da giovane ha molto amato l'autore Premio Nobel de 'L'urlo e il furore' e di 'Luce d'agosto'. Caso editoriale del 2016 con 'Norwegian Wood', il manuale pratico e spirituale su come accatastare e scaldarsi con la legna, pubblicato in Italia da Utet, che ha venduto oltre 600 mila copie ed è stato tradotto in 16 Paesi, Mytting ci fa conoscere anche la sua anima di narratore con il romanzo epico 'Sedici alberi', che arriva nelle nostre librerie il 29 agosto per Dea Planeta, nella traduzione di Alessandro Storti. L'artigianalità del lavoro del legno è ancora l'elemento più importante della storia che si ispira a ricordi personali legati all'infanzia dell'autore, originario della cittadina di Favang, in Norvegia, dove è nato il 1 marzo del 1968. E proprio partendo da questi luoghi, dalle suggestioni delle foreste di betulle, i boschi, i laghi e i villaggi dove è andato in bicicletta, ha ascoltato le storie di folletti e streghe, lo scrittore ha immaginato la chiesa, la fattoria, le acque in cui pesca il protagonista di 'Sedici alberi' con cui Mytting sarà, il 7 settembre, al Festivaletteratura di Mantova.
Luoghi che mostra all'ANSA in un viaggio fra Ringebu e Favang, a due ore di treno da Oslo, organizzato con il sostegno dell'Istituto del Turismo norvegese. Edvard, il protagonista del romanzo, è scampato da bambino al misterioso incidente in cui hanno perso la vita i suoi genitori e per un po' di tempo non si hanno più avuto notizie di lui. Cresce con il nonno, Einar, un collaborazionista nazista, ai margini della società. E quando il nonno muore decide di andare in Francia per scoprire la verità sul suo passato. Dai boschi della Norvegia, ai campi di battaglia della seconda guerra mondiale, dalle isole Shetland ai lager nazisti, cerca di scoprire la verità su mezzo secolo di contrastate vicende familiari. "Mio nonno era artigiano del legno e usava le betulle, l'oggetto di artigianato della zona. E' morto quando avevo tre anni e ho immaginato che tipo di persona poteva essere toccando i mobili fatti da lui. Non volevo fare un'autobiografia, ma le impressioni iniziali partono da qui" dice Mytting che è cacciatore. Toccando le betulle spiega che "più linee segnano il tronco più l'albero ha avuto una vita difficile ed è più interessante e bello. Le più antiche hanno più venature" racconta Mytting mentre guida e dalla radio arriva la notizia che un branco di caribù sta attraversando la strada e a poca distanza da noi la strada è bloccata.
"I norvegesi non amano parlare del significato delle sculture di legno che fanno perché per loro il legno è una cosa personale" dice lo scrittore che ha raccontato come i norvegesi riescano a sopravvivere in una terra ostile e indica tra i suoi autori preferiti anche Hemingway, Peter Hoeg, Knut Hamsun e Bob Dylan e il suo Mr Tambourine Man citato in 'Sedici alberi'. E anche il Premio Strega 2017 Paolo Cognetti di cui ha appena finito di leggere 'Le otto montagne", al quale lo accomuna il rinnovato interesse per la montagna e la vita nel silenzio e nella natura che sta diventando una moda. "Mi è piaciuto il suo libro e vorrei rivederlo" dice Mytting che ha già incontrato lo scrittore in Italia. Edvard cresce nella parte buia della valle di Gudbrandsalen ma Mytting ci mostra anche la parte luminosa e la linea di demarcazione è netta. "A dieci anni - racconta - io giravo in queste zone in bicicletta da solo, oggi non lo lascerei mai fare a mia figlia, il lago è profondo. Quando pedalavo ero terrorizzato da quello che si nascondeva nei boschi. Per tenere unita la comunità e proteggere i bambini dai pericoli raccontavano leggende sul mostro del lago e una strega alta due metri e mezzo. Quando passavo dal lato oscuro a quello luminoso avevo proprio la sensazione di un cambiamento nell'aria, negli odori per poi capire che il posto dove trovi pace è in te stesso" racconta. Poi saliamo sulla montagna, verso una fattoria abbandonata, quella "dove venivo da ragazzo e dove nell' immaginazione del romanzo vivevo completamente isolato". Tra le cose più interessanti di 'Sedici alberi' il vecchio pastore della chiesa in legno di Ringebu del 1.170, colorata e molto sobria all'esterno, con un cimitero tutt'intorno, e all'interno più barocca con colonne dipinte. "Forse questa è la scena più cinematografica del libro. Immagino i carri armati, la terra che vibra, il Cristo che crolla. Il pastore chiama allora Einar perché ripari i danni nella notte" racconta. La chiesa di Ringebu, ora protestante, rimaneggiata intorno al 1630, si trova lungo la Pilegrimsleden, la strada dei pellegrini che un tempo conduceva da Oslo a Trondheim e nella valle si sente la spiritualità secolare di questo luogo. "I miei personaggi sono bravi ad affrontare le difficoltà della vita ma non le pressioni della società. La social democrazia è una buona cosa per la Norvegia perché offre una rete sociale a tutti ma frustra l'individualismo norvegese" dice Mytting che è autore di altri tre romanzi, il primo del 2006 ha avuto molto successo ed è stato tradotto in 7 lingue e ha nella copertina dell'edizione norvegese una macchina come quella in cui ha perso la vita Camus. "E' un fantasy con un meccanico che lavora in uno sfasciacarrozze e sviluppa una magia che lo rende capace di riparare qualunque automobile" e ora sta lavorando ad un nuovo libro che mette "insieme molte piccole storie" dice prima di salutarci alla stazione di Ringebu. 
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Al Lingotto di Torino torna Artissima La fiera di arte contemporanea


TORINO - Passato e futuro convivono nella 24/a edizione di Artissima, la fiera internazionale di arte contemporanea che il Lingotto di Torino ospiterà dal 3 al 5 novembre. In totale saranno 206 le gallerie, provenienti da 31 Paesi, che presenteranno 700 artisti con oltre 2mila opere in mostra divise nelle sette sezioni dell'esposizione. Il passato sarà rievocato in particolare con una sorta di celebrazione del 50/o anniversario della nascita dell'Arte Povera. Verranno ricordati il "Deposito d'Arte Presente" del '67 di Gian Enzo Sperone e il Piper Club, storica discoteca della Torino degli anni Sessanta. Per il futuro invece Artissima punta sulle sezioni New Entries e "Present Future".
    Il catalogo per la prima volta abbandona la carta per il digitale, una piattaforma permetterà ai visitatori di creare un tour virtuale, vedere in anteprima le gallerie e conoscere gli artisti che partecipano alla fiera. Tra le novità della 24/a edizione la sezione Disegni, con 26 artisti.
    "Vediamo un grande interesse verso l'arte contemporanea, misto a curiosità e perplessità - ha detto la nuova curatrice Ilaria Bonacossa a margine della presentazione della fiera, all'Unicredit Tower di Milano - Ci rendiamo conto che le fiere sono un buon punto di inizio perché l'idea che chiunque possa comprare il capolavoro del futuro è molto democratica nella fruizione della mostra. La scorsa edizione ha visto numeri importanti, 50 mila visitatori in quattro giorni, speriamo di mantenere i numeri ma speriamo anche che la fruizione della mostra rimanga piacevole e non un supermercato". (ANSA)

Il Palio di Asti compie 50 anni

ASTI - Il Palio di Asti celebra la sua 50/a edizione domenica 17 settembre. È trascorso mezzo secolo dalla ripresa della rievocazione che risale al 1275 e che riporta Asti al suo passato medioevale. Al canapo di piazza Alfieri 21 cavalli e fantini di altrettanti borghi, rioni e Comuni che si contendono il drappo, il palio dipinto quest'anno dal maestro torinese Giorgio Ramella.
    "I 50 anni sono l'età dei ricordi, di chi ha vinto e di chi ha perso", osserva l'assessore alla Cultura del Comune di Asti, Gianfranco Imerito, presentando la manifestazione. "Per celebrare la ricorrenza - prosegue - il corteo storico che anticipa la corsa sarà aperto da 50 dame in costume, a rappresentare simbolicamente i 50 palii svolti".
    Tra le altre novità, una app scaricabile su tablet e smartphone per conoscere la corsa. "Quest'anno - ha aggiunto il presidente del collegio dei rettori, Pierpaolo Verri - la commissione veterinaria ha adottato un nuovo protocollo per garantire maggiore sicurezza ai cavalli in pista". (ANSA).


Settembre di eventi lungo la strada del vino e dei sapori

TRENTO - Parte la vendemmia nelle valli trentine e le città e i borghi di montagna si preparano a ospitare eventi e feste. Si aprono le cantine e le distillerie per visite guidate e degustazioni in attesa di festeggiare la vendemmia.
A Trento il 15 settembre, a partire dalle ore 17, si svolge una rassegna che quest’anno compie 10 anni: Doc-Denominazione di origine cinematografica (www.tastetrentino.it/DOCcinema), che unisce la passione per il cinema a quella per i vini regionali. Per le vie del centro e tra i palazzi nobili di Trento - città ricca di storia e di arte, crocevia di culture europee - si fanno degustazioni di prodotti enogastronomici, si visitano le cantine e al Teatro Sociale di piazza Cesare Battisti si assiste sotto le stelle alla proiezione di un film dedicato alla storia del cinema, rigorosamente con un calice di grappa trentina da degustare. In ogni piazza e in ogni palazzo del capoluogo viene presentato un vino tipico del Trentino, creando così un viaggio virtuale attraverso le zone enologiche più importanti del territorio: dalla Valle dei Laghi con il Vino Santo alla Piana Rotaliana con il Teroldego, dalla Vallagarina con il Marzemino alla Valle di Cembra con il Müller Thurgau, fino alle colline del capoluogo con il Trentodoc.
Oltre agli ottimi prodotti gastronomici a Palazzo Firmian si degusta il Teroldego Rotaliano, a Palazzo Lodron il Marzemino, a Palazzo Thun e nella Torre Mirana si beve Müller Thurgau, a Palazzo Roccabruna il Trentodoc e al castello del Buonconsiglio viene presentato il Vino Santo. A ogni tappa, inoltre, c’è la possibilità di fare visite guidate per scoprire la storia e le curiosità di ogni palazzo e di assistere a concerti di musica folcloristica.
Punto di riferimento per la storia enologica regionale è Palazzo Roccabruna, prestigiosa sede dell’enoteca provinciale del Trentino e vetrina delle eccellenze enologiche locali. Qui si visitano sale piene di storia delle antiche famiglie nobiliari e si degustano le prelibatezze trentine dello chef Marcello Franceschi del famoso ristorante Al Forte Alto di Nago: dalla spuma di trota al fil di fumo ai ravioli di pasta all’uovo e farina di canapa ripieni di lavarello del Garda. La manifestazione termina nella centralissima piazza Cesare Battisti dove, dopo un brindisi conclusivo a base di grappa trentina, si assisterà alla proiezione del film.
La rassegna è un’ottima occasione per passeggiare tra le strade e le piazze di Trento, fermarsi nei suoi ristoranti storici come la raffinata Osteria Le Due Spade, Ai Tre Garofani e Ristorante al Vò; scoprire le cantine e le distillerie della zona e fare escursioni nei dintorni, sempre all’insegna del buon vino e del cibo regionale.
Tra le visite, assistite e organizzate dalla Strada del vino e dei sapori (www.stradavinotrentino.com), ci sono luoghi incantevoli immersi nella natura come il lago di Toblino, dove si cammina con la brezza del lago di Garda fino alla centrale idroelettrica di Santa Massenza, l’impianto più potente del Trentino, scavato nella roccia a 600 metri di profondità. E’ un edificio considerato storico, realizzato dall’architetto Giovanni Muzio, dove si fanno interessanti visite guidate. Salendo un in alto si arriva nel piccolo paese di Santa Massenza, il comune italiano con la più alta concentrazione di distillerie di grappa; qui si visitano le cantine storiche come Casimiro o Maxentia, dove si degustano grappe di Nosiola e di Vino Santo oltre a un vino passito prodotto nella Valle dei Laghi. Si prosegue, poi, lungo una stradina panoramica che costeggia il lago fino al castello di Toblino, un luogo incantato, circondato dall’acqua dove l’atmosfera è fiabesca: si narra, infatti, che il luogo fosse anticamente abitato da fate, a cui venne dedicato un tempietto. Da 50 anni il castello ospita un ristorante panoramico dove si degustano piatti regionali e si bevono ottime etichette di vino trentino.
Un’altra escursione nei dintorni di Trento è la Piana Rotaliana, che Cesare Battisti nel 1905 definì “il giardino vitato più bello d’Europa”, da scoprire in sella a una bicicletta: si attraversano dolci pendii ricoperti di vigneti e punteggiati da masi dove l’ospitalità è sacra. Maso Poli, nato nel 1700 e gestito da 3 sorelle vignaiole della famiglia Togn, è una cantina ristrutturata e panoramica, un balcone sulla Val d’Adige. C’è anche il Molino dei Lessi, dove si produce uva Johanniter biologica. Pedalando si arriva alla Trattoria Vecchia Sorni, dove lo chef Lorenzo Callegari propone un ottimo sformatino di comede, spinacio selvatico con fiori di Calendula e formaggio della Val di Bresimo. Qui, come nei masi della zona, si può bere un ottimo Teroldego, il vino principe della Piana Rotaliana. Nei primi tre giorni di settembre si terrà il Settembre rotaliano con mostre, passeggiate, menu speciali e degustazioni (www.settembrerotaliano.it).
Dal 2 settembre fino al primo ottobre si svolge la manifestazione VendemmiAmo, con visite guidate alle cantine , picnic tra i vigneti e degustazioni. Infine, poco fuori Trento, assolutamente da non perdere è l’escursione a Mezzocorona dove si visita Palazzo Martini, storico edificio nobiliare risalente alla seconda metà del XVII secolo, e dove si prende la funivia per scoprire un piccolo angolo di paradiso: si sale fino a un luogo incantato dove non esistono auto né moto e dove c’è solo un albergo; qui, a 887 metri d’altezza, si trova il vigneto di Nadia, una giovane trentina che ha scelto di coltivare uve di Pinot nero e bianco e Chardonney e che a novembre produrrà le prime bottiglie di spumante. Vive in una ex riserva di caccia e abita in una casa del 1772 dove offre un ottimo strudel tradizionale. 
Durante le escursioni è possibile alloggiare in accoglienti masi o in agritur che producono ottimi vini da degustare e da comprare: maso Cobelli, a Sorni, e Maso Grener, a Lavis.

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Parte la creazione del nuovo portale turistico di Domodossola

Parte il nuovo portale
turistico del capoluogo ossolano, già annunciato nello scorso consiglio comunale In pensione saranno messi i sei i siti internet che fanno capo al comune di Domodossola. Si tratta di eventi.domodossola.gov.itossolainexpo.itossolaintasca.it/com,domosostenibile.it,domowireless.it e ilvolodichavez.it.
Nelle recente convenzione, delibera di giunta n 106 del 13 luglio 2017, convenzione con l’associazione turistica ProDomodossola si dava atto che "ai fini di una più efficace, ordinata e economica gestione delle informazioni turistiche l’Amministrazione Comunale intendeva procedere al riordino dei propri canali di informazione on line convogliando il tutto in un unico portale turistico, provvedendo ad attivare un sistema evoluto di comunicazione integrata che includeva la gestione del portale turistico della città e la sua presenza attiva sui principali soci network, e si riteneva opportuno a tal fine la collaborazione della Pro Loco per il reperimento e la creazione dei contenuti di tali canali on line".
24newsonline.it

Giornata Mondiale del cane, le dritte per una vacanza a 5 ossi... Strutture con giocattoli, crocchette e cucce vista mare..

Amici per la pelle, amici per il pelo: il 26 agosto è la Giornata Internazionale del Cane, un’occasione per ricordare agli uomini quanto l’animale domestico per eccellenza sia importante per migliorarci la vita e l’umore. Se spesso pensiamo di cavarcela con un osso, un gioco da strapazzare o qualche crocchetta, questo è il momento giusto per alzare il livello della riconoscenza e regalare a Fido una vacanza coi fiocchi, in strutture pet friendly che non solo consentono la presenza dei cani ma addirittura cercano di rendere il loro soggiorno rilassante e piacevole almeno quanto il nostro. Senza dimenticare che il modo migliore per farli felici è quello di non lasciarli a casa o in una pensione a 5 stelle ma di portarli con noi.
Ormai la rete è diventata una vera miniera di informazioni per i possessori di quadrupedi in partenza: si va dal portale del ministero della Salute c'e' un'apposita sezione (www.salute.gov.it/portale/temi/p2_5.jsp?lingua=italiano&area=cani&menu=viaggiare) dove si possono trovare tutte le informazioni, i consigli e anche un forum per i viaggi con gli animali al sito Vacanze Bestiali dell'Ente Nazionale Protezioni Animali, dove sono segnalate strutture ricettive, spiagge, ristoranti e attivita' commerciali dove cani e gatti sono ben accetti.
Molte informazioni anche su Viaggiare a 4 zampe della Fondazione italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente e sul sito di Trenitalia, visto che solo quest'estate sulle Frecce hanno viaggiato oltre 60 mila animali, soprattutto cani e gatti, e almeno 12 mila di questi di media e grossa taglia.
Infine anche molti siti specializzati in viaggi, ad esempio Tripadvisor (www.tripadvisor.it/ShowForum-g1-i19811-Vacanze_con_animali.html), hanno un'apposita sezione dove gli utenti si possono scambiare notizie e dritte.
Dog-sdraio vista Adriatico ai Ricci Hotels
L’ospitalità della Riviera Romagnola non ha paragoni, anche nell’accoglienza degli animali. Spiagge grandi, pulite, vigilate, con tanto spazio tra ombrelloni. L’Hotel Sport dei Ricci Hotels di Cesenatico (FC) ha organizzato una proposta che farà abbaiare di felicità i 4 zampe perché inizia con un gadget di benvenuto per tutti e servizio dogsitter su richiesta, dedicata a chi non abbia voglia di alzarsi presto al mattino. Dopotutto si chiama vacanza, no? Ma c’è anche il tocco in più. Con un supplemento di 10 euro al giorno, ecco la versione deluxe della permanenza per i nostri animali: una dog-sdraio su misura e ciotola sul posto, ossia nella spiaggia attrezzata per bagnanti speciali. Che possono essere a pelo corto e lungo. Parola di Pongo, il Beagle di casa! Prezzi a partire da 400 euro a settimana per appartamento, nella soluzione Aparthotel. Formula Hotel, a partire da 57 euro a persona a notte in pensione completa, per un soggiorno minimo di 3 notti. www.riccihotels.it

INC Hotels, Enpa ci mette lo zampino
Nell’accoglienza emiliana a marchio INC Hotels Group c’è lo zampino di Enpa. È infatti la più antica associazione che in Italia tutela gli animali ad aver in lista tutte le strutture del gruppo alberghiero parmigiano. Oltre a rispondere ad ogni esigenza degli animali e dei loro padroni, tutti gli hotels di Parma: Best Western Hotel Farnese, Holiday Inn Express Parma e l’Hotel San Marco, di Reggio Emilia: Best Western Classic Hotel, Holiday Inn Express, Hotel Forum e Piacenza con il Grande Albergo Roma, offrono agli affettuosi compagni dei visitatori un pranzo buono e sicuro: una confezione di mangime secco prodotto dalla Pet Express Montechiarugolo. L’iniziativa si va ad aggiungere a quelle già pensate per rendere più piacevole il soggiorno a cani e gatti, ai quali, in alcuni hotel, sono riservate mille attenzioni. Ad esempio al Best Western Hotel Farnese gli amici pelosi troveranno ad attenderli una Pet Room con una ciotola personale per l’acqua e una per il cibo, una brandina o una cuccetta a seconda della taglia, sacchetti igienici e lettiere chiuse con sabbia in camera e, in caso di necessità, un pronto intervento per contattare un veterinario di zona reperibile 24 ore su 24. www.inchotels.com
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